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We are One. Paure e Separazioni: Il viaggio ... - Academy of Light

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Terrorismo sociale<br />

Le separazioni nascono da un malessere pr<strong>of</strong>ondo radicato in ognuno di noi,<br />

supportato da un sistema sociale che non agevola l’individuo nella sua crescita, bensì<br />

rafforza le sue paure.<br />

Siamo costantemente bombardati a livello mediatico da un terrorismo di tipo<br />

psicologico che ci spinge a vivere quotidianamente in uno stato di ansia; la paura di<br />

perdere il lavoro, la paura delle malattie, il timore di attacchi terroristici, di essere<br />

assassinati e potrei continu<strong>are</strong> all'infinito; se sommassimo tutto questo alle nostre<br />

paure personali, ci accorgeremmo che passiamo la maggior parte del tempo a<br />

difenderci da tutto e da tutti.<br />

Indeboliti e sconnessi da noi stessi, non ci rendiamo conto di quello che ci sta<br />

succedendo e dimentichiamo ciò che realmente dovrebbe preoccuparci, come ad<br />

esempio le condizioni ambientali del pianeta che vanno peggiorando di giorno in<br />

giorno, le nostre relazioni personali e sociali che sono fredde, distaccate e piene di<br />

sentimenti negativi: invidia, competizione, rabbia, risentimento. Ma piuttosto che<br />

dedicarci a quello che naturalmente dovrebbe starci a cuore, siamo incollati di fronte<br />

al Grande Fratello (11), infelici ed alienati, ignari di quello che ci sta accadendo dentro<br />

e fuori.<br />

Per secoli l'uomo è stato controllato e sottomesso attraverso la paura e il terrore; un<br />

esempio tra tutti l'Inquisizione e i suoi metodi. Oggi, attraverso i media, è tutto più<br />

semplice, siamo continuamente "colpiti" da parole, suoni e immagini, ricevendo<br />

messaggi contraddittori che ci lasciano confusi e ci fanno perdere la capacità di<br />

discrimin<strong>are</strong> e decidere con la nostra coscienza<br />

Siamo come degli zombie che brancolano nel buio e che pur di non sentirsi soli o<br />

diversi, accettano qualsiasi tipo di compromesso. Questo sistema malato non ci mette<br />

in condizione di us<strong>are</strong> la nostra intelligenza e il nostro innato intuito, la definirei<br />

un’opera di "anestesia collettiva", che riduce la coscienza al minimo, rendendo<br />

impossibile contatt<strong>are</strong> chi realmente siamo .<br />

La verità è che permettiamo tutto questo perché siamo completamente sconnessi da<br />

noi stessi e dalle nostre vere radici, un po' per mancanza di strumenti, un po' per<br />

eredità del passato; quello che ne consegue è una vita triste che sembra non<br />

appartenerci più, uno stato di primitiva sopravvivenza che non ci consente di evolverci<br />

ed essere rilassati nella nostra vera natura di esseri umani.<br />

Ma l'esterno, la società, il pianeta, sono semplicemente il riflesso di noi stessi, sono un<br />

grande specchio che ci mostra con la lente di ingrandimento ogni dettaglio del nostro<br />

inconscio.<br />

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