Rapporto del Consiglio federale relativo al ... - EJPD - admin.ch
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Dipartimento <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> di giustizia e polizia DFGP<br />
<strong>Rapporto</strong> <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> <strong>relativo</strong> <strong>al</strong> postulato Segmüller<br />
09.3518 <strong>del</strong> 9 giugno 2009; carcerazione preventiva<br />
per i pirati <strong>del</strong>la strada<br />
<strong>del</strong> 13 febbraio 2013<br />
1. Il postulato<br />
Il 2 marzo 2011 il <strong>Consiglio</strong> nazion<strong>al</strong>e ha approvato, con 84 voti contro 75, il seguente postulato<br />
<strong>del</strong> consigliere nazion<strong>al</strong>e Pius Segmüller 1<br />
:<br />
09.3518<br />
Postulato Segmüller<br />
Carcerazione preventiva per i pirati <strong>del</strong>la strada<br />
Testo <strong>del</strong> postulato <strong>del</strong> 9 giugno 2009<br />
Il <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> è incaricato di esaminare se occorra adeguare le possibilità di carcerazione<br />
preventiva previste nel Codice di procedura pen<strong>al</strong>e svizzero, permettendo di disporre<br />
la carcerazione preventiva per i pirati <strong>del</strong>la strada <strong>ch</strong>e causano gravi incidenti strad<strong>al</strong>i con<br />
morti e feriti - visto il pericolo immanente <strong>ch</strong>e essi rappresentano - con eccezioni soltanto in<br />
singoli casi motivati.<br />
Firmatari<br />
Aes<strong>ch</strong>ba<strong>ch</strong>er Ruedi, Amstutz Adrian, G<strong>al</strong>ladé Chant<strong>al</strong>, Josits<strong>ch</strong> Daniel, M<strong>al</strong>ama Peter, Moser<br />
Tiana Angelina, Teus<strong>ch</strong>er Franziska (7)<br />
Motivazione<br />
Sono stati resi noti casi in cui pirati <strong>del</strong>la strada si sono potuti rimettere <strong>al</strong> volante il giorno<br />
stesso o un giorno dopo aver causato un incidente o si sono vantati con gli amici di aver cagionato<br />
un grave incidente e di essere già di nuovo liberi. Ciò non è accettabile per due motivi:<br />
in primo luogo, t<strong>al</strong>i persone costituiscono un pericolo da cui occorre proteggere <strong>al</strong>tre potenzi<strong>al</strong>i<br />
vittime. In secondo luogo, il fatto <strong>ch</strong>e dopo un incidente un pirata <strong>del</strong>la strada possa<br />
circolare liberamente e vantarsi <strong>del</strong>le sue azioni è assolutamente incomprensibile e rappresenta<br />
un segn<strong>al</strong>e sbagliato nei confronti sia <strong>del</strong>le vittime e dei loro parenti sia di eventu<strong>al</strong>i<br />
emuli. Occorre pertanto adottare misure appropriate a tutela di <strong>al</strong>tre vittime.<br />
1 Boll. Uff. 2011 N 125
Parere <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> <strong>del</strong> 26.08.2009<br />
La carcerazione preventiva costituisce una misura severa nell'ambito <strong>del</strong>la procedura pen<strong>al</strong>e,<br />
poi<strong>ch</strong>é comporta una privazione <strong>del</strong>la libertà ed è in contraddizione con il diritto <strong>al</strong>la presunzione<br />
d'innocenza previsto d<strong>al</strong>la Costituzione. Per t<strong>al</strong>e ragione, sia gli attu<strong>al</strong>i codici di procedura<br />
pen<strong>al</strong>e dei cantoni, sia il Codice di diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e svizzero <strong>del</strong><br />
5 ottobre 2007 (CPP) autorizzano la carcerazione preventiva soltanto a condizioni rigidamente<br />
fissate.<br />
Oltre <strong>al</strong> fatto <strong>ch</strong>e l'imputato deve essere gravemente indiziato di un reato, devono sussistere<br />
motivi particolari per la carcerazione. Ai motivi <strong>del</strong> pericolo di fuga e di collusione, con cui<br />
s'intende garantire la presenza <strong>del</strong>l'imputato per il procedimento e l'esecuzione oppure la<br />
raccolta indisturbata <strong>del</strong>le prove, il CPP aggiunge an<strong>ch</strong>e i pericoli di recidiva (art. 221 cpv. 1<br />
lett. c CPP) e di commissione effettiva di un crimine grave (art. 221 cpv. 2 CPP). In entrambi<br />
questi casi la carcerazione può essere disposta per impedire ulteriori reati. Tuttavia essi si<br />
distinguono in quanto il pericolo di recidiva presuppone il sospetto <strong>ch</strong>e sia stato commesso<br />
un crimine o un <strong>del</strong>itto, mentre nel caso <strong>del</strong> pericolo di commissione effettiva è sufficiente la<br />
minaccia di commettere un crimine grave, senza <strong>ch</strong>e sia già stato commesso un reato. Per la<br />
situazione illustrata d<strong>al</strong> postulato andrebbe quindi tutt'<strong>al</strong> più presa in considerazione la carcerazione<br />
per pericolo di recidiva.<br />
Dato <strong>ch</strong>e la carcerazione per pericolo di recidiva dipende in ultima an<strong>al</strong>isi da una previsione<br />
sul comportamento <strong>del</strong>l'imputato, essa appare tuttavia problematica d<strong>al</strong> punto di vista <strong>del</strong>lo<br />
Stato di diritto. Secondo la giurisprudenza costante <strong>del</strong> Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> e la dottrina, la<br />
carcerazione preventiva è pertanto ammessa soltanto se vi sono indizi seri di recidiva. Non è<br />
invece sufficiente la possibilità puramente ipotetica <strong>del</strong>la commissione di ulteriori reati.<br />
An<strong>al</strong>ogamente, la carcerazione preventiva non può essere disposta soltanto per eseguire<br />
immediatamente una pena detentiva possibile o prevista; a t<strong>al</strong> fine è indicato piuttosto lo<br />
sconto anticipato <strong>del</strong>la pena (art. 75 cpv. 2 CP e art. 236 CPP), ampiamente utilizzato nella<br />
prassi.<br />
Infine, per ordinare la carcerazione preventiva non è nemmeno sufficiente il timore <strong>ch</strong>e l'imputato<br />
possa addirittura vantarsi in libertà <strong>del</strong>le sue azioni; un t<strong>al</strong>e comportamento, seppure<br />
indubbiamente riprovevole, non può, da solo, giustificare una carcerazione.<br />
Una regolamentazione come quella <strong>ch</strong>iesta d<strong>al</strong> postulato non renderebbe giustizia <strong>al</strong>le suddette<br />
restrizioni imposte d<strong>al</strong>lo Stato di diritto. Infatti, se si fondasse la carcerazione esclusivamente<br />
sul tipo di reato commesso, in certi casi si presumerebbe il pericolo di recidiva senza<br />
verificarne e dimostrarne l'esistenza nel caso concreto. Ciò contraddice sia il principio<br />
<strong>del</strong>la proporzion<strong>al</strong>ità, secondo cui i diritti fondament<strong>al</strong>i possono essere intaccati soltanto in<br />
caso di necessità, sia la Convenzione per la s<strong>al</strong>vaguardia dei diritti <strong>del</strong>l'uomo e <strong>del</strong>le libertà<br />
fondament<strong>al</strong>i (CEDU), il cui articolo 5 numero 1 lettera c statuisce <strong>ch</strong>e la carcerazione pre-<br />
2/12
ventiva <strong>del</strong>l'imputato è ammessa soltanto quando «ci sono motivi fondati per ritenere necessario<br />
di impedirgli di commettere un reato» (corsivo nostro).<br />
Oltre a questi motivi, <strong>ch</strong>e inducono il <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> a proporre di respingere il postulato,<br />
va osservato <strong>ch</strong>e nella prassi la carcerazione preventiva è ordinata an<strong>ch</strong>e per i reati <strong>del</strong>la<br />
circolazione strad<strong>al</strong>e, in particolare in casi gravi, in cui sono coinvolte diverse persone. In t<strong>al</strong>i<br />
situazioni, infatti, sussiste spesso un ris<strong>ch</strong>io di inquinamento <strong>del</strong>le prove e di collusione. Se si<br />
dovessero prendere in considerazione pene detentive di durata maggiore, i giudici dovrebbero<br />
ordinare più spesso una lunga carcerazione preventiva a causa <strong>del</strong> pericolo di fuga (si<br />
veda, ad esempio, il caso dei giovani pic<strong>ch</strong>iatori di Küsna<strong>ch</strong>t <strong>ch</strong>e, sebbene minorenni, si trovano<br />
da lungo tempo in regime di carcerazione preventiva). Lo stesso v<strong>al</strong>e per i passeggeri,<br />
<strong>ch</strong>e dovrebbero essere <strong>ch</strong>iamati più spesso a rispondere come coautori, come avviene per<br />
esempio per i passeggeri e i titolari di loc<strong>al</strong>i (<strong>ch</strong>e non si sono opposti <strong>al</strong> fatto <strong>ch</strong>e il conducente<br />
guidasse ubriaco, per esempio consegnandogli la <strong>ch</strong>iave <strong>del</strong> veicolo) nel caso di guida in<br />
stato di ebbrezza.<br />
In conclusione, il <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> ritiene <strong>ch</strong>e le condizioni attu<strong>al</strong>i per ordinare la carcerazione<br />
preventiva siano giuste e adeguate. È compito <strong>del</strong>le autorità inquirenti e dei giudici<br />
sfruttare pienamente il margine disponibile e garantire <strong>ch</strong>e i pirati <strong>del</strong>la strada vengano <strong>ch</strong>iamati<br />
a rispondere dei reati commessi in modo coerente. Un'estensione dei requisiti per ordinare<br />
la carcerazione preventiva potrebbe, invece, entrare in conflitto con i requisiti previsti<br />
d<strong>al</strong> diritto superiore.<br />
Proposta <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> <strong>del</strong> 26.08.2009<br />
Il <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> propone di respingere il postulato.<br />
2. La carcerazione preventiva secondo l’articolo 220 e seguenti CPP<br />
2.1 Panoramica<br />
Di norma durante il procedimento giudiziario l’imputato resta in libertà. È quanto sancisce<br />
non soltanto l’articolo 212 capoverso 1 <strong>del</strong> Codice di procedura pen<strong>al</strong>e (CPP) 2 ,ma an<strong>ch</strong>e il<br />
diritto superiore <strong>al</strong>l’articolo 9 numero 3 secondo periodo <strong>del</strong> Patto internazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong><br />
16 dicembre 1966 3<br />
<strong>relativo</strong> ai diritti civili e politici (Patto ONU II): «La detenzione <strong>del</strong>le persone<br />
in attesa di giudizio non deve costituire la regola […]».<br />
Il CPP prevede tuttavia provvedimenti coercitivi privativi <strong>del</strong>la libertà per garantire la presen-<br />
4<br />
za <strong>del</strong>l’imputato durante il procedimento pen<strong>al</strong>e e la futura esecuzione di sanzioni . Secondo<br />
gli articoli 220 e seguenti CPP, la carcerazione preventiva assicura gli scopi <strong>del</strong>la procedura<br />
preliminare 5 : inizia quando è disposta d<strong>al</strong> giudice dei provvedimenti coercitivi e termina con il<br />
deposito <strong>del</strong>l’atto d’accusa presso il tribun<strong>al</strong>e di primo grado (art. 220 cpv. 1 CPP) 6<br />
.<br />
2<br />
RS 312.0<br />
3<br />
RS 0.103.2,<br />
4<br />
HAUSER ROBERT/SCHWERI ERHARD/HARTMANN KARL, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>es Strafprozessre<strong>ch</strong>t, 6a ed.,<br />
Basilea 2005, § 68 N 1 con rinvio <strong>al</strong>la DTF 96 IV 45 consid. a) pag. 46.<br />
5<br />
Messaggio <strong>del</strong> 21dic. 2005 concernente l'unificazione <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e, FF 2006 989.<br />
3/12
La carcerazione preventiva rappresenta il provvedimento coercitivo più severo nel procedimento<br />
pen<strong>al</strong>e 7 . In quanto grave ingerenza nei diritti di libertà, va disposta soltanto nei confronti<br />
di imputati fortemente indiziati e qu<strong>al</strong>e ultima ratio 8 . Particolarmente problematico è il<br />
fatto <strong>ch</strong>e la carcerazione prevista d<strong>al</strong> Codice di procedura pen<strong>al</strong>e è disposta nei confronti di<br />
una persona non condannata – la qu<strong>al</strong>e, in base <strong>al</strong>la presunzione d’innocenza, non è considerato<br />
colpevole sino a condanna definitiva (cfr. n. 2.2.) 9 . La persona colpita d<strong>al</strong>l’ordine di<br />
carcerazione ri<strong>ch</strong>iede pertanto una protezione particolare. Le relative garanzie sono previste<br />
d<strong>al</strong>la Convenzione <strong>del</strong> 4 novembre 1959 10 per la s<strong>al</strong>vaguardia dei diritti <strong>del</strong>l’uomo e <strong>del</strong>le<br />
libertà fondament<strong>al</strong>i (CEDU) e d<strong>al</strong>la Costituzione <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> (Cost.) 11 non<strong>ch</strong>é da tutte le leggi di<br />
procedura moderne 12<br />
.<br />
2.2 Direttive <strong>del</strong>lo Stato di diritto<br />
Gli articoli 5 CEDU e 31 Cost. prevedono diverse esigenze minime e garanzie procedur<strong>al</strong>i:<br />
per ordinare la carcerazione preventiva è necessario un indizio di reato sufficiente; i motivi di<br />
carcerazione devono inoltre essere previsti d<strong>al</strong>la legge. Chi è privato <strong>del</strong>la libertà deve essere<br />
immediatamente informato sui motivi di detta privazione e sui reati <strong>ch</strong>e la giustificano, ha<br />
diritto di essere prontamente tradotto davanti <strong>al</strong> giudice e di essere giudicato entro un termine<br />
ragionevole o liberato. Le garanzie <strong>del</strong>la CEDU e <strong>del</strong>la Cost. relative <strong>al</strong>la durata,<br />
<strong>al</strong>l’ordine, <strong>al</strong>l’esame non<strong>ch</strong>é <strong>al</strong>le condizioni di carcerazione si riflettono negli articoli 224 e<br />
seguenti CPP 13<br />
.<br />
Una grave restrizione dei diritti di libertà <strong>del</strong>l’imputato, come rappresentata d<strong>al</strong>la carcerazione<br />
preventiva, è ammessa soltanto sulla scorta di una base leg<strong>al</strong>e form<strong>al</strong>e (art. 31 cpv. 1 e<br />
36 cpv. 1 Cost., cfr. an<strong>ch</strong>e art. 212 cpv. 1 CPP). L’ingerenza deve essere giustificata da un<br />
interesse pubblico preponderante (art. 36 cpv. 2 Cost.). L’articolo 212 capoversi 2 e 3 CPP<br />
14<br />
concretizza la condizione <strong>del</strong>la proporzion<strong>al</strong>ità (art. 36 cpv. 3 Cost.) : il provvedimento coercitivo<br />
in questione deve essere adeguato e necessario per destare l’auspicato interesse<br />
pubblico, inoltre va revocato non appena misure sostitutive consentono di raggiungere lo<br />
stesso obiettivo (art. 212 cpv. 2 lett. c CPP). In termini materi<strong>al</strong>i e tempor<strong>al</strong>i, l’ingerenza deve<br />
inoltre limitarsi a quanto strettamente indispensabile. Nel caso di una contravvenzione, la<br />
carcerazione preventiva è esclusa (art. 221 cpv. 1 CPP); va revocata se i suoi presupposti<br />
non sono più adempiti (art. 212 cpv. 2 lett. a CPP) e la sua durata non può superare quella<br />
segg., 1132.<br />
6<br />
La carcerazione preventiva termina con l’inizio anticipato di una sanzione privativa <strong>del</strong>la libertà o<br />
con la liberazione <strong>del</strong>l’imputato nel corso <strong>del</strong>l’istruzione (art. 220 cpv. 1 CPP). La carcerazione di sicurezza,<br />
invece, è quella durante il periodo tra il deposito <strong>del</strong>l’atto d’accusa presso il tribun<strong>al</strong>e di<br />
primo grado e il giudicato <strong>del</strong>la sentenza, l’inizio di una sanzione privativa <strong>del</strong>la libertà o la liberazione<br />
(art. 220 cpv. 2 CPP).<br />
7<br />
PIETH MARK, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>es Strafprozessre<strong>ch</strong>t, Grundriss für Studium und Praxis, Basilea 2009,<br />
pag. 112.<br />
8<br />
FORSTER MARC, in: NIGGLI MARCEL ALEXANDER/HEER MARIANNE/WIPRÄCHTIGER HANS (ed.), Basler<br />
Kommentar, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>e Strafprozessordnung, Jugendstrafprozessordnung, Basilea 2011,<br />
art. 220 N 3.<br />
9<br />
SCHMID NIKLAUS, Handbu<strong>ch</strong> des s<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>en Strafprozessre<strong>ch</strong>ts, Zurigo/San G<strong>al</strong>lo 2009, § 67<br />
N 994.<br />
10<br />
RS 0.101<br />
11<br />
RS 101<br />
12<br />
HAUSER/SCHWERI/HARTMANN, § 68 N 1.<br />
13<br />
Cfr. FORSTER, art. 220 N 7; SCHMID, § 68 N 1017; HAUSER/SCHWERI/HARTMANN, § 68 N 2 segg.<br />
14 SCHMID, § 67 N 996.<br />
4/12
<strong>del</strong>la pena detentiva presumibile (art. 212 cpv. 3 CPP). 15<br />
La presunzione d’innocenza è uno degli elementi fondament<strong>al</strong>i a garanzia di un procedimen-<br />
16<br />
to pen<strong>al</strong>e equo : ognuno è presunto innocente fintanto <strong>ch</strong>e non sia condannato con sentenza<br />
passata in giudicato (art. 6 n. 2 CEDU, art. 14 cpv. 2 Patto ONU II, art. 32 cpv. 1 Cost.) ed<br />
è ripresa an<strong>ch</strong>e d<strong>al</strong>l’articolo 10 CPP in quanto «principio <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e». La<br />
presunzione d’innocenza va osservata in tutte le fasi <strong>del</strong> procedimento e non dipende d<strong>al</strong>la<br />
gravità <strong>del</strong>l’indizio di reato, inoltre obbliga le autorità pen<strong>al</strong>i a non escludere l’eventu<strong>al</strong>ità <strong>ch</strong>e<br />
l’imputato possa essere an<strong>ch</strong>e innocente 17 . I provvedimenti coercitivi sono quindi in contraddizione<br />
con il diritto <strong>al</strong>la presunzione d’innocenza garantito <strong>al</strong>l’imputato 18 , contraddizione<br />
questa <strong>ch</strong>e si acutizza quando, per intensità, scopo o durata, t<strong>al</strong>i provvedimenti possono<br />
essere equiparati a una pena, come eventu<strong>al</strong>mente nel caso <strong>del</strong>la carcerazione preventiva 19<br />
.<br />
Un t<strong>al</strong>e provvedimento è pertanto ammesso unicamente a condizioni particolari e severe.<br />
2.3 Requisiti leg<strong>al</strong>i<br />
L’articolo 221 CPP formula i seguenti presupposti <strong>al</strong>la carcerazione preventiva:<br />
1<br />
La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l’imputato è gravemente<br />
indiziato di un crimine o un <strong>del</strong>itto e vi è seriamente da temere <strong>ch</strong>e:<br />
a. si sottragga con la fuga <strong>al</strong> procedimento pen<strong>al</strong>e o <strong>al</strong>la prevedibile sanzione;<br />
b. influenzi persone o inquini mezzi di prova, compromettendo in t<strong>al</strong> modo l’accertamento<br />
<strong>del</strong>la verità; o<br />
c. minacci seriamente la sicurezza <strong>al</strong>trui commettendo gravi crimini o <strong>del</strong>itti, dopo aver già<br />
commesso in precedenza reati an<strong>al</strong>oghi.<br />
2<br />
La carcerazione è pure ammissibile se vi è seriamente da temere <strong>ch</strong>e <strong>ch</strong>i ha proferito la minaccia<br />
di commettere un grave crimine lo compia effettivamente.<br />
Il presupposto fondament<strong>al</strong>e è <strong>ch</strong>e vi siano gravi indizi di reato (art. 221 cpv. 1 CPP). Secondo<br />
la giurisprudenza <strong>del</strong> Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> e la dottrina, i risultati <strong>del</strong>l’istruzione devono fornire<br />
concreti indizi di un reato in cui sia coinvolto l’imputato. Non sono sufficienti segnatamente<br />
la mera possibilità <strong>del</strong>la commissione di un reato o un sospetto vago: la prospettiva di una<br />
condanna deve sembrare fortemente verosimile. La portata <strong>del</strong>l’indizio di reato necessario<br />
dipende tuttavia d<strong>al</strong>la fase procedur<strong>al</strong>e: con l’avanzare <strong>del</strong>l’istruzione i sospetti devono diventare<br />
vieppiù concreti 20<br />
.<br />
Secondo la legge, cumulativamente <strong>al</strong> grave indizio di reato, deve sussistere <strong>al</strong>meno un mo-<br />
21<br />
tivo di carcerazione particolare . I «classici motivi di carcerazione» costituiti d<strong>al</strong> pericolo di<br />
fuga e di collusione mirano a garantire la disponibilità <strong>del</strong>l’imputato e la raccolta indisturbata<br />
15<br />
Cfr. PIETH, pag. 105 seg. e SCHMID, § 67 N 996.<br />
16<br />
TOPHINKE ESTHER, in: NIGGLI MARCEL ALEXANDER/HEER MARIANNE/WIPRÄCHTIGER HANS (ed.), Basler<br />
Kommentar, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>e Strafprozessordnung, Jugendstrafprozessordnung, Basilea 2011,<br />
art.10 N 2; Messaggio <strong>del</strong> 21 dic. 2005 concernente l’unificazione <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e, FF<br />
2006 989 segg., 1038.<br />
17<br />
TOPHINKE, art. 10 N 2.<br />
18<br />
PIETH, pag. 47; SCHMID, § 67 N 994; cfr. an<strong>ch</strong>e HAUSER/SCHWERI/HARTMANN, § 68 N 1.<br />
19<br />
TOPHINKE, art. 10 N 33.<br />
20<br />
DTF 116 Ia 143 consid. 3c) pag. 146; SCHMID, § 68 N 1019; HAUSER/SCHWERI/HARTMANN, § 68 N 9;<br />
FORSTER, Art. 221 N 3; PIETH, pag. 106 e 112.<br />
21<br />
Messaggio <strong>del</strong> 21 dic. 2005 concernente l’unificazione <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e, FF 2006 989<br />
segg., 1132.<br />
5/12
<strong>del</strong>le prove, la carcerazione preventiva è tesa a impedire <strong>ch</strong>e l’imputato si sottragga con la<br />
fuga <strong>al</strong> procedimento pen<strong>al</strong>e o <strong>al</strong>la sanzione (art. 221 cpv. 1 lett. a CPP) o <strong>ch</strong>e influenzi persone<br />
o inquini mezzi di prova, compromettendo in t<strong>al</strong> modo l’accertamento <strong>del</strong>la verità<br />
(art. 221 cpv. 1 lett. b CPP).<br />
Non tutti i codici di procedura pen<strong>al</strong>e dei Cantoni menzionano qu<strong>al</strong>e motivo di carcerazione il<br />
pericolo di recidiva attu<strong>al</strong>mente fissato <strong>al</strong>l’articolo 221 capoverso 1 lettera c CPP. T<strong>al</strong>e pericolo<br />
presuppone <strong>ch</strong>e l’imputato minacci seriamente la sicurezza <strong>al</strong>trui commettendo (nuovamente)<br />
gravi crimini o <strong>del</strong>itti. La carcerazione per pericolo di commissione effettiva di un<br />
reato grave (art. 221 cpv. 2 CPP) è invece disposta nei confronti di <strong>ch</strong>i proferisce la minaccia<br />
di commettere un grave crimine, senza per <strong>al</strong>tro averne commesso uno in passato; in questo<br />
caso non è ri<strong>ch</strong>iesta l’esistenza di gravi indizi di reato 22<br />
.<br />
3. Definizione di «pirata <strong>del</strong>la strada»<br />
In gener<strong>al</strong>e, l’espressione «pirata <strong>del</strong>la strada» designa <strong>ch</strong>i, con il proprio comportamento<br />
strad<strong>al</strong>e, mette in pericolo le persone, provoca incidenti con feriti gravi o morti. Non è per<br />
forza necessario superare il limite di velocità: il comportamento irrispettoso o senza scrupoli<br />
può manifestarsi an<strong>ch</strong>e in un «sorpasso temerario» o «partecipando a una corsa di veicoli a<br />
motore non autorizzata» 23<br />
.<br />
Con il pac<strong>ch</strong>etto di misure Via sicura viene modificata la legge <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> <strong>del</strong><br />
24<br />
19 dicembre 1958 sulla circolazione strad<strong>al</strong>e (LCStr) per migliorare la sicurezza strad<strong>al</strong>e<br />
puntando l’attenzione soprattutto sui «reati commessi dai pirati <strong>del</strong>la strada» 25 . In questo<br />
contesto, il pirata <strong>del</strong>la strada è definito in gener<strong>al</strong>e come un utente <strong>del</strong>la strada <strong>ch</strong>e commette<br />
una violazione grave e senza scrupoli <strong>del</strong>le norme <strong>del</strong>la circolazione (art. 90a cpv. 1<br />
lett. a LCStr). Il Parlamento è andato addirittura oltre <strong>al</strong> progetto <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> introducendo<br />
una nuova disposizione pen<strong>al</strong>e volta a inasprire la pena comminata in caso di pirateria<br />
strad<strong>al</strong>e: <strong>ch</strong>i «violando intenzion<strong>al</strong>mente norme elementari <strong>del</strong>la circolazione, corre il<br />
forte ris<strong>ch</strong>io di causare un incidente <strong>del</strong>la circolazione con feriti gravi o morti», è punito con<br />
una pena detentiva da uno a quattro anni (art. 90 cpv. 3 LCStr) 26 . Una parte <strong>del</strong>le modifi<strong>ch</strong>e<br />
è entrata in vigore il 1° gennaio 2013 27<br />
.<br />
Nelle disposizioni citate per «pirateria strad<strong>al</strong>e» s’intende il correre, senza scrupoli, l’elevato<br />
ris<strong>ch</strong>io di causare incidenti strad<strong>al</strong>i mettendo (gravemente) in pericolo gli <strong>al</strong>tri utenti <strong>del</strong>la<br />
strada. Il postulato si riferisce tuttavia ai «pirati <strong>del</strong>la strada <strong>ch</strong>e causano gravi incidenti strad<strong>al</strong>i<br />
con morti e feriti» e <strong>ch</strong>iede quindi <strong>ch</strong>e il reato di pirateria strad<strong>al</strong>e sia disciplinato in quanto<br />
reato qu<strong>al</strong>ificato: non basta esporre una persona <strong>al</strong> pericolo, occorre lederne concretamente<br />
la vita o l’integrità fisica.<br />
Il Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> ha modificato la sua giurisprudenza sotto il profilo <strong>del</strong>la volontà <strong>del</strong> pirata<br />
<strong>del</strong>la strada. Ben<strong>ch</strong>é in origine ammettesse il dolo eventu<strong>al</strong>e per gli incidenti con morti 28<br />
,<br />
nella sua decisione <strong>del</strong> 2007 ha relativizzato la sua posizione adducendo <strong>ch</strong>e i conducenti,<br />
poi<strong>ch</strong>é tendono a sottov<strong>al</strong>utare i pericoli e a sopravv<strong>al</strong>utare le proprie capacità, non si rendo-<br />
22<br />
Messaggio <strong>del</strong> 21 dic.2005, FF 2006 989 segg., 1132.<br />
23 bis<br />
Programma d’intervento «Via sicura», art. 90 cpv. 2 D-LCStr, Boll. Uff. 2011 S 679 seg.; cfr. an<strong>ch</strong>e<br />
l’iniziativa popolare «Protezione contro i conducenti spericolati»,<br />
www.<strong>admin</strong>.<strong>ch</strong>/<strong>ch</strong>/i/pore/vi/vis384.html.<br />
24<br />
RS 741.01<br />
25<br />
Messaggio <strong>del</strong> 20 ott. 2010 concernente Via sicura, programma d’intervento <strong>del</strong>la Confederazione<br />
volto ad aumentare la sicurezza strad<strong>al</strong>e, FF 2010 7455 segg., 7457.<br />
26<br />
RU 2012 6291 segg., 6311 seg.; cfr.Boll. Uff. 2011 S 679 seg. e Boll. Uff. 2011 N2142.<br />
27<br />
RU 2012 6291 segg.<br />
28<br />
DTF 130 IV 58 consid. 9.1.1 pag. 64 con rinvii: secondo il Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> l’autore aveva accettato<br />
l’elevata probabilità <strong>ch</strong>e l’evento si sarebbe potuto presentare quindi era disposto ad assumersi<br />
t<strong>al</strong>e ris<strong>ch</strong>io. La speranza <strong>ch</strong>e il risultato <strong>del</strong>l’agire non si produca, non escluderebbe il fatto di accettare<br />
il ris<strong>ch</strong>io: signifi<strong>ch</strong>erebbe soltanto <strong>ch</strong>e l’autore non desidera <strong>ch</strong>e l’evento si re<strong>al</strong>izzi.<br />
6/12
no sempre conto <strong>del</strong>la gravità <strong>del</strong> ris<strong>ch</strong>io <strong>ch</strong>e corrono. La fattispecie <strong>del</strong> dolo eventu<strong>al</strong>e incosciente<br />
non esiste. Secondo il Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> quando si ha a <strong>ch</strong>e fare con incidenti strad<strong>al</strong>i<br />
con feriti o morti, il dolo eventu<strong>al</strong>e va ammesso con la massima cautela e soltanto in casi<br />
estremi 29 , da cui emerge <strong>ch</strong>e il conducente ha deciso di ledere il bene giuridico. Nella maggior<br />
parte dei casi sono adempiute le fattispecie <strong>del</strong>l’omicidio colposo o <strong>del</strong>le lesioni colpose<br />
(art. 117 e 125 <strong>del</strong> Codice pen<strong>al</strong>e svizzero [CP] 30 ). In una decisione più recente, il Tribun<strong>al</strong>e<br />
<strong>feder<strong>al</strong>e</strong> ha ritenuto adempite, oltre <strong>al</strong>la fattispecie <strong>del</strong>la negligenza (art. 117 CP), an<strong>ch</strong>e<br />
quelle <strong>del</strong>l’articolo 129 CP: «Colui <strong>ch</strong>e, agendo con dolo diretto e senza scrupoli, mette in<br />
pericolo la vita di una persona poi deceduta deve essere punito sia per esposizione a pericolo<br />
<strong>del</strong>la vita <strong>al</strong>trui <strong>ch</strong>e per omicidio colposo se ritiene possibile la morte <strong>del</strong>la vittima e presume,<br />
per un'imprevidenza colpevole, <strong>ch</strong>e t<strong>al</strong>e evento non si re<strong>al</strong>izzi» 31<br />
.<br />
4. La presunzione d’innocenza<br />
Il postulato propone l’introduzione di una norma <strong>ch</strong>e prevede la disposizione sistematica <strong>del</strong>la<br />
carcerazione preventiva agli autori di gravi incidenti con morti o feriti. Gli attu<strong>al</strong>i presupposti<br />
<strong>del</strong>la carcerazione preventiva, illustrati in precedenza, verrebbero estesi in modo t<strong>al</strong>e da<br />
pregiudicare il principio <strong>del</strong>la presunzione d’innocenza. An<strong>ch</strong>e se nel singolo caso occorrerebbe<br />
comunque provare l’esistenza di gravi indizi di reato, il provvedimento coercitivo si<br />
fonderebbe unicamente sul tipo di reato presunto – senza tener conto dei motivi particolari di<br />
carcerazione preventiva e i relativi obiettivi, ovvero assicurare la procedura preliminare o<br />
prevenire pericoli. La carcerazione preventiva disposta soltanto in base a un indizio di reato,<br />
in difetto di motivi di carcerazione sufficienti, è tuttavia ritenuta inammissibile 32<br />
.<br />
D<strong>al</strong>la presunzione d’innocenza deriva il principio <strong>del</strong>l’onere probatorio: spetta <strong>al</strong>l’accusa pro-<br />
33<br />
vare la colpa <strong>del</strong>l’imputato . Disporre sistematicamente la carcerazione preventiva in caso di<br />
pirateria strad<strong>al</strong>e relativizzerebbe detto onere. An<strong>ch</strong>e se in singoli casi motivati, sarebbe comunque<br />
possibile rinunciare a t<strong>al</strong>e provvedimento, la presunzione d’innocenza non sarebbe<br />
assicurata. In sintesi, la norma sconvolgerebbe i principi <strong>del</strong>lo Stato di diritto: nei casi di pirateria<br />
strad<strong>al</strong>e con morti o feriti la carcerazione preventiva sarebbe la regola e la libertà<br />
l’eccezione. Di norma, tuttavia, l’imputato resta in stato di libertà durante il procedimento giudiziario<br />
(art. 212 cpv. 1 CPP; art. 9 n. 3, 2° per. Patto Onu II). Se ogni imputato in attesa di<br />
giudizio fosse posto in carcerazione preventiva, si violerebbe il principio <strong>del</strong>la presunzione<br />
d’innocenza. Non vi è <strong>al</strong>cun motivo per forzare il principio <strong>del</strong>la presunzione d’innocenza a<br />
seconda <strong>del</strong> tipo di reato in questione. Di fatto, per assicurare gli scopi <strong>del</strong>la procedura preliminare<br />
e segnatamente an<strong>ch</strong>e per prevenire pericoli (art. 220 segg. CPP), il diritto vigente<br />
consente già di privare l’imputato <strong>del</strong>la libertà (art. 220 segg. CPP).<br />
In virtù <strong>del</strong>la presunzione d’innocenza, inoltre, la carcerazione preventiva non può anticipare<br />
né la pena né i relativi obiettivi. In particolare, non può servire <strong>al</strong>l’esecuzione immediata <strong>del</strong>la<br />
pena detentiva pronunciata. A t<strong>al</strong> fine, la legge prevede la possibilità <strong>del</strong>l’esecuzione anticipata<br />
<strong>del</strong>la pena: se ci si aspetta una pena detentiva senza la condizion<strong>al</strong>e, l’imputato <strong>ch</strong>e ne<br />
faccia ri<strong>ch</strong>iesta può scontare anticipatamente la pena o la misura, prima <strong>ch</strong>e la condanna<br />
passi in giudicato (art. 75 cpv. 2 V-CP e art. 236 CPP). In questo modo il detenuto può approfittare<br />
<strong>del</strong>le condizioni vigenti durante l’esecuzione <strong>del</strong>la pena - migliori sotto il profilo<br />
<strong>del</strong>l’assistenza, <strong>del</strong>l’isolamento, meno gravoso, e <strong>del</strong> lavoro rispetto a quelle cui sottostanno<br />
le persone in carcerazione preventiva. Questa possibilità promuove in ultima istanza an<strong>ch</strong>e<br />
29<br />
DTF 133 IV 9 consid. 4.4 pag. 20 con rinvii.<br />
30<br />
RS 311.0<br />
31<br />
DTF 136 IV 76, corsivo nostro.<br />
32<br />
TOPHINKE, art. 10 N 33.<br />
33 PIETH, pag. 47.<br />
7/12
la reintegrazione soci<strong>al</strong>e dei crimin<strong>al</strong>i e la sicurezza pubblica 34<br />
. Lo sconto anticipato <strong>del</strong>la<br />
pena è quindi ampiamente utilizzato nella pratica.<br />
5. Gli obiettivi <strong>del</strong> postulato<br />
5.1 Protezione di potenzi<strong>al</strong>i vittime d<strong>al</strong> pericolo di recidiva<br />
Il postulato intende anzitutto proteggere potenzi<strong>al</strong>i vittime. Sarebbero stati resi noti casi in cui<br />
pirati <strong>del</strong>la strada si sono rimessi <strong>al</strong> volante il giorno stesso o un giorno dopo aver causato un<br />
incidente o si sono vantati con gli amici di aver cagionato un grave incidente e di essere già<br />
di nuovo liberi. Questi autori rappresenterebbero un pericolo da cui difendere <strong>al</strong>tre potenzi<strong>al</strong>i<br />
vittime. Si tratta quindi in primo luogo di contrastare i reati di recidiva.<br />
5.1.1 Del pericolo di recidiva come motivo di carcerazione in particolare<br />
La carcerazione preventiva per pericolo di recidiva serve a proteggere potenzi<strong>al</strong>i vittime dai<br />
reati di recidiva (art. 221 cpv. 1 lett. c CPP). Il Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> invita tuttavia <strong>al</strong>la prudenza:<br />
questo motivo di carcerazione celerebbe un certo ris<strong>ch</strong>io di abuso; i presupposti <strong>al</strong>la sua disposizione<br />
andrebbero quindi v<strong>al</strong>utati secondo criteri oggettivi 35 . Diversamente dai «classici»<br />
motivi di carcerazione, la carcerazione preventiva serve soltanto per prevenire pericoli e rappresenta<br />
in questo senso un provvedimento coercitivo di sicurezza <strong>del</strong>la polizia 36 . Con riferimento<br />
<strong>al</strong>la presunzione d’innocenza la dottrina critica il fatto <strong>ch</strong>e in questo caso la carcerazione<br />
preventiva non miri anzitutto ad assicurare la procedura e l’esecuzione <strong>del</strong>la pena, ma<br />
ad attuare piuttosto a garantire una sorta di prevenzione speci<strong>al</strong>e (ovvero uno scopo <strong>del</strong>la<br />
pena) 37 . Tuttavia, il pericolo di recidiva qu<strong>al</strong>e motivo di carcerazione è ammesso sia d<strong>al</strong>la<br />
Costituzione <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> <strong>ch</strong>e d<strong>al</strong>l’articolo 5 numero 1 lettera c CEDU 38<br />
.<br />
La carcerazione per pericolo di recidiva è particolarmente problematica sotto il profilo <strong>del</strong>lo<br />
Stato di diritto per<strong>ch</strong>é dipende da una previsione sul comportamento <strong>del</strong>l’imputato. Questo<br />
motivo di carcerazione cela quindi il ris<strong>ch</strong>io <strong>ch</strong>e la carcerazione preventiva venga disposta in<br />
base a supposizioni poco fondate o a ipotesi. Per ovviare a ciò la legge prevede diversi presidi:<br />
in primo luogo vi è il presupposto gener<strong>al</strong>e di un grave indizio di reato e, in secondo<br />
luogo, le esigenze restrittive poste <strong>al</strong>la recidiva temuta <strong>ch</strong>e non può essere meno grave: i<br />
gravi crimini o <strong>del</strong>itti temuti devono avere la prerogativa di mettere seriamente in pericolo la<br />
sicurezza <strong>al</strong>trui. La commissione di un <strong>al</strong>tro reato deve essere seriamente temuta. Già ai<br />
tempi in cui il diritto procedur<strong>al</strong>e era di competenza dei Cantoni, il Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> e la<br />
dottrina ammettevano la carcerazione preventiva soltanto in presenza di seri indizi di recidiva<br />
39<br />
e non bastavano possibilità puramente ipoteti<strong>ch</strong>e di commissione di ulteriori reati . Il legislatore<br />
ha limitato la carcerazione preventiva ai casi in cui l’imputato ha già commesso reati<br />
34<br />
BRÄGGER BENJAMIN F., in: NIGGLI MARCEL ALEXANDER/WIPRÄCHTIGER HANS (ed.), Basler Kommentar,<br />
Strafre<strong>ch</strong>t I, Art. 1–110 StGB, Jugendstrafgesetz, 2a ed., Basilea 2007, art. 75 N 14.<br />
35<br />
DTF 105 Ia 26 consid. 3.c pag. 31.<br />
36<br />
Messaggio <strong>del</strong> 21 dic. 2005 concernente l’unificazione <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e, FF 2006 989<br />
segg., 1132; SCHMID, N 1024.<br />
37<br />
TOPHINKE, art. 10 N 33; cfr. an<strong>ch</strong>e PIETH, pag. 114.<br />
38<br />
SCHMID, § 68 N 1024; FORSTER, art. 221 N 9.<br />
39<br />
DTF 135 I 71 Consid. 2.3 Pag. 73.<br />
8/12
(<strong>al</strong>meno due) an<strong>al</strong>oghi 40 . Fondandosi su un’interpretazione teleologica e sistematica<br />
<strong>del</strong>l’articolo 212 capoverso 1 lettera c CPP, il Tribun<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> è tuttavia giunto <strong>al</strong>la<br />
conclusione <strong>ch</strong>e - an<strong>ch</strong>e in assenza di reati pregressi di natura an<strong>al</strong>oga – il legislatore non<br />
intendeva esporre a un siffatto ris<strong>ch</strong>io le vittime potenzi<strong>al</strong>i di ulteriori, gravi atti di violenza. In<br />
presenza di gravi crimini o <strong>del</strong>itti e di un pericolo serio e concreto per potenzi<strong>al</strong>i vittime è<br />
quindi possibile disporre la carcerazione preventiva an<strong>ch</strong>e senza la prova <strong>ch</strong>e l’imputato ha<br />
commesso, in precedenza, reati an<strong>al</strong>oghi 41<br />
.<br />
5.1.2 Applicazione ai casi di pirateria strad<strong>al</strong>e<br />
Il postulato propone di disporre sistematicamente la carcerazione preventiva nei casi di pirateria<br />
strad<strong>al</strong>e. Questa proposta non sarebbe conforme <strong>al</strong>la normativa e i presupposti sviluppati<br />
d<strong>al</strong>la dottrina e d<strong>al</strong>la giurisprudenza: secondo il disciplinamento ri<strong>ch</strong>iesto d<strong>al</strong> postulato, in<br />
caso di grave incidente causato da un pirata <strong>del</strong>la strada, la previsione quanto <strong>al</strong> comportamento<br />
futuro <strong>del</strong>l’imputato sarebbe sempre negativa, senza doverla motivare in maniera più<br />
approfondita. L’ipotetica possibilità <strong>del</strong>la commissione di <strong>al</strong>tri reati (di pirateria <strong>del</strong>la strada)<br />
non basta tuttavia a giustificare una carcerazione preventiva. Nel singolo caso concreto devono<br />
esserci seri indizi di recidiva.<br />
Il disciplinamento proposto contraddirebbe il principio <strong>del</strong>la proporzion<strong>al</strong>ità: secondo cui<br />
un’ingerenza nei diritti fondament<strong>al</strong>i <strong>del</strong>l’imputato è ammessa soltanto in caso di necessità,<br />
ovvero per impedire <strong>al</strong>l’imputato di compiere <strong>al</strong>tri reati. Questa ingerenza non è tuttavia necessaria<br />
in tutti gli incidenti con morti o feriti causati da un pirata <strong>del</strong>la strada, ma soltanto<br />
quando vi sono seri indizi di un pericolo di recidiva. An<strong>ch</strong>e l’articolo 5 numero1 lettera c CE-<br />
DU ammette la carcerazione preventiva per pericolo di recidiva soltanto «quando vi sono<br />
motivi plausibili di sospettare <strong>ch</strong>e egli [la persona interessata] abbia commesso un reato o vi<br />
sono motivi fondati di ritenere <strong>ch</strong>e sia necessario impedirgli di commettere un reato […]».<br />
Per proteggere vittime potenzi<strong>al</strong>i non sarebbe nemmeno necessario <strong>al</strong>lentare le rigide condizioni<br />
poste ai casi di pirateria strad<strong>al</strong>e: il disciplinamento leg<strong>al</strong>e vigente, emanato nel rispetto<br />
dei principi <strong>del</strong>lo Stato di diritto, è sufficiente per contrastare il pericolo di recidiva. La carcerazione<br />
preventiva per pericolo di recidiva può essere disposta già oggi, sempre<strong>ch</strong>é t<strong>al</strong>e pericolo<br />
sussista e appaia indicata proteggere potenzi<strong>al</strong>i vittime.<br />
5.2 Segn<strong>al</strong>e nei confronti <strong>del</strong>le vittime e degli emuli<br />
Secondo l’autore <strong>del</strong>l’iniziativa la disposizione sistematica <strong>del</strong>la carcerazione preventiva nei<br />
casi di pirateria strad<strong>al</strong>e costituirebbe inoltre un segn<strong>al</strong>e importante: sarebbe assolutamente<br />
incomprensibile il fatto <strong>ch</strong>e dopo un incidente un pirata <strong>del</strong>la strada possa circolare liberamente<br />
e vantarsi <strong>del</strong>le sue azioni. Ciò rappresenterebbe un segn<strong>al</strong>e sbagliato nei confronti<br />
sia <strong>del</strong>le vittime e dei loro parenti sia di eventu<strong>al</strong>i emuli.<br />
È sicuramente riprovevole il fatto <strong>ch</strong>e un imputato si vanti <strong>del</strong> reato commesso. Il timore <strong>ch</strong>e<br />
l’autore <strong>del</strong> reato possa comportarsi in questo modo non può tuttavia costituire il motivo <strong>del</strong>la<br />
disposizione sistematica <strong>del</strong>la carcerazione preventiva. Questo comportamento deprecabile<br />
non legittima di per sé l’adozione di un provvedimento coercitivo <strong>ch</strong>e interferisce così pesantemente<br />
nel diritti di libertà <strong>del</strong>l’imputato. An<strong>ch</strong>e nei casi di pirateria strad<strong>al</strong>e la carcerazione<br />
preventiva è ammessa soltanto se sono adempite <strong>al</strong>tre condizioni. Il pericolo <strong>ch</strong>e l’autore,<br />
dopo aver commesso il reato, assuma un comportamento riprovevole sussiste an<strong>ch</strong>e<br />
40<br />
Messaggio <strong>del</strong> 21 dic. 2005 concernente l’unificazione <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e, FF 2006 989<br />
segg., 1132.<br />
41<br />
DTF 137 IV 13 regesti e consid. 3 e 4 pag. 18 segg.; confermata nelle sentenze <strong>del</strong> Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong><br />
1B_133/2011 <strong>del</strong> 12.04.11 e 1B_397/2011 <strong>del</strong> 29 ago. 2011.<br />
9/12
nell’ambito di <strong>al</strong>tri reati. Questo aspetto può incidere sulla commisurazione <strong>del</strong>la pena, indipendentemente<br />
d<strong>al</strong>la natura <strong>del</strong> reato, e portare a pene più severe: il comportamento<br />
<strong>del</strong>l’agente in seguito <strong>al</strong> reato è un aspetto di cui il giudice deve tenere conto in sede di apprezzamento<br />
<strong>del</strong>la colpa e commisurazione <strong>del</strong>la pena secondo l’articolo 47 CP 42 . Esso può<br />
inoltre fornire maggiori informazioni sulla person<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l’autore 43 ; il pentimento e la presa di<br />
coscienza, ad esempio, hanno un effetto attenuante; il fatto di vantarsi <strong>del</strong> reato commesso,<br />
invece, aumenta la pena inflitta. 44<br />
L’aspetto <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e nei confronti degli emuli, solleva nello stesso tempo la questione <strong>del</strong>la<br />
prevenzione gener<strong>al</strong>e negativa <strong>ch</strong>e assegna <strong>al</strong>la pena la funzione di dissuadere i cittadini<br />
mediante la minaccia di sanzione: i potenzi<strong>al</strong>i violatori <strong>del</strong>la legge devono essere dissuasi<br />
45 46<br />
d<strong>al</strong>la commissione di reati . Questo approccio è oggi considerato superato : la decisione<br />
<strong>del</strong> singolo di violare o no la legge non è presa comparando razion<strong>al</strong>mente vantaggi e svantaggi<br />
<strong>del</strong>l’azione criminosa o a seconda <strong>del</strong> caso. Ad essere determinanti sembrano essere<br />
piuttosto intime convinzioni maturate con il tempo e predisposizioni comportament<strong>al</strong>i. Una<br />
norma è efficace nella misura in cui la sua violazione è perseguita pen<strong>al</strong>mente e punita con<br />
una pena 47 . L’intento deterrente <strong>del</strong>la pena non può tuttavia giustificare ciò <strong>ch</strong>e la pena arreca<br />
<strong>al</strong> condannato,; la colpa resta determinante 48<br />
. Questo deve v<strong>al</strong>ere soprattutto quando si<br />
tratta di un provvedimento coercitivo in una fase in cui la colpa <strong>del</strong>l’imputato non è ancora<br />
stata provata: privarlo <strong>del</strong>la libertà per evitare <strong>ch</strong>e commetta <strong>al</strong>tri reati e per dissuadere potenzi<strong>al</strong>i<br />
emuli sarebbe eccessivo.<br />
6. È necessario intervenire?<br />
Per prevenire pericoli o assicurare gli scopi <strong>del</strong>la procedura, il Codice di procedura pen<strong>al</strong>e<br />
vigente consente già di ordinare in modo mirato la carcerazione preventiva nei casi di pirateria<br />
strad<strong>al</strong>e .<br />
È possibile ordinare la carcerazione preventiva per pericolo di recidiva, se potenzi<strong>al</strong>i vittime<br />
sono in pericolo per<strong>ch</strong>é vi è il ris<strong>ch</strong>io <strong>ch</strong>e sarà commesso un nuovo reato, (art. 221 cpv. 1<br />
lett. c CPP). L’attu<strong>al</strong>e disciplinamento differenziato tiene conto dei principi <strong>del</strong>lo Stato di diritto<br />
e consente di far fronte <strong>al</strong>le situazioni di pericolo. Se in un incidente commesso da un pirata<br />
<strong>del</strong>la strada sono coinvolte più persone e se si tratta di un incidente grave (come nel caso<br />
citato con morti e feriti) vi è spesso il pericolo di collusione (art. 221 cpv. 1 lett. b CPP): vi è<br />
da temere <strong>ch</strong>e l’imputato influenzi persone o inquini mezzi di prova per compromettere<br />
l’accertamento <strong>del</strong>la verità. Se la persona ris<strong>ch</strong>ia una pena privativa <strong>del</strong>la libertà più lunga, si<br />
prende infine in considerazione an<strong>ch</strong>e la carcerazione preventiva per pericolo di fuga<br />
(art. 221 cpv. 1 lett. a CPP).<br />
Il disciplinamento vigente permette così <strong>al</strong>le autorità inquirenti e ai tribun<strong>al</strong>i di reagire <strong>al</strong>le<br />
svariate situazioni di pericolo e a ordinare la carcerazione preventiva nei casi di pirateria<br />
42<br />
DTF 117 IV 112 consid. 1 pag. 114; WIPRÄCHTIGER HANS, in: NIGGLI MARCEL ALEXAN-<br />
DER/WIPRÄCHTIGER HANS (ed.), Basler Kommentar, Strafre<strong>ch</strong>t I, Art. 1–110 StGB, Jugendstrafgesetz,<br />
2a ed., Basilea 2007, art. 47 N 129 segg.<br />
43<br />
Sentenza <strong>del</strong> Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> 6S.778/1997 <strong>del</strong> 30 gen. 1998.<br />
44<br />
Sentenze <strong>del</strong> Tribun<strong>al</strong>e <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> 6B_974/2009 <strong>del</strong> 18 febbraio 2010, consid. 5.5 e 6B_857/2010 <strong>del</strong><br />
4 aprile 2011, consid. 5.2.2.4.<br />
45<br />
STRATENWERTH GÜNTER, S<strong>ch</strong>weizeris<strong>ch</strong>es Strafre<strong>ch</strong>t, Allgemeiner Teil I, Die Straftat, 3a ed., Berna<br />
2005, § 2 N 20; WIPRÄCHTIGER, art. 47 N 41.<br />
46<br />
WIPRÄCHTIGER, art. 47 N 41.<br />
47<br />
Il tipo e l’entità <strong>del</strong>la pena sono per contro irrilevanti: STRATENWERTH, § 2 N 21.<br />
48 STRATENWERTH, § 2 N 22.<br />
10/12
strad<strong>al</strong>e. I limiti previsti d<strong>al</strong> diritto superiore e d<strong>al</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e sono legittimati e<br />
non vi si deroga con leggerezza nemmeno nel caso dei reati commessi da pirati <strong>del</strong>la strada.<br />
Il disciplinamento vigente contribuisce inoltre a scongiurare il pericolo di recidiva in quanto<br />
prevede <strong>ch</strong>e se il conducente di un veicolo si trova in uno stato <strong>ch</strong>e lo fa inetto a una guida<br />
sicura, la polizia gli sequestra la licenza di condurre sul posto (art. 54 cpv. 3 LCStr).<br />
7. Excursus: Via sicura<br />
«Via sicura» è un programma d’intervento <strong>del</strong>la Confederazione volto ad aumentare la sicurezza<br />
strad<strong>al</strong>e (cfr. n. 3.). A t<strong>al</strong> fine è stato deciso di sottoporre la LCStr a una revisione glob<strong>al</strong>e.<br />
Un aspetto princip<strong>al</strong>e <strong>del</strong> programma sono le «Misure repressive applicabili in caso di<br />
reati gravi commessi dai pirati <strong>del</strong>la strada». T<strong>al</strong>i misure comprendono, ad esempio, la confisca<br />
e la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> veicolo, l’obbligo di sottoporsi a un accertamento <strong>del</strong>l’idoneità <strong>al</strong>la<br />
guida nei casi in cui sussiste un dubbio <strong>al</strong> riguardo, la formazione complementare obbligatoria<br />
dopo una grave violazione dei limiti di velocità, l'inst<strong>al</strong>lazione di apparec<strong>ch</strong>i per la registrazione<br />
dei dati e di etilometri blocca-motore 49<br />
.<br />
Le modifi<strong>ch</strong>e sono volte innanzitutto a migliorare la sicurezza strad<strong>al</strong>e e a ridurre il numero di<br />
50<br />
vittime d’incidenti strad<strong>al</strong>i . Coincidono quindi con lo scopo princip<strong>al</strong>e <strong>del</strong> postulato, ossia<br />
ridurre il numero di potenzi<strong>al</strong>i vittime. Le misure repressive previste non ri<strong>ch</strong>iedono un reato<br />
con morti o feriti; il reato scatenante può an<strong>ch</strong>e essere quello di esposizione a pericolo <strong>del</strong>la<br />
vita <strong>al</strong>trui (cfr. la confisca di veicoli a secondo l’art. 90a cpv. 1 lett a LCStr). In questo senso<br />
Via sicura va oltre il postulato e permette di reagire in modo mirato <strong>al</strong>la situazione di pericolo<br />
nel caso specifico.<br />
Il Parlamento ha integrato il programma Via sicura con <strong>al</strong>tre misure per contrastare la pirate-<br />
51<br />
ria strad<strong>al</strong>e , ossia l’inasprimento <strong>del</strong>le pene per i reati commessi dai pirati <strong>del</strong>la strada<br />
(art. 90 cpv. 3 e 4 LCStr) e la revoca <strong>del</strong>la licenza di condurre per periodi più lunghi in seguito<br />
a reati commessi per la prima volta o a recidiva (art. 16c cpv. 2 lett. a bis e 16d cpv. 3<br />
LCStr).<br />
8. Conclusioni<br />
La carcerazione preventiva, ovvero il provvedimento coercitivo più severo nel procedimento<br />
pen<strong>al</strong>e, rappresenta una grave ingerenza nei diritti di libertà <strong>del</strong>l’imputato, segnatamente<br />
per<strong>ch</strong>é stride con la presunzione d’innocenza secondo cui ognuno è considerato innocente<br />
fintanto <strong>ch</strong>e non è condannato con sentenza passata in giudicato. La carcerazione preventiva<br />
è ammissibile soltanto se sono adempiti determinati presupposti (in particolare:<br />
l’esistenza di gravi indizi di reato, il motivo di carcerazione particolare e il rispetto <strong>del</strong> principio<br />
<strong>del</strong>la proporzion<strong>al</strong>ità). Dà invece adito a dubbi se per la sua intensità, durata o scopo<br />
equiv<strong>al</strong>e a una pena.<br />
Il postulato propone la disposizione sistematica <strong>del</strong>la carcerazione preventiva in caso di incidenti<br />
strad<strong>al</strong>i con morti o feriti commessi da pirati <strong>del</strong>la strada. Se, tuttavia, ci si fondasse<br />
unicamente sul tipo di reato <strong>al</strong>la base <strong>del</strong> sospetto, si violerebbe il principio <strong>del</strong>la presunzione<br />
d’innocenza. Devono piuttosto essere dati motivi di carcerazione particolari di cui<br />
<strong>al</strong>l’articolo 221 CPP. Se la carcerazione preventiva fosse la regola nei casi di reati commessi<br />
da pirati <strong>del</strong>la strada, si violerebbe il principio secondo cui l’imputato resta in libertà durante il<br />
procedimento pen<strong>al</strong>e.<br />
Il postulato mira anzitutto a proteggere potenzi<strong>al</strong>i vittime dai reati di recidiva. È quindi deter-<br />
49<br />
Messaggio <strong>del</strong> 20 ott. 2010 concernente Via sicura, programma d’intervento <strong>del</strong>la Confederazione<br />
volto ad aumentare la sicurezza strad<strong>al</strong>e, FF 2010 7455 segg., 7457.<br />
50<br />
Messaggio <strong>del</strong> 20 ott. 2010, FF 2010 7455 segg., 7531.<br />
51<br />
RU 2012 6291 segg., 6311 seg. e 6296 seg., Boll. Uff. 2011 S 681; Boll. Uff. 2011 N 2160.<br />
11/12
minante il motivo di carcerazione particolare costituito d<strong>al</strong> pericolo di recidiva secondo<br />
l’articolo 221 capoverso 1 lettera c CPP. La normativa vigente tiene conto dei principi <strong>del</strong>lo<br />
Stato di diritto e consente di ordinare la carcerazione preventiva laddove è indicata per proteggere<br />
potenzi<strong>al</strong>i vittime. Un <strong>al</strong>lentamento <strong>del</strong>le condizioni per i casi di reati commessi da<br />
pirati <strong>del</strong>la strada non è opportuno e contraddirebbe il principio <strong>del</strong>la proporzion<strong>al</strong>ità. Nemmeno<br />
il timore <strong>ch</strong>e l’autore <strong>del</strong> reato possa liberamente vantarsi <strong>del</strong>l’atto commesso è sufficiente<br />
a motivare una carcerazione preventiva. Un comportamento simile incide piuttosto<br />
sulla commisurazione <strong>del</strong>la pena secondo l’articolo 47 CP. Non ci si attende neppure un effetto<br />
dissuasivo nei confronti di eventu<strong>al</strong>i emuli.<br />
Le disposizioni <strong>del</strong> diritto processu<strong>al</strong>e pen<strong>al</strong>e sulla carcerazione preventiva consentono già<br />
<strong>al</strong>le autorità inquirenti e ai tribun<strong>al</strong>i di disporre la carcerazione preventiva nei casi di pirateria<br />
strad<strong>al</strong>e laddove questa sia necessaria per assicurare gli scopi <strong>del</strong>la procedura o per prevenire<br />
pericoli. Occorre inoltre ricordare le numerose misure proposte d<strong>al</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>feder<strong>al</strong>e</strong> nel<br />
quadro di Via sicura. Non è quindi necessario procedere a una modifica <strong>del</strong>le disposizioni <strong>del</strong><br />
Codice di procedura pen<strong>al</strong>e sulla carcerazione preventiva e adottare eventu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>tre misure.<br />
12/12