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"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

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Alla ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> questa opposizione c’era un’altra figura centrale e decisiva per la formazione<br />

filosofica del giovane <strong>Heidegger</strong>, e cioè Hermann Rudolf Lotze, dalla cui Logik 16 presero le mosse,<br />

per citare solo i nomi principali, Gottlob Frege e con lui la filosofia analitica, il neokantismo del<br />

Baden a partire da Windelband – che <strong>di</strong> Lotze fu allievo – fino a Rickert e Lask, e ancora quel Carl<br />

Strumpf, altro allievo <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Lotze, cui Husserl de<strong>di</strong>cherà le Ricerche Logiche le quali segnano,<br />

non a caso, l’abbandono dell’iniziale prospettiva psicologista 17 . Un’idea <strong>di</strong> quanto la Logik <strong>di</strong> Lotze<br />

fosse decisiva anche per il giovane <strong>Heidegger</strong>, e <strong>di</strong>versamente non avrebbe potuto essere, visti i<br />

rapporti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scendenza che fin qui si è cercato <strong>di</strong> delineare, è possibile ricavare da una<br />

testimonianza del suo tardo allievo Georg Picht: “Alla domanda su che cosa dovessi leggere per<br />

imparare la filosofia, egli rispose: «legga la Logica <strong>di</strong> Lotze». Io da bravo acquistai il libro, ma più<br />

mi tormentavo nella sua lettura, tanto meno riuscivo a comprendere che cosa da esso avrei dovuto<br />

imparare sulla filosofia. Alla fine chiesi a <strong>Heidegger</strong>, e ne ricavai solo questa informazione: «volevo<br />

che le fosse chiaro attraverso che cosa io mi sono dovuto fare largo». Nelle lezioni sulla logica,<br />

tenute da <strong>Heidegger</strong> a Marburgo nel 1925-26, si può ora andare a vedere che cosa abbia significato<br />

per la sua filosofia il confronto con Lotze” 18 .<br />

Ebbene, prescindendo qui del tutto dalla <strong>di</strong>battuta questione circa l’atten<strong>di</strong>bilità<br />

dell’autointerpretazione heideggeriana, <strong>di</strong> cui abbiamo seguito alcuni dei principali luoghi come<br />

puri riman<strong>di</strong> a intrecci teorici decisivi, nella presente <strong>di</strong>ssertazione inten<strong>di</strong>amo precisamente<br />

indagare e chiarire tali nessi, puntando principalmente, come si sarà compreso, alle questioni<br />

logico-metodologiche – per la verità intese molto presto da <strong>Heidegger</strong> non in senso logisticoformale,<br />

bensì in quanto indagine circa i presupposti e la scaturigine metafisico-esistenziale della<br />

logica – dai primissimi scritti heideggeriani (1912-1916), dove esse si impongono con assoluta<br />

centralità e autoevidenza, alla sostanziale autocritica del primo periodo friburghese (1919-1923) e<br />

poi <strong>di</strong> quello marburghese (1923-1928) fino ad Essere e Tempo e alle soglie della cosiddetta svolta,<br />

nella convinzione che guardare al pensiero <strong>di</strong> <strong>Heidegger</strong> da questa prospettiva permetta <strong>di</strong><br />

comprenderne e valutarne meglio l’opera complessiva, compresi i temi e le istanze del suo pensiero<br />

maturo, <strong>di</strong> cui si possono trovare già a quest’altezza se non le soluzioni, quantomeno le principali<br />

tensioni produttive.<br />

Non ignoro certo, l’incidenza fondamentale della riflessione storica <strong>di</strong> Dilthey e della filosofia<br />

cristiana delle origini come dell’attenzione, in generale, alla fatticità e storicità della vita, che<br />

16 1<br />

H. LOTZE, Logik, Drei Bücher vom Denken, vom Untersuchen und vom Erkennen, (1874 ), herausgegeben von G.<br />

Misch, Meiner, Lipsia, 1928<br />

7<br />

2 .<br />

17<br />

Sulla presenza <strong>di</strong> Lotze nella filosofia contemporanea e nella formazione <strong>di</strong> <strong>Heidegger</strong> si veda lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> V. COSTA,<br />

La verità del mondo. Giu<strong>di</strong>zio e teoria del significato in <strong>Heidegger</strong>, Milano 2003, pp. 17-28. Per una ricognizione<br />

complessiva del pensiero <strong>di</strong> Lotze si veda invece S. BESOLI, Il valore della verità. Stu<strong>di</strong>o sulla «logica della vali<strong>di</strong>tà»<br />

nel pensiero <strong>di</strong> Lotze, Firenze 1992.<br />

18<br />

G. PICHT, Erinnerung an <strong>Martin</strong> <strong>Heidegger</strong>, in Antwort. <strong>Martin</strong> <strong>Heidegger</strong> im Gespräch, Pfullingen 1988, trad. it. <strong>di</strong><br />

C. Tatasciore, La potenza del pensiero, in Risposta a colloquio con <strong>Martin</strong> <strong>Heidegger</strong>, Napoli 1992, p. 204.

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