"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

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INDICE LE «RICERCHE LOGICHE» DI MARTIN HEIDEGGER. LOGICA E VERITA’ TRA FENOMENOLOGIA E FILOSOFIA TRASCENDENTALE CAPITOLO PRIMO TRA REALISMO CRITICO E IDEALISMO TRASCENDENTALE; DALLA CENTRALITA’ DEL GIUDIZIO ALLA METAFISICA DELLA SOGGETTIVITA’ Premessa 1. Coscienzialismo, fenomenismo, realismo critico; il problema della realtà 2. La mediazione del realismo con la filosofia trascendentale a) Le Neuere Forschungen über Logik b) Le recensioni minori 3. ‘Senso ed Essere’: Die Lehre vom Urteil im Psychologismus 4. Lo Habilitationsschrift su Duns Scoto a) Filosofia e storia: Wertphilosophie e Weltanschauung medievale b) Oggettualità in genere, oggetto naturale, matematico e metafisico: l’ens, l’Unum trascendens, l'Uno matematico c) Il Verum, la realtà logica e quella psichica d) Il problema del linguaggio: la dottrina del significato e) Conclusione: il problema delle categorie CAPITOLO SECONDO IL CONFRONTO DI PRINCIPIO CON HUSSERL: IL RITORNO ALLE RICERCHE LOGICHE 1. L’autosuperamento heideggeriano: la filosofia come scienza (fenomenologica) di principio; filosofia dei valori, metodo teleologico e Weltanschauung; il problema della datità 2. L’appropriazione heideggeriana delle Ricerche Logiche a) Il carattere intenzionale della coscienza b) L’intuizione categoriale c) Il senso originario dell’apriori 3. Fenomeno e fenomenologia CAPITOLO TERZO LA CONCEZIONE ERMENEUTICA DELLA VERITA’. ESSERCI, MONDO, LINGUAGGIO 1. L’interpretazione-distruzione fenomenologica del logos apofantico in Aristotele 2. La tesi di Kant “l’essere non è un predicato reale” 3. Il molteplice significato dell’essere nella copula e l’impossibilità del nominalismo: Aristotele, Hobbes, J. St. Mill, Lotze 4. La significatività del mondo 5. Comprensione e interpretazione; il carattere derivato dell’asserzione Conclusione: essere e verità Bibliografia 2
“LE «RICERCHE LOGICHE» DI MARTIN HEIDEGGER: LOGICA E VERITÀ TRA FENOMENOLOGIA E FILOSOFIA TRASCENDENTALE”. CAPITOLO I LA CENTRALITÀ DEL GIUDIZIO TRA REALISMO CRITICO E IDEALSIMO TRASCENDENTALE. 3
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inteso come oggetto in genere, anch
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anche in qualità di relazione onto
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essendo il verum, come oggetto prop
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può farlo solo in virtù di una
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ealiter) identicamente la stessa co
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una dignità gnoseologica. La teori
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consolidate, a loro volta, obbietti
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della concezione neokantiana della
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Le conoscenze, pertanto, “sono co
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Wertphilosophie, nelle sue origini
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lasciare insoddisfatto solamente co
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la sfera dei fatti, e, se essa è l
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- come si dice - un nesso fondazion
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senso proprio del genere) del conce
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senso d’essere nella forma di una
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Ma se il brano precedente sottoline
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particolarmente ispirato nella prec
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Infatti, se la psicologia, che nel
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un manichino per un uomo ad esempio
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Ma, come sappiamo, l’atteggiament
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corporeo è già dato da sé. La pr
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sia struttura, restando all’inter
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itenuto, che in quanto riempimento
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l’“essere-giallo”, cioè la v
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privilegiato della verità. Se la v
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oggettuali, che devo definire come
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Bisogna dunque prendere in consider
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si può imparare a vedere che l’o
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alla disputa medievale circa gli un
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Riassumendo, “la prima cosa mostr
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categoriale costituiscono dunque, r
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Il rapporto tra l’apparizione e c
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Si vede dunque come il senso del fe
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Si è detto, tuttavia, che anche il
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1. L’interpretazione-distruzione
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esattamente del poter-essere-vero
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movimento fondamentale non è quell
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e scoprimento” 513 . Secondo Heid
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Pertanto, una logica - o peggio una
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Già dalla semplice lettura dei pas
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l’‘ignoranza’. Risulta ormai
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quella di essere leghein tì katà
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dall’inizio la problematizzazione
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significa complementum possibilitat
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concetto di «cento talleri possibi
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(psicologico) del percepire o anche
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Ma, come sappiamo dall’analisi fe
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(Dinglichkeit). Ciò che noi cerchi
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Pertanto, Heidegger può ora afferm
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scolastica alla superficialità ed
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così egli definisce sia il soggett
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Si vede bene come la concezione hob
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comprensione comune, che è già de
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cos’è» (necessario); 3) il come
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quanto», anche inteso come ‘in q
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compresa primariamente a partire da
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Tuttavia, se “il mondo più pross
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secondo la tradizionale distinzione
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Essere nel mondo significa dunque p
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comportamenti o, in breve, semplice
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troviamo innanzi alla pura e sempli
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Ma se il senso - che in quanto tota
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determinante” 710 , cioè di pred
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cioè dall’enunciato in quanto es
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Pertanto, ciò che in ultimo vorrem
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di una interpretazione metafisico-t
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qui, l’intento complessivo del di
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‘mostrante’ il riferimento al s
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Rimproverare una tale ‘mancanza
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Tale concordare o non concordare de
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(..) Laddove la velatezza dell’en
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Bibliografia primaria: M. Heidegger
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A. Babolin, La ricerca filosofica d
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G. Funke, A crucial question in tra
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Id., La “cura” in Heidegger e l
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Id., La sfIda di Heideggerdi per un
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F. Gross (a cura di), Kant-Laienbre
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