09.06.2013 Views

"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

così egli definisce sia il soggetto che il pre<strong>di</strong>cato – attraverso la quale si significa (significat) – <strong>di</strong><br />

qui il carattere <strong>di</strong> segno – che “coloro i quali fanno uso <strong>di</strong> queste parole comprendono qualche cosa.<br />

La copula, l’«è», è il segno del fatto che colui il quale parla comprende che entrambi i nomi presenti<br />

nella proposizione si rapportano alla medesima cosa. Animale significa lo stesso che uomo. Perciò<br />

anche lo est, anche l’«è», risulta un signum, un segno” 608 .<br />

In un tale impostazione è stata letta un’essenziale consonanza con l’analisi aristotelica <strong>degli</strong><br />

stessi problemi. Ma, come si è visto nell’interpretazione heideggeriana del celebre passaggio passo<br />

del De interpretazione (I, 16 a 3), che <strong>Heidegger</strong> chiama in causa anche in questo contesto – # Esti<br />

mèn oûn tÞ æn tØ fwnØ tÏn æn tØ yucØ paqhmátwn súmbola, kaì tà grafómena tÏn æn<br />

tØ fwnØ – Aristotele non intende affatto con paqhmáta i moti dell’animo, epperò “anche per<br />

Aristotele c’è un nesso fra ciò che è scritto, ciò che è detto e ciò che è pensato, fra la scrittura e il<br />

pensiero. Questo nesso, tuttavia, è da lui compreso soltanto sulla scorta <strong>di</strong> un concetto del tutto<br />

formale e non completamente chiaro <strong>di</strong> súmbolon, <strong>di</strong> segno. In Hobbes questa relazione è ancora<br />

più esplicita” 609 .<br />

Tuttavia, per Hobbes anche la semplice sequenza dei nomi potrebbe ben essere sufficiente ad<br />

in<strong>di</strong>carne la congiunzione, per cui la copula deve avere una sua funzione specifica autonoma, deve<br />

cioè in<strong>di</strong>care, essere segno <strong>di</strong> “ciò su cui la congiunzione si fonda, la causa” 610 .<br />

Ma poiché, come Hobbes <strong>di</strong>ce, nella constatazione che il soggetto ed il pre<strong>di</strong>cato designano la<br />

medesima cosa “non tamen ibi acquiescit animus”, l’animo non s’acquieta, bensì chiede <strong>di</strong> sapere<br />

che cosa sia quell’identica cosa tale per cui se ne possano mettere assieme i due nomi nell’in<strong>di</strong>carla,<br />

<strong>di</strong>venta chiaro che per lui nella copula è inteso il “che-cos’è” dell’ente: la copula, “in quanto rinvia<br />

al pensiero del fondamento della congiunzione dei nomi, è l’in<strong>di</strong>cazione del fatto che, nella<br />

propositio, nell’asserzione, noi pensiamo la quid<strong>di</strong>tas, l’essenza delle cose. La propositio è la<br />

risposta alla domanda: che cos’è la cosa? Nella prospettiva nominalistica ciò significa: qual è la<br />

causa dell’attribuzione <strong>di</strong> due nomi <strong>di</strong>fferenti ad una medesima cosa? Dire «è» in una frase, pensare<br />

la copula, significa pensare il motivo dell’identica relazione, possibile e necessaria, <strong>di</strong> soggetto e<br />

pre<strong>di</strong>cato con la stessa cosa. Ciò che viene pensato nell’«è», la causa, è l’essenza (realitas). Perciò<br />

l’«è» testimonia l’essentia o la quid<strong>di</strong>tas della res su cui l’affermazione afferma qualcosa” 611 .<br />

Hobbes <strong>di</strong>stingue inoltre i nomi in concreti e astratti; “concretum è il nome <strong>di</strong> una cosa pensata<br />

come sussistente” 612 , ciò che i greci designano pertanto øpokeímenon, tradotto scolasticamente con<br />

subiectum, <strong>di</strong> cui fanno parte, ad esempio, ‘corpo’, ‘mobile’, ‘simile’. Il nome astratto designa<br />

608 Ibid.<br />

609 Ivi, p. 178.<br />

610 Ibid.<br />

611 Ivi, p. 179.<br />

612 Ibid.<br />

156

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!