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"ricerche logiche" di Martin Heidegger - FedOA - Università degli ...

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significa complementum possibilitatis, cioè che l’effettività, l’esistenza <strong>di</strong> una cosa è il<br />

completamento della sua possibilità” 552 .<br />

Si vede bene come le tre questioni summenzionate riguar<strong>di</strong>no problemi essenziali già emersi<br />

nella loro fondamentale connessione – dalla quale risulta, ancora una volta, l’impossibilità <strong>di</strong> una<br />

lettura puramente gnoseologica <strong>di</strong> Kant – durante l’interpretazione fenomenologica <strong>di</strong> Aristotele, e<br />

cioè: 1. il tema della pre<strong>di</strong>cazione e dunque dell’asserzione e del giu<strong>di</strong>zio; 2. il concetto kantiano <strong>di</strong><br />

posizione – che, vedremo, <strong>Heidegger</strong> interpreta nel senso della percezione fenomenologicamente<br />

intesa; 3. il senso della realitas della res, cioè la questione ontologica. Proce<strong>di</strong>amo dunque con<br />

or<strong>di</strong>ne cercando <strong>di</strong> far emergere la connessione logico-ontologica delle tre questioni giusta<br />

l’interpretazione heideggeriana. Kant intenderebbe formalmente il concetto della pre<strong>di</strong>cazione –<br />

cioè prescindendo dal contenuto concreto <strong>di</strong> ciò che viene pre<strong>di</strong>cato – nel senso <strong>di</strong> una<br />

“congiunzione <strong>di</strong> qualcosa con qualcos’altro”, dunque in maniera sintetica, come tutta la tra<strong>di</strong>zione<br />

filosofica che abbiamo visto risalire, fondatamente o meno, ad Aristotele. Del resto, il problema<br />

centrale della prima Critica era la <strong>di</strong>mostrazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> possibilità dei giu<strong>di</strong>zi sintetici<br />

apriori.<br />

Secondo Kant, pertanto, “l’operazione fondamentale dell’intelletto è: «io congiungo»” 553 . Ora, è<br />

facile vedere come sulla base del concetto “logico-formale” <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cazione non possa essere deciso<br />

nulla circa l’esistenza e il suo poter essere o no un pre<strong>di</strong>cato. Per Kant, infatti, un pre<strong>di</strong>cato o una<br />

determinazione, come anche lo definisce, è qualcosa che “si aggiunge al concetto del soggetto e lo<br />

amplia, (…) [cioè] che amplia il contenuto (Gehalt) della cosa (Sache), della res” 554 . Con ciò Kant<br />

intenderebbe che l’esistenza “non è una determinazione del contenuto essenziale (Sachgehalt) <strong>di</strong><br />

una cosa (Ding)” 555 . Di conseguenza, con il termine ‘realtà’ Kant non intende l’esistenza o la<br />

semplice sussistenza (Wirklichkeit), bensì in<strong>di</strong>ca – come si esprime nella prima Critica – la<br />

“cosalità”, la “determinazione della cosa”, cioè non la res ma piuttosto la sua realitas, la totalità<br />

delle sue determinazioni possibili (omnitudo realitatis).<br />

“Realitas – [spiega <strong>Heidegger</strong>] – è perciò sinonimo del termine leibniziano possibilitas,<br />

possibilità. Realtà sono i contenuti essenziali delle cose possibili, prescindendo dal fatto che esse<br />

siano o meno effettive, «reali» nel nostro senso moderno. Il concetto <strong>di</strong> realtà è sinonimo del<br />

concetto platonico <strong>di</strong> êdéa, è ciò che viene afferrato <strong>di</strong> un ente quando domando: tì æsti, che cosa<br />

(was) è l’ente?” 556 . Ma se della realtà <strong>di</strong> una cosa fanno parte tutti i suoi pre<strong>di</strong>cati possibili, dunque<br />

552<br />

Ibid.<br />

553<br />

Ivi, p. 30.<br />

554<br />

Ibid.<br />

555<br />

Ivi, p. 31.<br />

556<br />

Ibid. E ancora: “la terminologia kantiana si ricollega imme<strong>di</strong>atamente all’uso linguistico <strong>di</strong> Baumgarten, uno scolaro<br />

<strong>di</strong> Wolff. Kant nelle sue lezioni si è spesso rifatto al Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> metafisica – vale a <strong>di</strong>re, al compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ontologia –<br />

del Baumgarten e ne ha perciò assunto la terminologia”, ibid.<br />

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