corso di arrampicata giulio fiorelli 20 anni di rosetta salto angel all ...

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09.06.2013 Views

sempre più interessante a mano a mano che saliamo. Lungo il rio Churun ci ritroviamo a navigare tra una fitta foresta tropicale, risaliamo un canyon formato dai “tepuy” dai quali precipitano numerose cascate... e, dopo una serie di curve, ecco finalmente apparire la più attesa... il Salto Angel... imponente, altissimo, meraviglioso, un getto d’acqua sottile e lungo che incanta! Lasciata l’imbarcazione, si inizia un percorso in salita di circa un’ora. Quello che ci voleva per sgranchirsi un po’ le gambe! Il profumo è meraviglioso. Ovunque si giri lo sguardo si vedono tronchi, radici e foglie. Il sole filtra fra i rami rendendo i colori brillanti. Davanti a noi, tra gli alberi, si aprono le fronde come un sipario teatrale, ancora un passo e siamo fuori su una roccia sporgente. Sopra di noi il Salto. Purtroppo le nuvole nascondono la parte alta della cascata. Ernesto dice che solo un terzo è visibile... già così è impressionante! Poi guardandosi in giro ci rassicura... tra una ventina di minuti le nuvole si diraderanno. Se lo dice lui!!! Giusto il tempo per proseguire lungo il sentiero e arrivare alla base della cascata. E lì, sotto quel filo di un chilometro d’altezza, facciamo il bagno. Il sole sembra voglia regalarci una giornata indimenticabile. Ora il Salto ci appare finalmente in tutta la sua grandezza, o è meglio dire altezza, e noi quaggiù piccoli piccoli sgraniamo gli occhi per ammirare lo spettacolo della natura. Ernesto ci richiama dalla nostra contemplazione: è tardi, dobbiamo affrettarci a scendere perchè tra poco sarà buio. La discesa è piuttosto lenta perchè il terreno è scivoloso e i nostri compagni sono impacciati nel camminare lungo questi ripidi sentieri... Cristian ed io, invece, saltiamo come dei camosci da una radice all’altra. Dobbiamo guadare il fiume per raggiungere la riva opposta dove passeremo la notte… in amaca! Indossati degli abiti asciutti e pesanti, perché il freddo della notte inizia a farsi sentire, finalmente ceniamo. Pollo alla piastra con insalata; Ernesto scherza spacciandolo per avvoltoio! Consumiamo la cena alla luce di poche candele, chiacchierando tra noi in una lingua che è un miscuglio di tutto quello che conosciamo... ma chissà per quale miracolo riusciamo a capirci!! Nella pagina a fianco: in avvicinamento al Salto Angel attraverso la foresta. A destra in alto: attraversamento del Salto Sapo. Sotto: sul Rio Churun si attraversa il canyon del Diablo. La giornata è stata lunga e faticosa e domani dobbiamo alzarci presto per ridiscendere il fiume. La discesa sarà più breve perchè avremo la corrente a favore, ma non sono entusiasta al pensiero di risalire su quell’imbarcazione!!! Sta piovendo a dirotto e dormire nelle amache con solo un tetto di paglia sopra la testa è una cosa da brivido, ma la stanchezza ha il sopravvento! La mattina sveglia alle 6... che spettacolo vedere il Salto dopo una notte di pioggia! La sua portata sembra raddoppiata e anche il livello del fiume è salito di quasi un metro... meglio così, si navigherà più facilmente dicono! Ancora un paio d’ore e poi avremo l’aereo per i Caraibi... l’arcipelago delle Los Roques..., ma questo è un altro viaggio!!! CAI MORBEGNO CAI MORBEGNO

Racconto di montagna all’ombra del Pisciadu’ di Mario Spini Scendendo le ultime balze rocciose che precedono i ghiaioni nella parte mediana della Val Setus, lo stato di tensione cominciò a calare, lasciando il posto ad una sensazione di sospirato rilassamento. Le nebbie correvano lungo le verticali pareti del vallone, dissolvendosi gradatamente e rivelando, al di sopra, un cielo grigio uniforme, a indicare che si trattava solo di una tregua del maltempo. L’atmosfera, già severa per l’incombenza cupa di spigoli aerei e strapiombi grondanti d’acqua, aveva acquisito un’apparenza autunnale per la neve che, omogenea, aveva rivestito le rocce superiori dello stretto e incassato anfiteatro. Un sospiro profondo liberò definitivamente il suo corpo infreddolito e umido dall’ansia di vigilare sui passi dei due ragazzi, Joseph e Greta. 0 CAI MORBEGNO CAI MORBEGNO

sempre più interessante a mano<br />

a mano che saliamo.<br />

Lungo il rio Churun ci<br />

ritroviamo a navigare tra<br />

una fitta foresta tropicale,<br />

risaliamo un canyon<br />

formato dai “tepuy” dai<br />

quali precipitano numerose<br />

cascate... e, dopo una serie<br />

<strong>di</strong> curve, ecco finalmente<br />

apparire la più attesa... il Salto<br />

Angel... imponente, altissimo,<br />

meraviglioso, un getto d’acqua<br />

sottile e lungo che incanta!<br />

Lasciata l’imbarcazione, si<br />

inizia un per<strong>corso</strong> in salita <strong>di</strong><br />

circa un’ora.<br />

Quello che ci voleva per<br />

sgranchirsi un po’ le gambe!<br />

Il profumo è meraviglioso.<br />

Ovunque si giri lo sguardo si<br />

vedono tronchi, ra<strong>di</strong>ci e foglie.<br />

Il sole filtra fra i rami rendendo<br />

i colori brillanti. Davanti a<br />

noi, tra gli alberi, si aprono<br />

le fronde come un sipario<br />

teatrale, ancora un passo<br />

e siamo fuori su una roccia<br />

sporgente. Sopra <strong>di</strong> noi il Salto.<br />

Purtroppo le nuvole<br />

nascondono la parte alta<br />

della cascata. Ernesto <strong>di</strong>ce<br />

che solo un terzo è visibile...<br />

già così è impressionante!<br />

Poi guardandosi in giro ci<br />

rassicura... tra una ventina<br />

<strong>di</strong> minuti le nuvole si<br />

<strong>di</strong>raderanno.<br />

Se lo <strong>di</strong>ce lui!!!<br />

Giusto il tempo per proseguire<br />

lungo il sentiero e arrivare <strong>all</strong>a<br />

base della cascata.<br />

E lì, sotto quel filo <strong>di</strong> un<br />

chilometro d’altezza, facciamo<br />

il bagno. Il sole sembra<br />

voglia regalarci una giornata<br />

in<strong>di</strong>menticabile. Ora il Salto ci<br />

appare finalmente in tutta la<br />

sua grandezza, o è meglio <strong>di</strong>re<br />

altezza, e noi quaggiù piccoli<br />

piccoli sgraniamo gli occhi per<br />

ammirare lo spettacolo della<br />

natura.<br />

Ernesto ci richiama d<strong>all</strong>a<br />

nostra contemplazione: è<br />

tar<strong>di</strong>, dobbiamo affrettarci a<br />

scendere perchè tra poco sarà<br />

buio. La <strong>di</strong>scesa è piuttosto<br />

lenta perchè il terreno è<br />

scivoloso e i nostri compagni<br />

sono impacciati nel camminare<br />

lungo questi ripi<strong>di</strong> sentieri...<br />

Cristian ed io, invece, saltiamo<br />

come dei camosci da una ra<strong>di</strong>ce<br />

<strong>all</strong>’altra.<br />

Dobbiamo guadare il fiume per<br />

raggiungere la riva opposta<br />

dove passeremo la notte… in<br />

amaca!<br />

Indossati degli abiti asciutti e<br />

pesanti, perché il freddo della<br />

notte inizia a farsi sentire,<br />

finalmente ceniamo.<br />

Pollo <strong>all</strong>a piastra con insalata;<br />

Ernesto scherza spacciandolo<br />

per avvoltoio!<br />

Consumiamo la cena <strong>all</strong>a luce <strong>di</strong><br />

poche candele, chiacchierando<br />

tra noi in una lingua che è un<br />

miscuglio <strong>di</strong> tutto quello che<br />

conosciamo... ma chissà per<br />

quale miracolo riusciamo a<br />

capirci!!<br />

Nella pagina a fianco: in<br />

avvicinamento al Salto<br />

Angel attraverso la<br />

foresta.<br />

A destra in alto:<br />

attraversamento del<br />

Salto Sapo.<br />

Sotto: sul Rio Churun si<br />

attraversa il canyon del<br />

Diablo.<br />

La giornata è stata lunga e<br />

faticosa e domani dobbiamo<br />

alzarci presto per ri<strong>di</strong>scendere<br />

il fiume.<br />

La <strong>di</strong>scesa sarà più breve<br />

perchè avremo la corrente a<br />

favore, ma non sono entusiasta<br />

al pensiero <strong>di</strong> risalire su<br />

quell’imbarcazione!!! Sta<br />

piovendo a <strong>di</strong>rotto e dormire<br />

nelle amache con solo un<br />

tetto <strong>di</strong> paglia sopra la testa<br />

è una cosa da brivido, ma la<br />

stanchezza ha il sopravvento!<br />

La mattina sveglia <strong>all</strong>e 6... che<br />

spettacolo vedere il Salto dopo<br />

una notte <strong>di</strong> pioggia! La sua<br />

portata sembra raddoppiata<br />

e anche il livello del fiume<br />

è salito <strong>di</strong> quasi un metro...<br />

meglio così, si navigherà più<br />

facilmente <strong>di</strong>cono!<br />

Ancora un paio d’ore e poi<br />

avremo l’aereo per i Caraibi...<br />

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ma questo è un altro viaggio!!!<br />

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