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Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

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sione. Un aiuto consistente gli arriva dal suo difensore di<br />

fiducia. In un’età imprecisata sotto i quaranta, figlia <strong>del</strong>la<br />

buona borghesia torinese, Gabriella Banda è una donna<br />

che vive con grande passione civile la sorte <strong>del</strong> suo<br />

cliente. Quando riceve il telegramma <strong>del</strong>l’incarico, esulta:<br />

assistere in giudizio Graziano <strong>Mesina</strong> significa conquistare<br />

il successo, far scoppiare d’invidia molti colleghi,<br />

bruciare le tappe <strong>del</strong>la carriera forense. E difatti nel<br />

giro di poche settimane, finisce su tutti i quotidiani italiani.<br />

Supera la timidezza, regge bene, spegne l’aggressività<br />

<strong>del</strong>la stampa mantenendo toni pacati, nessuna platealità.<br />

Si batte con grande determinazione in aula. Il<br />

primo, drammatico intoppo – il fermo di <strong>Mesina</strong> a Parma,<br />

fuori dai confini <strong>del</strong> soggiorno obbligato – la vede<br />

vacillare solo per un attimo. Studia i verbali d’interrogatorio,<br />

il rapporto dei carabinieri e sferra l’offensiva per<br />

evitare che il suo assistito possa perdere la libertà condizionale.<br />

Bontà sua non se la prende, come vorrebbe un<br />

collaudato copione nazionale, con la tesi <strong>del</strong> complotto.<br />

Comincia in quel momento una partita destinata a<br />

giocatori più che abili, ad avvocati che hanno fatto i capelli<br />

bianchi nei palazzi di giustizia, ma Gabriella Banda<br />

– quasi un’esordiente in campo professionale – riesce<br />

a spuntarla mostrando fermezza, rigore, preparazione,<br />

intelligenza. Mentre il suo celebre cliente è in <strong>Sardegna</strong><br />

a occuparsi <strong>del</strong> sequestro Kassam, un quotidiano rivela<br />

che tra lei e Graziano c’è ben altro che non un semplice<br />

rapporto di lavoro o d’amicizia. Esplode, minaccia querele:<br />

«È una squallida bugia».<br />

Non s’è accorta di essere finita nel meccanismo stritolante<br />

<strong>del</strong> giornalismo-spazzatura. È tutto clamorosamente<br />

falso, ma questo ha poca importanza: il segreto<br />

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sta nel lanciare una notizia verosimile e, come dicono i<br />

vecchi cronisti, inzupparci il biscotto per qualche giorno.<br />

Tanto la gente se la beve. Eccola la <strong>signor</strong>a avvocato,<br />

eccola, non ha resistito al fascino <strong>del</strong> bandito famoso (e<br />

sardo, tanto per puntualizzare con orgoglio regionalpopolare).<br />

Tanto più che non è affatto il primo <strong>caso</strong>:<br />

non è accaduto qualcosa <strong>del</strong> genere qualche anno prima<br />

anche alla marchesa Guglielmi? Rapita mentre rientrava<br />

nella sua villa di Latina, s’era innamorata <strong>del</strong> suo carceriere,<br />

Gianni Cadinu, basso, grossolano, occhi chiari.<br />

Oltre il limite previsto dalla cosiddetta sindrome di<br />

Stoccolma, ha raccontato nel diario dalla prigionia una<br />

storia d’amore romantica e struggente, mano nella mano<br />

sotto la luna nei faticosi trasferimenti da un rifugio<br />

all’altro. Cosa poteva aver fatto incontrare una donna<br />

colta, aristocratica e un latitante neppure di prima fila?<br />

Quindi nessun stupore se qualcosa <strong>del</strong> genere, fascino<br />

<strong>del</strong>la categoria, avesse colpito al cuore anche un’elegante<br />

avvocatessa di Torino.<br />

Nonostante una dignitosa e sofferta smentita, il valzer<br />

<strong>del</strong>le voci su Gabriella Banda continua a girare e<br />

sembra segnarla a fondo. Quella <strong>del</strong>la calunnia era una<br />

variabile che non aveva considerato. Prosegue comunque<br />

nel suo lavoro, aiuta <strong>Mesina</strong> a scrivere un’autobiografia,<br />

ma qualcosa si spezza. Quando Graziano finirà<br />

nel carcere di Novara per detenzione d’armi, non sarà<br />

più il suo difensore. Perché, non lo dice, esce di scena in<br />

silenzio. Come se questa avventura professionale, che<br />

pure le ha dato forte notorietà, sia naufragata nelle sabbie<br />

mobili <strong>del</strong>la sfiducia. Ha scoperto che il suo assistito<br />

le ha mentito, le ha nascosto qualcosa? Gabriella Banda<br />

preferisce non rispondere. «Un capitolo chiuso». Chiu-<br />

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