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Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

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matrimonio con l’extrasinistra, con quegli intellettuali<br />

che premono per trasformare la <strong>Sardegna</strong> nella Cuba<br />

<strong>del</strong> Mediterraneo. In <strong>caso</strong> contrario, la stretta sul Supramonte<br />

si farebbe più intensa, i rastrellamenti più<br />

asfissianti: e per un latitante, sia pure “leggendario”, è<br />

francamente una seccatura. Meglio evitare.<br />

Pugliese sa come metterla. A parte l’incarico ufficiale<br />

nell’Arma, in quel periodo dirige il Sid (il servizio segreto<br />

di allora) in <strong>Sardegna</strong>. Laureato in giurisprudenza<br />

a Sassari con una tesi su «Forze armate e Costituzione»<br />

(relatore il professor Francesco Cossiga), è un uomo di<br />

successo. Riesce con facilità a entrare in qualunque ambiente,<br />

gli si spalancano i salotti <strong>del</strong>le case che contano.<br />

E questo provocherà inevitabilmente maliziosi sussurri<br />

che finiranno per rimbalzare fino a Roma, comando generale<br />

<strong>del</strong>l’Arma. Ovviamente Pugliese non ha mai confermato<br />

quello storico e singolare incontro alla macchia.<br />

Questione di deontologia professionale. L’appuntamento<br />

viene definito nell’inverno <strong>del</strong> ’67 e fissato per<br />

gli inizi <strong>del</strong> ’68. Per quel che <strong>Mesina</strong> dice di saperne, la<br />

missione <strong>del</strong>la “spia” era ad ampio raggio: sulla base di<br />

un’informazione riservata che dava un grosso quantitativo<br />

di armi e danaro in arrivo nell’isola, il colonnello<br />

aveva il compito di indire un referendum tra i latitanti (e<br />

non solo). In pratica, aveva bisogno di sapere se, di lì a<br />

poco, malavita comune e ultrasinistra armata avrebbero<br />

stretto un patto d’acciaio. Il timore non era <strong>del</strong> tutto infondato,<br />

visto che diversi anni più tardi il commesso<br />

viaggiatore <strong>del</strong>le Brigate Rosse, Antonio Savasta, sbarcò<br />

in <strong>Sardegna</strong> per un vertice (a Sa Janna Bassa) con<br />

quelli che all’epoca erano i pezzi da novanta <strong>del</strong> banditismo.<br />

Sia pure con la logica <strong>del</strong> dopo, si può affermare<br />

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che lo scenario abbozzato, con qualche brivido, al Viminale<br />

era assolutamente realistico. E pensare che allora<br />

sembrava follia fantapolitica.<br />

<strong>Mesina</strong>, che per alcuni anni ha la stessa sacralità <strong>del</strong><br />

calciatore Gigi Riva, pone alcune condizioni: vuole registrare<br />

la chiacchierata con Pugliese che dovrà arrivare<br />

solo, al volante <strong>del</strong>la sua auto privata, seguendo un<br />

itinerario preciso. Ad aspettarlo troverà una sorta di<br />

maggiordomo agropastorale. Al luogo <strong>del</strong>l’incontro vero<br />

e proprio giungerà bendato e bendato dovrà stare fino<br />

a quando qualcuno, il solito Jevees di Barbagia, non<br />

lo riaccompagnerà, frusciando tra i sentieri di una inaccessibile<br />

guglia rocciosa, fino all’automobile. Testimonianza<br />

di Graziano <strong>Mesina</strong>: «Venne da me il responsabile<br />

<strong>del</strong> controspionaggio, Massimo Pugliese, inviato<br />

dal Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Saragat. Quella sera<br />

non c’era in giro una-pattuglia-una: strade sgombre,<br />

scomparsi carabinieri e polizia. Pugliese mi disse subito<br />

che la sua stilografica era una pistola. Voleva spaventarmi?<br />

Mi fece sorridere. Quando andai a prelevarlo, nel<br />

luogo concordato, mi chiese anche quanto ci sarebbe<br />

voluto per incontrare <strong>Mesina</strong>. “E io chi sono, secondo<br />

te?” Ci rimase male».<br />

Obbediente, l’uomo <strong>del</strong> Sid esegue con scrupolo le<br />

indicazioni e conclude la missione nel migliore dei modi:<br />

con 150 milioni in contanti, la certezza d’una detenzione<br />

a Nuoro, la liberazione di alcuni reclusi “ingiustamente<br />

detenuti” perché considerati complici di Graziano,<br />

può anche offrire al ministero il latitante più ricercato<br />

d’Italia. In linea di massima, sembra che l’operazione<br />

possa andare avanti. Al Governo interessa in particolar<br />

modo per allontanare definitivamente il timore che il<br />

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