Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
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edicola una storia <strong>del</strong>l’arte in fascicoli settimanali. Che<br />
c’entra?<br />
All’ingresso <strong>del</strong>la villa, un’elegante cancellata in ferro<br />
battuto, viene ad aprirgli un maggiordomo. Cortesia<br />
affettata, pochissime parole e un freddo «si accomodi».<br />
Pazzi avanza lungo il viale guardandosi intorno, stretto<br />
stretto nel suo completino senza un guizzo di fantasia:<br />
tutto, perfino le semplicissime panchine in pietra, raccontavano<br />
di benessere, ricchezza. Dopotutto nel listino<br />
prezzi <strong>del</strong>l’Anonima, quella era la casa di un ostaggio<br />
da un miliardo (miliardo di allora, inizio anni ’80). Una<br />
dimensione che un funzionario <strong>del</strong>lo Stato, qualifica di<br />
vicequestore aggiunto, non può neanche sognare.<br />
A un tratto, ecco il cavallo e il suo sontuoso cavaliere:<br />
splendido monumento equestre che vigila con fierezza<br />
nella piazzola al centro di un parco pulito e ordinato.<br />
Quel monumento l’aveva già visto, ma dove? Fruga<br />
e rifruga nella memoria, mentre attende in un salotto.<br />
Poi, la folgorazione: quel cavaliere bronzeo l’aveva<br />
visto in uno dei fascicoli che stava acquistando in edicola.<br />
Uguale? Simile, molto simile. Ai non esperti come<br />
lui sfuggivano molti particolari per poter valutare a<br />
fondo. Comunque bello e grande, grande come un alloggio-parcheggio,<br />
uno di quelli che le amministrazioni<br />
comunali adoperano per sistemare provvisoriamente (e<br />
non solo) i senzatetto.<br />
«Straordinario, ne ho visto uno così su una rivista<br />
d’arte», azzarda timidamente poco dopo col padrone di<br />
casa. «Non è “uno così”, dottor Pazzi. È proprio quello<br />
che ha visto sulla rivista. Abbiamo autorizzato recentemente<br />
la riproduzione fotografica. Bel lavoro vero?»<br />
Emilio Pazzi non è riuscito a dimenticare quella sta-<br />
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tua e quel dialogo appena sussurrato con un <strong>signor</strong>e che<br />
aveva la moglie in mano ai banditi, nella vicina e lontanissima<br />
<strong>Sardegna</strong>. Chissà cosa gli è passato per la testa a<br />
proposito dei discorsi sull’immoralità di certa ricchezza,<br />
chissà se ha ripensato alle dichiarazioni di guerra di<br />
chi giustifica il sequestro dietro una brutale (ma necessaria)<br />
redistribuzione <strong>del</strong> reddito.<br />
Il poliziotto non svela quale sia la sua opinione conclusiva.<br />
Ama la discrezione, il senso <strong>del</strong>la misura. Certo:<br />
un monumento, come dire?, un monumento privato<br />
non l’aveva mai visto prima. Ma c’è sempre una prima<br />
volta, no?<br />
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