09.06.2013 Views

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

e sempre meglio». Lui, soprannominato Penna Bianca<br />

(ma qualcuno lo chiamava anche l’Ultimo Cacciatore)<br />

l’ha fatto egregiamente, seguendo poche e chiarissime<br />

regole <strong>del</strong> gioco tacitamente rispettate anche dalla controparte.<br />

Regola numero uno: niente morti…<br />

Osposidda, 1985. In un costone di montagna si svolge<br />

il più drammatico conflitto a fuoco nella storia <strong>del</strong><br />

banditismo in <strong>Sardegna</strong>. Restano sul terreno, uccisi,<br />

quattro fuorilegge e un sottufficiale di polizia. Antonio<br />

Serra, che conosce riti, luoghi e uomini di quella terra,<br />

sostiene con sicurezza: quel massacro si poteva evitare.<br />

Una giornata inutilmente tragica. Non spiega però come<br />

e perché “si poteva evitare”. Ma proprio perché non<br />

spiega è chiaro un trasparente e solido dissenso con la<br />

tattica adottata dai suoi superiori: accerchiamento e<br />

fuoco a volontà, piombo rovente come in un filmaccio<br />

da quattro soldi. Solo che qui i morti sono veri. Con<br />

qualche pennellata di macabro folclore, quasi fosse stata<br />

una caccia al cinghiale, i cadaveri dei quattro banditi<br />

abbattuti in una sorta di battaglia campale vengono scaraventati<br />

sul cassone di un camion, proprio come si fa<br />

con la selvaggina. E via per le strade <strong>del</strong> paese, a mostrare<br />

quell’orrido trofeo. Nella memoria <strong>del</strong>la gente, <strong>del</strong>la<br />

gente che stava dalla parte <strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>l’ordine e non<br />

coi banditi, questo è un oltraggio, una violenza gratuita.<br />

I morti sono sacri, perché esporli in quel modo?<br />

Il guaio è che certe norme di comportamento non<br />

esistono più da una parte e dall’altra. Comunque si presenti,<br />

sa giustizia difficilmente può portare qualcosa di<br />

buono. Quella che, con tono dottorale, parlamentari e<br />

ministri definiscono la “vertenza con lo Stato” è fatta di<br />

piccoli problemi quotidiani, iattanza col timbro tondo,<br />

32<br />

micro-aggressioni ai diritti di gente che non protesta ma<br />

ricorda, nel solco di una costante resistenziale che passa<br />

attraverso i secoli.<br />

Antonio Serra sa adoperare bene le armi ma se n’è<br />

servito raramente. Ha concluso con successo decine di<br />

indagini difficili (basta pensare al sequestro di Pasqualba<br />

Rosas o a quello di Carlo Travaglino) senza pretendere<br />

cadaveri, aborrendo quelle cacce all’uomo (anzi al<br />

morto) che accendevano grande entusiasmo tra alcuni<br />

ufficiali e tiratori scelti. Ragazzi nervosi, come spiegavano<br />

con un pizzico di orgogliosa complicità i loro comandanti,<br />

pronti a scatenare un’apocalisse da piccoli<br />

eroi <strong>del</strong> cinema.<br />

<strong>Mesina</strong> è fuori gioco, e non soltanto perché sta in galera,<br />

quando avanza, a piccoli passi, un imbarbarimento<br />

che stravolge la <strong>Sardegna</strong> e i suoi figli in arme.<br />

Effetto collaterale <strong>del</strong>la società <strong>del</strong> benessere, dicono<br />

i giornali. Colpa <strong>del</strong>l’opulenza, d’una ricchezza sfacciata<br />

che percorre itinerari turistici e ciondola in tivù<br />

parlando di un’isola-paradiso che non c’è. O meglio c’è,<br />

ma per pochi, pochissimi e resta in ogni <strong>caso</strong> lontana, irraggiungibile,<br />

per gli abitanti d’una regione con un tasso<br />

di disoccupazione fra i più alti d’Italia.<br />

Certe passerelle, vacanze che trasudano danaro, sono<br />

francamente fastidiose. Fanno parte <strong>del</strong> circo <strong>del</strong>l’esibizionismo,<br />

piccola borghesia all’attacco, nuovi e falsi ricchi<br />

insieme per celebrare i riti <strong>del</strong>l’apparenza. Una moda,<br />

un costume che colpisce l’immaginazione di persone<br />

in un certo senso indifese, vittime di una dolcissima violenza<br />

che ha stravolto valori e punti di riferimento.<br />

Il nuovo banditismo non è però l’epopea dei vinti, la<br />

lunga marcia verso la giustizia sociale di oppressi e cas-<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!