Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
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gono però dei dubbi: se, come dicono, l’aldilà è il posto<br />
ideale per ogni buon cristiano, perché nessuno ci vuole<br />
andare?»<br />
– Insomma, in chi ha fede lei?<br />
«Vivo giorno dopo giorno, senza illusioni. Ho fede<br />
nel chirurgo che mi ha riattaccato mezzo dito tranciato<br />
da una porta blindata. È proprio finito a terra, il dito. È<br />
successo l’anno scorso. Siamo andati di corsa all’ospedale<br />
io, le guardie e il dito. Il dottore mi ha detto: ci provo<br />
ma non ci spero. E io: vabbe’, intanto ci provi. Mi è<br />
andata bene».<br />
– Guarito?<br />
«Il dito è tornato al solito posto, non è sensibilissimo<br />
ma non si può avere tutto. Alla terapia dopo l’intervento<br />
chirurgico ho pensato io: ogni tanto, con una lametta<br />
tagliavo schegge di pelle morta. Lavoro di precisione, va<br />
fatto con cura. Togli oggi togli domani, tutto è tornato a<br />
posto. Capito? Per non morire devi deciderlo prima di<br />
tutto dentro di te: non voglio, non devo morire».<br />
200<br />
Capitolo XVI<br />
Ritorno a casa<br />
Respinta ad agosto, la grazia risorge inaspettatamente<br />
a novembre. In silenzio o quasi. Il direttore <strong>del</strong> carcere<br />
di Voghera convoca <strong>Mesina</strong> nel suo ufficio una settimana<br />
prima che la notizia esploda sulle agenzie di stampa.<br />
Gli dice, in via amichevole e riservata, che il ministro<br />
<strong>del</strong>la Giustizia ha depositato il suo fascicolo al Quirinale<br />
esprimendo parere favorevole. E quindi.<br />
Quindi Graziano, che ha fatto <strong>del</strong>la diffidenza e <strong>del</strong><br />
disincanto la sua seconda pelle, non ci crede. O meglio,<br />
dà una risposta che potrebbe apparire sprezzante e invece<br />
lascia trasparire soltanto un disperato senso d’attesa:<br />
«Parere favorevole? Bene, aspettiamo e vediamo».<br />
Nessuna emozione: i balentes, compresi quelli over sessanta,<br />
non devono mostrare debolezze.<br />
Il problema è che qualcosa non quadra, i conti non<br />
tornano. Nella sua cella, <strong>Mesina</strong> conserva la comunicazione<br />
<strong>del</strong> giudice di sorveglianza di Pavia che appena<br />
cento giorni prima gli aveva annunciato il peggio: istanza<br />
di grazia rigettata. Due righe secche, senza commento<br />
o un briciolo di spiegazione.<br />
Cos’è accaduto nel frattempo?, chi e perché ha cambiato<br />
idea? Nessun segnale apprezzabile dall’esterno,<br />
niente che aiuti a capire. A Roma, che è la città dove<br />
201