09.06.2013 Views

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Rosse a Monte Pizzinnu, i carabinieri trovano una santabarbara<br />

agropastorale nelle campagne di Austis. È il<br />

più grosso quantitativo d’armi mai rinvenuto in <strong>Sardegna</strong>:<br />

fucili, pistole, bombe a mano, ottomila munizioni e<br />

perfino qualche pezzo d’amatore come un Beretta a siringa<br />

col calcio inciso (“Sesta brigata Nello”) perfettamente<br />

efficiente. Un campionario strepitoso che comprende<br />

silenziatori per pistola, caricatori per kalashnikov,<br />

Winchester, Mab, Garand, Mauser. L’operazione è<br />

grossa, tant’è che nei titoli di coda, quelli destinati ai<br />

ringraziamenti, figura anche il Sismi, il servizio segreto<br />

militare.<br />

A chi servivano le armi scovate dai carabinieri? Scartata<br />

l’ipotesi di un gruppo eversivo, un’improbabile riesumazione<br />

<strong>del</strong> cadavere d’un qualunque partito armato,<br />

resta quella di un’evoluzione <strong>del</strong>la criminalità organizzata.<br />

Le armi servono a garantire e proteggere il riciclaggio<br />

<strong>del</strong>le narcolire, gli investimenti immobiliari <strong>del</strong>la<br />

mafia, il mercato <strong>del</strong>l’eroina che vanta in <strong>Sardegna</strong><br />

almeno ventimila affezionati clienti. La piazza cresce,<br />

pare rastrelli risparmi da piccoli commercianti che non<br />

si accontentano degli interessi bancari o di quello che<br />

rendono i Bot. Una catena di montaggio: quello che ufficialmente<br />

è un banalissimo prestito, in realtà diventa<br />

un investimento in droga. Ma chi mette i quattrini non è<br />

tenuto a saperlo e può dunque continuare a indossare<br />

una maschera di rispettabilità. A distanza di tre-sei mesi<br />

riavrà indietro i suoi soldi con interessi che neanche l’avidità<br />

<strong>del</strong> miglior strozzino potrebbe garantirgli. Anni<br />

fa a Cagliari la Guardia di Finanza ha frugato tra i registri<br />

contabili di alcuni negozianti, ha raccolto qualche<br />

indizio ma non è riuscita a chiudere il cerchio. È proba-<br />

166<br />

bile che non abbia abbandonato la partita e ci stia riprovando:<br />

da tempo sta tentando di scoprire dove finisca il<br />

danaro sottratto al fisco, l’attivo di bilanci commerciali<br />

palesemente addomesticati.<br />

Nel mare piatto <strong>del</strong>la nuova <strong>del</strong>inquenza, cresciuta<br />

soprattutto sui profitti legati allo spaccio di stupefacenti,<br />

uno come <strong>Mesina</strong> non potrebbe fare neppure il bagnino.<br />

Durante la reclusione non ha mai legato con detenuti<br />

che provenissero da questo ambiente. Ha scelto<br />

la frequentazione di assassini famosi e guerriglieri messi<br />

in pensione dalla Corte d’Assise. Le amicizie forti, quelle<br />

che restano, le ha strette però con poveracci che valevano<br />

sì e no qualche anno di carcere. Per esempio, il<br />

compagno di Parma, quello che gli ha domandato una<br />

cortesia che poteva costare il ritorno all’ergastolo.<br />

L’inferno, che credeva di aver definitivamente lasciato,<br />

gli ha riaperto le porte all’improvviso. Travolgendolo.<br />

E travolgendo per l’ultima volta la sua sicurezza,<br />

ma soprattutto la sua paura, quel senso di solitudine<br />

che l’ha accompagnato passo dopo passo nell’avventura<br />

di un povero detenuto troppo famoso, sorvegliato<br />

speciale. Era solo, solo contro tutti verrebbe da<br />

dire, in uno sciagurato ruolo da emissario nella torrida<br />

estate ’92 in <strong>Sardegna</strong>; solo ad Asti, circondato da armi<br />

e da un progetto di sequestro al limite <strong>del</strong> possibile, addirittura<br />

con una sortita all’estero per la cattura <strong>del</strong>l’ostaggio.<br />

Sul serio pensava a un rapimento? Ritorno alle<br />

origini, al mestieraccio d’un tempo, ammesso che le cose<br />

stiano davvero così.<br />

A ripensarci su, questa breve cavalcata in libertà<br />

condizionale offre a tratti la sensazione di una corsa verso<br />

l’autodistruzione, come se irrompesse improvvisa-<br />

167

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!