Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
Pisano, Lo strano caso del signor Mesina - Sardegna Cultura
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
grafi. Qualcosa <strong>del</strong> genere, così piena e partecipata, avverrà<br />
molti mesi più tardi quando visiterà il giornale un<br />
ex Capo di Stato, Francesco Cossiga.<br />
In albergo, mentre sta cenando con alcuni amici,<br />
<strong>Mesina</strong> riceve la visita di due nipoti che gli annunciano<br />
un grande seguito; nella hall ci sono una ventina di ragazzi,<br />
amici loro, che vogliono conoscerlo. Benissimo,<br />
appuntamento al bar <strong>del</strong>l’albergo per una bicchierata e<br />
presentazioni ufficiali. È evidentissimo, durante quell’incontro,<br />
quale sia la forza e la suggestione di un protagonista<br />
<strong>del</strong>la cronaca. Cronaca nera, sicuro, ma non fa<br />
differenza.<br />
La mattina successiva, negli studi <strong>del</strong>l’emittente,<br />
l’entusiasmo fa il bis. Maurizio Costanzo, navigatore di<br />
lungo corso <strong>del</strong> mare <strong>del</strong>lo spettacolo, tradisce un po’ di<br />
emozione nel conoscerlo. E gli mostra subito molta simpatia.<br />
A uno degli ospiti <strong>del</strong>la puntata, un professore<br />
universitario accusato di non far nulla per consentire<br />
l’accesso degli handicappati in facoltà, fa arrivare uno<br />
scherzoso ultimatum di <strong>Mesina</strong>. Che avverte: «Tra un<br />
mese torno e ci vediamo, professore». Il dialogo, che<br />
pure ha un tono cameratesco, non piace al docente e<br />
men che meno alla città istituzionale. Non si può consentire<br />
a un ex bandito di minacciare un onesto cittadino.<br />
Quello che dà fastidio sono soprattutto gli applausi,<br />
la reazione <strong>del</strong> pubblico.<br />
Comincia Fateh Kassam: «Non avete capito, non<br />
avete capito nulla. <strong>Mesina</strong> non è credibile, è un uomo<br />
che ha ucciso. E voi, quando appare in televisione da<br />
Costanzo, lo applaudite. Perché, spiegatemi perché?»<br />
C’è pure l’aggravante <strong>del</strong>la non umiltà, <strong>del</strong>l’incapacità<br />
di chiedere perdono. <strong>Mesina</strong> era e resta un omicida per<br />
122<br />
molte persone: il fatto che abbia scontato fino in fondo<br />
la sua pena, che possa avere espiato (come si dice) è questione<br />
formale, sciocchezze <strong>del</strong>la letteratura giuridica.<br />
Ciò che irrita e indigna una sonnolenta minoranza silenziosa<br />
è poi la simpatia suscitata da un ergastolano assassino.<br />
Che piaccia o no, la gente è con lui. Con Raffaella<br />
Carrà e le soap opera, ma anche con lui. Nessuno che si<br />
attardi a domandarsi le ragioni di questo successo: se i<br />
punti di riferimento sono i calciatori e i drammi in diretta<br />
televisiva, la tragedia privata raccontata minuto per<br />
minuto, perché mai non dovrebbe essere un eroe questo<br />
sardo un po’ tarchiato che ha passato un’esistenza in<br />
prigione? Intorno ha l’aura <strong>del</strong> criminale gentiluomo,<br />
generoso e incapace di fare <strong>del</strong> male. Non fosse per un<br />
<strong>del</strong>itto giovanile, correrebbe il rischio di poter fare domanda<br />
d’iscrizione al Rotary.<br />
A meno di un anno dalla libertà riconquistata, il suo<br />
carattere salta fuori da una vicenda minima, una disobbedienza<br />
al regime imposto dal Tribunale di sorveglianza.<br />
Violando le disposizioni <strong>del</strong>la magistratura che<br />
gli vietano di uscire dal circondario di Asti, <strong>Mesina</strong> viene<br />
fermato in un ristorante a Parma. Con sé ha una valigetta<br />
che contiene dieci milioni in contanti, in una tasca<br />
<strong>del</strong>la giacca i carabinieri trovano una busta con la fotografia<br />
di un pubblico funzionario <strong>del</strong>la regione Emilia<br />
che ha avuto qualche problema con la giustizia. In un<br />
baleno tornano sui giornali i titoli di scatola: Mistero a<br />
Parma. Grazianeddu rischia il carcere. «Dai e dai, il<br />
mio è solo uno sconfinamento di pascolo», dice. «Sono<br />
uscito dal tancato che mi aveva assegnato il giudice Fornace».<br />
In questo frangente le battute non fanno neppure<br />
sorridere: che ci faceva <strong>Mesina</strong> fuori dalla riserva?<br />
123