Eco n. 75 - Maggio 10:Layout 1 - Eco della Brigna

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SCOUTSCOUTSCOUTSCOUTSCOUTSCOUTS e4 È Finalmente posso dire di essere una scout a tutti gli effetti, dopo aver pronunciato la Promessa il 31 marzo 2010. La cerimonia è stata preceduta il giorno avanti, da un momento di riflessione, che ha visto riunita tutta la Comunità Capi di Mezzojuso, accompagnata dall’assistente Don Enzo Cosentino, nella chiesa Maria SS. Annunziata di Mezzojuso. Il momento di riflessione ci ha permesso di confrontarci sul senso della promessa, alternandosi con dei momenti di preghiera ed una benedizione finale da parte del nostro assistente. Ormai tutto è pronto per il giorno della promessa. Appuntamento con la comunità capi di Piana degli Albanesi alle ore 21.00 a “Te Patret”. La cerimonia inizia con una breve Via Crucis concentrata sul personaggio di ARRIVATA LA PROMESSA di Caterina Perniciaro Giuseppe di Arimatea e con dei commenti da parte degli assistenti (Don Enzo Cosentino, Papàs Kola Ciulla e Papàs Jani Pecoraro). Terminato questo momento di preghiera, ogni capo gruppo fa un breve discorso e subito dopo ognuno di noi pronuncia dinanzi a Dio la promessa. In questo giorno, che per tutti noi ha segnato il cammino scout mediante la promessa solenne, ho elevato un inno di lode e di ringraziamento a Dio per avermi creata e chiamata a pronunciare il mio “ SI” nella grande famiglia “AGE- SCI”. Che questa mia adesione sia sempre per la gloria Sua e diventi: Consolazione per chi è sconsolato e sconfortato, Amore per chi è accecato di odio e trama vendetta nel suo cuore, pienezza di Umanità per chi è rimasto deluso dalla vita e ha perso la Speranza. Che questo mio “SI” mi trasformi: per l’intera comunità a cui appartengo, per chi mi conosce già e per chi incontrerò per la prima volta, per chi ritengo amico e per chi sento nemico in trasparenza del DIVIN MAESTRO. Mi sia di Guida e modello Maria “DONNA DEL SI” affinchè resti fedele a Dio e all’umanità nel mio oggi e per il mio domani. Inoltre non finirò mai di ringraziare la comunità Capi di Piana degli Albanesi che mi ha fatto conoscere questa stupenda realtà, facendosi compagna di viaggio. Ci sono stati vicino e hanno avuto fiducia in noi, dandoci l’opportunità di poter vivere ma soprattutto, di far vivere quest’esperienza. Certo per adesso possiamo considerarci come dei bambini che hanno appena imparato a camminare e che sono sorretti dalla mano materna, in questo
COUTSCOUTSCOUTSCOUTSCOUTSCOUT CHE LA PROMESSA POSSA ESSERE L’INIZIO DI TUTTO, LEGATI L’UN L’ALTRO DA FIDUCIA ED ONESTÀ caso la nostra mano sono loro, i Capi di Piana, mano che prima o poi dovrà staccarsi dal suo piccolo per permettergli di intraprendere un cammino autonomo. Ma come ogni piccolo, anche noi avremmo bisogno della nostra mamma per fare un cammino migliore ma soprattutto per riuscire a compiere quello che è l’obiettivo Scout, ovvero portare i nostri lupetti a diventare DONNE E UOMINI DELLA PARTENZA. Non esagero nel dire che la mia vita è cambiata, anche se in modo graduale da quando ho indossato per la prima volta il fazzolettone. Esperienza dopo esperienza, amicizia dopo amicizia, si è scolpito il mio carattere. Se oggi scelgo una strada anziché un’altra, allora lo scautismo è in quella scelta. Col fazzolettone che indosso ho rafforzato l’amicizia più importante della mia vita: quella con Cristo. In Cristo ho imparato che il vero senso della vita è l’Amore. Dietro la scelta che ho intrapreso ad Ottobre di far parte al gruppo Scout, si cela la voglia di rendermi utile ai miei fratelli. Per adesso mi sento inadeguata al compito che ho deciso di svolgere, ma sono sicura che il Signore sarà come sempre, la “LAMPADA PER I MIEI PASSI” che non mi lascerà mai camminare da sola. Ho capito che ogni persona su questa terra è unica e speciale. Ogni giorno ringrazio il Padre per avermi messo accanto delle persone speciali e per avermi dato la possibilità di amarli, li ringrazio per essere stati vicini a me ma soprattutto a tutta la piccola comunità capi di Mezzojuso in questo giorno così importante. Che la promessa possa essere l’inizio di tutto, legati l’un l’altro da fiducia ed onestà, e che possa scomparire lo zampino del maligno che ci conduce ogni volta ad incomprensioni e malintesi. Davanti a Dio quella sera ho promesso un SI di continuità, ma nello stesso tempo il mio cuore ha Chiesto a Lui la Sua assistenza in ogni momento e in ogni luogo per tutte le due comunità. Perché come dice Gesù: se voi siete felici sono felice pure io, lo stesso dirò io vedendoci uniti e coalizzati in piena sintonia come membri di un’unica famiglia. Credo finalmente di poter dire di avere ora realmente capito che cosa sia la promessa, pensavo che fosse un passo importante che mi avrebbe cambiato la vita, ed effettivamente ho avuto la conferma. So che fare la promessa significa diventare Scout per tutta la vita, condividerne pienamente i principi e gli ideali. Essa non è solo la promessa scout: è una promessa a Dio e a tutti, e con l’aiuto del Signore, cercherò di portare a termine il mio compito cristiano, cercherò finalmente davanti alla mia coscienza di compiere i miei doveri verso gli altri ed il mio Paese. Davanti a Dio ho promesso sul mio onore che farò del mio meglio per adempiere ai principi dello scautismo e per compiere i miei doveri di Scout per tutta la vita. e5
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