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don Enzo Cosentino editoriale di 2e 2e Il fiore che non marcisce “Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell’Altissimo”. Sant’Agostino Nella nostra Comunità ecclesiale, rivestono grande importanza le esequie di un fedele. Una celebrazione, questa, del mistero pasquale di Cristo Signore che rinvigorisce la speranza dei fedeli a testimoniare la propria fede: i battezzati risorgeranno con Cristo a vita nuova. Durante le esequie eleviamo preghiere di suffragio ed affermiamo senza reticenze la nostra speranza nella vita eterna, ecco perché diamo il dovuto onore al corpo dei defunti, divenuto con il battesimo tempio dello Spirito Santo. Spesso può capitare che a questo desiderio di suffragio e di rispetto per il defunto si sovrappongono usi e tradizioni che contrastano con la tradizione cristiana. Come dicevo all’inizio, la morte di un membro della Comunità coinvolge tutto il paese, alle esequie sono presenti tutti. Ma come si esterna questa partecipazione dal punto di vista cristiano? Visita in casa del defunto, partecipazione al corteo funebre fino in piazza … e gli uomini, tranne i parenti, spesso rimangono in piazza e non partecipano al rito religioso; all’uscita della Chiesa si riprende il corteo funebre e alla fine si procede alla rigorosa stretta di mano. Oltre al suono delle campane e alla partecipazione delle Confraternite, un altro aspetto importante dei funerali sono i fiori. È vero: un fiore è segno di amore. Vedere un feretro senza un fiore è proprio triste, ma quando i fiori sono presenti in quantità tali da diventare uno spreco allora la nostra coscienza ci interpella e ci interroga sulla fame nel mondo, sugli sprechi e sulla scelta di stili di vita che tutti e in particolare i cristiani sono chiamati ad adottare. La richiesta di una famiglia della nostra Comunità, che in occasione della morte del loro genitore ha chiesto a parenti ed amici di limitare i fiori e di devolvere l’equivalente nel “fiore che non marcisce”, cioè opere di beneficenza e bisogni della Chiesa, mi ha colpito e nello stesso tempo mi ha trovato impreparato: devo infatti confessare che nutrivo molti dubbi sulla buona riuscita della proposta, anche per il poco tempo a disposizione per sensibilizzare la gente, ma i risultati sono stati oltre le aspettative. Devo ringraziare questa famiglia della nostra Comunità, che, con il suo input, mi ha sollecitato ad intraprendere per la Parrocchia questa pratica ed a cogliere il valore profondo di solidarietà che da essa può scaturire. Sono certo che in futuro attraverso la scelta del “fiore che non marcisce” potremo suffragare il defunto con la preghiera e con opere di carità verso i poveri e verso i bisogni della Chiesa.
Domenica 18 aprile si è svolta a Mezzojuso una grande festa che ha visto partecipi più di 100 ragazzi dell’ACR della nostra Diocesi. La Festa degli Incontri Diocesana ACR è uno dei momenti più importanti che scandiscono la vita associativa dei ragazzi nel suo cammino annuale. In questo anno dedicato alla comunicazione, slogan della Festa degli Incontri 2010 è stato “Dai voce alla Gioia!”. I ragazzi, provenienti dalle ACR parrocchiali di Mezzojuso, Piana degli Albanesi, Contessa Entellina e Santa Cristina Gela, hanno trascorso la giornata tutti insieme all’insegna della gioia e della condivisione. Essi hanno sperimentato la gioia dell’incontro con i ragazzi di tutta l’ACR diocesana, trascorrendo la La Festa degli Incontri Diocesana è uno dei momenti più importanti che scandiscono la vita associativa dei ragazzi nel suo cammino annuale DAI VOCE ALLA GIOIA! giornata tra giochi, balli e momenti di preghiera, per poi “sintonizzarsi” (spostare la frequenza dell’ACRadio!) sulla parrocchia Maria SS. Annunziata per la partecipazione alla S. Messa. Nel pomeriggio sono ripresi i giochi e i balli. La festa si concludeva restando sintonizzati sulla frequenza dell’Ascolto e della Preghiera presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù al Collegio di Maria. Purtroppo il tempo non ha facilitato il tutto, rivoluzionando un po’ i giochi programmati in precedenza, i quali si sono svolti diversamente da quanto si era previsto nonostante gli addobbi in Piazza Umberto I. Tuttavia la festa è andata bene e cosa più importante i ragazzi si sono divertiti! A conclusione l’ACR diocesana, in occasione dell’Anno Sacerdotale, ha voluto rendere omaggio con una targa ricordo ai sacerdoti-assistenti di AC per il loro servizio e sostegno. Un sentito grazie va ai ragazzi che con la loro collaborazione e il loro entusiasmo incentivano sempre più il servizio alla Chiesa locale ed in particolare a don Enzo per il solerte sostegno nell’averci permesso di svolgere la kermesse mattutina in una “rinnovata” chiesa dell’Immacolata. Ringraziamo anche l’amministrazione comunale per aver tempestivamente aperto i locali del castello mettendoci al riparo da una giornata “allegramente” piovosa! Enza Muscarello Resp. Parrocchiale ACR e3
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