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BOLLETTINO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE<br />

DEI SS. PIETRO E PATERNIANO - MONDAVIO (PU)<br />

CICLOSTILATO IN PROPRIO - AD USO PRIVATO - FUORI COMMERCIO<br />

In questo<br />

numero<br />

Interno della chiesa parrocchiale - Insigne Collegiata <strong>di</strong> <strong>Mondavio</strong><br />

1. EDITORIALE: “CRISTO HA CONDIVISO LA POVERTA’<br />

UMANA” (PAG. 3)<br />

2. CENTRO D’ASCOLTO INTERPARROCCHIALE (PAG. 14)<br />

3. INIZIO DELL’ATTIVITA’ CATECHISTICA (PAG. 16)<br />

DICEMBRE 2009


Dicembre 2009<br />

SOMMARIO<br />

pag.<br />

2 Sommario<br />

3 E<strong>di</strong>toriale<br />

4 Caritas Parrocchiale<br />

6 Lettere in arrivo<br />

10 Il Crocifisso nelle scuole<br />

11 Un modello da rimpiangere<br />

12 Il volontariato locale in Abruzzo<br />

13 Cammino per coppie avviate al Matrimonio<br />

14 Centro d’Ascolto Interparrocchiale<br />

15 Non piangere, siamo amati<br />

16 Inizio del catechismo<br />

18 Messaggio per la vita<br />

20 Suor Giuseppina Margoni<br />

22 Preghiera per l’anno sacerdotale<br />

24 Vita della Comunità<br />

25 Fraternità dell’Or<strong>di</strong>ne Francescano Secolare<br />

26 Mandato del Vescovo a Catechisti<br />

e Operatori Pastorali<br />

27 Due anni <strong>di</strong> Episcopato<br />

28 L’angolo dei Poeti<br />

30 Comunicazioni ed iniziative<br />

31 Offerte<br />

32 Immagini dalla Val <strong>di</strong> Fassa<br />

Internet: www.lavoce<strong>di</strong>mondavio.it


NATALE 2009:<br />

CRISTO HA CONDIVISO<br />

LA POVERTA' UMANA<br />

Il Mistero dell'Incarnazione del Figlio <strong>di</strong> Dio, che<br />

è al centro della Fede cristiana, ci fa sentire la<br />

presenza <strong>di</strong>vina nella realtà concreta della nostra<br />

vita quoti<strong>di</strong>ana, poiché Cristo,Dio fatto uomo, ha<br />

con<strong>di</strong>viso in tutto, fuorché nel peccato,la nostra esperienza umana.<br />

Egli è veramente L'Emmanuele: Dio con noi,e,quin<strong>di</strong>, realmente presente in ogni situazione<br />

umana, che Egli ha vissuto.<br />

Ma la presenza <strong>di</strong> Cristo, la sua missione <strong>di</strong> salvezza, continua, per i credenti, nella<br />

Chiesa,che, per essere fedele al Messaggio <strong>di</strong> Gesu', è chiamata a impegnarsi non<br />

soltanto nell'opera <strong>di</strong> evangelizzazione, ma anche nella promozione umana e nello<br />

sviluppo integrale dell'uomo, per il superamento della povertà e del bisogno.<br />

<strong>La</strong> grave crisi economica, che oggi stiamo vivendo, che colpisce in modo particolare i<br />

popoli del terzo mondo, si è estesa anche nei nostri paesi del benessere, nei quali<br />

molte persone e famiglie si trovano in una situazione <strong>di</strong> povertà,<strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> lavoro<br />

sicuro, che è motivo <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> ansia, per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> provvedere a sè,e ai<br />

propri cari, una casa, il necessario sostentamento, cure me<strong>di</strong>che, istruzione(Ve<strong>di</strong> Messaggio<br />

dei Vescovi per la 32' Giornata nazionale per la vita).<br />

Le nostre comunità cristiane non possono rimanere insensibili <strong>di</strong> fronte a questi problemi<br />

e <strong>di</strong>fficoltà, che riguardano tante persone e famiglie,ma debbono sentirsi coinvolte,<br />

nel sostegno e nella solidarietà.<br />

Per questo, tra le altre iniziative, possiamo ricordare quelle realizzate dalla nostra Caritas<br />

<strong>di</strong>ocesana e dal Centro <strong>di</strong> Ascolto interparrocchiale, in cui le nostre Parrocchie<br />

della zona pastorale delle “settestelle”, sono impegnate, <strong>di</strong> cui è coor<strong>di</strong>natore il Diacono<br />

Fiorello Ciaramicoli <strong>di</strong> Orciano; la sua relazione, sulle attività del Centro <strong>di</strong> Ascolto,<br />

tenuta ai Parroci della zona, è contenuta<br />

in questo numero del Bollettino parrocchiale.<br />

Faccio i miei più cor<strong>di</strong>ali e sinceri auguri<br />

<strong>di</strong> Buon Natale e Felice Anno Nuovo<br />

a tutti voi e alle vostre famiglie<br />

Il Parroco<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

don Giuseppe Pierini<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 3


4<br />

Caritas Parrocchiale<br />

Mettiamoci in cammino<br />

senza paura<br />

Il mercatino del “Ricamo e merletto “ e la<br />

ven<strong>di</strong>ta delle angurie allestiti nell’ambito<br />

della Rievocazione Storica “Caccia al cinghiale”<br />

sono riusciti bene . Il ricavato è<br />

Alessandra<br />

stato devoluto ai misil<br />

Gruppo Caritas<br />

sionari Padre Leonello Bettini, Suor Marcella<br />

Barbadoro e al Centro <strong>di</strong> Ascolto <strong>di</strong> zona. In seguito è<br />

stato prelevata una somma dal conto corrente e inviata alla Caritas <strong>di</strong>ocesana per l’alluvione<br />

in Sicilia e ad un’altra famiglia bisognosa.<br />

Domenica 25 Ottobre, in occasione dell’Ottobre missionario, abbiamo organizzato la<br />

ven<strong>di</strong>ta dei dolci artigianali in piazza e a Santa Maria della Quercia. E’ questa una iniziativa<br />

molto apprezzata, infatti abbiamo venduto tutti i dolci e il ricavato è stato devoluto<br />

in parte alle Pontificie Opere missionarie e il resto versato in conto corrente.<br />

Stiamo ora preparando il mercatino <strong>di</strong> Natale che verrà allestito nei locali parrocchiali e<br />

aperto nei giorni festivi dall’8 Dicembre alla vigilia <strong>di</strong> Natale. Invitiamo tutti ad acquistare<br />

qualcosa, considerando che in questo periodo si fanno doni come manifestazione<br />

<strong>di</strong> affetto alle persone care ed amici. Non dobbiamo lasciarci trascinare dal consumismo<br />

<strong>di</strong>lagante ma tornare a gesti umili, donare anche dei piccoli regali ed in questo caso ,<br />

acquistando al mercatino faremo anche del bene a persone bisognose . Consideriamo<br />

poi che sono oggetti fatti a mano da volontarie che hanno de<strong>di</strong>cato tempo all’esecuzione<br />

<strong>di</strong> questi lavori nell’ intero corso dell’anno, persone che lavorano e che cercano <strong>di</strong> dare<br />

il proprio tempo libero a questo tipo <strong>di</strong> volontariato.<br />

RIEPILOGO DELLE OFFERTE<br />

Euro 632,80 ricavato del mercatino “ricamo e merletto” più ven<strong>di</strong>ta<br />

delle angurie<br />

<strong>di</strong> cui<br />

Euro 250,00 inviate alla Caritas per alluvione in Sicilia<br />

Euro 200,00 al Centro <strong>di</strong> Ascolto <strong>di</strong> zona<br />

Euro 200,00 a Padre Leonello Bettini<br />

Euro 200,00 prelevate dal C/C per Suor Marcella Barbadoro<br />

Euro 100,00 prelevato dal c/c per famiglia bisognosa<br />

Euro 708,00 ricavato dalla ven<strong>di</strong>ta dei dolci il 25 Ottobre<br />

Di cui Euro 200,00 inviate alle Pontificie Opere Missionarie + Euro 100,00<br />

dalle S. Messe della Carità+ Euro 320,00 raccolte in<br />

chiesa nelle questue della giornata missionaria<br />

il resto versato in C/C<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


Ieri, 2 Novembre, giorno della Commemorazione dei Defunti , visitando il cimitero e<br />

pregando sulle tombe dei nostri cari e conoscenti, mi sono venute in mente parole e azioni<br />

<strong>di</strong> queste persone, vissute anche nel nascon<strong>di</strong>mento, che mi hanno fatto riflettere.<br />

Fermandomi davanti alla tomba <strong>di</strong> Giuliana e Norma, con il loro sorriso aperto e gioioso,<br />

ho ricordato la loro <strong>di</strong>sponibilità nel volontariato all'’interno del Gruppo Caritas e<br />

Terz’Or<strong>di</strong>ne Francescano. Ambedue con personalità <strong>di</strong>verse ma con i doni della generosità<br />

e umiltà, sempre <strong>di</strong>sponibili quando c’era da allestire una pesca, un mercatino o<br />

altre attività. Ricordo <strong>di</strong> Norma che passavo a prenderla in auto per andare al corso biblico:<br />

stava male, ma veniva ugualmente. Giuliana sempre <strong>di</strong>sponibile per i turni al<br />

mercatino natalizio persino nei lunghi pomeriggi feriali <strong>di</strong> Inverno con la neve. Non si<br />

lamentava mai, non si stancava, era paziente e in tutto ciò si vedeva l’amore per il prossimo.<br />

Il loro esempio ci deve insegnare tante cose. Nella “comunione dei santi” ora intercedono<br />

per noi presso il Signore . Noi, dobbiamo pregare per loro affinchè le loro<br />

anime possano essere già in Para<strong>di</strong>so.<br />

Nella lettura della liturgìa <strong>di</strong> oggi, possiamo riflettere su queste parole : “Non siate pigri<br />

nello zelo , siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore.<br />

Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti<br />

per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità” (dalla lettera <strong>di</strong> S. Paolo apostolo<br />

ai Romani).<br />

MICROCREDITO<br />

<strong>La</strong> Caritas Diocesana, con la collaborazione della Fondazione<br />

“Sette Novembre”, e la Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> Fano<br />

hanno elaborato un progetto <strong>di</strong> Microcre<strong>di</strong>to quale strumento per<br />

intervenire in modo incisivo nelle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale.<br />

Il progetto consiste nelll’erogazione <strong>di</strong> finanziamenti per un importo<br />

massimo pari a € 5.000, concessi senza garanzia a soggetti<br />

che si trovano in una situazione <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sagio e che partecipano<br />

ad un progetto <strong>di</strong> recupero gestito dalla Caritas<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 5


6<br />

DON BOSCO PROVINCIAL UOUSE<br />

POST BOX 40, DIMAPUR - 797112, NAGALAND - INDIA<br />

(03862) 244.631 (House) 244678 (Rector) 09436015625 (Admn)<br />

Fax: (03862) 244817, e-mail: sdbind@sancharnet.in<br />

Carissimi benefattori/benefattrici, 22 nd September 2009<br />

Prima <strong>di</strong> tutto un affettuosi saluto della missione!<br />

<strong>La</strong> Chiesa Cattolica nel mese <strong>di</strong> Ottobre ci presenta Santa Teresa <strong>di</strong> Gesù Bambino come patrona<br />

della missione. Lei pur non uscendo della sua monastero e' <strong>di</strong>ventata il più grande missionario<br />

con la sua preghiera e bontà. Il Vangelo ci invita tutti a farsi evangelizzatori "andare e insegnare".<br />

In questo compito voglio sottolineare con la Lettera ai Filippesi l: 3-6 "Ringrazio il mio<br />

Dio ogni volta ch'io mi ricordo <strong>di</strong> voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera,<br />

a motivo della vostra cooperazione alla <strong>di</strong>ffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente,<br />

e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento<br />

fino al giorno <strong>di</strong> Cristo Gesu." Perche' siate i nostri gran<strong>di</strong> collaboratori e collaboratrici<br />

nella missione.<br />

E' vero che fin dalla nascita della missione in questa parte abbiamo avuto tanti missionari pionieri<br />

come Mon. Marengo, Padre Ravalico, Padre Wollanstan, Padre Bianchi <strong>di</strong> buona memoria<br />

<strong>di</strong> recentemente che hanno evangelizzato e portato questa fede cristiana. Ora siamo uno dei<br />

primi frutti del loro lavoro come sacerdoti. Noi seguiamo ad essere degni successori anche se<br />

non possiamo mai raggiungere al loro livello. Noi continuiamo a dare il nostro impegno anche<br />

se sono piccoli. Il Signore buon Pastore ha pregato "tutti siano in un solo gregge"<br />

Nel nostro cammino <strong>di</strong> evangelizzazione noi incontriamo delle varie situazioni. Alcune zone<br />

sono molto <strong>di</strong>sponibili e aperte e invece altri posti gli ostacoli sono più dai nostri sorelle e fratelli<br />

cristiani <strong>di</strong> altri denominazione. Un ragione è che i protestanti sono venuti 100 anni prima<br />

<strong>di</strong> noi. Poi, il campo della nostra attività. missionaria. e molto enorme da raggiungere. Noi lavoriamo<br />

in quattro stati <strong>di</strong> Arunachal, Pradesh, Assam, Nagaland e MANIPUR. abbiamo 42<br />

presenze. in questa regione. Le nostre attività sono; prima evangelizzazione, le scuole; è il miglior<br />

strumento per l'evangelizzazione, scuole professionle e non professionale, educazione<br />

specializzati, parrocchia, lavoro sociale e poi in particolare per i giovani a rischio e aiutare le<br />

famiglie più poveri.<br />

<strong>La</strong> vostra segno <strong>di</strong> carità ci impreme a ricordare il nostro Buon Dio che e' venuto a con<strong>di</strong>videre<br />

la sua misericor<strong>di</strong>a, amore e bontà. Noi non possiamo raggiungere mai la carità e bontà <strong>di</strong> Dio<br />

ma questa non ci toglie il nostro impegno a fare del bene in quanto possibile. <strong>La</strong> provvidenza <strong>di</strong><br />

Dio non ci mancherà mai.<br />

Vogliamo sollecitare alla vostra generosità e bontà <strong>di</strong> essere protagonisti nel nostro impegno a<br />

compiere la volontà <strong>di</strong> Dio nella missione. Per favore farei pervenire <strong>di</strong> persone caritatevoli e il<br />

loro in<strong>di</strong>rizzo con loro consenso propense a collaborare con la nostra missione. Chie<strong>di</strong>amo a<br />

<strong>di</strong>ffondere e aiutare i più bisognosi nella missione attraverso adozione a <strong>di</strong>stanza;<br />

un bimbo 15x12 = 180<br />

un seminari sta (parzialmente) 25x12= 300<br />

altri lavoro caritatevole e intenzione della santa messa<br />

Mille grazie a tutti voi collaboratori e collaboratrici per il sostegno per la missione e per la formazione<br />

dei seminaristi. Questa segno <strong>di</strong>venta più forte specialmente quando tutti l'economia<br />

attraversando degli <strong>di</strong>fficoltà financiari. <strong>La</strong> vostra contribuzione vengono utilizzati per al più<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


isognosi e per il bene lavori <strong>di</strong> carità in ultimo cent. Siamo molto grati a tutti voi. Assicuriamo<br />

a tutti i nostri. cari benefattori la nostra preghiera e noi continueremo a farlo in futuro specialmente<br />

nelle SS.messe che vengono offerte dai nostri missionari. .<br />

Grazie <strong>di</strong> cuore.<br />

Un Cor<strong>di</strong>almente in Gesu' Buon Pastore<br />

Don Samuel Elow SDB<br />

(Procuratore della Missione)<br />

MISSIONARI COMBONIANI<br />

Vicolo Pozzo, 1 - 37129 VERONA<br />

Tel. 045 8092200 - Fax 045 8004648<br />

Co<strong>di</strong>ce Fiscale 93138170233<br />

Spettabile<br />

GRUPPO CARITAS PARROCCHIALE<br />

PIAZZA DON MINZONI<br />

61040 MONDAVIO PU<br />

Rif. 2747 57 14539<br />

Verona 15/10/2009<br />

Spettabile<br />

GRUPPO CARITAS PARROCCHIALE<br />

Con gratitu<strong>di</strong>ne comunichiamo la ricezione <strong>di</strong><br />

E 200,00 da lei versati sul conto <strong>di</strong> Missionari Comboniani -Mondo Aperto<br />

Onlus a favore <strong>di</strong> :<br />

Padre BETTINI LEONELLO MOZAMBICO<br />

Mentre ringrazio per la sua generosità, assicuro che il confratello sarà informato e riceverà<br />

la sua donazione alla fine del corrente mese.<br />

Auguro a lei e famiglia ogni bene e assicuro il nostro ricordo nella preghiera. San Daniele<br />

Comboni bene<strong>di</strong>ca lei e quanti le sono cari, Vi conceda pace, salute, gioia e serenità.<br />

Lo Spirito Santo illumini e gui<strong>di</strong> il vostro cammino.<br />

Cor<strong>di</strong>ali e fraterni saluti<br />

P. Giovanni Grazian<br />

Nota:<br />

L'Associazione Missionari Comboniani - Mondo Aperto - è una Organizzazione non lucrativa<br />

<strong>di</strong> utilità Sociale (ONLUS) ai sensi del D.Lgs 460 del 4.12.97. Pertanto l'importo della erogazione<br />

liberale è detraibile o deducibile secondo le con<strong>di</strong>zioni e nei limiti previsti della legge. A<br />

tale fine è necessario conservare la :documentazione relativa al versamento.<br />

Le ricordo che per legge non sono detraibili dall'IRPEF le percentuali delle erogazioni effettuate<br />

in beneficio del culto: SS. Messe, preghiere, costruzioni <strong>di</strong> chiese.<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 7


8<br />

Ifunde, Tanzania 9-03-09<br />

Carissimi amici del gruppo Caritas<br />

della Parrocchia <strong>di</strong> <strong>Mondavio</strong>,<br />

vi scriviamo per farvi sapere che anche<br />

voi siete causa <strong>di</strong> questi sorrisi.<br />

Sono i bambini della scuola materna<br />

qui nel villaggio <strong>di</strong> Ifunde.<br />

Dovendo scegliere una sola foto abbiamo<br />

preferito mostrarvi gli effetti<br />

del lavoro: costruzioni, pozzi, taniche<br />

per l'acqua, insegnamento, assistenza<br />

sanitaria, cibo, cure... foto ed informazioni<br />

che vi faremo avere presto.<br />

Con le offerte che ci avete fatto giungere recentemente abbiamo iniziato la costruzione<br />

<strong>di</strong> altre 2 scuole materne in villaggi più lontani, sono già state messe le fondamenta perché<br />

la gente del posto s'è data presto da fare per raccogliere pietre, acqua, sabbia e<br />

ghiaia, ora faranno i mattoni cotti e continueremo la costruzione che speriamo <strong>di</strong> poter<br />

già utilizzare il prossimo anno per poter propagare questi sorrisi. Il nostro sogno è <strong>di</strong><br />

poter far lo stesso anche per gli altri 18 villaggi della parrocchia.<br />

Per ulteriori informazioni per partecipare a questo sogno stiamo preparando un depliant.<br />

Per ora volevamo farvi giungere il nostro e loro ringraziamento e auguri per una Santa<br />

Pasqua, sicuramente questo è un modo per prepararla: dalla tristezza alla gioia anche<br />

per i nostri fratelli e sorelle.<br />

Auguri <strong>di</strong> cuore, il Signore Risorto<br />

sia la vostra gioia e bene<strong>di</strong>zione<br />

<strong>La</strong> comunità delle Suore Francescane dell'Addolorata<br />

Missione Ifunde- Tanzania<br />

P.S. se avete, o qualcuno che conoscete ha un in<strong>di</strong>rizzo e-mail man<strong>di</strong>amo altre informazioni<br />

Il nostro in<strong>di</strong>rizzo comunitario ad Ifunde è ifundessm@gmail.com<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


COMBONI MISSIONARIES<br />

Tel. 011-551 52 10 Fax 011-551 5977<br />

E-mail: combprov@ethionet.et<br />

P.O. Box 5581<br />

Ad<strong>di</strong>s Ababa - Ethiopia<br />

Ad<strong>di</strong>s Ababa, 7 settembre 2009<br />

Carissimi amici e benefattori <strong>di</strong> P. Silvio<br />

Mencarini,<br />

vengo a voi con i saluti <strong>di</strong> p. Silvio e i miei, P. Nicola, superiore della Casa Provinciale<br />

dei Padri Comboniani <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>s Ababa dove P. Silvio ha vissuto in questi ultimi 3 anni<br />

e mezzo.<br />

P. Silvio il 28 agosto scorso e' partito per Milano dove c'e' una Casa Comboniana per i<br />

confratelli anziani. Lì potrà ricevere una cura più adatta alla sua presente situazione. Il<br />

Padre, sebbene in cuor suo avrebbe voluto restare in Etiopia, ha accettato serenamente<br />

<strong>di</strong> partire. Eritrea e Etiopia, i due paesi che ha amato, restano nel suo cuore anche a<br />

molti chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. In quest’ultimo periodo P. Silvio, nella preghiera e con<br />

una presenza serena ha vissuto la sua vita qui, ricordando voi con la sua intensa corrispondenza,<br />

e la gente qui che ha amato e aiutato.<br />

Mi ha chiesto <strong>di</strong> informarvi sulla sua partenza e <strong>di</strong> mandarvi il suo nuovo in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Certamente gli farà piacere ricevere ancora vostre notizie e, sebbene non potrà rispondere<br />

con la prontezza <strong>di</strong> prima, vi terrà presente nella sua preghiera.<br />

Gli aiuti ai poveri e agli studenti che lui dava a nome vostro continuerò a darli io. Grazie.<br />

Questo e' il suo nuovo in<strong>di</strong>rizzo:<br />

P. Silvio Mencarini<br />

Missionari Comboniani<br />

<strong>La</strong>rgo Missionari Comboniani, 1-3<br />

20161 MILANO<br />

Italy<br />

Vi ricordo al Signore nella preghiera. Vi bene<strong>di</strong>ca Lui e protegga voi e i vostri cari.<br />

P.Nicola Di Iorio<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 9


10<br />

Quel richiamo all'amore vale per l'intera umanità<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

Vito Mancuso<br />

in “la Repubblica”<br />

del 5 novembre 2009<br />

Tutti siamo stati ragazzi e tutti abbiamo avuto i<br />

nostri poster incollati con lo scotch sull'arma<strong>di</strong>o<br />

della camera, come oggi avviene con i nostri<br />

figli. Quali poster ideali è in grado la scuola italiana<br />

<strong>di</strong> presentare alla mente dei giovani? Quali<br />

esempi concreti <strong>di</strong> umanità, quali modelli esemplari<br />

<strong>di</strong> vita? È chiaro che Gesù <strong>di</strong> Nazaret non<br />

è il solo modello (per fortuna!), ma è altrettanto<br />

chiaro che è il principale in<strong>di</strong>viduato dalla nostra<br />

tra<strong>di</strong>zione spirituale, culturale e civile lungo i<br />

suoi secoli <strong>di</strong> storia. E perché dovremmo privare<br />

i nostri ragazzi <strong>di</strong> questo simbolo concreto? Perché<br />

lasciare solo una parete bianca e vuota? Mi<br />

sento <strong>di</strong> aggiungere che anche chi non crede<br />

non ha nulla da perdere dal confronto con questo<br />

simbolo carico <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong> pensiero, persino<br />

l'ateismo ha da guadagnare nel confrontarsi<br />

con il simbolo della croce, come mostrano, per<br />

fare solo tre celebri esempi, Feuerbach con "L'essenza del cristianesimo", Nietzsche<br />

con "L'anticristo" e Bloch con "Ateismo nel cristianesimo". Perché ci sia negazione, ci<br />

deve essere qualcosa da negare, sennò c'è solo il nulla, l'afasia: le zucche vuote <strong>di</strong><br />

Halloween <strong>di</strong> cui parla il car<strong>di</strong>nal Bertone.<br />

Un terzo motivo riguarda il fatto che la croce è presente non solo nelle aule scolastiche<br />

ma in molti altri simboli e luoghi, nei quali non si vede perché debba rimanere se<br />

nelle aule scolastiche viene considerata una minaccia. Mi riferisco per esempio a numerose<br />

ban<strong>di</strong>ere europee compresa quella della Finlan<strong>di</strong>a (la nazione da cui viene la<br />

signora all'origine del ricorso alla Corte <strong>di</strong> Strasburgo), mi riferisco a numerosi stemmi<br />

<strong>di</strong> città italiane (ora che scrivo mi vengono in mente Milano e Genova, e penso anche<br />

a Venezia col suo leone che regge un vangelo, pericoloso elemento conturbante da<br />

sostituire quanto prima con un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto), mi riferisco a migliaia <strong>di</strong> opere d'arte e<br />

<strong>di</strong> croci presenti nelle città e sui monti italiani. E poi come si potrà leggere e stu<strong>di</strong>are in<br />

classe la Divina Comme<strong>di</strong>a senza turbare la libertà religiosa dei non cattolici? E quando<br />

si chiama un'ambulanza come non urtare la sensibilità <strong>di</strong> qualcuno visto che si presenta<br />

la Croce Rossa?<br />

Duemila anni <strong>di</strong> storia, grazie ai quali nel bene e nel male siamo quelli che siamo, non<br />

si cancellano con una sentenza. Il <strong>di</strong>ritto non può affermarsi astrattamente ignorando i<br />

contesti e le tra<strong>di</strong>zioni dei popoli. Se lo fa, non è giustizia.


Un modello da rimpiangere<br />

Marco Fiorelli<br />

<strong>La</strong> famiglia italiana è davvero cambiata?<br />

A questo interrogativo un adulto senza esitazione risponderebbe: “ sì”, mentre un giovane,<br />

non avendo alcun elemento <strong>di</strong> confronto con la famiglia del passato,<br />

nel sentirsi porre la stessa domanda probabilmente si meraviglierebbe.<br />

In effetti, questa piccola cellula della società è oggi molto <strong>di</strong>versa rispetto a qualche decennio<br />

fa. Ha subito cambiamenti inimmaginabili, più negativi che positivi e con conseguenze<br />

non trascurabili per le nuove generazioni.<br />

Non si va lontano dalla verità nell’affermare che i giovani “<strong>di</strong>fficili” <strong>di</strong> oggi altro non sono<br />

che il risultato <strong>di</strong> una educazione sbagliata spesso prodottasi in una famiglia trasformata.<br />

E’ scomparsa quasi del tutto la famiglia cosiddetta “allargata”, cioè quel consistente gruppo<br />

che, oltre ai genitori e figli, comprendeva i nonni e altri parenti a volte non più autosufficienti.<br />

In tale contesto il ragazzo si trovava a suo agio, aveva a <strong>di</strong>sposizione tutto ciò che<br />

serviva a favorire il suo sviluppo e la sua futura formazione. Era circondato da affetto e<br />

misurate premure, riceveva stimoli e insegnamenti utili proprio perché ogni membro del<br />

gruppo-famiglia aveva sempre qualcosa da trasmettergli sulla base <strong>di</strong> esperienze personali<br />

vissute.<br />

Nel crescere tra tante persone il ragazzo imparava a <strong>di</strong>alogare, a confrontarsi e a superare<br />

ogni forma <strong>di</strong> egocentrismo.<br />

Oggi prevale la famiglia “mononucleare” composta da genitori e sempre più spesso da un<br />

unico figlio che, trovandosi quoti<strong>di</strong>anamente solo, non ha nessuno con cui confidare i suoi<br />

sentimenti e i suoi problemi. Un ragazzo che cresce circondato solo da genitori, affermano<br />

gli esperti, è come un piccolo principe cui vengono sod<strong>di</strong>sfatti tutti i suoi desideri e che<br />

arrivato all’ età adulta non vorrà avere, a sua volta, tanta prole; non a caso oggi l’ Italia è<br />

tra le nazioni con il più basso numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> componenti per famiglia.<br />

Quando a causa del lavoro i genitori sono assenti, il figlio spesso non trova le con<strong>di</strong>zioni<br />

migliori per crescere e stimoli per il suo sviluppo psico-fisico; se poi non è presente l’ armonia<br />

e mancano anche l’unità d’ intenti e <strong>di</strong> vedute tra i coniugi, oltre che solo il figlio<br />

finirà col ritrovarsi anche insicuro e con possibili<br />

problemi futuri. Ma il danno maggiore si verifica quando un genitore o entrambi, pur <strong>di</strong><br />

non inimicarsi il figlio, entrano in una logica <strong>di</strong> permissivismo sfrenato giustificando comportamenti<br />

errati.<br />

Il giovane comincia così a vivere in un preoccupante deserto <strong>di</strong> valori e potrebbe finire<br />

prima o poi col perdersi o, nella migliore delle ipotesi, a non raggiungere nessuna delle mete<br />

ambite. Ciò che emerge dalla realtà è che la famiglia, tra le strutture sociali, è il gruppo<br />

che più si è trasformato.<br />

Le cause sono <strong>di</strong>verse e tutte ben note nella loro evoluzione. Per quanto c’è dato vedere<br />

ovunque nella casistica ormai giornaliera, il fenomeno non ha <strong>di</strong> certo giovato alle nuove<br />

generazioni.<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 11


12<br />

Il Volontariato Locale in Abbruzzo.<br />

Anche noi abbiamo dato il nostro piccolo contributo per<br />

la gente d’Abruzzo. <strong>La</strong> C.M.A., Centro Marchigiano Antincen<strong>di</strong>o,<br />

Volontari <strong>di</strong> Protezione Civile con sede in<br />

<strong>Mondavio</strong> e Barchi, con i propri volontari ha partecipato<br />

alle operazioni <strong>di</strong> soccorso della popolazione abruzzese.<br />

Su <strong>di</strong>sposizione della Regione Marche, da cui <strong>di</strong>pende l’associazione, ha inviato per<br />

due mesi squadre <strong>di</strong> soccorso. Come volontari abbiamo lavorato principalmente presso<br />

l’ospedale da campo impiantato dalla<br />

Regione Marche e gestito dalla stessa, controllando gli accessi da e per la struttura, abbiamo<br />

impiantato strutture esterne necessarie alla vita quoti<strong>di</strong>ana dell’ospedale stesso,<br />

eseguito manutenzioni delle strutture esterne ed interne, con volontari specializzati. Abbiamo,<br />

realizzato, tettoie, montato tende, cucine da campo, servizi necessari e mille altri<br />

lavori che <strong>di</strong> volta in volta si rendevano necessari. Complessivamente questa associazione<br />

ha inviato in Abruzzo 45 volontari molti dei quali con specializzazioni utile<br />

all’uopo.<br />

Il presidente Piergiorgio Poletti<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


settestelle.eu<br />

«CAMMINO PER COPPIE<br />

AVVIATE AL MATRIMONIO 2010»<br />

SEDE DEGLI INCONTRI COMUNI: PARROCCHIA DI ORCIANO<br />

ORARIO: ORE 21 (SI CHIEDE GENTILMENTE PUNTUALITÀ)<br />

Per ogni ulteriore informazione dal proprio Parroco.<br />

GENNAIO 2010<br />

Lunedì 11, 1° Incontro introduttivo: presentazione del cammino, con video dei sacramenti<br />

ricevuti, Don Giacomo Ruggeri e Don Pasquale Caponio<br />

Lunedì 18, Che cos’è il Sacramento<br />

Lunedì 25, nella propria parrocchia<br />

FEBBRAIO<br />

Lunedì 1, Battesimo e Matrimonio, Don Giuseppe Pierini<br />

Lunedì 8, nella propria parrocchia<br />

Lunedì 15, Riconciliazione e Matrimonio, Don Giuseppe Guiducci<br />

Lunedì 22, nella propria parrocchia<br />

MARZO<br />

Lunedì 1, Eucaristia e Matrimonio/1, Don Stefano Maltempi<br />

Lunedì 8, Il Matrimonio nell’Eucaristia/2<br />

Lunedì 15, nella propria parrocchia<br />

Lunedì 22, Confermazione e Matrimonio, Don Giorgio Spinaci<br />

Lunedì 29, LUNEDI’ SANTO<br />

APRILE<br />

PASQUA DI RISURREZIONE(4 APRILE)<br />

Domenica 18, Giornata Diocesana dei Fidanzati con il Vescovo<br />

Lunedì 12, Meto<strong>di</strong> naturali. Paternità e maternità responsabile/1 (Maria Pia Ambrosini)<br />

Lunedì 19, Meto<strong>di</strong> naturali. Paternità e maternità responsabile/2 (Maria Pia Ambrosini)<br />

Lunedì 26, Conclusione con momento <strong>di</strong> preghiera e rinfresco.<br />

Durante l’estate ci si rivedrà per una cena e serata d’insieme<br />

NB; ogni relatore dovrà fornire del materiale per l’incontro successivo che si<br />

svolgerà poi in parrocchia tra fidanzati e coppia guida/parroco.<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 13


14<br />

Relazione presentata ai Parroci <strong>di</strong> Piagge, San Giorgio,<br />

Orciano, Barchi, <strong>Mondavio</strong>, San Michele al Fiume<br />

Centro <strong>di</strong> ascolto interparrocchiale “Giovanni Paolo II”<br />

L’attività del Centro d’ascolto procede con<br />

costanza e impegno. L’attività va avanti con<br />

passione e fiducia nel Signore. In questo anno<br />

abbiamo intensificato gli incontri con persone<br />

in <strong>di</strong>fficoltà, specialmente nell’ambito economico<br />

per effetto della crisi in atto.<br />

Per fare un esempio concreto siamo passati a<br />

<strong>di</strong>stribuire da circa 51 pacchi cibo nel 2008, a<br />

circa 170 alla fine <strong>di</strong> settembre 2009. Sono<br />

passati per il centro dall’apertura, ad oggi,<br />

circa 36 nuclei familiari <strong>di</strong> cui 23 italiani e 13<br />

stranieri (12 nel 2009). Destinati ad aumentare,<br />

anche perché alcune aziende che finora<br />

hanno retto con le risorse ancora <strong>di</strong>sponibili,<br />

probabilmente chiuderanno per mancanza <strong>di</strong><br />

sbocchi sul mercato, che ancora stenta a riprendere.<br />

Il Centro d’ascolto, dall’essere segno <strong>di</strong> gratuità<br />

e amore per il povero, sta <strong>di</strong>ventando<br />

realtà concreta e punto <strong>di</strong> riferimento per i<br />

poveri che sono riusciti ad avvicinarsi a noi.<br />

Ma c’è ancora molto da fare per coinvolgere<br />

le nostre Comunità, perché si ha l’impressione<br />

che questa attività sia affare <strong>di</strong> pochi. Si è instaurato<br />

un buon rapporto con gli utenti del<br />

Centro, specialmente con quelli “permanenti ”<br />

che apprezzano il nostro operato. Purtroppo<br />

non sempre riusciamo a dare risposte concrete<br />

specialmente per chi è in<br />

<strong>di</strong>fficoltà per mancanza <strong>di</strong><br />

lavoro.<br />

A motivo della quantità<br />

elevata della <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>di</strong> generi alimentari abbiamo<br />

dovuto sopperire con<br />

l’acquisto <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> alcuni<br />

generi da integrare, anche<br />

per permettere alle famiglie<br />

in <strong>di</strong>fficoltà una <strong>di</strong>eta il più<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

completa possibile data anche la presenza <strong>di</strong><br />

bambini (chie<strong>di</strong>amo aiuto anche con la raccolta<br />

<strong>di</strong>retta in fondo alla chiesa, come in alcune<br />

parrocchie). A fine giugno abbiamo richiesto<br />

un incontro con gli assessori ai servizi sociali<br />

del Comuni a cui appartengono le nostre parrocchie;<br />

ha aderito solo il Comune <strong>di</strong> <strong>Mondavio</strong><br />

con la presenza del Sindaco e dell’assessore<br />

che in quella circostanza hanno ringraziato<br />

per l’impegno a favore dei poveri e hanno<br />

annunciato lo stanziamento della somma,<br />

poi elargito (1000 euro).<br />

<strong>La</strong> nostra cassa al momento vede all’attivo<br />

con 2.285,34 (che saranno utilizzati tutti a<br />

favore delle necessità e sono tante!) Per il 20-<br />

09/2010 metteremo in cantiere due ritiri <strong>di</strong><br />

mezza giornata come formazione e approfon<strong>di</strong>mento.<br />

Saremo sempre e comunque <strong>di</strong>sponibili<br />

a svolgere attività <strong>di</strong> formazione e sensibilizzazione<br />

che ci verrà richiesta. Ci proponiamo<br />

inoltre <strong>di</strong> chiedere alla Caritas Diocesana,<br />

incontri <strong>di</strong> formazione specifici da fare<br />

nella nostra zona a beneficio dei componenti<br />

il Centro D’ascolto e delle Caritas Parrocchiali.<br />

E’ iniziato anche il Corso Diocesano Caritas.<br />

Continueremo, con fiducia l’opera a cui il<br />

Signore ci ha chiamati, avendo sempre e comunque<br />

davanti agli occhi,<br />

Gesù nel povero che ci tende<br />

la mano. Chie<strong>di</strong>amo la vostra<br />

preghiera e la vostra bene<strong>di</strong>zione.<br />

Fiorello Ciaramicoli, <strong>di</strong>acono<br />

Coor<strong>di</strong>natore<br />

del Centro <strong>di</strong> Ascolto<br />

“Giovanni Paolo II”


"Non piangere,<br />

siamo amati"<br />

Fossombrone (PU)- "<strong>La</strong> compassione <strong>di</strong> Cristo è più<br />

forte della morte".<br />

Con queste parole il vescovo Armando Trasarti ha celebrato<br />

in una Concattedrale strapiena, mercoledì 4<br />

novembre, le esequie <strong>di</strong> don Oscardo Grelli, parroco<br />

della Concattedrale <strong>di</strong> Fossombrone, morto improvvisamente<br />

all'età <strong>di</strong> 60 anni.<br />

"Oggi, nei volti <strong>di</strong> tutti -ha sottolineato il vescovo nella<br />

chiesa gremita <strong>di</strong> persone, in particolare <strong>di</strong> giovani- si<br />

legge una profonda tristezza, poiché umanamente parlando,<br />

è <strong>di</strong>fficile staccarsi da un sacerdote nel pieno<br />

delle forze, del suo servizio pastorale.<br />

Dobbiamo, però, avere nel cuore anche una grande letizia,<br />

poiché egli, oggi, entra nel Regno <strong>di</strong> Dio, è affidato<br />

al Pastore buono. Ricordo -prosegue il vescovo- il suo<br />

intervento al consiglio presbiterale non altezzoso, ma<br />

semplicemente positivo.<br />

Don Oscardo era un uomo umile, forte e vigoroso e,<br />

insieme agli altri preti e ai suoi parrocchiani, ha con<strong>di</strong>viso<br />

le gioie e i dolori del suo ministero.<br />

Cosa si può fare, dunque, davanti a una morte così improvvisa? Come si può non piangere?<br />

Dobbiamo pensare, però, che la compassione <strong>di</strong> Cristo ha vinto la morte".<br />

Oltre ai sacerdoti della <strong>di</strong>ocesi, anche monsignor Gerardo Rocconi, vescovo <strong>di</strong> Jesi, monsignor<br />

Giancarlo Vecerrica e monsignor Elio Sgreccia sono intervenuti per portare il loro ultimo saluto<br />

a don Oscardo.<br />

Tanti sono stati i parrocchiani, che durante la messa, hanno voluto ringraziare don Oscardo per<br />

tutto il bene che ha fatto, con grande entusiasmo, alla sua comunità e per la sua incrollabile fede,<br />

esempio per i suoi parrocchiani.<br />

<strong>di</strong> Enrica Papetti<br />

il nuovo amico – 15 novembre ’09<br />

Il vescovo Trasarti ha<br />

celebrato le esequie<br />

<strong>di</strong> don Grelli<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 15


16<br />

Sabato 10 ottobre 2009 è ripreso, il catechismo per i fanciulli delle classi elementari e<br />

per i ragazzi delle me<strong>di</strong>e.<br />

Domenica 25 ottobre, durante la Messa delle ore 11, nella Chiesa <strong>di</strong> S. Francesco D'Assisi,<br />

è avvenuto l'inizio ufficiale dell'attività, con l'iscrizione dei fanciulli al corso <strong>di</strong><br />

catechismo, da parte dei genitori, e con la presentazione dei catechisti alla comunità<br />

parrocchiale, a nome della quale essi sono chiamati a svolgere la loro missione.<br />

<strong>La</strong> manifestazione si è conclusa in piazza, dopo la Messa, con il lancio dei palloncini, a<br />

cui erano allegati biglietti con pensieri e preghiere dei ragazzi.<br />

Gli incontri <strong>di</strong> catechismo si svolgono ogni sabato pomeriggio,<br />

sia per le elementari che per le me<strong>di</strong>e, alle ore 15<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


la voce <strong>di</strong> mondavio 17


18<br />

MESSAGGIO GIORNATA<br />

PER LA VITA 2010<br />

da avvenire<br />

Chi guarda al benessere economico alla<br />

luce del Vangelo sa che esso non è tutto,<br />

ma non per questo è in<strong>di</strong>fferente. Infatti,<br />

può servire la vita, rendendola più bella e<br />

apprezzabile e perciò più umana. Fedele<br />

al messaggio <strong>di</strong> Gesù, venuto a salvare<br />

l’uomo nella sua interezza,<br />

la Chiesa si impegna<br />

per lo sviluppo umano<br />

integrale, che richiede<br />

anche il superamento<br />

dell’in<strong>di</strong>genza e del bisogno.<br />

<strong>La</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

mezzi materiali, arginando la precarietà<br />

che è spesso fonte <strong>di</strong> ansia e paura, può<br />

concorrere a rendere ogni esistenza più<br />

serena e <strong>di</strong>stesa. Consente, infatti, <strong>di</strong> provvedere<br />

a sé e ai propri cari una casa, il necessario<br />

sostentamento, cure me<strong>di</strong>che,<br />

istruzione. Una certa sicurezza economica<br />

costituisce un’opportunità per realizzare<br />

pienamente molte potenzialità <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

culturale, lavorativo e artistico.<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

7 febbraio 2010<br />

<strong>La</strong> forza della vita<br />

una sfida nella povertà<br />

Ecco il testo integrale del Messaggio<br />

del Consiglio Episcopale Permanente<br />

per la 32 a Giornata Nazionale per la vita,<br />

che si celebrerà il 7 febbraio 2010.<br />

Avvertiamo perciò tutta la drammaticità<br />

della crisi finanziaria che ha investito<br />

molte aree del pianeta: la povertà e la<br />

mancanza del lavoro che ne derivano possono<br />

avere effetti <strong>di</strong>sumanizzanti. <strong>La</strong> povertà,<br />

infatti, può abbrutire e l’assenza <strong>di</strong><br />

un lavoro sicuro può far<br />

perdere fiducia in se<br />

stessi e nella propria <strong>di</strong>gnità.<br />

Si tratta, in ogni<br />

caso, <strong>di</strong> motivi <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne<br />

per tante famiglie.<br />

Molti genitori sono umiliati<br />

dall’impossibilità <strong>di</strong> provvedere, con<br />

il proprio lavoro, al benessere dei loro figli<br />

e molti giovani sono tentati <strong>di</strong> guardare<br />

al futuro con crescente rassegnazione e<br />

sfiducia.<br />

Proprio perché conosciamo Cristo, la Vita<br />

vera, sappiamo riconoscere il valore della<br />

vita umana e quale minaccia sia insita in<br />

una crescente povertà <strong>di</strong> mezzi e risorse.<br />

Proprio perché ci sentiamo a servizio del-


la vita donata da Cristo, abbiamo il dovere<br />

<strong>di</strong> denunciare quei meccanismi economici<br />

che, producendo povertà e creando forti<br />

<strong>di</strong>suguaglianze sociali, feriscono e offendono<br />

la vita, colpendo soprattutto i più<br />

deboli e in<strong>di</strong>fesi.<br />

Il benessere economico, però, non è un<br />

fine ma un mezzo, il cui valore è determinato<br />

dall’uso che se ne fa: è a servizio della<br />

vita, ma non è la vita. Quando, anzi,<br />

pretende <strong>di</strong> sostituirsi alla vita e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventarne<br />

la motivazione, si snatura e si perverte.<br />

Anche per questo Gesù ha proclamato<br />

beati i poveri e ci ha messo in guar<strong>di</strong>a<br />

dal pericolo delle ricchezze (cfr Lc<br />

6,20-25). Alla sua sequela e testimoniando<br />

la libertà del Vangelo, tutti siamo chiamati<br />

a uno stile <strong>di</strong> vita sobrio, che non<br />

confonde la ricchezza economica con la<br />

ricchezza <strong>di</strong> vita. Ogni vita, infatti, è degna<br />

<strong>di</strong> essere vissuta anche in situazioni <strong>di</strong><br />

grande povertà. L’uso <strong>di</strong>storto dei beni e<br />

un <strong>di</strong>ssennato consumismo possono, anzi,<br />

sfociare in una vita povera <strong>di</strong> senso e <strong>di</strong><br />

ideali elevati, ignorando i bisogni <strong>di</strong> milioni<br />

<strong>di</strong> uomini e <strong>di</strong> donne e danneggiando<br />

irreparabilmente la terra, <strong>di</strong> cui siamo custo<strong>di</strong><br />

e non padroni. Del resto, tutti conosciamo<br />

persone povere <strong>di</strong> mezzi, ma ricche<br />

<strong>di</strong> umanità e in grado <strong>di</strong> gustare la vita,<br />

perché capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità e <strong>di</strong> dono.<br />

Anche la crisi economica che stiamo attraversando<br />

può costituire un’occasione <strong>di</strong><br />

crescita. Essa, infatti, ci spinge a riscoprire<br />

la bellezza della con<strong>di</strong>visione e della<br />

capacità <strong>di</strong> prenderci cura gli uni degli<br />

altri. Ci fa capire che non è la ricchezza<br />

economica a costituire la <strong>di</strong>gnità della vita,<br />

perché la vita stessa è la prima ra<strong>di</strong>cale<br />

ricchezza, e perciò va strenuamente <strong>di</strong>fesa<br />

in ogni suo sta<strong>di</strong>o, denunciando ancora<br />

una volta, senza ce<strong>di</strong>menti sul piano del<br />

giu<strong>di</strong>zio etico, il delitto dell’aborto. Sarebbe<br />

assai povera ed egoista una società<br />

che, sedotta dal benessere, <strong>di</strong>menticasse<br />

che la vita è il bene più grande. Del resto,<br />

come insegna il Papa Benedetto XVI nella<br />

recente Enciclica Caritas in veritate,<br />

“rispondere alle esigenze morali più profonde<br />

della persona ha anche importanti e<br />

benefiche ricadute sul piano economico”<br />

(n. 45), in quanto “l’apertura moralmente<br />

responsabile alla vita è una ricchezza<br />

sociale ed economica” (n. 44).<br />

Proprio il momento che attraversiamo ci<br />

spinge a essere ancora più solidali con<br />

quelle madri che, spaventate dallo spettro<br />

della recessione economica, possono essere<br />

tentate <strong>di</strong> rinunciare o interrompere la<br />

gravidanza, e ci impegna a manifestare<br />

concretamente loro aiuto e vicinanza. Ci<br />

fa ricordare che, nella ricchezza o nella<br />

povertà, nessuno è padrone della propria<br />

vita e tutti siamo chiamati a custo<strong>di</strong>rla e<br />

rispettarla come un tesoro prezioso dal<br />

momento del concepimento fino al suo<br />

spegnersi naturale.<br />

Roma, 7 ottobre 2009<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 19


20<br />

“Da 60 anni vivo la missione in Sudan”<br />

Suor Giuseppina Margoni in questi giorni celebra i<br />

60 anni <strong>di</strong> vita missionaria. Nativa <strong>di</strong> Villazzano, nel<br />

maggio del 1949, ancora novizia, parte per l'Africa.<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

”I dolori passano, come anche le gioie; ciò<br />

che rimane è il compimento sereno della<br />

volontà <strong>di</strong> Dio”.<br />

A parlare in questi termini è suor Giuseppina<br />

Margoni, che in questi giorni celebra<br />

i 60 anni <strong>di</strong> vita missionaria. Nativa <strong>di</strong> Villazzano,<br />

nel maggio del 1949, ancora novizia,<br />

parte per l'Africa.<br />

“Quella che personalmente accolsi come<br />

una grande gioia – racconta – per i miei<br />

genitori si rivelò una sorpresa dolorosa,anche<br />

se poi non fecero nulla per ostacolare<br />

la mia partenza”.<br />

Asciugate le lacrime del <strong>di</strong>stacco, in nave fece rotta verso l'Egitto.<br />

da “vita trentina”<br />

“Viaggiavo con altre tre novizie e sei religiose – continua – e, nonostante avessimo il<br />

cuore gonfio per il <strong>di</strong>stacco dalla famiglia e dal nostro Paese, restammo sul ponte della<br />

nave fino a tarda notte a cantare insieme”.<br />

Al Cairo il piccolo gruppo viene accolto dai Comboniani: prima <strong>di</strong> riprendere il viaggio,<br />

visita le Pirami<strong>di</strong>, i Musei dei faraoni, la Cattedrale della città e le comunità missionarie<br />

presenti.<br />

Non poteva mancare la tappa ad Assuan sulla tomba del padre Comboni, colui che aveva<br />

de<strong>di</strong>cato la propria vita all'Africa, tracciando la prospettiva anche per chi sarebbe<br />

venuto dopo.


“Mentre proseguivamo il viaggio in treno<br />

– <strong>di</strong>ce suor Margoni – pensavamo al Fondatore,<br />

alle nostre prime sorelle e a tutti i<br />

Suor Giuseppina Margoni,<br />

in Sudan dal 1949 - 2009<br />

missionari che avevano percorso quello stesso tragitto a dorso <strong>di</strong> cammello e sotto un<br />

sole cocente”.<br />

L'arrivo alla Casa Provinciale <strong>di</strong> Khartoum è un'immersione in un contesto <strong>di</strong> internazionalità:<br />

accanto alle italiane, suor Giuseppina vi trova novizie dal Libano, dall'Egitto<br />

e dall'Inghilterra; a dare il benvenuto nel Paese è p. Alberto Mosna <strong>di</strong> Romagnano.<br />

“<strong>La</strong> non conoscenza della lingua araba fu una grossa <strong>di</strong>fficoltà – confida -; a poco a poco,<br />

ascoltando i bambini dell'asilo e lasciandoci correggere da loro, abbiamo iniziato a<br />

capirla e a parlarla”.<br />

Il 10 maggio dell'anno seguente suor Giuseppina compie la professione religiosa:<br />

“Ogni giorno ringrazio il Signore del dono della mia vocazione missionaria – confida<br />

oggi – e <strong>di</strong> aver trascorso sessant'anni in Sudan, dove mi trovo tutt'ora”.<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 21


22<br />

Signore Gesù,<br />

PREGHIERA PER L’ANNO SACERDOTALE<br />

Tu hai voluto donare alla Chiesa, attraverso San Giovanni Maria Vianney, un’immagine<br />

viva <strong>di</strong> Te, ed una personificazione della Tua carità pastorale.<br />

Aiutaci, in sua compagnia ed assistiti dal suo esempio, a vivere bene quest’Anno Sacerdotale.<br />

Fa che possiamo imparare dal Santo Curato d’Ars il modo <strong>di</strong> trovare la nostra gioia restando<br />

a lungo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento; come la Tua Parola che<br />

ci guida sia semplice e quoti<strong>di</strong>ana; con quale tenerezza il Tuo Amore accolga i peccatori<br />

pentiti; quanto sia consolante l’abbandono fiducioso alla Tua Santissima Madre Immacolata;<br />

quanto sia necessario lottare con vigilanza contro il Maligno.<br />

Fa, o Signore Gesù, che i nostri giovani possano apprendere dall’esempio del Santo Curato<br />

d’Ars, quanto sia necessario, umile e glorioso il ministero sacerdotale che Tu vuoi<br />

affidare a quelli che si aprono alla Tua chiamata.<br />

Fa che nelle nostre comunità – come ad Ars a quel tempo – ugualmente si realizzino<br />

quelle meraviglie <strong>di</strong> grazia che Tu compi quando un sacerdote sa “mettere l’amore nella<br />

sua parrocchia”.<br />

Fa che le nostre famiglie cristiane si sentano parte della Chiesa – dove possono sempre<br />

ritrovare i Tuoi ministri – e sappiano rendere le loro case belle come una chiesa.<br />

Fa che la carità dei nostri Pastori nutra ed infiammi la carità <strong>di</strong> tutti i fedeli, affinché<br />

tutte le vocazioni e tutti i carismi donati dal Tuo Santo Spirito possano essere accolti e<br />

valorizzati.<br />

Ma soprattutto, o Signore Gesù, conce<strong>di</strong>ci l’ardore e la verità del cuore perché noi possiamo<br />

rivolgerci al Tuo Padre Celeste, facendo nostre le stesse parole che San Giovanni<br />

Maria Vianney utilizzava quando si rivolgeva a Lui:<br />

<strong>di</strong>cembre 2009


“Vi amo mio Dio,<br />

e il mio unico desiderio è <strong>di</strong> amrVi<br />

fino all’ultimo respiro della mia vita.<br />

Vi amo, o Dio infinitamente amabile,<br />

e desidero ardentemente <strong>di</strong> morire amandovi,<br />

piuttosto che vivere un solo istante senza amarVi.<br />

Vi amo Signore,<br />

e la sola grazia che Vi chiedo è <strong>di</strong> amarVi in eterno.<br />

Mio Dio, se la mia lingua non può ripetere sempre che io Vi amo,<br />

desidero che il mio cuore Ve lo ripeta ad ogni mio respiro.<br />

Vi amo, o mio Divin Salvatore,<br />

perché siete stato crocifisso per me;<br />

e perché Voi mi tenete crocifisso quaggiù per Voi.<br />

Mio Dio, fatemi la grazia <strong>di</strong> morire nel amandoVi<br />

e sentendo che io Vi amo”<br />

AMEN<br />

Il 25 novembre, festa <strong>di</strong> Santa Caterina d’Alessandria, patrona <strong>di</strong> Orciano, si è svolta una Celebrazione<br />

Eucaristica, nella chiesa parrocchiale <strong>di</strong> Orciano, presieduta dal Vescovo Diocesano<br />

Mons. Armando Trasarti, concelebranti i sacerdoti dell’Unità Pastorale “Settestelle”<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 23


24<br />

Vita della Comunità<br />

atà| |Ç VÜ|áàÉ<br />

e|ÑÉátÇÉ |Ç<br />

(Battesimi)<br />

Spadoni Giuseppe <strong>di</strong> anni 87<br />

deceduto a <strong>Mondavio</strong> il 3/10/2099<br />

(Defunti)<br />

Manocchi Angelo <strong>di</strong> anni 80<br />

deceduto a <strong>Mondavio</strong> il 12/10/2009<br />

Vitali Vittorio <strong>di</strong> anni 83<br />

deceduto a Rimini il 20/10/2009<br />

Pierotti Giulio <strong>di</strong> anni 81<br />

deceduto a Fano il 1/12/2009<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

Simonetti Elia<br />

3 ottobre 2009<br />

Giusti Francesco<br />

5 settembre 2009


Fraternità dell’Or<strong>di</strong>ne Francescano Secolare (O.F.S.)<br />

<strong>di</strong> <strong>Mondavio</strong><br />

Il 26 ottobre 2009, è stata festeggiata la ministra emerita Casini Ostelia,<br />

da cinquant’anni sorella dell’Or<strong>di</strong>ne Francescano Secolare<br />

Don Giuseppe con Joel<br />

figlio <strong>di</strong> De Angelis Carlo<br />

e Costantini Aloha,<br />

dell’O.F.S. <strong>di</strong> mondavio<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 25


26<br />

Il Vescovo alla consegna del Mandato<br />

a Catechisti e Operatori Pastorali<br />

“L’urgenza missionaria<br />

è la priorità della Chiesa”<br />

LUCREZIA - «Ci<br />

siamo illusi che una<br />

volta l’annuncio della<br />

fede avvenisse in casa.<br />

Invece non si può<br />

dare per scontata la<br />

fede negli uomini<br />

d’oggi». Citando queste<br />

parole del Presidente<br />

della Conferenza<br />

Episcopale Marchigiana,<br />

il Vescovo<br />

Armando ha iniziato il suo contributo <strong>di</strong><br />

fronte ad una gremita assemblea <strong>di</strong> catechisti<br />

ed operatori pastorali, riunitisi domenica<br />

18 ottobre a Lucrezia per ricevere il mandato.<br />

«L’urgenza missionaria è la vera priorità<br />

della Chiesa, cioè la necessità <strong>di</strong> un rinnovato<br />

annuncio del Vangelo. – ha detto il<br />

Vescovo – Il primo annuncio rappresenta<br />

un’inderogabile urgenza per la compresenza<br />

<strong>di</strong> altre religioni nel nostro vissuto quoti<strong>di</strong>ano,<br />

per la frequente rinuncia fatta dalla famiglia<br />

al suo compito <strong>di</strong> primo testimone<br />

della fede, per una crescente deriva moralistica<br />

ed umanistica della trasmissione della<br />

fede e per una <strong>di</strong>ffusa tendenza ad una religiosità<br />

vaga». Dopo aver introdotto un’analisi<br />

riguardante l’attuale necessità <strong>di</strong> annuncio<br />

del Vangelo, il Vescovo Armando ha<br />

voluto delineare alcuni punti per rendere più<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

Da “il nuovo amico”<br />

del 25 ottobre 2009<br />

efficace questo<br />

compito,<br />

improntando<br />

tutto su una<br />

capace narrazione<br />

<strong>di</strong> fede:<br />

«Occorre che<br />

venga recuperata<br />

la capacità<br />

<strong>di</strong> narrare<br />

l’avvenimento<br />

pasquale in<br />

modo significativo, <strong>di</strong>cendo quello che Dio<br />

ha realmente operato in noi stessi. Solo chi<br />

è stato salvato, infatti, può narrare significativamente<br />

che cosa accade nell’incontro con<br />

Dio in modo tale che anche chi ascolta ne<br />

sia attratto ». «Il Vangelo non è un programma<br />

per il miglioramento del mondo. –<br />

ha continuato Trasarti – E non è nemmeno<br />

solo un libro, bensì una persona. Bisogna<br />

ripartire da Gesù Cristo. Ecco quin<strong>di</strong> che,<br />

quando si parla <strong>di</strong> “nuova evangelizzazione”,<br />

significa ricominciare da Gesù Cristo<br />

». L’omelia del Vescovo è stata poi seguita<br />

dalla consegna del mandato, dall’accoglienza<br />

dei missionari e dalla consegna del crocifisso<br />

al missionario don Luciano Gattei.<br />

Proprio quest’ultimo ha voluto esprimere<br />

alcune parole sulla sua esperienza missionaria<br />

in Kenya: «Ho sentito un vero tremore –


ha detto Gattei – nel rappresentare la nostra <strong>di</strong>ocesi in territorio straniero, cercando <strong>di</strong> portare<br />

avanti il cammino missionario proprio della nostra Chiesa». Ecco quin<strong>di</strong> l’invito a tutti<br />

gli operatori a mettersi in cammino, seguendo anche le iniziative proposte a livello <strong>di</strong>ocesano,<br />

come le lectio del Vescovo ai catechisti che si terranno a Lucrezia ed i Quaresimali,<br />

senza scartare la valida proposta del corso teologico <strong>di</strong> base. Matteo Itri<br />

Due anni <strong>di</strong> Episcopato<br />

21 ottobre 2007 – 21 ottobre 2009<br />

«Fa che io possa guidarlo sempre con<br />

sentimenti <strong>di</strong> pazienza, <strong>di</strong> dolcezza, <strong>di</strong><br />

fermezza ed amore, nella pre<strong>di</strong>lezione<br />

per i malati, per i piccoli, per i poveri, per i<br />

peccatori. Amen».<br />

Con questa espressione, riferita al gregge<br />

<strong>di</strong> Dio, Mons. Trasarti chiudeva la sua<br />

prima omelia nel giorno <strong>di</strong> ingresso nella<br />

Diocesi <strong>di</strong> Fano Fossombrone Cagli Pergola,<br />

21 ottobre 2007. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due<br />

anni queste parole sono in sé un programma<br />

episcopale che accompagnerà il<br />

Pastore <strong>di</strong> questa Chiesa locale per tutta<br />

la sua vita, anche nella stagione<br />

“emerita”, quando un Vescovo non è più<br />

alla guida <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong>ocesana. I<br />

sentimenti, citati dal Vescovo al suo ingresso,<br />

in questi due anni hanno iniziato<br />

a prendere forma e concretezza: negli<br />

incontri, nei rapporti interpersonali, negli<br />

eventi pubblici come in quelli privati e riservati.<br />

Il rapporto con il clero, primo fra<br />

tutti, è la cartina tornasole <strong>di</strong> quale sintonia<br />

sia stata o meno instaurata tra un Vescovo<br />

e i suoi preti. Si, sono suoi in tutto<br />

e per tutto; ne avverte la ricchezza e la<br />

povertà, la fatica e la gratuità, la pazienza<br />

e l’attenzione alle pieghe più deboli. Un<br />

prete senza Vescovo è come una casa<br />

senza finestre: non si riesce a vedere oltre,<br />

lontano, vien meno anche la cattolicità.<br />

Così come un Vescovo senza i suoi preti<br />

è come una casa a cui manca la porta<br />

d’ingresso: viene meno il custo<strong>di</strong>re, l’amare,<br />

il preservare. Specie i confratelli<br />

più deboli, fragili nelle relazioni, che faticano<br />

al cambiamento. Ma in questi due<br />

G.R.<br />

da “il nuovo amico”<br />

anni <strong>di</strong> episcopato tali atteggiamenti hanno<br />

iniziato a germogliare e, nel tempo,<br />

porteranno frutto.<br />

Nel recente incontro al clero, primo del<br />

nuovo anno pastorale, il Vescovo ha ricordato<br />

ai preti quattro elementi: rafforzare<br />

l’adorazione personale specie in quest’anno<br />

sacerdotale; essere presenti al<br />

ritiro quale segno <strong>di</strong> comunione, formazione<br />

personale e presbiterale; avere coraggio<br />

nel dare vita in <strong>di</strong>ocesi alle comunità<br />

pastorali (e là dove esistono proseguire<br />

con profezia); a 75 anni ogni parroco<br />

<strong>di</strong>a le <strong>di</strong>missioni. Con questi due anni<br />

<strong>di</strong> reciproca conoscenza ora la Diocesi -<br />

in tutte le sue componenti, specie nei laici<br />

– è chiamata al lavoro concreto, alla traduzione<br />

dei concetti in operatività, a far<br />

fiorire nuovi orizzonti pastorali sempre<br />

sulla memoria storica <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione della<br />

chiesa locale. Vero è, nel contempo, che<br />

il dono che un Vescovo gra<strong>di</strong>sca maggiormente<br />

è vedere che il clero si stima, il<br />

rapporto tra i sacerdoti e la gente è sincero,<br />

che alcune responsabilità <strong>di</strong>ocesane<br />

nel tempo siano assunte da laici formati e<br />

corresponsabili.<br />

E poi le vocazioni: bisogna lavorarci, pregare,<br />

incoraggiare, sperimentare. Qui è in<br />

gioco ogni realtà e componente educativa.<br />

Nessuna delega. È un tema che deve<br />

star a cuore a tutti. Sotto la protezione <strong>di</strong><br />

Maria, stella del mattino, prosegua il ministero<br />

episcopale a servizio della Chiesa<br />

che è in Fano Fossombrone Cagli Pergola,<br />

nell’e<strong>di</strong>ficazione del Regno <strong>di</strong> Dio.<br />

Buon ministero<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 27


28<br />

L’angolo<br />

dei Poeti<br />

Misteri gran<strong>di</strong>osi<br />

<strong>La</strong> creatura<br />

che nel grembo della madre<br />

prende forma,<br />

il chicco che sottoterra<br />

germoglia,<br />

il boccio che al primo tepore<br />

si schiude:<br />

<strong>di</strong> sacro stupore<br />

mi colmano.<br />

Tutte le gestazioni<br />

mi affascinano:<br />

misteri gran<strong>di</strong>osi<br />

e insondabili.<br />

E continuo a sognare<br />

E continuo a sognare<br />

Soltanto Tu sai<br />

quanto mi assilli<br />

il desiderio <strong>di</strong> un mondo<br />

nuovo,<br />

fondato sull'amore;<br />

quanto io vagheggi<br />

un futuro <strong>di</strong> libertà,<br />

<strong>di</strong> pace<br />

e <strong>di</strong> giustizia:<br />

non ancora realtà<br />

quaggiù.<br />

E continuo a sognare<br />

e a sperare<br />

che si compia<br />

il miracolo<br />

per l'umanità intera.<br />

Non sappiamo comunicare<br />

È questo un tempo<br />

in cui non sappiamo<br />

comunicare: estranei<br />

gli uni agli altri.<br />

Il padre al figlio,<br />

il fratello al fratello<br />

e l'amico all'amico.<br />

È questo un tempo<br />

in cui il nostro cuore<br />

messaggi fraterni<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

Si allunga l’assurda catena<br />

Si allunga a <strong>di</strong>smisura<br />

l'assurda catena<br />

<strong>di</strong> giovani esistenze<br />

stroncate<br />

sulle strade.<br />

Sull'asfalto,<br />

ancora bagnato<br />

<strong>di</strong> sangue,<br />

mani fraterne<br />

depongono fiori:<br />

appena recisi.<br />

Come quelle<br />

vite umane.<br />

non sa <strong>di</strong>ffondere<br />

né recepire.<br />

E moltiplichiamo<br />

i mass me<strong>di</strong>a:<br />

nell'illusione<br />

che siano essi a creare<br />

legami, a tessere<br />

rapporti <strong>di</strong> amicizia<br />

e <strong>di</strong> amore.


l’ ALBERO ed il PRESEPE<br />

<strong>La</strong> mano adulta cercò,<br />

poi strinse teneramente quella piccola.<br />

<strong>La</strong> donna e la bimba entrarono nella stanza,<br />

in un angolo c’erano varie scatole.<br />

Insieme le aprirono,<br />

chiacchierando, scherzando e ridendo<br />

spargendone il contenuto attorno,<br />

mentre l’uomo le osservava compiaciuto.<br />

C’erano luci, sfere, fiori e cristalli,<br />

festoni, figure <strong>di</strong> legno e <strong>di</strong> vetro,<br />

tutto quello che serviva.<br />

Insieme montarono ed abbellirono l’albero:<br />

scegliendo ed appendendo,<br />

accendendo e spegnendo le luci<br />

aggiungendo, spostando e sostituendo.<br />

Rifacendolo e mo<strong>di</strong>ficandolo<br />

finché, ai loro occhi critici,<br />

apparve attraente e luccicante.<br />

Alla fine la bimba accese gli addobbi luminosi.<br />

Osservarono sod<strong>di</strong>sfatte l’albero,<br />

le figure e gli altri oggetti appesi,<br />

i giochi variopinti delle luminarie,<br />

i mutevoli riflessi e luccichii.<br />

Lo spontaneo battimani sottolineò<br />

l’approvazione che traspariva dal loro sorriso.<br />

L’Albero <strong>di</strong> Natale era terminato.<br />

Spenta la conseguente festosa risata<br />

lo sguardo serio della bimba<br />

fissò gli occhi della donna:<br />

“ Facciamo anche il Presepe ? ”.<br />

Altre scatole vengono esplorate:<br />

statue, casette, figuranti, animali,<br />

tappeti d’erba e rocce <strong>di</strong> sughero<br />

sono posizionate ai pie<strong>di</strong> dell’albero.<br />

Ben presto la Natività è raffigurata.<br />

Senza luci e luccicori,<br />

senza l’Infante,<br />

manca tempo alla sua venuta.<br />

<strong>La</strong> bimba osserva il suo Presepe,<br />

sul volto l’espressione sod<strong>di</strong>sfatta,<br />

gli occhi e le labbra sorridenti.<br />

Impreve<strong>di</strong>bili e repentine<br />

piccole mani impazienti<br />

frugano fra le statuine rimaste,<br />

scegliendo e prendendone una.<br />

Il <strong>di</strong>to in<strong>di</strong>ce portato alla bocca<br />

comanda e pretende il silenzio<br />

dalla donna e dall’uomo stupiti.<br />

<strong>La</strong> sua mano pone il neonato<br />

nel lettino delle sue braccia,<br />

guardandolo intensamente<br />

per trasmettergli tutto il suo amore,<br />

iniziando a cullarlo col tempo<br />

<strong>di</strong> una ninna nanna sussurrata.<br />

<strong>La</strong> tenerezza <strong>di</strong> quei gesti,<br />

la magia del canto sommesso<br />

<strong>di</strong>ffondono l’incantesimo nella stanza.<br />

<strong>La</strong> donna s’inginocchia affascinata,<br />

<strong>di</strong> fronte a quelle azioni amorevoli.<br />

L’uomo colpito da una forte emozione<br />

rimane turbato immobile e silenzioso<br />

<strong>La</strong> bimba chiede <strong>di</strong> nuovo silenzio,<br />

parlando col <strong>di</strong>to appoggiato sulle labbra.<br />

Chinandosi lentamente ed amorevolmente<br />

pone l’infante fra Maria e Giuseppe,<br />

preso un lembo <strong>di</strong> stoffa<br />

ne fa la sua coperta.<br />

Volto lo sguardo estasiato ai nonni<br />

la voce <strong>di</strong> Gaia rompe il mistico silenzio:<br />

“ Piangeva ed aveva freddo! “<br />

Sugli occhi dei nonni appaiono<br />

gocce <strong>di</strong> tumultuosi sentimenti<br />

e stille <strong>di</strong> turbamenti dell’anima,<br />

sui volti le forti emozioni provate<br />

<strong>di</strong> fronte a quei gesti <strong>di</strong> puro amore.<br />

Un tempo infinito indefinito<br />

pieno <strong>di</strong> tensioni emotive,<br />

in cui esistono solo sentimenti d’amore<br />

prende il posto del reale che li circonda.<br />

Dipoi armonie musicali natalizie<br />

incominciarono a farsi spazio<br />

in quel silenzio denso <strong>di</strong> emotività.<br />

<strong>La</strong> musica natalizia<br />

messa dal nonno tempo prima<br />

sembra arrivare da molto lontano<br />

riconquistando lentamente lo spazio che le spetta.<br />

In quella stanza è entrato Gesu’ Bambino.<br />

Cesare Del Bosco<br />

Gaia ed i nonni<br />

preparando il Natale 2008<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 29


30<br />

Incontro biblico<br />

Dal mese <strong>di</strong> ottobre, ogni martedì,<br />

nei locali parrocchiali,<br />

alle ore 21.00, si svolge un incontro, nel quale viene letto e<br />

commentato il vangelo secondo Luca.<br />

Tutti sono invitati a partecipare.<br />

<strong>La</strong> sera del sabato, la sala gioco dei locali parrocchiali,<br />

è aperta, specialmente in occasione dei compleanni dei bambini,<br />

se ci sono genitori <strong>di</strong>sponibili, all’assistenza.<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

COMUNICAZIONI<br />

ED INIZIATIVE


Offerte per il Bollettino e Opere Parrocchiali<br />

Euro 10: Rossi Zelia - Pantaleoni Ilario e Piera - Martini Luisa - Mazza Liliana<br />

- fam. Camilletti - Mencarelli Roberto - Cerioni Mario - Principi<br />

Maria - Cavallini Fabrizio - Fam. Principi - Fam.Mencarelli -<br />

Micci Attilio– Fam. Tarsi - Ron<strong>di</strong>na - Gigli Elena - Capocci Mario -<br />

Fam. Brunetti<br />

Euro 20: Sebastianelli Duilio - NN. - Tale' Rina - Mencarini Filomena - Gasperini<br />

Almerina - Del Vecchio Tina e Marisa - Cornacchini Lino<br />

e Silvia - Dominici Luigi - Sorchiotti Amalia - Grilli Massimiliano -<br />

Fam. Capomagi - Gasperini Almerina - Frattesi Dario<br />

Euro 30: Brunetti Derno - Allegrezza Vittorio e Domenica - Vitali Bernar<strong>di</strong>na<br />

Euro 40: Casini Ostelia - Fam. Perini / Tonucci - Manocchi Clelia<br />

Euro 50: Allegrezza G.Carlo e Rossella - Brbadoro Ines - NN - Micci Marcello<br />

- Luzi Eugenio - fam. Ghiandoni - NN - Berar<strong>di</strong>nelli Pierino -<br />

Bacchiocchi Graziano - Grilli Maria - Donnini Carlo<br />

Euro 100: Simonetti Loris e M.Letizia Ottalevi, per il Battesimo <strong>di</strong> Elia - Sorrentino<br />

Maria - Allegrezza G.Carlo e Rossella in suffragio della<br />

madre Antonia<br />

Euro 460: Offerte cartelle per esequie <strong>di</strong> Spadoni Giuseppe<br />

Euro 625: “ “ “ <strong>di</strong> Manocchi Angelo<br />

Euro 260: “ “ “ <strong>di</strong> Vitali Vittorio<br />

Euro 500: “ “ “ <strong>di</strong> Pienotti Giulio<br />

Euro 500: NN.<br />

Chi desidera fare un’offerta per il bollettino e le opere parrocchiali può fare il<br />

versamento sul c.c.p. della “Parrocchia SS. Pietro e Paterniano”<br />

61040 <strong>Mondavio</strong> - n. 10927614<br />

la voce <strong>di</strong> mondavio 31


Soggiorno per famiglie<br />

in Val <strong>di</strong> Fassa<br />

luglio 2009

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