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66 la Biblioteca di via Senato Milano – settembre 2012 Sopra da sinistra: Milano ha cinquant’anni. 1900-1950. Firme autografe all’antiporta; Milano ha cinquant’anni. 1900-1950. Frontespizio con dedica manoscritta. Qui sopra: Il funerale dell’anarchico Galli. Carlo Carrà, 1911. Nella pagina accanto: manifesti pubblicitari La Rinascente Il grande rilancio dell’azienda venne completato il 4 dicembre del 1950 con l’inaugurazione del Palazzo di Milano, nuova sede della Rinascente. Per l’occasione venne pubblicato Milano ha cinquant’anni. 1900-1950. Ritratto di una metropoli. Il volume è curato da Raffaele Calzini ma, sono numerosissime le firme illustri della cultura italiana che vi contribuirono. Di questo volume è stata stampata una edizione fuori commercio e una edizione numerata dall’ 1 al 1500. La Biblioteca di via Senato le possiede entrambe. La prima è un esemplare ad personam: “per Cesare Brustio”, la seconda il N. 459. All’antiporta del volume per Cesare Brustio vi sono le firme autografe di Raffaele Calzini, Gaetano Baldacci, Gian Piero Bognetti, Mario Borsa, Irene Brin, Dino Buzzati,

settembre 2012 – la Biblioteca di via Senato Milano 67 Camilla Cederna, Cesare Chiodi, Eugenio Gara, Arturo Lanocita, Sabatino Lopez, Mario Luporini, Giuseppe Marotta, [non legitur], Ciro Poggiali, Eligio Possenti, Ferdinando Reggiori, [non legitur], Alberto Savinio, Emilio Sioli Legnani, Orio Vergani, Alessando Visconti, Fulvio Bianconi, Franco Grigioni, Giuseppe Novello, Indro Montanelli, Mario Puppo, Walter Resentera, Mario Vellani Marchi, Vitrotto G. Il volume è un dono che Umberto Brustio, che in quegli anni ricopriva la carica di amministratore delegato, fa al figlio Cesare. Al frontespizio vi è la dedica manoscritta datata dicembre 1951: “mio caro Ce’, questo bellissimo libro (lo hanno detto in molti) è nato dalla tua fantasia, si è realizzato con Amore, nutrito dalla tua intelligente ricerca di argomenti, di articoli e di scrittori e dalla tua tenace assistenza. Ne sono lieto come tuo capo, riconoscente come tuo Papà”. Il libro è diviso in vari argomenti. Si parte dal Curriculum vitae, in cui sono annotati gli avvenimenti più importanti della città dal 1900 al 1950 per poi passare a Il volto di Milano con i sottocapitoli: Un po’ di color locale, Poesia di Milano, I navigli, I giardini, Insegne e vetrine, Storia di un pezzo di terra. Si prosegue con La guerra e la pace: Distruzione e Ricostruzione. In questo capitolo viene raccontata la grande capacità dei milanesi di risollevarsi dopo le distruzioni avvenute durante le due guerre mondiali. Nel capitolo Lo spirito ambrosiano vengono illustrate le caratteristiche della milanesità attraverso vari racconti: Quale la videro, Quando Milano prega, quando Milano studia, Quando Milano si diverte, Quando Milano allarga la borsa. Quest’ultimo è un divertentissimo racconto inventato da Dino Buzzati in cui si narra la difficoltà del grande diavolo Iblìs a trovare all’inferno persone della buona borghesia milanese. Il racconto infatti si conclude: “Fu interrotto dal portinaio che veniva ad avvertire: - Un bel colpo, ragazzi, un colpo magnifico… C’è qui in arrivo la signora Guglielmina Anfossi, la Anfossi dei formaggi, una ventina di migliardi, dicono… Iblìs alla notizia si riscosse, gli si illuminò la turpe faccia. Ma Baltimoro storse il naso: - Puah – disse. – Se la conosco, la Anfossi! Bella roba… nobiltà di borsa nera… una qualsiasi parvenue… No, no, non so queste che contano! Una nota precisa: “La fantasia di Buzzati ha dipinto un apologo surrealista in contrasto coi larghi gesti di generosità tradizionale che onorano insuperabilmente Milano e i milanesi”

66 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – settembre 2012<br />

Sopra da sinistra: Milano ha cinquant’anni. 1900-1950. Firme autografe<br />

all’antiporta; Milano ha cinquant’anni. 1900-1950. Frontespizio con de<strong>di</strong>ca<br />

manoscritta. Qui sopra: Il funerale dell’anarchico Galli. Carlo Carrà, 1911.<br />

Nella pagina accanto: manifesti pubblicitari La Rinascente<br />

Il grande rilancio dell’azienda<br />

venne completato il 4 <strong>di</strong>cembre del<br />

1950 con l’inaugurazione del Palazzo<br />

<strong>di</strong> Milano, nuova sede della<br />

Rinascente. Per l’occasione venne<br />

pubblicato Milano ha cinquant’anni.<br />

1900-1950. Ritratto <strong>di</strong> una metropoli.<br />

Il volume è curato da Raffaele<br />

Calzini ma, sono numerosissime le<br />

firme illustri della cultura italiana<br />

che vi contribuirono. Di questo volume<br />

è stata stampata una e<strong>di</strong>zione<br />

fuori commercio e una e<strong>di</strong>zione<br />

numerata dall’ 1 al 1500. La <strong>Biblioteca</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> le possiede entrambe.<br />

La prima è un esemplare ad<br />

personam: “per Cesare Brustio”, la<br />

seconda il N. 459.<br />

All’antiporta del volume per<br />

Cesare Brustio vi sono le firme autografe<br />

<strong>di</strong> Raffaele Calzini, Gaetano<br />

Baldacci, Gian Piero Bognetti, Mario<br />

Borsa, Irene Brin, Dino Buzzati,

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