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settembre 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 47<br />
BvS: illustrati dell’Ottocento<br />
<br />
Viaggiando con una Matita<br />
verso Un autre monde<br />
Visioni, bizzarrie e metamorfosi nel capolavoro <strong>di</strong> Grandville<br />
Di se stesso scrisse che «animò<br />
tutto e, dopo Dio, fece<br />
vivere tutto, parlare e camminare».<br />
Jean-Ignace-Isidore Gérard,<br />
noto con lo pseudonimo <strong>di</strong><br />
Grandville, fu uno dei maggiori illustratori<br />
francesi dell’Ottocento.<br />
Onirici e delicati, a tratti grotteschi e<br />
inquietanti, i suoi <strong>di</strong>segni hanno ispirato<br />
il Surrealismo novecentesco, e<br />
non smettono <strong>di</strong> stupire ancora oggi.<br />
Dagli scaffali della <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong><br />
<strong>Senato</strong>, che ne possiede pressoché<br />
l’intera opera in prima e<strong>di</strong>zione, fa<br />
capolino il dorso <strong>di</strong> Un autre monde,<br />
capolavoro <strong>di</strong> Grandville <strong>di</strong>segnato<br />
poco prima della tragica e solitaria<br />
morte avvenuta a soli quarantaquattro<br />
anni nel 1847, il compen<strong>di</strong>o condensato<br />
della sua breve, ma folle e visionaria,<br />
attività.<br />
Nato a Nancy il 15 settembre<br />
1803, figlio <strong>di</strong> un miniaturista, si<br />
muove verso Parigi per imparare a<br />
<strong>di</strong>pingere sotto la guida <strong>di</strong> Hippolyte<br />
Lecomte, ma si stanca subito della<br />
pittura a olio, che ci metteva quin<strong>di</strong>ci<br />
giorni ad asciugare. Si de<strong>di</strong>ca allora al<br />
<strong>di</strong>segno e alla caricatura, e percorre<br />
tutte le tappe obbligate per un vignettista<br />
dell’epoca: prima litografo<br />
e <strong>di</strong>segnatore delle testate de “La Caricature”<br />
e “Le Chiarivari”, poi collaboratore<br />
affermato del “Magasin<br />
ARIANNA CALÒ<br />
Sopra: antiporta <strong>di</strong> Un autre monde:<br />
l’Autore e la Fantasia abbandonano<br />
a braccetto il vecchio mondo per<br />
raggiungerne uno nuovo; in basso e<br />
oltre le loro teste, le principali<br />
invenzioni <strong>di</strong> Grandville contenute<br />
nel libro. Nella pagina accanto:<br />
Pérégrination d’une comète<br />
pittoresque” e de “Le Silhouette”.<br />
Quando, agli inizi degli anni Quaranta,<br />
abbozza l’idea per Un autre<br />
monde, alcune cose erano cambiate<br />
nella carriera <strong>di</strong> Grandville: in un’epoca<br />
in cui «il libro andava a scuola<br />
dal giornale», 1 egli aveva maturato<br />
una certa stanchezza per la collaborazione<br />
forzata nei quoti<strong>di</strong>ani, per<br />
l’intento impren<strong>di</strong>toriale che legava<br />
il vignettista alla routine dell’équipe,<br />
senza particolare cura verso l’originalità<br />
e la personalità dei collaboratori.<br />
Già da tempo aveva deciso <strong>di</strong> affrancarsi,<br />
<strong>di</strong> percorrere la strada dell’illustratore:<br />
aveva impressionato<br />
già con la sua opera prima, Les Métamorphoses<br />
du jour, del 1829, mostrando<br />
il tratto grottesco della sua inventiva<br />
dando volti animaleschi a corpi<br />
umani, poi nel 1836 con Les œuvres de<br />
Beranger, seguite dalle illustrazioni<br />
per le favole <strong>di</strong> La Fontane, Lavalette,<br />
Florian, sino alle Scènes de la vie<br />
privée et publique des animaux e<strong>di</strong>to da<br />
Hetzel nel 1842.<br />
<br />
Ma quando il 18 febbraio 1844<br />
compare la prima livraison <strong>di</strong> Un autre<br />
monde, Grandville aveva spinto<br />
ancora <strong>di</strong> più verso l’in<strong>di</strong>pendenza<br />
dell’illustrazione.<br />
L’opera esce per Henri Fournier,<br />
e sin dal prologo iniziale propone<br />
non più un’alternanza <strong>di</strong> testo e illustrazioni,<br />
ma il rovesciamento dei<br />
loro ruoli tra<strong>di</strong>zionali. Le prime pagine<br />
ospitano infatti un arguto scambio<br />
<strong>di</strong> battute tra due demiurghi antagonisti,<br />
la Piuma e la Matita (Plu