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settembre 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 39<br />

dal filosofo latino Tito Lucrezio Caro.<br />

Un’opera poetica e filosofica ispirata<br />

agli scritti <strong>di</strong> Epicuro e destinato a<br />

influenzare i secoli successivi da<br />

Giordano Bruno a Montaigne, a Isaac<br />

Newton, fino a Freud e a Charles<br />

Darwin. Un’opera che ci parlava e ci<br />

parla <strong>di</strong> un universo infinito composto<br />

<strong>di</strong> atomi, dove gli dèi non esistono, dove<br />

non esiste un Architetto o un Dio<br />

creatore, dove tutto muore, dove muore<br />

la natura, dove muore il corpo e dove<br />

muore anche l’anima. Un’opera che ci<br />

ricorda che l’uomo è solo in questo<br />

abisso. Un libro pericolosissimo, quin<strong>di</strong><br />

da leggere.<br />

Stephen Greenblatt, “Il Manoscritto”,<br />

Milano, Rizzoli; p. 368, € 22,00<br />

IL RIFIUTO NON È SEMPRE<br />

FATTO PER VILTÀ<br />

Anche se molto spesso chi viene<br />

rifiutato non capisce e mal<br />

sopporta tale decisione, non<br />

sempre, però, il rifiuto è un fatto<br />

necessariamente negativo. Anzi, in<br />

letteratura, sopra un tale evento a volte<br />

vigila una sorta <strong>di</strong> Provvidenza laica che<br />

aiuta a raggiungere il miglior esito <strong>di</strong> un<br />

testo, affidando l’autore <strong>di</strong>sdegnato a<br />

un nuovo e<strong>di</strong>tore che sia capace <strong>di</strong><br />

imporre all’attenzione della critica e dei<br />

lettori quello stesso libro che un collega<br />

prevenuto o frettoloso o solamente<br />

poco convinto, aveva liquidato tempo<br />

prima.<br />

Nel Novecento italiano gli esempi<br />

si sprecano e ce li racconta, con dovizia<br />

<strong>di</strong> particolari, Gian Carlo Ferretti in<br />

questo suo ultimo libro, Siamo<br />

spiacenti, che narra le sotterranee<br />

vicende <strong>di</strong> autori, testi e case e<strong>di</strong>trici,<br />

dando vita, come recita il sotto<strong>titolo</strong>, a<br />

una Controstoria dell´e<strong>di</strong>toria italiana<br />

attraverso i rifiuti dal 1925 a oggi.<br />

Autore <strong>di</strong> molte opere sulla letteratura<br />

italiana – sono da ricordare Il mercato<br />

delle lettere (1979 e 1994), Il best seller<br />

all’italiana (1983 e 1993), e i saggi<br />

sull’attività e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> Vittorini (1992),<br />

Alberto Mondadori (1996), Calvino<br />

(1997) e Sereni (1999) – Ferretti è<br />

entrato nei meandri degli archivi<br />

e<strong>di</strong>toriali, degli epistolari e delle<br />

memorie degli scrittori per scoprire che<br />

rifiutare un’opera, uno scrittore molto<br />

spesso è un <strong>di</strong>ritto dell’e<strong>di</strong>tore e che tale<br />

scelta, talvolta fa bene all’autore. Come<br />

per esempio per Pasolini il rifiuto <strong>di</strong><br />

Mondadori (e<strong>di</strong>tore sempre prudente) e<br />

<strong>di</strong> Bompiani lo portò con la sua raccolta<br />

<strong>di</strong> poesie L’usignolo della Chiesa<br />

cattolica da Garzanti, con il quale poi<br />

nacque un proficuo sodalizio.<br />

Non sempre però il rifiuto è<br />

frutto <strong>di</strong> una politica e<strong>di</strong>toriale, <strong>di</strong> scelte<br />

aderenti all’in<strong>di</strong>rizzo della casa e<strong>di</strong>trice,<br />

ma solo <strong>di</strong> miopia, <strong>di</strong> incapacità<br />

dell’e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> calcolare <strong>di</strong> un testo<br />

l’effettiva importanza. Ferretti cita<br />

l’episo<strong>di</strong>o legato a Se questo è un uomo,<br />

rifiutato prima ben due volte da Einau<strong>di</strong><br />

tra il ’47 e il 52, lasciato pubblicare da<br />

De Silva, la casa e<strong>di</strong>trice <strong>di</strong>retta da<br />

Franco Antonicelli per poi essere<br />

finalmente ripreso dalla casa torinese<br />

nel 1958.<br />

Nel narrarci la letteratura<br />

attraverso i rifiuti, Ferretti procede in<br />

modo tassonomico: per anni (citiamo<br />

dall’in<strong>di</strong>ce: dal 1925 al 1945,<br />

Autocensure, rinunce e sequestri; dal<br />

1945 al 1956, Il lato oscuro; dal 1956 al<br />

1973, Il piccolo boom; dal 1973, Ultimi<br />

fuochi) e all’interno del periodo, per<br />

e<strong>di</strong>tore. Incrociando i dati in maniera da<br />

completare non solo il percorso dei vari<br />

autori, che a volte ci è palese, ma anche<br />

quello degli e<strong>di</strong>tori, a volte oscuro. Ci<br />

traccia una storia e un avvicendarsi <strong>di</strong><br />

costumi e <strong>di</strong> consuetu<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> gusti e <strong>di</strong><br />

eccessi, che rende oltremodo vive la<br />

nostre patrie lettere. Ci rende noto<br />

l’intreccio dei vari percorsi e il farsi dei<br />

vari progetti e<strong>di</strong>toriali che si sono<br />

costruiti in modo duraturo nel corso del<br />

Novecento.<br />

I nomi degli autori si susseguono<br />

senza sosta – Mora<strong>via</strong>, Fenoglio,<br />

Calvino, Pasolini, Morselli, Tomasi <strong>di</strong><br />

Lampedusa, Camilleri, Tamaro… – come<br />

quelli degli e<strong>di</strong>tori – Einau<strong>di</strong>,<br />

Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Adelphi,<br />

Garzanti… – e <strong>di</strong> letterati-e<strong>di</strong>tori come<br />

Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Gallo,<br />

Natalia Ginzburg. Verrebbe da <strong>di</strong>re alla<br />

fine della lettura: il catalogo è questo!<br />

A proposito, tra tutti i famosi e i<br />

meno famosi, vince la palma <strong>di</strong> “più<br />

rifiutato” un certo Giuseppe Cerone che<br />

con il suo sterminato libro intitolato Lo<br />

scrittore ha collezionato 113 rifiuti<br />

e<strong>di</strong>toriali: viene pubblicato finalmente<br />

nel 1994 da Garamond <strong>di</strong> Roma. Non ha<br />

potuto essere incluso nel Guinness dei<br />

primati in quanto il posto era già<br />

occupato da un americano che <strong>di</strong> rifiuti<br />

ne ha collezionati ben 176.<br />

Gian Carlo Ferretti, “Siamo spiacenti.<br />

Controstoria dell’e<strong>di</strong>toria italiana<br />

attraverso i rifiuti dal 1925 a oggi”,<br />

Milano, Bruno Mondadori, 2012;<br />

p. 233, € 20,00

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