Senza titolo-1.indd - Biblioteca di via Senato
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16 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – settembre 2012<br />
Louis Berthollet e Andrea Appiani <strong>di</strong>chiararono <strong>di</strong> aver<br />
prelevato solamente 470 tomi. Chiesero inoltre, e ottennero,<br />
il meraviglioso cammeo <strong>di</strong> Giove Egioco conservato<br />
nella biblioteca <strong>di</strong> San Marco, restituito poi nel<br />
1815. 8<br />
<br />
Qualche settimana prima <strong>di</strong> Venezia, anche Verona<br />
aveva subito un destino simile, come informa la ricevuta<br />
del 16 maggio 1797 firmata anch’essa dai commissari<br />
Berthollet e Appiani, che elenca 25 manoscritti e 15<br />
preziosi libri a stampa deportati a Parigi. 9 Del resto,<br />
nemmeno la <strong>Biblioteca</strong> Guarneriana, situata nel piccolo<br />
borgo <strong>di</strong> San Daniele del Friuli e nota per i suoi preziosi<br />
manoscritti (tra i quali un co<strong>di</strong>ce dell’Inferno dantesco,<br />
con le glosse <strong>di</strong> Graziolo de’ Bambaglioli e Jacopo<br />
Alighieri, risalente ai primi anni del XV secolo, as-<br />
sieme a un co<strong>di</strong>ce membranaceo del Canzoniere e dei<br />
Trionfi <strong>di</strong> Petrarca, copiato e miniato da Bartolomeo<br />
Sanvito) sfuggiva al commissario napoleonico Gaspard<br />
Monge, che in data 11 settembre del 1797 si presentava<br />
in biblioteca per requisirne i tesori preziosi. Da San<br />
Daniele finirono così alla Bibliothèque Nationale <strong>di</strong><br />
Parigi (e non tornarono) <strong>di</strong>eci tra i migliori manoscritti<br />
guarnieriani, tra i quali tre volumi <strong>di</strong> Tito Livio, che lo<br />
storico friulano Gian Giuseppe Liruti aveva definito<br />
“degni <strong>di</strong> qualunque grande monarca”.<br />
La campagna militare non risparmiò l’Italia centrale<br />
e meri<strong>di</strong>onale. Già nel giugno del 1796 Napoleone<br />
era a Bologna. Il Catalogo ci informa che dalla <strong>Biblioteca</strong><br />
dell’Università vennero deportati tra l’altro 3 manoscritti<br />
in papiro, 24 incunaboli e 34 manoscritti moderni,<br />
specificando che “tra gli stampati del quintodecimo<br />
vedesi la Bibbia <strong>di</strong> Magonza del 1462, Lattanzio<br />
Sotto: Entrée des Français à Milan, incisione nell’opera Campagnes des Français sous le consulat & l’empire<br />
(Parigi, ca. 1869) <strong>di</strong> Charles Vernet. Nella pagina a destra: tre tavole acquerellate <strong>di</strong> Ulisse Aldrovan<strong>di</strong>