ESSERE - Maggio - Giugno 2011.pdf - CSA Arezzo
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getta, del qui e subito, e che dimentica facilmente il passato. Senza memoria<br />
non c’è futuro. Eppure la gente ha voglia di futuro ma non sa dove trovarlo,<br />
spesso scoraggiata da chi il futuro dovrebbe tracciarlo come i governanti, gli<br />
economisti e gli scienziati.<br />
Ma il futuro non richiede grandi progetti, spesso sono piccoli gesti, piccole<br />
emozioni che ne indicano la strada: un dolce sorriso, una carezza, un gesto<br />
gentile, un aiuto ad una persona in difficoltà, aprono il cuore alla speranza<br />
ed alla fiducia nel domani. E forse i ladri di futuro ci stanno togliendo proprio<br />
questo, la serenità del vivere in nome di una esasperante forma di egoismo.<br />
Dice lo scrittore “ Vivetela bene la vostra piccola vita perché è la sola e quindi<br />
immensa ricchezza di cui disponete. Non dilapidatela, non difendetela con<br />
avarizia, non gettatela via oltre l’ostacolo. Vivetela con intensa passione, con<br />
speranza e allegria”.<br />
Il futuro impassibile (non)<br />
aspetta<br />
di Luca Deganutti<br />
La ruota gira, ci porta in un mondo ignoto, avanza lungo la strada d’acqua del<br />
tempo.<br />
La strada non si possiede, l’acqua ci possiede, noi vorremmo possederli,<br />
tutto. Vorremmo tasche profonde per non avere sorprese. Scordiamo che<br />
l’angoscia, come la morte, non ha tasche. Noi vorremmo tasche a senso unico<br />
come gabbie che ci inghiottano. Alla fine sono posseduto dalla mia smania<br />
di possesso. Triste tempo senza libertà, estro né doni. Triste tempo cupo<br />
da agguati. Lottatori di sumo immobili, avvinghiati all’adipe del tempo che<br />
ingrassiamo divorando vuoto.<br />
Non sappiamo sporgerci con fede alla meraviglia, non sappiamo abbandonarci<br />
alla volontà della grazia, non sappiamo servire. Ci chiudiamo alla sventura<br />
come Lazzari senza amici, come morti catafratti in vecchie vele dimenticate ad<br />
ammuffire nelle stive dei relitti.<br />
Vieni futuro che già mi manchi, invecchiami d’amore e di saggezza, vieni lotterò<br />
con te una genesi di meraviglie, un parto che mi è mancato. Vieni grigia, muta<br />
geologia del domani. Ti abbraccio pietra che l’amore fonde e l’odio sbreccia.<br />
Sogno forme materne, sogno curve toscane, sogno paesaggi di persone.<br />
Sogno come i miei sognarono me, sogno a braccia aperte. Io so di futuro, voi<br />
sapete di futuro… ascoltate senza paura.<br />
Io lo sento dire…<br />
Si: il futuro mi dice che la libertà è liberazione, che possiedo solo ciò che dono<br />
e che lui c’è per accogliermi.<br />
inchiesta