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7.1.3 Analisi XRD/Rietveld in-situ<br />
Per le analisi in-situ è necessario tenere conto dei tempi di evoluzione del<br />
sistema in esame, occorre quindi diminuire sensibilmente i tempi di misura,<br />
perdendo in accuratezza; sono stati dunque utilizzati i seguenti parametri<br />
strumentali:<br />
Tabella 7.2 Parametri strumentali per l’analisi XRPD<br />
Sorgente: Cu Kα<br />
Rivelatore: Sol-X Detector<br />
Generatore: 30 mA, 40 KV Monocromatore secondario a cristallo di grafite<br />
Filtro Kβ: nichel Slitta di Soller detector: 0.1mm<br />
Scansione: 5-55° 2θ Slitta di Soller primaria: 4.3°<br />
Tipo scan: θ,2θ; Slitta di Soller secondaria: 4.3°<br />
Step size/time: 0.03° / 0.3 sec Temperatura media di misura: 23 °C<br />
Tale configurazione permette non avere significative variazioni del sistema in<br />
esame durante la misura, facendo scendere a 8 minuti il tempo di acquisizione<br />
di ogni singolo spettro e mantenendo un livello di accuratezza accettabile.<br />
7.1.3.1 Preparazione del campione per l’analisi XRD in-situ<br />
Gli impasti sono stati preparati mescolando manualmente per 2 minuti la<br />
miscela cemento / standard con acqua deionizzata in un rapporto w / p = 0,4 e<br />
successivamente trasferiti in speciali anelli porta campione in PMMA (fig7.5).<br />
Figura 7.5: Kapton film e anello porta campione.<br />
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