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é necessario utilizzare funzioni correttive che tengano conto orientazioni<br />
preferenziali.<br />
In Figura 7.4 è mostrato un test di macinazione relativo al gesso; sono state<br />
effettuate analisi XRPD su campioni di cemento anidro, preparati con diversi<br />
tempi di macinazione: si può notare la progressiva riduzione di intensità del<br />
picco (0 1 0), all’aumentare del tempo di macinazione.<br />
Figura 7.4 Effetto delle orientazioni preferenziali (010) nel caso del gesso.<br />
Concludendo, i problemi da risolvere durante la preparazione del campione<br />
sono la ripetibilità, l’amorfizzazione del campione, e la disposizione non<br />
statistica delle particelle, causata da orientazioni preferenziali che modificano<br />
le intensità dei singoli picchi di diffrazione; in tal senso, dati di letteratura<br />
confermano che una dimensione delle particelle per il 90% inferiore a 25µm è<br />
sufficiente per una accurata analisi XRD su pastiglie pressate. [Enders, 2005]<br />
Il modulo di macinazione utilizzato nel corso di questo lavoro funziona quindi<br />
secondo un determinato programma di macinazione, appositamente studiato<br />
per risolvere i problemi di orientazioni preferenziali, perdita della cristallinità e<br />
taglia dei cristalliti.<br />
(010)<br />
85<br />
30 sec. Macinazione<br />
60 sec. Macinazione<br />
90 sec. Macinazione