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Capitolo 5<br />

METODO DI CALCOLO PER LA CORREZIONE<br />

DELL'ANALISI MINERALOGICA XRD in-situ<br />

5.1 Introduzione<br />

L'analisi XRD/Rietveld in-situ (Paragrafo 7.1.3) è un metodo introdotto<br />

recentemente che permette di monitorare in maniera pseudo–continua la<br />

composizione mineralogica di una pasta di cemento durante la sua idratazione.<br />

Il sistema è pratico e veloce, non richiede infatti ulteriori trattamenti del<br />

campione per l'analisi in seguito alla miscelazione con l'acqua, inoltre i tempi<br />

di acquisizione sono dettati solamente dall’efficienza del rivelatore.<br />

Il principale problema di questo sistema è la presenza di una rilevante frazione<br />

di materiale amorfo nel campione; oltre ai prodotti di idratazione amorfi (quali<br />

i geli C-S-H), è presente anche l’acqua di impasto, la cosiddetta “acqua libera”.<br />

Siccome l’analisi di Rietveld fornisce come risultato una stima sulle quantità<br />

percentuali in peso delle varie fasi cristalline inserite nell’affinamento, la<br />

presenza di materiale che non contribuisce alla diffrazione falsa l’analisi,<br />

determinando una sovrastima nel tenore percentuale di ciascuna fase. Dovendo<br />

“chiudere” al 100%, il software di calcolo normalizza infatti le abbondanze<br />

percentuali delle varie fasi, ignorando la presenza di materiale amorfo nel<br />

campione.<br />

Per risolvere queste problematiche accennate, le analisi sono state condotte<br />

utilizzando uno standard interno per la valutazione del materiale amorfo<br />

presente nel campione, implementando successivamente un sistema di calcolo<br />

che permette in fine di ricavare una stima quantitativa sui tenori di fasi<br />

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