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dove θ è l’angolo di Bragg della riflessione considerata, ed il cristallo<br />

diffrangente viene considerato a mosaicità ideale.<br />

Seppure in teoria questo fattore può assumere valori compresi tra 1.0 e 0.5 a<br />

seconda dell’angolo di scattering, in pratica la sua variazione è meno<br />

sostanziale.<br />

La correzione di polarizzazione viene frequentemente raggruppata con la<br />

correzione di Lorentz in un unico fattore detto correzione LP. [Monaco, 1992]<br />

Correzione di assorbimento<br />

In accordo con la legge di Beer’s, l’assorbimento riduce l’intensità di un fascio<br />

di raggi X che viaggia attraverso un mezzo. L’entità di tale attenuazione<br />

dipende dal materiale e dalla lunghezza percorsa dalla radiazione in esso.<br />

Quest’ultima dipende dalla posizione del punto di scattering all’interno del<br />

cristallo e dall’angolo di incidenza e di diffrazione della riflessione considerata.<br />

L’intensità del fascio diffratto viene quindi ridotta, rispetto all’intensità in<br />

assenza di assorbimento, dal fattore:<br />

I −μx<br />

= e ,<br />

I<br />

0<br />

dove x è il cammino totale della radiazione e µ è il coefficiente di assorbimento<br />

lineare del cristallo. Tale coefficiente può essere calcolato a partire dai<br />

coefficienti di assorbimento di massa (µm) degli atomi presenti nella cella<br />

elementare. Dai valori di µm per una determinata lunghezza d’onda, il<br />

coefficiente di assorbimento lineare può essere ricavato dall’equazione:<br />

∑<br />

i<br />

μ = ρ g μ ,<br />

i<br />

dove g i e la frazione di massa dell’i-esimo elemento presente nella cella<br />

i<br />

elementare, μ m è il suo coefficiente di assorbimento di massa, e ρ è la densità<br />

del cristallo.<br />

Il fenomeno dell’assorbimento resta una delle più importanti, se non la<br />

principale, fonte di errori nella determinazione sperimentale delle intensità<br />

relative. [Monaco, 1992]<br />

67<br />

i<br />

m

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