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3.3 Calorimetria isotermica<br />
3.3.1 Generalità , strumentazione e funzionamento<br />
Il principio di misura della tecnica è lo scambio termico, il metodo è<br />
caratterizzato dalla misura della differenza di temperatura tra il campione ed il<br />
suo intorno. Il flusso di calore generato dagli eventi termici che hanno luogo<br />
all'interno della cella di reazione può fluire liberamente verso l'intorno del<br />
campione, tramite uno scambiatore di calore in alluminio, in modo che il<br />
campione venga mantenuto ad una temperatura costante. Il flusso di calore così<br />
generato viene rilevato da sensori termici (tipicamente termopile) e trasdotto in<br />
un segnale elettrico, proporzionale al potere termico della reazione.<br />
Il calorimetro è costituito da due alloggiamenti gemelli: uno per il campione ed<br />
uno per il riferimento (Figura 3.8). In tal modo si abbassa il livello di rumore<br />
della misura, in quanto eventuali disturbi esterni agiranno su campione e<br />
riferimento allo stesso modo, e sarà possibile eliderne gli effetti.<br />
A B<br />
Figura 3.8 A - Cella di misura di un calorimetro isotermo; B – Particolare<br />
del'ampolla porta campione. [Setaram]<br />
Il sistema di controllo termostatico ad aria è in grado di mantenere il<br />
calorimetro a temperature tra 5 e 90°C. il riscaldamento / raffreddamento è<br />
operato da un elemento di Peltier, che garantisce fluttuazioni dell'ordine di<br />
±0.02 K su 24 ore.<br />
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