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una relazione tra le posizioni atomiche e l’intensità della diffrazione, è<br />
l’equazione del fattore di struttura (Paragrafo 3.2.3).<br />
3.2.2 Relazione di Bragg<br />
Una dimostrazione elementare della legge di Bragg può essere ricavata,<br />
indipendentemente dalle equazioni di Laue, ammettendo per ipotesi che i piani<br />
reticolari diffondano i raggi X.<br />
Si abbia un fascio di raggi X paralleli e monocromatici che incide con un<br />
angolo θ sui piani (hkl), come mostrato in Figura 3.2.<br />
Figura 3.2 Rappresentazione geometrica della relazione di Bragg<br />
Consideriamo la direzione di diffusione AR1, che forma un angolo pari a quello<br />
di incidenza con i piani (hkl), ricordando però che la diffusione ha luogo in<br />
ogni possibile direzione.<br />
Affinché nella direzione di diffusione AR1 si abbia interferenza costruttiva, è<br />
necessario che la differenza di cammino NB + BN'<br />
tra il raggio I1AR1 e quello<br />
I2BR2 sia uguale ad un numero intero n di lunghezze d’onda.<br />
Poiché si ha = BN'<br />
= d senθ<br />
, si ricava:<br />
NB hkl<br />
λ = 2d<br />
senθ<br />
, (eq.3.1)<br />
n hkl<br />
dhkl che è appunto l’equazione di Bragg, poiché rappresenta l’equidistanza dei<br />
n<br />
piani reticolari di simbolo nh, nk, nl.<br />
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