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Figura2.7 Foto SEM di un campione di ettringite. [Buzzi Unicem]<br />

Il successivo indurimento è attribuibile prevalentemente alla<br />

formazione di gelo C-S-H dai calcio-silicati, che rafforza ulteriormente lo<br />

scheletro di cristallizzazione inizialmente formatosi, rendendolo più compatto e<br />

riempiendo la maggior parte del volume inizialmente occupato dall’acqua di<br />

impasto.<br />

Si suppone che con il passare del tempo il gelo tenda a passare in uno stato di<br />

maggiore stabilità attraverso processi locali di ricristallizzazione, tramite<br />

reazioni di policondensazione dei gruppi SiO4 4- e per accrescimento dei nuclei<br />

più grossi a spese di quelli più piccoli; questi fenomeni sono conosciuti come<br />

invecchiamento del gelo e sono accompagnati da una contrazione dello<br />

scheletro tridimensionale (fenomeni di ritiro).<br />

Considerando i possibili modi in cui ioni e atomi possono essere legati tra loro<br />

in questa fase, è possibile costruire un modello per la formazione dei legami<br />

nel C-S-H gel.<br />

In Figura 2.8 sono rappresentate alcune delle possibili modalità in cui i gruppi<br />

silossanici, le molecole d'acqua e gli ioni calcio contribuiscono ai legami. In<br />

questo modello, gli spigoli vacanti dei tetraedri sono assegnati a cationi, come<br />

Ca 2+ .<br />

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