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Leggi Scoop in formato PDF - Cooperativa Sociale Cadiai

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Poste Italiane s.p.a.<br />

Spedizione <strong>in</strong> Abbonamento Postale<br />

D.L. 353/2003<br />

(conv. <strong>in</strong> L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 2, DCB BO<br />

Nasce Gatik<br />

Si è concluso<br />

a Newcastle<br />

E-DIgNITIES<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Colore e ironia per l’Atelier<br />

“Il Maggiociondolo”<br />

CADIAI aderisce<br />

al progetto gAIA<br />

del Comune di<br />

Bologna<br />

scoop@cadiai.it scoop@cadiai.it - - www.cadiai.it<br />

www.cadiai.it<br />

Decimo compleanno<br />

per il Cendtro Diurno<br />

“I Tulipani”


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Periodico trimestrale di CADIAI<br />

Registrazione Tribunale di Bologna:<br />

n. 7703 del 18/10/2006<br />

Direttore Responsabile:<br />

Gianluca Montante<br />

Comitato di redazione:<br />

Ornella Montanari, Gloria Verricelli<br />

Proprietario ed Editore:<br />

CADIAI <strong>Cooperativa</strong> <strong>Sociale</strong><br />

via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />

Direzione e Redazione:<br />

via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />

Tel 051 74 19 001<br />

Fax 051 74 57 288<br />

Coord<strong>in</strong>atrice di redazione:<br />

Giulia Casar<strong>in</strong>i<br />

Collaboratori:<br />

Anna Chiara Achilli,<br />

Anna Soccorsa Antonelli,<br />

Domenico Capizzi, Lucia Cardone,<br />

Anna Di Lucia, Lisa Lambert<strong>in</strong>i,<br />

Imma Massesio, Raffaele Montanarella,<br />

Laura Piana, Sandra Varani,<br />

Deborah Venturoli<br />

Progetto grafico Impag<strong>in</strong>azione:<br />

Service Group - Galleria dei Notai, 1<br />

40124 Bologna<br />

Stampa:<br />

Casmatipolito<br />

via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d<br />

40138 Bologna<br />

Questa rivista è stata stampata su carta<br />

riciclata 100% ecologica che ha ottenuto<br />

il marchio Greenlabel dell’Unione Europea<br />

riservato ai prodotti a m<strong>in</strong>or impatto<br />

ambientale.<br />

sommario<br />

1 Editoriale<br />

I conti tornano<br />

2 In copert<strong>in</strong>a<br />

Nasce gatik<br />

4 Pari opportunità<br />

Le donne... Il lavoro...<br />

5 Cooperarazione<br />

Legacoop per Haiti<br />

Mostra fotografica<br />

”La persona e il lavoro”<br />

6 Progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

Progetto Agid<br />

7 Si è concluso a Newcastle<br />

il progetto E-DIgNITIES<br />

8 Cosa resta di Newcastle<br />

10 Sempre al duty free<br />

12 Attività sociale<br />

gAIA, un progetto per Bologna<br />

e i suoi abitanti<br />

FARETE Dalla mail alla stretta<br />

di mano<br />

13 Race For the Cure 2012<br />

I Pomeriggi letterari di CADIAI<br />

14 Monografia<br />

Chi ha mai sentito parlare<br />

del SET?<br />

Batik... Gatik!<br />

16 Servizi<br />

Sarebbe stata la solita<br />

domenica e <strong>in</strong>vece…<br />

17 Progetto g<strong>in</strong>nastica per anziani<br />

18 Verso una medic<strong>in</strong>a ‘leggera’<br />

19 Il tempo del raccolto<br />

a granarolo<br />

20 gita al Lido di Casalecchio<br />

di Reno<br />

Un gradito pensionamento<br />

a Casa Rodari<br />

22 Chi si ricorda?<br />

24 CADIAI al convegno sulle<br />

gravissime disabilità acquisite<br />

25 Certificato “Multiutility” per<br />

il Nido d’Infanzia “T<strong>in</strong>toria”<br />

di M<strong>in</strong>erbio<br />

Quando l’“aihmè” diventa<br />

“hai me”<br />

26 L’emergenza non è f<strong>in</strong>ita<br />

27 CADIAI e Cup 2000<br />

Sportello Pari Opportunità<br />

Aggiornamenti dai servizi<br />

28 Testimonianze<br />

È il rosso che impressiona<br />

30 La risposta della<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione di Cento<br />

a favore delle famiglie<br />

31 I ritratti di Lele<br />

La notte della Bassa<br />

34 Lettere<br />

34 Altre realtà<br />

Fuorimoda<br />

35 Liber Libero<br />

La banda degli <strong>in</strong>visibili<br />

36 Rubriche


I conti tornano<br />

di Franca Guglielmetti, Presidente di <strong>Cadiai</strong><br />

A Settembre, come ogni anno, è possibile<br />

fare un esame piuttosto rigoroso<br />

del modo <strong>in</strong> cui si è sviluppata l’attività<br />

della <strong>Cooperativa</strong> nel primo semestre<br />

dell’anno e per fare questo abbiamo<br />

a disposizione diversi strumenti<br />

da utilizzare <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>tegrato:<br />

- il “controllo di gestione” che si occupa<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente di analizzare<br />

l’andamento economico/gestionale<br />

della <strong>Cooperativa</strong> (che ha periodicità<br />

trimestrale);<br />

- il “report al 30/06” dei Settori e dei<br />

servizi di staff, che contiene una verifica<br />

sull’andamento di quanto programmato<br />

all’<strong>in</strong>izio anno;<br />

- il“riesame della direzione”, che valuta<br />

lo stato di adeguatezza del sistema<br />

qualità aziendale.<br />

Nel loro <strong>in</strong>sieme questi strumenti consentono<br />

alla Direzione Operativa e al<br />

Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione di tenere<br />

monitorati tutti gli aspetti delle attività,<br />

di raffrontarli con i dati di budget<br />

e le programmazioni annuali, di valutare<br />

gli scostamenti e di trarre <strong>in</strong>dicazioni<br />

per lo sviluppo di queste nella seconda<br />

parte dell’anno.<br />

CADIAI è una grande impresa, se non<br />

nel fatturato, che non è comunque piccolo<br />

se guardiamo ai numeri che seguono,<br />

sicuramente nel numero degli<br />

occupati. Una organizzazione così<br />

complessa, che deve assicurare servizi<br />

fondamentali a oltre 4000 utenti e garantire<br />

cont<strong>in</strong>uità di occupazione ad<br />

oltre 1200 persone, deve essere governata<br />

utilizzando sistemi di controllo e di<br />

riesame dell’attività molto precisi.<br />

Ogni trimestre facciamo il controllo<br />

di gestione, ma la scadenza del 30 di<br />

Giugno è, per questi aspetti, molto im-<br />

editoriale<br />

portante: a metà anno guardiamo se la<br />

direzione che abbiamo seguito è quella<br />

prevista, se le cose stanno andando secondo<br />

i piani e, se non è così, occorre<br />

motivare il perché ovvero spiegare <strong>in</strong><br />

base a quali scelte o accadimenti si è<br />

registrato un andamento diverso.<br />

È un momento importante, di riflessione<br />

e di confronto, all’<strong>in</strong>terno dei<br />

s<strong>in</strong>goli uffici e <strong>in</strong> tutte le sedi di raccordo<br />

trasversale: Direzione Operativa,<br />

coord<strong>in</strong>amenti amm<strong>in</strong>istrativi, coord<strong>in</strong>amenti<br />

di staff, Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Di seguito forniamo alcuni dati che illustrano<br />

lo stato della <strong>Cooperativa</strong> a<br />

metà dell’esercizio.<br />

FATTURATO<br />

Il fatturato complessivo della <strong>Cooperativa</strong><br />

nel primo semestre è risultato<br />

pari a € 20.264.462, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il Budget,<br />

<strong>in</strong> aumento del 7,17% rispetto al<br />

dato dello scorso anno e così suddiviso:<br />

- Settore Residenze Anziani € 5.453.778<br />

- Settore Socio Assistenziale € 2.792.884<br />

- Settore Servizi ai Disabili € 3.616.785<br />

- Settore Educativo, pari a € 7.014.464,27<br />

- Settore Prevenzione e Protezione<br />

€ 1.383.669<br />

OCCUPAZIONE<br />

I dipendenti al 30/06/2012 erano 1230,<br />

di cui 1190 a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato. Di<br />

questi, 793 sono soci. Ad essi occorre<br />

aggiungere i 50 liberi professionisti che<br />

hanno un rapporto stabile con la <strong>Cooperativa</strong>,<br />

24 dei quali sono soci.<br />

L’assenteismo per malattia è risultato<br />

pari al 5,35% e quello per <strong>in</strong>fortunio<br />

allo 0,71%.<br />

NUOVI SERVIZI<br />

Nel corso del primo semestre sono stati<br />

avviati alcuni nuovi servizi nei quali CA-<br />

DIAI svolge una parte delle attività: la<br />

residenza Parco della Graziosa, a Man-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

zol<strong>in</strong>o (MO), gestita dal Consorzio KE-<br />

DOS, a Gennaio; la residenza Parco del<br />

Navile (BO), sempre gestita dal Consorzio<br />

KEDOS, a Marzo; l’Hospice di Casalecchio,<br />

gestito dalla Fondazione Seragnoli,<br />

a Maggio.<br />

Sempre a Marzo è stato avviato il servizio<br />

di assistenza domiciliare privata<br />

ComeTe <strong>in</strong> collaborazione con Obiettivo<br />

Lavoro. Siamo subentrati nella gestione<br />

del Gruppo Appartamento“Between”,<br />

gestito precedentemente da<br />

Nuova Sanità. Abbiamo sviluppato un<br />

nuovo servizio, di carattere gestionale<br />

e amm<strong>in</strong>istrativo, per l’avvio delle attività<br />

dell’asilo nido aziendale del<br />

Gruppo COESIA.<br />

RISULTATO NETTO<br />

Avevamo previsto di chiudere con un<br />

marg<strong>in</strong>e corrispondente allo 0,90%<br />

del fatturato e il risultato è stato migliore<br />

della previsione. Un andamento<br />

qu<strong>in</strong>di più positivo, ma sappiamo che<br />

il secondo semestre non andrà altrettanto<br />

bene, soprattutto per il fatto<br />

che, durante il periodo estivo, alcune<br />

attività si fermano e qu<strong>in</strong>di calano i ricavi,<br />

senza che i costi cal<strong>in</strong>o <strong>in</strong> modo<br />

corrispondente. Inoltre dal mese di<br />

Ottobre scatterà il riconoscimento<br />

della seconda tranche del nuovo<br />

CCNL, pertanto i costi del lavoro aumenteranno<br />

<strong>in</strong> maniera significativa<br />

a fronte di un <strong>in</strong>cremento molto contenuto<br />

delle tariffe - rette nei servizi <strong>in</strong><br />

accreditamento che ci hanno riconosciuto<br />

a partire dal secondo semestre.<br />

Oggi facciamo comunque tesoro di<br />

questo risultato, non scontato, che ci<br />

rassicura rispetto alle previsioni di chiusura<br />

dell’anno 2012. <br />

1


numero 37<br />

settembre 2012 <strong>in</strong><br />

Nasce Gatik<br />

Novità importanti per l’Atelir<br />

“Il Maggiociondolo”.<br />

di Arlene Dalolio<br />

Se dovessimo raccontare il percorso dell’Atelier<br />

“Il Maggiociondolo” di questi<br />

anni dovremmo raccontare la storia di<br />

una grande scalata, molto entusiasmo<br />

da parte di un gruppo che con impegno<br />

e tenacia e qualche piccola delusione<br />

è riuscito a fare grandi cose.<br />

Dal Maggio 2007, sotto la guida della<br />

Maestra d’Arte e pittrice Bitas, <strong>in</strong>iziammo<br />

a sperimentare la pittura su<br />

stoffa con l’utilizzo della laboriosa tecnica<br />

del batik. Curiosità che contraddist<strong>in</strong>gue<br />

f<strong>in</strong> dal suo esordio questa attività<br />

è legata al fatto che la Maestra,<br />

<strong>in</strong>serita come borsa-lavoro, si è dimostrata<br />

immediatamente una enorme risorsa.<br />

Il procedere passo dopo passo <strong>in</strong><br />

ogni s<strong>in</strong>gola fase di “costruzione” del<br />

batik, ha fatto <strong>in</strong> modo che l’<strong>in</strong>terazione<br />

2<br />

copert<strong>in</strong>a<br />

fra utenti, educatrici e conduttrice fosse<br />

molto forte e questo, a tutt’oggi, non fa<br />

che r<strong>in</strong>forzare alcune peculiarità che,<br />

nella fase di avvio del progetto erano<br />

state poste come punti forti di tale attività<br />

quali:<br />

- stimolare la fantasia di ciascuno e<br />

la sua espressione per aumentare la<br />

stima della propria persona attraverso<br />

il sostegno o il rafforzamento delle<br />

capacità di scelta;<br />

- promuovere la sperimentazione<br />

del proprio sé <strong>in</strong> relazione agli altri e<br />

la capacità di apprendimento ed elaborazione<br />

di un percorso per la realizzazione<br />

delle idee;<br />

- sviluppare la capacità di mediare<br />

e collaborare con gli altri nel percorso<br />

necessario alla realizzazione<br />

dell’oggetto;<br />

- aumentare le capacità di gestire<br />

con autonomia “il proprio lavoro”;<br />

- rendere più amichevole la propria<br />

<strong>in</strong>dividualità (pregi e difetti-riconoscimento<br />

ed accettazione);<br />

- acquisizione di nuove tecniche di<br />

espressione (carte, stoffa ecc.);<br />

- esporsi al pubblico attraverso mostre<br />

e stand per avere un riscontro<br />

anche con le realtà esterne.<br />

Soprattutto per raggiungere l’ultimo<br />

obiettivo abbiamo fatto <strong>in</strong> modo che<br />

la mostra dei manufatti potesse essere<br />

allestita <strong>in</strong> qualunque contesto e che,<br />

oltre ad essere una esposizione di tele<br />

e stoffe dip<strong>in</strong>te, fosse un momento <strong>in</strong>formale<br />

di confronto con le persone<br />

che, osservando le opere, fossero stimolate<br />

a conoscere il mondo della disabilità<br />

<strong>in</strong> uno dei suoi molteplici<br />

aspetti. Le esposizioni sono state<br />

qu<strong>in</strong>di it<strong>in</strong>eranti e si sono svolte <strong>in</strong><br />

tutti quei luoghi che permettono il<br />

confronto su tale tematica.<br />

Ciò non fa che rafforzare la voglia e<br />

l’<strong>in</strong>dole del Maggiociondolo ad essere<br />

un servizio aperto al confronto<br />

con l’esterno, alla ricerca di relazioni<br />

con il territorio e con chi <strong>in</strong>curiosito è<br />

<strong>in</strong>teressato a conoscerci e a frequentarci.<br />

Per esempio, assieme a molti altri<br />

servizi del Settore Servizi ai disabili abbiamo<br />

tenuto aperto uno stand alla Fe-


sta dell’Unità di Bologna per ben qu<strong>in</strong>dici<br />

giorni! I ragazzi si sono divertiti, è<br />

stata un’occasione di uscita serale e di<br />

relazione <strong>in</strong> un contesto davvero molto<br />

frequentato e di passaggio.<br />

Dopo questi anni di lavoro gli utenti<br />

dell’Atelier, da allievi di una attività,<br />

sono diventati maestri a loro volta,<br />

ovverosia sono <strong>in</strong> grado di spiegare<br />

ad altre persone i vari passaggi di tale<br />

tecnica, corredati anche da piccoli<br />

trucchi del mestiere ma questo non ci<br />

è bastato.<br />

Abbiamo pensato che fosse l’ora di<br />

farci conoscere ancora di più dal territorio,<br />

ma <strong>in</strong> una maniera, perché no!,<br />

più professionale e ancor più, se possibile,<br />

orig<strong>in</strong>ale.<br />

Abbiamo qu<strong>in</strong>di considerato che<br />

fosse necessario avere un logo, un<br />

nome che ci identificasse anche graficamente,<br />

come le grandi e vere case di<br />

moda. L’utilità di questo sarebbe stata<br />

doppia: da un lato ci avrebbe reso<br />

sempre e comunque riconoscibili all’esterno<br />

e dall’altro avrebbe dato un<br />

maggior senso di cont<strong>in</strong>uità e appartenenza<br />

al nostro operare.<br />

Anche nella realizzazione di questa<br />

novità abbiamo voluto essere attivi <strong>in</strong>dicando<br />

all’agenzia grafica come lo volevamo<br />

(o almeno come lo immag<strong>in</strong>avamo!),<br />

disegnando addirittura alcune<br />

bozze. Dopo aver valutato una serie<br />

di ipotesi, per esempio una stilizzazione<br />

delle casette che spesso ricorrono<br />

nei nostri batik piuttosto che gli<br />

om<strong>in</strong>i, f<strong>in</strong>almente è arrivato GATIK, un<br />

marchio che prima di tutto ci ha fatto<br />

sorridere e qu<strong>in</strong>di ci ha conquistati.<br />

Ma non ci siamo fermati con questo.<br />

Che te ne fai di un marchio se non hai<br />

anche un book che mostri le tue opere?<br />

Detto fatto, lo abbiamo realizzato, leg-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

gero e colorato proprio come siamo<br />

noi. Avvalendoci della collaborazione<br />

del fotografo Gilberto Veronesi sono<br />

state realizzate splendide fotografie<br />

delle nostre opere, degli arazzi, borse,<br />

gonne e magliette che, raccolte tutte<br />

assieme, hanno dato vita ad un book<br />

fotografico di pregio che ci fa sentire<br />

ancora più orgogliosi di ciò che facciamo.<br />

Ovviamente va detto grazie all’impegno<br />

della <strong>Cooperativa</strong> che ha creduto<br />

<strong>in</strong> noi: ora siamo un po’più pronti ad affrontare<br />

il pubblico con un nuovo nome<br />

e sempre un maggiore entusiasmo, e<br />

poi ciò che succederà si vedrà… <br />

3


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Le donne…<br />

il lavoro…<br />

Un po’ di Svezia e di CADIAI.<br />

di Vania Zanotti, Resposabile delle politiche<br />

per le Pari Opportunità<br />

La crisi economica non ha rallentato il<br />

suo corso e non ci sono previsioni ottimistiche<br />

all’orizzonte.<br />

Attendiamo, da mesi, dal Governo e<br />

dalla politica l’esplicitazione di azioni<br />

che port<strong>in</strong>o l’Italia <strong>in</strong> una fase di ricrescita,<br />

ma il tempo passa, le parole abbondano<br />

e le azioni latitano.<br />

La crisi ha colpito più duramente gli<br />

uom<strong>in</strong>i delle donne perché il numero<br />

di uom<strong>in</strong>i occupati è di molto superiore<br />

rispetto alle donne. Il divario occupazionale<br />

tra donne e uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Italia è il<br />

più alto fra i Paesi europei (oltre 20<br />

punti percentuali contro i 12 della media<br />

europea e i 4 della Svezia).<br />

La richiesta, da parte delle donne, di<br />

essere occupate fa ancora fatica a trovare<br />

risposte.<br />

Quando nascono i figli l’occupazione<br />

femm<strong>in</strong>ile dim<strong>in</strong>uisce ed è una magra<br />

consolazione constatare che avviene <strong>in</strong><br />

tutti i Paesi europei tranne che <strong>in</strong> Svezia<br />

dove le politiche di conciliazione sono<br />

reali e i rapporti di coppia più paritari<br />

perché la cultura della parità di genere è<br />

radicata, <strong>in</strong> quel Paese, da decenni.<br />

In Italia, poi, molte donne non ricom<strong>in</strong>ciano<br />

a lavorare neanche quando<br />

i figli crescono perché non riescono<br />

più a rientrare nel mercato del lavoro.<br />

Si assiste allo strano paradosso nel<br />

quale diversi osservatori economici <strong>in</strong>dicano,<br />

fra le tante cause che producono<br />

la crisi economica, anche l’<strong>in</strong>vecchiamento<br />

cont<strong>in</strong>uo ed <strong>in</strong>esorabile<br />

della popolazione italiana e che, <strong>in</strong>vece,<br />

al contrario, l’aumento dell’occupazione<br />

femm<strong>in</strong>ile sarebbe determ<strong>in</strong>ante per favorire<br />

la crescita dell’economia perché<br />

l’aumento del numero di occupati fa-<br />

4<br />

pari opportunità<br />

rebbe scendere il rapporto fra pensionati<br />

e lavoratori, rendendo più sostenibile<br />

l’erogazione delle pensioni e aumentando<br />

il tasso di natalità.<br />

Infatti, nei Paesi europei dove le<br />

donne sono maggiormente occupate<br />

e i loro salari non sono <strong>in</strong>feriori<br />

a quelli degli uom<strong>in</strong>i c’è una maggiore<br />

crescita economica e aumentano<br />

le nascite.<br />

Il lavoro delle donne permette poi un <strong>in</strong>cremento<br />

del reddito familiare che dà la<br />

possibilità, alla famiglia, di usufruire di<br />

quei servizi che rispondono al bisogno<br />

di conciliare il lavoro delle donne con il<br />

lavoro di cura che tradizionalmente è a<br />

loro carico, potenziando, <strong>in</strong> questo<br />

modo, lo sviluppo dei servizi che è anche<br />

sviluppo di occupazione.<br />

Nella nostra prov<strong>in</strong>cia, e questo dato<br />

fa molto riflettere, è dim<strong>in</strong>uita la richiesta,<br />

da parte delle famiglie, di<br />

accesso ai nidi dei bamb<strong>in</strong>i. Quando<br />

il reddito familiare cala si r<strong>in</strong>uncia ai<br />

servizi, soprattutto se ci sono i nonni o<br />

un componente la famiglia è <strong>in</strong> cassa<br />

<strong>in</strong>tegrazione.<br />

Al contrario, a Bologna, ci sono 406 bamb<strong>in</strong>i<br />

<strong>in</strong> lista d’attesa per entrare nella<br />

Scuola dell’Infanzia. La carenza di questo<br />

servizio rende molto complicata la permanenza<br />

delle madri al lavoro se non ci<br />

sono nonni a disposizione.<br />

Chi cessa l’esperienza lavorativa quando<br />

si hanno bamb<strong>in</strong>i, è sempre la donna.<br />

Se accade ad un uomo, viene <strong>in</strong>tervistato<br />

dai giornali e rappresentato come<br />

un eroe.<br />

Il lavoro di cura è completamente a carico<br />

delle donne. Gli uom<strong>in</strong>i collaborano<br />

di più, però il cambiamento è lentissimo<br />

e la divisione dei compiti è<br />

ancora molto tradizionale. C’è più collaborazione<br />

nell’ambito della cura dei<br />

figli, soprattutto nel gioco, ma poco è<br />

cambiato nel lavoro domestico.<br />

A livello europeo le donne italiane<br />

detengono il record di lavoro familiare<br />

con c<strong>in</strong>que ore e venti m<strong>in</strong>uti <strong>in</strong><br />

media al giorno. Le donne svedesi<br />

impiegano tre ore e quarantadue mi-<br />

nuti di media.<br />

In Svezia, dove sono storicamente attive<br />

politiche di conciliazione con un’offerta<br />

di servizi universale per i bamb<strong>in</strong>i,<br />

le donne stanno con agio dentro al mercato<br />

del lavoro e non sono costrette a r<strong>in</strong>unciarvi<br />

se nascono figli.<br />

CADIAI, per rendere fattibile l’obiettivo<br />

della conciliazione ha <strong>in</strong>oltrato<br />

domanda di f<strong>in</strong>anziamento relativa a<br />

progetti f<strong>in</strong>alizzati alla realizzazione<br />

di azioni positive per la conciliazione<br />

tra tempi di lavoro e tempi di cura della<br />

famiglia, presentati ai sensi dell’art. 9<br />

della legge 8 Marzo 2000, numero 53.<br />

Ricordo che le azioni positive sono rivolte<br />

a lavoratrici e lavoratori CADIAI e<br />

prevedono <strong>in</strong>terventi di flessibilità al<br />

lavoro, attraverso l’attivazione di 3 contratti<br />

di telelavoro, servizio di fattor<strong>in</strong>o<br />

aziendale, ovvero un servizio di disbrigo<br />

delle pratiche utile a liberare<br />

tempo alle lavoratrici e ai lavoratori e di<br />

centro estivo aziendale per offrire un<br />

servizio che supporti le lavoratrici e i lavoratori<br />

nella gestione quotidiana dei<br />

bamb<strong>in</strong>i durante la chiusura estiva<br />

delle strutture scolastiche.<br />

Abbiamo presentato i progetti alla f<strong>in</strong>e<br />

di Ottobre 2011. Ad Aprile si sarebbe<br />

dovuto concludere la disam<strong>in</strong>a dei progetti<br />

da parte del M<strong>in</strong>istero della Famiglia.<br />

A tutt’oggi non abbiamo risposte.<br />

Attendiamo con fiducia sperando di realizzare,<br />

l’anno prossimo, alcuni dei progetti<br />

che abbiamo presentato.


cooperazione<br />

Legacoop per Haiti<br />

Riportiamo alcuni punti della<br />

lettera di Giorgio Bert<strong>in</strong>elli,<br />

Vicepresidente Vicario di<br />

Legacoop Nazionale, che<br />

danno conto degli <strong>in</strong>terventi<br />

realizzati con la raccolta fondi<br />

promossa da Legacoop e a cui<br />

CADIAI aveva partecipato.<br />

Cari Amici,<br />

<strong>in</strong> occasione della nostra recente Assemblea<br />

Generale, lo scorso 5 Luglio,<br />

abbiamo fornito un resoconto dei fondi<br />

raccolti (€295.896,60) e dell'attività realizzata<br />

grazie alla raccolta fondi lanciata<br />

nel Gennaio 2010 da Legacoop ed alla<br />

quale con generosità hanno risposto<br />

le cooperative associate, i soci, i dipendenti<br />

e le strutture Legacoop.<br />

I progetti avviati nell'Agosto del 2010<br />

si sono conclusi tra Dicembre 2011 e<br />

Febbraio 2012. Essi sono stati realizzati<br />

da tre Organizzazioni Non Governative:<br />

GVC, OXFAM ITALIA e Medici<br />

Senza Frontiere, organizzazioni di consolidata<br />

esperienza che già operavano<br />

ad Haiti prima del terremoto e con le<br />

quali Legacoop e molte delle sue associate<br />

hanno rapporti di costante collaborazione.<br />

Nel progetto realizzato con GVC e con<br />

l'organizzazione locale per lo sviluppo<br />

dei contad<strong>in</strong>i, OOPP, a Vialet, ci siamo<br />

impegnati a ridurre la vulnerabilità e<br />

l'<strong>in</strong>sicurezza alimentare delle famiglie<br />

con donne come capofamiglia. I beneficiari<br />

diretti sono stati circa 1.700, quelli<br />

<strong>in</strong>diretti oltre 80.000. È stato costruito<br />

un centro di trasformazione agricolo<br />

polifunzionale, pienamente funzionante<br />

ed equipaggiato: sono state avviate<br />

attività di formazione per le<br />

donne e di capacity build<strong>in</strong>g per il personale<br />

della stessa organizzazione locale<br />

al f<strong>in</strong>e di promuovere <strong>in</strong>iziative generatrici<br />

di reddito.<br />

AL es Cayes, con Oxfam Italia e RECO-<br />

CAS (rete che raggruppa 10 cooperative<br />

agricole del dipartimento a sud<br />

dell'isola) abbiamo rimesso <strong>in</strong> produzione<br />

1.100 parcelle agricole e 5 di<br />

piccolo allevamento; è stato riattivato<br />

un sistema di commercializzazione<br />

dei prodotti <strong>in</strong> loco; sono stati realizzati<br />

corsi di formazione di carattere<br />

agronomico per circa 300 produttori<br />

di caffè e <strong>in</strong>terventi formativi specifici<br />

sui temi di gestione organizzativa<br />

della cooperativa, leadership, gestione<br />

delle responsabilità di direzione<br />

e controllo, tenuti <strong>in</strong> collaborazione<br />

con il Consiglio Nazionale delle<br />

Cooperative di Haiti.<br />

Inf<strong>in</strong>e, a Febbraio 2012, a Tabarre, area<br />

<strong>in</strong>dustriale nella zona est della capitale<br />

Port-au-Pr<strong>in</strong>ce, Medici Senza Frontiere<br />

ha ultimato la costruzione del centro<br />

NAP KENBE come risorsa aggiuntiva<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

per gli haitiani che necessitano di cure<br />

mediche gratuite.<br />

Composto da 268 unità modulari,<br />

l'ospedale ha 108 posti letto. Il centro di<br />

riferimento per le urgenze chirurgiche,<br />

ortopediche e viscerali di Tabarre fornirà<br />

cure traumatologiche di emergenza<br />

e chirurgia addom<strong>in</strong>ale, <strong>in</strong> grado<br />

di effettuare 150 <strong>in</strong>terventi al mese.<br />

Il contributo Legacoop ha permesso la<br />

costruzione di un'unità modulare dedicata<br />

a sala risveglio post-operatoria.<br />

La cifra residua sul conto ad hoc<br />

"Legacoop per Haiti" ammonta a<br />

€24.952,17 che, come deciso dall'Assemblea<br />

Legacoop, saranno ripartiti<br />

pro quota tra le tre ONG per<br />

micro progetti ad Haiti. <br />

La mostra fotografica “La persona e il lavoro” è stata <strong>in</strong>augurata il 27 Agosto<br />

2012 presso lo stand “Idea Lavoro” della Festa dell’Unità Prov<strong>in</strong>ciale<br />

di Bologna alla presenza di Susanna Camusso, Segretario Generale della<br />

CGIL, Raffaele Don<strong>in</strong>i, Segretario del Partito Democratico di Bologna e<br />

Paola Pallott<strong>in</strong>o, esperta di storia dell’illustrazione.<br />

Per l’occasione CADIAI ha fornito alcune fotografie che testimoniano “il<br />

lavoro di cura”.<br />

La mostra, curata da Stefano Borgatti e Tullia Moretto del Forum Lavoro del<br />

PD di Bologna, dà conto, attraverso un excursus storico che parte dall'<strong>in</strong>izio<br />

del Novecento, dell'evoluzione delle tematiche dal lavoro, mostrando<br />

lavoratrici e lavoratori all'<strong>in</strong>terno dei loro luoghi di lavoro, con l'idea di valorizzare<br />

la testimonianza umana civile e sociale delle persone.<br />

5


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Progetto AGID<br />

Il tempo della condivisione:<br />

l’esito dei «focus groups».<br />

di Patrice Morel, Les Genêts d’Or<br />

(trad. it. M. Christ<strong>in</strong>e Melon)<br />

Il Progetto Agid è un progetto europeo<br />

che si propone di costruire moduli formativi<br />

<strong>in</strong>dirizzati ai professionisti che accompagnano<br />

le persone con disabilità<br />

<strong>in</strong>tellettiva nell’<strong>in</strong>vecchiamento. F<strong>in</strong>anziato<br />

dall’Agenzia Esecutiva della Commissione<br />

Europea, questo progetto è centrato<br />

sulla costruzione di un programma<br />

formativo che avrà la particolarità di essere<br />

accessibile attraverso un portale<br />

web. Attualmente <strong>in</strong> corso di elaborazione<br />

da parte di un consorzio <strong>in</strong>ternazionale<br />

che raggruppa partner motivati e<br />

preoccupati di rispondere al meglio ai<br />

nuovi bisogni evolutivi di questa particolare<br />

fetta di popolazione, il programma<br />

fornirà risposte diversificate <strong>in</strong><br />

base alle differenti professionalità degli<br />

operatori co<strong>in</strong>volti.<br />

Consultazione nei focus groups: esiti<br />

Nella riunione di apertura del programma<br />

AGID, alla f<strong>in</strong>e di Gennaio <strong>in</strong><br />

Lussemburgo, i Paesi partner hanno<br />

deciso di conferire a Zonnelied, associazione<br />

belga che rappresenta diverse<br />

realtà delle Fiandre, il coord<strong>in</strong>amento<br />

metodologico della raccolta dati presso<br />

campioni significativi di popolazione<br />

(utenti disabili, loro familiari e professionisti).<br />

Questo importante passaggio<br />

è la base su cui poggerà la costruzione<br />

dei moduli formativi rivolti agli operatori<br />

che accompagnano le persone <strong>in</strong><br />

situazione di handicap psichico nel processo<br />

di <strong>in</strong>vecchiamento. Allo scopo di<br />

garantire un’accettabile omogeneità<br />

alle pratiche di consultazione delle popolazioni-bersaglio<br />

selezionate da ciascun<br />

Paese, alcuni rappresentanti dei<br />

Paesi partner hanno approfondito l’ap-<br />

6<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

Atmosfera di studio alla Northumbria University (Newcastel, Nord-Est dell’Inghilterra) il 10 e 11 Giugno<br />

scorsi.<br />

proccio metodologico dell’Appreciative<br />

Inquiry durante una formazione di due<br />

giorni <strong>in</strong> Febbraio a Bruxelles.<br />

L’<strong>in</strong>contro di Giugno <strong>in</strong> Inghilterra si è<br />

focalizzato sulla condivisione dei numerosi<br />

temi derivati dagli scambi con le<br />

persone co<strong>in</strong>volte nei focus groups condotti<br />

<strong>in</strong> ciascun Paese.<br />

Il secondo passaggio è stata la seriazione<br />

delle idee e dei concetti raccolti,<br />

per arrivare a un <strong>in</strong>ventario di categorie<br />

coerenti che costituirà la trama del<br />

programma formativo.<br />

Costanti e variabili nell’analisi dei<br />

dati raccolti<br />

I dati emersi dalle consultazioni mettono<br />

<strong>in</strong> evidenza tre macro tendenze<br />

nei contenuti espressi dai protagonisti<br />

dei focus groups <strong>in</strong> ciascun Paese: il concetto<br />

di autodeterm<strong>in</strong>azione nelle<br />

scelte di vita (<strong>in</strong>dipendentemente dall’età),<br />

i mezzi materiali necessari per una<br />

vita (e un f<strong>in</strong>e vita) quantomeno dignitosi,<br />

l’importanza delle relazioni sociali.<br />

Si è <strong>in</strong>oltre osservata una rilevante somiglianza<br />

fra i gruppi francesi e quelli<br />

italiani sull’attenzione alla libertà di<br />

scelta e a progetti di vita <strong>in</strong>dipendenti<br />

dalle scelte istituzionali. I rappresentanti<br />

dei Paesi del “nord” hanno <strong>in</strong>vece<br />

evocato il loro impegno per la collettività<br />

come base della coesione sociale,<br />

che è fondamentale per l’equilibrio <strong>in</strong>dividuale.<br />

In ogni caso, i pareri e le raccomandazioni<br />

derivati da queste consultazioni<br />

valgono trasversalmente per gli uni<br />

come per gli altri, se si considera che <strong>in</strong>dividuo<br />

e collettività esprimono ciascuno<br />

livelli di risposta adattati a situazioni<br />

complesse e diversificate.<br />

E comunque, i valori che sono alla base<br />

di un accompagnamento rispettoso<br />

della volontà di governare il proprio<br />

dest<strong>in</strong>o f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del camm<strong>in</strong>o sono<br />

rimasti implicitamente centrali durante<br />

tutto il dibattito.<br />

Una divisione dei compiti e un programma<br />

di coord<strong>in</strong>amento ben<br />

scandito<br />

Il bra<strong>in</strong>storm<strong>in</strong>g e l’analisi dei dati derivati<br />

dai focus groups hanno portato,<br />

alla f<strong>in</strong>e delle due giornate dedicate<br />

alla categorizzazione, a decidere l’allestimento<br />

di sei moduli di formazione<br />

<strong>in</strong>terattiva di sessanta o settanta diapositive<br />

ciascuno.<br />

I moduli tratteranno della regolazione<br />

delle emozioni nel sostegno al processo<br />

di <strong>in</strong>vecchiamento, dell’approc-


cio centrato sulla persona, dell’aspetto<br />

relazionale e della comunicazione con<br />

l’ambiente, della lettura globale dei bisogni<br />

e dell’approccio <strong>in</strong>tegrato alla<br />

cura, degli atteggiamenti appropriati<br />

nel trattare un’utenza che sta diventando<br />

anziana, delle differenze fra l’<strong>in</strong>vecchiamento<br />

normale e patologico.<br />

Saranno particolarmente curate le potenzialità<br />

<strong>in</strong>terattive del programma e<br />

l’<strong>in</strong>formazione sarà arricchita da riferimenti<br />

bibliografici e dalla possibilità di<br />

<strong>in</strong>cludere l<strong>in</strong>k su argomenti correlati.<br />

Adesso, ogni Paese dovrà realizzare entro<br />

la metà di Ottobre una bozza esaustiva<br />

del proprio modulo, che sarà sottoposta<br />

al controllo <strong>in</strong>crociato di altri<br />

due partners. In seguito ci sarà la sperimentazione<br />

“faccia a faccia” di un<br />

gruppo di esperti, che adotteranno per<br />

le loro valutazioni il metodo Delphi, di<br />

cui parleremo <strong>in</strong> un prossimo comunicato.<br />

La loro validazione a priori dovrà<br />

essere completata entro la metà di dicembre,<br />

<strong>in</strong> tempo per la riunione di coord<strong>in</strong>amento<br />

che si terrà a Vienna.<br />

Dato il taglio europeo del progetto, a<br />

fronte della complessità derivante dall’eterogeneità<br />

delle Politiche Sociali nazionali<br />

si è deciso di non trattare all’<strong>in</strong>terno<br />

del programma formativo questo<br />

particolare aspetto, che rileva prevalentemente<br />

<strong>in</strong>formazioni riguardanti i<br />

s<strong>in</strong>goli Paesi, prov<strong>in</strong>cie o territori, a seconda<br />

delle suddivisioni politico-amm<strong>in</strong>istrative.<br />

<br />

I post-it giganti sono stati il supporto privilegiato<br />

per il lavoro di categorizzazione dei temi utili alla<br />

costruzione dei futuri moduli formativi.<br />

Si è concluso<br />

a Newcastle<br />

il progetto<br />

E-DIGNITIES<br />

“Scegliamo il nostro mondo<br />

successivo <strong>in</strong> base a ciò che<br />

noi apprendiamo <strong>in</strong> questo.<br />

Se non impari nulla, il<br />

mondo di poi sarà identico a<br />

quello di prima, con le stesse<br />

limitazioni.” R. Bach<br />

di Lara Furieri<br />

La f<strong>in</strong>e di un progetto è sempre un<br />

momento di bilancio, con un pizzico<br />

di nostalgia, si ripercorrono le cose<br />

fatte, ci si compiace dei successi e ci si<br />

rammarica di quello che sarebbe potuto<br />

essere stato fatto meglio.<br />

“E-DIGNITIES” è stato un progetto che,<br />

più di altri, è riuscito a co<strong>in</strong>volgere diversi<br />

<strong>in</strong>terlocutori <strong>in</strong> modo concreto<br />

ed autentico, primi tra tutti i ragazzi<br />

dell’appartamento di “ABS” che, con<br />

serietà e talvolta con fatica, hanno<br />

partecipato <strong>in</strong> modo sempre attivo,<br />

dai meet<strong>in</strong>g nei diversi Paesi europei<br />

f<strong>in</strong>o alla conferenza f<strong>in</strong>ale dove hanno<br />

riscosso un clamoroso successo. Neanche<br />

la l<strong>in</strong>gua, da un certo punto <strong>in</strong><br />

poi, è stata più un ostacolo.<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Saper mettere <strong>in</strong>sieme più voci, tutte<br />

autorevoli e tutte con delle cose importanti<br />

da dire è stata forse la scommessa<br />

più importante v<strong>in</strong>ta <strong>in</strong> questo<br />

progetto; che cosa rimane ora?<br />

Sicuramente ciascuno dei partecipanti<br />

ricorda tasselli importanti di questa<br />

“avventura”, cose dette, viste o sentite<br />

che, <strong>in</strong> modi diversi, ci hanno fatto riflettere<br />

e crescere. I pubblici amm<strong>in</strong>istratori,<br />

sempre presenti e co<strong>in</strong>volti,<br />

hanno ascoltato gli utenti e gli operatori<br />

e con loro si sono confrontati, <strong>in</strong><br />

un ambiente sempre supportato da<br />

<strong>in</strong>terventi autorevoli di esperti europei<br />

nei diversi settori.<br />

Ora, la relazione f<strong>in</strong>ale è stata consegnata<br />

e il progetto è ufficialmente<br />

f<strong>in</strong>ito, ma è proprio adesso che “si <strong>in</strong>izia”:<br />

tutte le parole chiave e le raccomandazioni<br />

che sono emerse tra i diversi<br />

<strong>in</strong>terlocutori; famiglie, utenti,<br />

pubblici amm<strong>in</strong>istratori, operatori e<br />

gestori di servizi sono state raccolte <strong>in</strong><br />

un documento f<strong>in</strong>ale e da questo si<br />

dovrà ripartire per capire come tradurre<br />

esperienze diverse <strong>in</strong> nuove opportunità<br />

concrete. <br />

7


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Cosa resta di<br />

Newcastle<br />

L’esperienza degli educatori<br />

e dei ragazzi del Gruppo<br />

Appartamento “ABS”<br />

<strong>in</strong> Inghilterra.<br />

di Simone Cipria, Educatore<br />

È matt<strong>in</strong>a, il tempo a Newcastle, la<br />

“città dei ponti”, non è mai un granché<br />

e questo la rende una città dal preponderante<br />

colore grigio. È bella l’Italia<br />

quando si è a Newcastle. Ma stamatt<strong>in</strong>a<br />

c’è il sole e tutto diventa di<br />

una piacevole sfumatura colorata.<br />

Oggi è il giorno della conferenza<br />

"Age<strong>in</strong>g and <strong>in</strong>tellectual disabilities: a<br />

european perspective", si chiude il<br />

progetto E-DIGNITES, non potevamo<br />

mancare. Terzo appuntamento che ci<br />

vede protagonisti, anzi, che vede pro-<br />

8<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

tagonisti i tre <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i del Gruppo Appartamento<br />

“ABS” e noi fervidi sostenitori.<br />

Rivedere le persone conosciute<br />

negli appuntamenti precedenti ed abbracciarle<br />

ancora una volta, <strong>in</strong> forza di<br />

una <strong>in</strong>timità precoce nata da una semplice<br />

ma s<strong>in</strong>cera condivisione profonda<br />

di idee e propositi.<br />

Oggi è un giorno importante ed i ragazzi,<br />

Axel, Riccardo e Salvatore sono<br />

agitati, non tanto perché ancora una<br />

volta parleranno <strong>in</strong> pubblico, il timore<br />

è dovuto al fatto che oggi parleranno<br />

di loro, di ciò che pensano e che vivono<br />

quotidianamente.<br />

Nei giorni precedenti la partenza<br />

hanno preparato delle diapositive per<br />

descrivere la loro quotidianità e la risonanza<br />

che <strong>in</strong> questa hanno i temi<br />

trattati nel progetto. Ci sono immag<strong>in</strong>i,<br />

colori, parole che raccontano<br />

emozioni vissute ed aspirazioni.<br />

È un “gioco” divertente prepararle con<br />

loro, ma oggi è un’altra storia, è come<br />

un esame, una prova, vestirsi di panni<br />

nuovi e mai immag<strong>in</strong>ati.<br />

L’agitazione risuona con toni diversi<br />

<strong>in</strong> ognuno ed io sto a guardare, affasc<strong>in</strong>ato<br />

dalle forme che questa può<br />

assumere.<br />

Salvatore alle 7 e 30 è giù che si “rimp<strong>in</strong>za”<br />

con la colazione “all’<strong>in</strong>glese” divenuta<br />

<strong>in</strong>evitabilmente“alla Salvatore”.<br />

Sotto la sua impietosa forchetta si alternano<br />

diversi piatti <strong>in</strong> cui si mescolano<br />

<strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>atamente cibi dolci e<br />

salati, salsiccia e marmellata, uova<br />

fritte, bacon e cereali. Chiunque gli si<br />

avvic<strong>in</strong>i ascolta la medesima versione<br />

dei fatti: “Oggi sono agitato e quando<br />

sono agitato mangio, io!”.<br />

Riccardo è sveglio di buon ora, vestito<br />

di tutto punto, con le mani <strong>in</strong> tasca ed<br />

il sorriso delle “pubbliche circostanze”<br />

si aggira nell’albergo ostentando una<br />

traballante sicurezza.<br />

A noi, che lo conosciamo e che sappiamo<br />

scrutarlo oltre, confida la sua<br />

<strong>in</strong>tima frustrazione: sente le cose pensate<br />

e scritte per la conferenza non<br />

“adeguate”, non vuole fare brutta figura,<br />

c’è tanta gente e non ha <strong>in</strong>tenzione<br />

di tradire le apparenze.<br />

Bisogna rassicurarlo, bisogna ricordargli<br />

che la sua migliore arma è essere<br />

semplicemente se stesso e che<br />

qui si è tra“amici”, il giudizio resta fuori<br />

la porta della sala conferenze.<br />

Axel, fantastico Axel, si sveglia con<br />

calma, forse troppa. La sua strategia<br />

contro l’ansia credo sia di orig<strong>in</strong>e


orientale, una di quelle discipl<strong>in</strong>e,<br />

quelle arti marziali che imitano le movenze<br />

degli animali. Oggi, contro la<br />

tensione, è un bradipo. È estenuante<br />

stargli dietro e qu<strong>in</strong>di optiamo per<br />

aspettarlo nella sala delle colazioni:<br />

nonostante tutto non rischierà di farla<br />

chiudere prima di aver assaggiato ancora<br />

una volta le sue prelibatezze. Non<br />

teme la conferenza, sa quello che<br />

vuole dire, o meglio, <strong>in</strong> qualche modo<br />

sa di potersela cavare.<br />

Si parte, percorriamo 200 metri tra<br />

l’Hotel e la sala conferenze, siamo al tavolo<br />

degli “italiani”, quelli che “l'<strong>in</strong>glese<br />

lo sanno poco” e qu<strong>in</strong>di ci affidano alle<br />

amorevoli cure di un'<strong>in</strong>terprete. Peccato<br />

che sia anch'essa italiana, anch'essa<br />

confusamente colta <strong>in</strong> materia<br />

l<strong>in</strong>guistica ma immediatamente conquistata<br />

dalla “buona relazionalità”, diciamo<br />

così, dei ragazzi.<br />

È gentile e disponibile, impariamo ad<br />

utilizzare le cuffie per la traduzione e ci<br />

giochiamo un po' <strong>in</strong> attesa dell'<strong>in</strong>izio.<br />

La conferenza fa il suo corso e, quando<br />

tocca ai ragazzi, impacciati li vediamo<br />

andare verso il palco dove ci sono sedie<br />

e microfono. La voce all'<strong>in</strong>izio è <strong>in</strong>certa<br />

ma le sensazioni date dal dire semplicemente<br />

ciò che si pensa rendono l'<strong>in</strong>certezza<br />

passeggera e fanno spazio alla<br />

s<strong>in</strong>cerità ed alla tranquillità.<br />

Oggi i ragazzi raccontano di loro, della<br />

loro vita quotidiana, di cosa significa<br />

l'autonomia o aspirare a questa. C'è<br />

spazio per sorridere <strong>in</strong>sieme delle loro<br />

immag<strong>in</strong>i, scelte per essere condivise<br />

con tutti <strong>in</strong> questa giornata speciale.<br />

C'è spazio per la loro idea di amicizia,<br />

di cittad<strong>in</strong>anza, di futuro.<br />

Nel loro pensiero, a tratti simile, a tratti<br />

diverso, c'è riconoscenza per chi li ha<br />

sostenuti, voglia di farcela da soli, timore<br />

ma curiosità per le“mille possibilità”<br />

che nelle loro teste e nei loro occhi<br />

significa, oggi, la parola domani.<br />

La platea ascolta, sorride alla spontaneità<br />

ed al sapore <strong>in</strong>confondibile di<br />

verità.<br />

Il tempo è contato <strong>in</strong> una conferenza,<br />

ma la semplice confidenza che si diffonde<br />

tra le persone produce curiosità<br />

e voglia di chiedere.<br />

Partono le domande, i ragazzi hanno<br />

voglia di rispondere, si passano il microfono<br />

come se facessero roba del genere<br />

da sempre. Tutti vogliono dire la<br />

loro su ogni argomento. Raghu (coord<strong>in</strong>atore<br />

della conferenza) mi guarda<br />

con esplicita <strong>in</strong>timazione: è tardi, oggi<br />

è un gran giorno e resterà tale.<br />

Dopo la conferenza, i ragazzi hanno<br />

fatto “il pieno”è questo produce le sue<br />

conseguenze. Salvo ha mal di testa e<br />

fila a letto senza neanche mettersi il<br />

pigiama, come se avesse tirato il freno<br />

a mano dopo la gara.<br />

Axel guarda un C.S.I. nella TV della<br />

Hall, è uno dei suoi telefilm preferiti,<br />

peccato che non c'è il volume e, <strong>in</strong><br />

ogni caso, sarebbe <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese. Ma que-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

sti sono particolari <strong>in</strong>significanti, mi<br />

confida <strong>in</strong> risposta alle mie osservazioni<br />

“tecniche”.<br />

Riccardo, l'adrenal<strong>in</strong>a a fior di pelle,<br />

sente di poter fare qualsiasi cosa, resta<br />

fuori l'hotel e cont<strong>in</strong>ua a chiedere nel<br />

suo personalissimo <strong>in</strong>glese dove si<br />

possa ballare questa sera. Ha voglia di<br />

conoscere, provare, la sua curiosità<br />

stasera è <strong>in</strong>contenibile, è “la sua sera”,<br />

povero me…<br />

Salutiamo l'Inghilterra e quest'esperienza<br />

con una passeggiata sulla spiaggia,<br />

il Mare del Nord.<br />

Sarà il clima o sarà che il mare, anche se<br />

è tutto acqua e sale, è sempre un altro<br />

mare. Siamo contenti ma anche tutti<br />

un po' tristi. Stanchi e soddisfatti ci lasciamo<br />

alle spalle quest'avventura.<br />

Mi ritorna <strong>in</strong> mente una domanda fatta<br />

<strong>in</strong> conferenza ai ragazzi -cosa ne pensassero<br />

della “politica”- e ricordo la risposta<br />

di Riccardo:“Non mi importa perché<br />

sono chiacchiere, io voglio i fatti”.<br />

E-DIGNITIES – Elderly Disabled Integration<br />

Gets New Innovative Tools In European<br />

Societies.<br />

Dignità, <strong>in</strong>tegrazione, <strong>in</strong>novazione.<br />

Camm<strong>in</strong>iamo sulla sabbia, le nostre<br />

orme, quelle di Salvatore, Axel, Riccardo,<br />

<strong>in</strong> un posto che ci vede passare<br />

oggi, lasciano un <strong>in</strong>confondibile segno…<br />

aff<strong>in</strong>ché non siano solo parole. <br />

9


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Sempre al duty free<br />

Le cose che succedono quando<br />

uno non trova la via<br />

d’uscita, nei negozi,<br />

all’aeroporto di Bruxelles.<br />

di Guido Casamichiela<br />

Sempre al duty free di Bruxelles, stavo<br />

per tornare a casa, com<strong>in</strong>ciai a ripensare<br />

alla sera precedente, una di quelle<br />

sere ad altissimo rischio di pensiero circolare<br />

e strangolante, quelle sere che<br />

vengono dopo i pomeriggi <strong>in</strong> cui non<br />

capisci se stai bene o male o benissimo,<br />

e ti sembra che il QI sia una s<strong>in</strong>usoide<br />

amplissima che ti fa diventare<br />

scemo e geniale a <strong>in</strong>tervalli brevissimi<br />

per non dire contemporaneamente, e<br />

capisci tutto ma lo capisci non per com’è<br />

ma per come vuoi capirlo, e la realtà<br />

è un gioco che ti stupisce e ti giostri<br />

a piacimento f<strong>in</strong>ché la giostra si<br />

spegne e ti spegne, e alla f<strong>in</strong>e ti senti<br />

addosso una specie di mantello di<br />

piombo, un cappello di ghisa e un sottogola<br />

allacciato troppo stretto.<br />

La sera precedente ero andato a cena<br />

coi francesi di Quimper, si dicevano cose<br />

che capivo e non capivo, e sorridevo<br />

male, e guardavo peggio, e l’associazione<br />

al circolo vizioso della autoalimentante<br />

chiusura <strong>in</strong> se stessi era stata<br />

già ratificata dal CDA di competenza.<br />

All’improvviso lo dissi, ai francesi di<br />

Quimper: mia nonna è di Quimper.<br />

Sentii come lo spostamento d’aria dei<br />

loro colli che si giravano all’unisono<br />

verso di me. Ero comunque ancora <strong>in</strong><br />

tempo per tornare <strong>in</strong>dietro, appellarmi<br />

al mio francese a metà strada tra<br />

il traballante e il crollato, e rimangiarmi<br />

tutto.<br />

Invece confermai: oui, ma grandemère<br />

est née à Quimper. Uimagrandmereneachimper.<br />

Era forse la terza frase che dicevo <strong>in</strong><br />

tutta la sera. La seconda era stata,<br />

10<br />

progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />

dieci secondi prima, magrandemereedechimper.<br />

La prima non la ricordavo,<br />

ma avevo il sospetto fosse stata commansava?<br />

Fu <strong>in</strong> quel momento che il pensiero coi<br />

gomiti più appuntiti che avessi mai ospitato<br />

dentro la testa si fece largo f<strong>in</strong>o a<br />

farsi sentire: tua nonna non è di Quimper,<br />

tua nonna è di Napoli. Era la tua bisnonna<br />

ad essere di Quimper, idiota.<br />

È nata proprio a Quimper, tua nonna,<br />

o lì vic<strong>in</strong>o? Mi chiese l’educatrice di<br />

Quimper.<br />

Quimper, Quimper centre, dissi io, stracciando<br />

l’ultima possibilità di riacquistare<br />

credibilità ai miei occhi <strong>in</strong>evitabilmente<br />

bassi. Un’onda anomala di<br />

senso di colpa com<strong>in</strong>ciava ad apparire<br />

<strong>in</strong> fondo a quella parte di oceano<br />

che era il mio <strong>in</strong>terno agitato.<br />

Non ricordi il suo cognome da nubile?<br />

Mi chiese la psicologa di Quimper.<br />

Eh, ecco, mh, no, beh, no. Dissi io. E <strong>in</strong>tanto<br />

pensavo al napoletanissimo cognome<br />

da nubile di mia nonna, e allo<br />

sconosciutissimo cognome di mia bisnonna,<br />

e a quanto dovessi sembrar<br />

loro miserabile a non sapere il cognome<br />

di mia nonna ma il quartiere di<br />

nascita sì, mentre l’onda grigia e ricurva<br />

si faceva di momento <strong>in</strong> momento<br />

più vic<strong>in</strong>a, m<strong>in</strong>acciosa, <strong>in</strong>combente,<br />

pronta ad abbattersi sull’esteso<br />

bagnasciuga appoggiato sopra quel<br />

pezzo di cervello che come volta celeste<br />

ha un emisfero emotivo.<br />

Puoi dirci qualcos’altro, per aiutarci a<br />

saperne di più? Un ricordo, una foto,<br />

una cosa qualunque? Per esempio, a<br />

che età partì per l’Italia? Mi chiese ancora<br />

l’educatore di Quimper.<br />

No, beh, <strong>in</strong>somma, il ricordo, adesso,<br />

beh, sì, mh, il ricordo, no, il ricordo,<br />

beh, ora non, aspettate, mia nonna<br />

andò via dalla Francia quando io, lei,<br />

beh, un attimo, più o meno, sì, mh,<br />

provo a pensarci e poi magari vi scrivo,<br />

ci sentiamo, ecco, <strong>in</strong> qualche modo,<br />

mh, prima o poi.<br />

Splaaasssshhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!<br />

La cena dopo cont<strong>in</strong>uò, io tornai nel<br />

mio silenzio comodo comodo; raccoglievo<br />

conchiglie sulla spiaggia, tiravo<br />

su le sedie a sdraio spezzate, cercavo di<br />

cucire la stoffa degli ombrelloni che<br />

l’onda anomala aveva appena distrutto.<br />

Ci stavo anche bene, e sembrava tutto<br />

f<strong>in</strong>ito lì. Ma poi l’educatrice di Quimper<br />

mi mise davanti un foglio, e io ci scrissi<br />

sopra il mio <strong>in</strong>dirizzo.<br />

Non ero <strong>in</strong>vece più al duty free, ma<br />

ero a casa mia, tre settimane dopo,<br />

quando mi arrivò una lettera grande,<br />

beige come solo le buste francesi beiges<br />

sanno essere. Proveniva da Quimper.<br />

La aprii con l’animo e la cura dell’artificiere<br />

professionista.<br />

C’erano opuscoli turistici, pieghevoli<br />

di nome e dépliants di cognome, programmi<br />

della stagione operistica e<br />

teatrale, elenchi dei parchi acquatici<br />

più belli e più acquatici della regione.<br />

E una lettera.<br />

La lettera era scritta da due ospiti della<br />

struttura <strong>in</strong> cui lavoravano gli educatori<br />

e la psicologa di Quimper.<br />

Bonjour Guido! Et «bonjour a ta grandemère»,<br />

Laurence nous a raconté qu’elle<br />

est née a Quimper.<br />

Quell’esordio mi bruciava e mi confondeva,<br />

mi <strong>in</strong>chiodava alle mie sciocche<br />

responsabilità di nipote degenere<br />

o solo immemore, l’onda anomala<br />

adesso l’avvertivo da qualche parte<br />

nei pressi dell’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o, qualcuno mi<br />

aveva rimesso sulla testa il cappello<br />

di ghisa con tanto di sottogola serrato<br />

sul pomo d’Adamo, ansimavo, avevo<br />

paura di leggere oltre ma non tanto da<br />

smettere di leggere oltre, il cuore faceva<br />

a gara con se stesso per v<strong>in</strong>cere<br />

un’<strong>in</strong>utile e solipsistica gara di velocità,<br />

f<strong>in</strong>ché non arrivai alla parte sulla<br />

bisnonna.<br />

Hai chiesto a tua nonna il cognome di<br />

tua bisnonna? Se ce lo fai sapere, noi<br />

possiamo fare una ricerca al comune<br />

di Quimper e scoprire qualcosa su di<br />

lei, che ne dici?<br />

Allora capii.


Capii che al duty free di Bruxelles, tre<br />

settimane prima, oltre a non aver comprato<br />

né souvenir né remember, oltre<br />

ad aver bighellonato e portato la valigetta<br />

fucsia <strong>in</strong> giro tra le corsie, avevo<br />

compiuto altre due cose degne di nota<br />

e <strong>in</strong>dicative di quel che sono; una certa<br />

e l’altra probabile: avevo certamente<br />

dimenticato di aver parlato anche<br />

della bisnonna, alla cena della sera<br />

precedente. E avevo probabilmente<br />

<strong>in</strong>ventato balbettii, occhi bassi, sensi di<br />

colpa tsunamici, vergogne postdatate.<br />

Chissà cos’altro avevo immag<strong>in</strong>ato e<br />

dopo tras<strong>formato</strong> <strong>in</strong> pseudorealtà e<br />

dopo ancora <strong>in</strong> autentica amnesia di<br />

pseudorealtà, tra la cena e il duty free:<br />

impossibile ormai saperlo. Forse aver<br />

svolto nelle quarantott’ore precedenti<br />

una formazione anglo-francese dedicata<br />

al sogno aveva un ruolo <strong>in</strong> questo<br />

sfasamento, <strong>in</strong> questa permeabilizza-<br />

zione dei conf<strong>in</strong>i tra sogno, fantasia e<br />

realtà, ma non era detto. No, non era<br />

detto. In f<strong>in</strong> dei conti non era la prima<br />

volta che scivolavo su confusioni e <strong>in</strong>terferenze<br />

del genere.<br />

E capii anche dell’altro. Che nulla di<br />

tutto questo era importante. Non stavolta.<br />

E che c’era una cosa da fare;<br />

quella sì, importante.<br />

Adesso rispondo alla lettera, alla f<strong>in</strong>e<br />

pensai. Prima però chiamo mia nonna<br />

così mi dice il cognome della bisnonna.<br />

Èanche tanto che non la<br />

sento, sarà contenta. Già che ci sono le<br />

chiedo anche qualche <strong>in</strong>formazione<br />

<strong>in</strong> più: era nata al centro di Quimper o<br />

<strong>in</strong> periferia, la bisnonna? Come si chiamava<br />

di nome? Cosa ricordi di lei? Secondo<br />

te amava l’oceano e le sue<br />

onde anomale o ne aveva paura? Poi<br />

le dico: sai che adesso due vecchietti<br />

per merito delle tue <strong>in</strong>formazioni se-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

guiranno le sue tracce, faranno <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

su di lei, e grazie a queste <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

saranno forse meno tristi, o depressi, o<br />

solamente annoiati? E sai che quando<br />

mi diranno cos’hanno scoperto e io lo<br />

dirò a te, secondo me anche tu sarai<br />

meno triste? E sai che anch’io, ora che<br />

ti chiamo, sono meno triste, sempre<br />

meno triste, per niente triste, se solo<br />

penso a te, alla bisnonna, all’oceano,<br />

all’abbassamento generale del livello<br />

di tristezza e a quei vecchietti bretoni<br />

abbarbicati al nostro albero genealogico?<br />

Sai come si chiama, questo? Circolo<br />

virtuoso. E sai per caso, per le associazioni<br />

al circolo virtuoso, come<br />

funziona, se c’è da aspettare il CDA?<br />

(No, quest’ultima domanda forse non<br />

gliela faccio). <br />

11


FARETE<br />

12<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Dalla mail<br />

alla stretta di mano.<br />

Lunedì 17 e Martedì 18 Settembre,<br />

presso l’Unipol Arena di Casalecchio<br />

di Reno (Bo), cent<strong>in</strong>aia di imprese,<br />

tra le quali CADIAI, hanno partecipato<br />

come espositori ad una “due<br />

giorni” che ha costituito, di fatto, la<br />

vetr<strong>in</strong>a delle produzioni, delle lavorazioni,<br />

della subfornitura, dei servizi<br />

che il sistema produttivo bolognese<br />

offre <strong>in</strong> tutti i settori.<br />

È questo lo svolgimento di“FARETE -<br />

Le imprese fanno network”, un momento<br />

organizzato con Legacoop<br />

Bologna, <strong>in</strong> collaborazione con il<br />

Gruppo Sabat<strong>in</strong>i, con l’obiettivo di<br />

fare <strong>in</strong>contrare le imprese tra di loro.<br />

L’appuntamento ha consentito nelle<br />

due giornate, a tutte le imprese piccole,<br />

medie e grandi di presentarsi e<br />

di conoscersi alla ricerca di possibili<br />

clienti, fornitori, partner commerciali<br />

e produttivi. <br />

attività sociale<br />

GAIA, un progetto<br />

per Bologna e<br />

i suoi abitanti<br />

CADIAI ha sottoscritto<br />

il protocollo di adesione<br />

per la piantumazione<br />

di nuovi alberi.<br />

Il progetto GAIA rientra nel più vasto<br />

piano ambientale “Life+Programme”<br />

promosso e cof<strong>in</strong>anziato<br />

dall’Unione Europea, volto a <strong>in</strong>crementare<br />

le aree verdi di Bologna attraverso<br />

la piantagione di nuovi alberi<br />

con l'obiettivo di contrastare i cambiamenti<br />

climatici, migliorare la qualità<br />

dell'aria e l'ambiente urbano.<br />

L'<strong>in</strong>iziativa è promossa dal Comune di<br />

Bologna, <strong>in</strong> qualità di coord<strong>in</strong>atore, Impronta<br />

Etica, di cui CADIAI è socia, <strong>in</strong>sieme<br />

a Cittalia - Fondazione Anci Ricerche,<br />

Istituto di Biometeorologia -<br />

CNR e Un<strong>in</strong>dustria Bologna e si basa<br />

sulla realizzazione di partnership pubblico-privato<br />

tra il Comune e le aziende<br />

presenti a livello locale che decidono di<br />

contribuire al progetto compensando<br />

le emissioni derivanti dalle loro attività.<br />

Il progetto, di durata triennale, porterà<br />

alla piantagione di 3.000 alberi<br />

sul territorio comunale entro il 2013 e<br />

consentirà di mettere a punto un sistema<br />

di governance ambientale applicabile<br />

per il futuro.<br />

Verranno <strong>in</strong>terrate piante a crescita rapida<br />

e autoctone, come l’ontano, il frass<strong>in</strong>o<br />

e l’olmo, più idonee a immagazz<strong>in</strong>are<br />

maggiori quantitativi di CO2.<br />

CADIAI già da questa estate ha<br />

espresso la propria volontà di aderire<br />

al progetto e, ad <strong>in</strong>izio Settembre,<br />

ha siglato formalmente il protocollo di<br />

<strong>in</strong>tesa con il Comune versando 1.000€<br />

che equivalgono alla piantumazione di<br />

c<strong>in</strong>que alberi, il corrispettivo della realizzazione<br />

del Bilancio <strong>Sociale</strong> preventivo<br />

e consuntivo nonché dei numeri di<br />

<strong>Scoop</strong> <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di CO2.


Race for the Cure 2012<br />

Il 30 Settembre si è svolta<br />

la sesta edizione della<br />

m<strong>in</strong>imaratona di raccolta<br />

fondi per la ricerca contro<br />

i tumori del seno.<br />

La Race for the Cure si riconferma un<br />

appuntamento a cui non mancare per<br />

Bologna e per <strong>Cadiai</strong>.<br />

Quest’anno si sono superati gli 11.000<br />

partecipanti (contro i 10.000 dell’anno<br />

scorso) tra i quali ben 81 erano i componenti<br />

della squadra <strong>Cadiai</strong>, dieci<br />

iscritti <strong>in</strong> più dell’anno scorso, senza<br />

contare gli iscritti dell’ultimo m<strong>in</strong>uto,<br />

quella matt<strong>in</strong>a stessa, magari con famiglia<br />

e amici.<br />

CADIAI, come <strong>in</strong> passato, ha sostenuto<br />

il costo d’iscrizione di soci e dipendenti,<br />

versando così 810 euro all’associazione<br />

Komen Italia.<br />

Anche per quest’anno <strong>Cadiai</strong> ha riconfermato<br />

l’adesione anche al servizio di<br />

prevenzione messo <strong>in</strong> atto dalla Komen<br />

proprio presso gli stand dei Giard<strong>in</strong>i<br />

Margherita e che ha permesso di<br />

prenotare viste senologiche, ecografie<br />

e mammografie, completamente gratuite,<br />

per le socie e le dipendenti che<br />

ne avessero fatto richiesta. <br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

I pomeriggi<br />

letterari di CADIAI<br />

Di seguito il Decalogo della lettura,<br />

tratto da Come un romanzo di Daniel<br />

Pennac:<br />

1. Il diritto di non leggere.<br />

2. Il diritto di saltare le pag<strong>in</strong>e.<br />

3. Il diritto di non f<strong>in</strong>ire un libro.<br />

4. Il diritto di rileggere.<br />

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.<br />

6. Il diritto al bovarismo.<br />

7. Il diritto di leggere ovunque.<br />

8. Il diritto di spizzicare.<br />

9. Il diritto di leggere a voce alta.<br />

10. Il diritto di tacere.<br />

Ci piace aggiungere anche un undicesimo<br />

diritto, quello di leggere <strong>in</strong><br />

compagnia trascorrendo un pomeriggio<br />

diverso con colleghi e amici.<br />

Leggere un proprio racconto, un<br />

brano di un romanzo famoso, una ricetta<br />

di cuc<strong>in</strong>a o semplicemente<br />

ascoltare le letture altrui: mercoledì<br />

7 novembre alle ore 17.30 vieni <strong>in</strong><br />

via Paolo Frisi 9/A e partecipa ai Pomeriggi<br />

Letterari di <strong>Cadiai</strong>.<br />

Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni e adesioni è<br />

possibile contattare l’Ufficio Market<strong>in</strong>g<br />

(g.casar<strong>in</strong>i@cadiai.it).<br />

13


Chi ha mai sentito<br />

parlare del SET?<br />

Sta compiendo un anno<br />

e pochi lo conoscono.<br />

A Maggio 2011 CADIAI, ASSCOOP e<br />

ADA, riunite <strong>in</strong> raggruppamento temporaneo,<br />

si sono aggiudicate la gara<br />

d’appalto <strong>in</strong>detta dall’Azienda USL di<br />

Bologna, <strong>in</strong>erente ai servizi socio-educativi<br />

per persone disabili del Distretto<br />

di Bologna.<br />

Nasce così il SET: Servizio Educativo<br />

Territoriale e, come ogni ‘set’ che si rispetti,<br />

gli attori sono condotti da abili<br />

registi e si ‘muovono’ all’<strong>in</strong>terno di una<br />

scenografia che comprende l’<strong>in</strong>tero territorio<br />

cittad<strong>in</strong>o.<br />

L’organico, composto da diciotto<br />

professionisti tra educatori e assistenti<br />

sociali è ripartito su due poliambulatori:<br />

uno con sede <strong>in</strong> via Tiar<strong>in</strong>i<br />

(zona Piazza dell’Unità) e uno <strong>in</strong> via<br />

Beroaldo (zona San Donato). Essi rappresentano<br />

un punto di riferimento per<br />

i cittad<strong>in</strong>i residenti nelle zona Ovest ed<br />

Est di Bologna. Il poliambulatorio di<br />

‘appartenenza’, legato al quartiere di<br />

residenza, permette agli educatori/assistenti<br />

sociali una conoscenza più dettagliata<br />

del territorio, l’<strong>in</strong>tegrazione e la<br />

concertazione delle risorse disponibili,<br />

<strong>in</strong>oltre facilita gli spostamenti per gli<br />

utenti afferenti al Servizio Disabili e<br />

rende più semplice il lavoro di rete con<br />

i soggetti del territorio.<br />

Per il SET il “lavoro di rete” si compone<br />

di due aspetti: da un lato il prodotto<br />

dell’<strong>in</strong>terazione tra Servizi e dall’altro il<br />

lavoro di persone che si muovono per<br />

una f<strong>in</strong>alità comune, il bisogno<br />

espresso dall’utenza. All’<strong>in</strong>terno del<br />

SET, <strong>in</strong>fatti, si svolgono sia attività mirate<br />

alle relazioni formali con l’istituzione<br />

(USSI), le strutture (polisportive,<br />

associazioni o gruppi di volontariato)<br />

14<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

monografia<br />

sia il lavoro di relazione tra persone fisiche<br />

che si sostanzia non tanto <strong>in</strong> atti<br />

formali quanto piuttosto <strong>in</strong> scelte<br />

d’azione dei soggetti stessi (figure professionali<br />

e non) e delle persone significative<br />

più prossime.<br />

Il personale del SET, <strong>in</strong> seguito alle segnalazioni<br />

degli operatori dell’USSI,<br />

prende <strong>in</strong> carico le persone con disabilità<br />

che necessitano di <strong>in</strong>terventi, di<br />

tipo sociale e riabilitativo, utili a migliorare<br />

la loro qualità di vita. Nello specifico<br />

tre sono gli ambiti entro cui viene<br />

svolto il lavoro di educatori ed assistenti<br />

sociali del SET:<br />

- occupazionale/area lavoro;<br />

- socio-educativo di tempo libero;<br />

- segretariato sociale/professionale.<br />

Il settore occupazionale è svolto da<br />

educatori professionali che accompagnano<br />

l’utente verso il percorso<br />

lavorativo o occupazionale più rispondente<br />

alle caratteristiche della<br />

persona, e compatibile con le propensioni<br />

e le preferenze da essa stessa<br />

espresse. In particolare, l’educatore SET<br />

attua <strong>in</strong>izialmente una osservazione<br />

mirata alla verifica dei requisiti e, come<br />

spesso accade nel caso di giovani<br />

adulti che hanno da poco term<strong>in</strong>ato il<br />

ciclo di studi, ne valuta il grado di‘identità<br />

lavorativa’ nonché le competenze<br />

spendibili <strong>in</strong> ambito professionale. Parallelamente<br />

ed <strong>in</strong> stretta collaborazione<br />

con il case manager dell’USSI Disabili,<br />

il percorso di analisi procede<br />

anche rispetto alle offerte del territorio<br />

attraverso la ricerca di sedi di Borsa Lavoro,<br />

contatti con aziende virtuose e<br />

disponibili ad accogliere personale con<br />

disabilità, aste, bandi di concorso, stage<br />

o corsi professionalizzanti.<br />

La fase di raccolta <strong>in</strong>formazioni/osservazione<br />

è seguita dalla costruzione di<br />

un’ipotesi di progetto, che può andare<br />

<strong>in</strong> diverse direzioni: dalla borsa-lavoro<br />

di mantenimento delle abilità, al bilancio<br />

di competenze <strong>in</strong> sedi specificamente<br />

predisposte, alle attività propedeutiche<br />

all’area lavoro, al sostegno <strong>in</strong> ambito occupazionale<br />

e alla borsa-lavoro f<strong>in</strong>alizzata<br />

all’assunzione.<br />

I bisogni espressi da utenti e famiglie<br />

riguardano anche l’ambito del<br />

‘tempo libero’. Spesso le persone disabili,<br />

soprattutto dove il deficit riguarda<br />

l’area cognitiva ed <strong>in</strong>tellettiva,<br />

rischiano di condurre una vita segnata<br />

da esclusione sociale ed emarg<strong>in</strong>azione.<br />

Nonostante il panorama dell’as-


sociazionismo e del volontariato a Bologna<br />

sia particolarmente attivo, il SET<br />

come realtà parallela al Servizio pubblico,<br />

ha sempre mantenuto il suo<br />

ruolo importante nel far fronte ad<br />

un’elevata richiesta di attività mirate <strong>in</strong><br />

particolar modo alla socializzazione.<br />

La pluriennale esperienza degli operatori<br />

SET, che già prima della gara d’appalto<br />

lavoravano <strong>in</strong> questo settore, ha<br />

permesso, anche nella nuova organizzazione,<br />

non solo il mantenimento<br />

delle attività più significative già <strong>in</strong> essere,<br />

ma anche lo sviluppo di nuove attività,<br />

per far fronte alle richieste dell’utenza.<br />

Il panorama delle attività è<br />

vario e co<strong>in</strong>volge circa centoc<strong>in</strong>quanta<br />

disabili, giovani e meno giovani.<br />

Lo sport rappresenta una delle attività<br />

nelle quali si riesce a co<strong>in</strong>volgere<br />

il maggior numero di utenti. Ciò<br />

è possibile sia perché sono diverse le<br />

realtà proposte dal SET sul territorio<br />

cittad<strong>in</strong>o (calcetto, basket, pallavolo,<br />

nordic walk<strong>in</strong>g) sia perché lo sport <strong>in</strong> sé<br />

è un “mezzo”che facilita le relazioni <strong>in</strong>terpersonali,<br />

favorisce la socializzazione<br />

ed è spesso vissuto dalle persone<br />

come attività riabilitativa, ‘che fa bene’<br />

(<strong>in</strong>fortuni permettendo...).<br />

Misurarsi con compagni di squadra,<br />

allenatori, educatori presenti sul<br />

campo e porsi obiettivi specifici (il risultato<br />

f<strong>in</strong>ale, il miglioramento del<br />

proprio stato fisico e l’apprendimento<br />

della tecnica) permette alle persone,<br />

ad ogni livello, agonistico e non, di<br />

mettersi alla prova, imparare a conoscere<br />

i propri limiti e capacità.<br />

La crescita personale e la cono-<br />

scenza di sé sono favorite anche da<br />

attività di tipo espressivo, le quali, diversamente<br />

da quanto accade per lo<br />

sport, pongono una primaria attenzione<br />

alla comunicazione <strong>in</strong>terpersonale,<br />

alla rielaborazione dei vissuti<br />

emotivi <strong>in</strong> un contesto strutturato e sicuro.<br />

Si propongono qu<strong>in</strong>di laboratori<br />

teatrali, di pittura, di danza.<br />

Il settore socio-educativo offre <strong>in</strong>oltre<br />

uscite serali di socializzazione, soggiorni<br />

sulla neve o al mare, trasferte<br />

con gruppi sportivi e brevi week-end<br />

fuori porta con la f<strong>in</strong>alità di far sperimentare<br />

nuove esperienze ai giovani e<br />

dare uno spazio di vacanza a chi difficilmente<br />

potrebbe permettersi le proposte<br />

del mercato turistico.<br />

Una particolare attenzione è posta<br />

ai progetti con target specifici:<br />

gruppi rivolti ai giovanissimi del Servizio<br />

(under 20) per promuovere l’autonomia<br />

e lavorare sull’orientamento<br />

spazio-temporale <strong>in</strong> situazioni nuove<br />

o complesse; gruppi educativi per persone<br />

con disabilità acquisita che devono<br />

imparare a misurarsi con un<br />

‘nuovo sé’, con esigenze diverse;<br />

gruppi di sostegno all’affettività rivolto<br />

<strong>in</strong> particolare a ragazze e condotto<br />

da personale con competenze<br />

<strong>in</strong> ambito psicologico.<br />

Inoltre, gli operatori SET si trovano impegnati<br />

nello svolgimento di attività<br />

<strong>in</strong>terne a gruppi appartamento di<br />

transizione di proprietà dell’AUSL.<br />

Questo comporta una presenza di<br />

educatori che possano svolgere un affiancamento<br />

nelle attività di vita quotidiana<br />

a persone con disabilità lieve e<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

medio lieve e con problematiche legate<br />

ad aspetti relazionali oltreché sociali<br />

ed economici.<br />

Il lavoro di segretariato sociale, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />

è coord<strong>in</strong>ato dallo staff di assistenti<br />

sociali SET che svolge la funzione di<br />

“Filtro” gestendo il primo contatto con<br />

l’utenza attraverso la verifica dei requisiti<br />

essenziali di accesso al Servizio.<br />

Rientrano tra le competenze delle<br />

assistenti sociali, <strong>in</strong>oltre, i seguenti <strong>in</strong>terventi<br />

di affiancamento e mediazione<br />

f<strong>in</strong>alizzati alla promozione della<br />

vita autonoma:<br />

- pratiche sanitarie, pensionistiche (Patronati<br />

e CAF), legali (amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

di sostegno, permessi di soggiorno<br />

ecc…), amm<strong>in</strong>istrative (Bonus, agevolazioni<br />

fiscali, ecc.);<br />

- edilizia residenziale pubblica;<br />

- sviluppo rete territoriale (Terzo settore<br />

e Privato <strong>Sociale</strong>);<br />

- consulenza f<strong>in</strong>alizzata all’adattamento<br />

dell’ambiente domestico.<br />

Il SET rappresenta qu<strong>in</strong>di una realtà<br />

che nasce dall’esternalizzazione di servizi<br />

da parte dell’Azienda Pubblica per<br />

rispondere alla crescente domanda<br />

dei cittad<strong>in</strong>i.<br />

Con un anno di esperienza alle spalle<br />

possiamo da una parte vantare un gran<br />

numero di <strong>in</strong>terventi effettuati ma ancora,<br />

dentro e fuori dalle Cooperative<br />

che ne fanno parte, pochi lo conoscono;<br />

e allora il nostro contributo<br />

parte da qui: un articolo su <strong>Scoop</strong>. <br />

15


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Sarebbe stata<br />

la solita domenica<br />

e <strong>in</strong>vece…<br />

Pic-nic di Ferragosto<br />

per gli anziani della<br />

Casa-residenza di Crevalcore<br />

attualmente ospitata, a causa<br />

degli effetti del terremoto,<br />

a “Parco del Navile”.<br />

di Vanessa Re e Andrei Irod Simion<br />

Sarebbe stata la solita domenica e <strong>in</strong>vece,<br />

dopo la colazione, abbiamo accompagnato<br />

gli ospiti <strong>in</strong> giard<strong>in</strong>o per<br />

far godere anche a loro un po’ di fresco,<br />

dimenticando così tutta quell’afa<br />

che ci ha accompagnato durante quest’estate.<br />

A quel punto, vedendoli felici e sorridenti<br />

ci è venuta un’idea… e che idea!<br />

Trasformare il pranzo previsto nella<br />

struttura <strong>in</strong> un pic-nic, e perché no?, festeggiare<br />

il Ferragosto che era alle porte.<br />

Avuta l’entusiasta autorizzazione della<br />

nostra responsabile Anna Maria Ghilli,<br />

abbiamo proceduto con i preparativi.<br />

Detto fatto, abbiamo <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciato ad<br />

apparecchiare <strong>in</strong> giard<strong>in</strong>o e subito<br />

dopo ci siamo dati da fare per trovare<br />

una colonna sonora degna dell’occasione.<br />

Così, con la musica di sottofondo,<br />

gli ospiti hanno cantato <strong>in</strong> attesa<br />

del pranzo.<br />

Dopo aver distribuito il pasto, ci siamo<br />

seduti accanto a loro co<strong>in</strong>volgendo<br />

tutti i parenti presenti, tutti soddisfatti<br />

e felici delle ore trascorse <strong>in</strong> maniera<br />

diversa. È stato uno splendido momento<br />

di aggregazione e di soddisfazione<br />

personale.<br />

Non possono mancare i r<strong>in</strong>graziamenti<br />

alla nostra collega <strong>in</strong>fermiera W<strong>in</strong>nie e<br />

alle cuoche che ci hanno aiutato e sostenuto<br />

<strong>in</strong> questa <strong>in</strong>iziativa.<br />

Di seguito alcuni giudizi espressi dagli<br />

utenti:<br />

16<br />

Z. D.<br />

“A me è piaciuto moltissimo, mi ha risollevato<br />

<strong>in</strong> morale perché le domeniche<br />

negli ospedali sono sempre tristi e<br />

<strong>in</strong>vece così ho passato una domenica<br />

diversa.”<br />

V. G.<br />

“É andata benissimo, mi sono divertito<br />

perché c’erano molte persone e tutte<br />

contente.”<br />

L. G.<br />

“Non mi aspettavo questa sorpresa, non<br />

so come r<strong>in</strong>graziarvi. Siete come una famiglia<br />

affettuosa.”<br />

C. I.<br />

“A me è piaciuto molto. Siamo stati <strong>in</strong><br />

compagnia al fresco. Fatte anche foto e<br />

tante risate.”<br />

O. M.<br />

“É stata una bella giornata.” <br />

servizi


Progetto g<strong>in</strong>nastica<br />

per anziani<br />

Si è concluso il progetto<br />

“Corso di G<strong>in</strong>nastica per<br />

Anziani con Deterioramento<br />

Cognitivo” organizzato<br />

nella Casa-residenza<br />

e centro diurno “San Biagio”.<br />

di Sabr<strong>in</strong>a St<strong>in</strong>ziani, Psicologa<br />

e Nicole Trambagioli, Tiroc<strong>in</strong>ante <strong>in</strong> Psicologia<br />

A Giugno 2012 è <strong>in</strong>iziato il progetto<br />

che prevedeva un corso di g<strong>in</strong>nastica<br />

dolce nella sala comune del Centro<br />

Diurno. Il gruppo, composto da tre<br />

ospiti della Casa-residenza e tre del<br />

Centro Diurno, ha eseguito per otto<br />

<strong>in</strong>contri una g<strong>in</strong>nastica dolce strutturata,<br />

un’ora di esercizi <strong>in</strong> posizione seduta<br />

con l’utilizzo di strumenti come<br />

pall<strong>in</strong>e e cerchi tutto al ritmo di musica.<br />

L’attività è stata suddivisa <strong>in</strong><br />

due parti, la prima prevedeva esercizi<br />

comb<strong>in</strong>ati per la mobilizzazione delle<br />

spalle, degli arti superiori/<strong>in</strong>feriori e<br />

della cervicale; la seconda prevedeva<br />

esercizi di rilassamento e di gioco al<br />

f<strong>in</strong>e di concludere con un saluto l’attività<br />

e consolidare il percorso fatto <strong>in</strong>sieme.<br />

Il progetto aveva come obiettivo<br />

quello di:<br />

- stimolare/mantenere le capacità cognitive<br />

1 ;<br />

- stimolare le capacità motorie 2 ;<br />

- limitare il decadimento cognitivo;<br />

- verificare se l’attività motoria possa<br />

favorire o <strong>in</strong>crementare l’autonomia<br />

manuale nelle funzioni motorie più<br />

semplici.<br />

Ad ogni ospite sono stati somm<strong>in</strong>istrati<br />

alcuni test psicologici prima e<br />

dopo l’attività al f<strong>in</strong>e di valutare alcuni<br />

<strong>in</strong>dici: cognitivi-comportamentali (processi<br />

di controllo) e di benessere psicologico<br />

(tono dell’umore).<br />

I risultati sono stati <strong>in</strong>coraggianti <strong>in</strong><br />

quanto quasi su ogni fronte c’è stato,<br />

anche se m<strong>in</strong>imo, un miglioramento<br />

ad eccezione della fluenza verbale 3 . Le<br />

medie riportate dopo l’attività motoria<br />

ci dimostrano come la partecipazione<br />

e il co<strong>in</strong>volgimento nel gruppo<br />

sia fondamentale per favorire un benessere<br />

psico-fisico globale.<br />

Il livello cognitivo globale nel corso di<br />

un mese è migliorato, ogni ospite ha<br />

avuto un punteggio migliore del mese<br />

precedente. In modo particolare per<br />

“l’<strong>in</strong>telligenza logica deduttiva fluida” 4<br />

gli ospiti hanno selezionato un numero<br />

maggiore di risposte corrette.<br />

Per quanto riguarda il tono dell’umore,<br />

i risultati sono gratificanti<br />

sotto ogni punto di vista. Il clima che si<br />

è creato durante l’attività motoria ha<br />

permesso di migliorare la dimensione<br />

socio-relazionale di alcuni ospiti.<br />

In modo particolare si è notato una<br />

partecipazione attiva degli ospiti che<br />

si sono dimostrati <strong>in</strong>teressati, proponendo<br />

di prolungare tale attività anche<br />

dopo la f<strong>in</strong>e del progetto. Si è cercato<br />

di rendere co<strong>in</strong>volgente e<br />

divertente l’attività proposta anche<br />

attraverso giochi di gruppo come il<br />

“bowl<strong>in</strong>g” e il passarsi la palla.<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Tali esercizi erano accompagnati da<br />

prove cognitive stimolanti la memoria<br />

e la fluenza verbale <strong>in</strong> un contesto di<br />

gioco. L’unione di esercizi cognitivi associati<br />

a quelli motori ha agevolato le<br />

performance degli ospiti con deterioramento<br />

cognitivo lieve.<br />

In conclusione questo progetto ha dimostrato<br />

come l’esercizio fisico tenda<br />

a rafforzare o mantenere le nostre “riserve”<br />

cognitive e motorie oltre ad essere<br />

un ottimo alleato contro la depressione<br />

e migliorare il tono dell’umore.<br />

Questo risultato conferma come l’attività<br />

motoria regolare possa essere una<br />

nuova strategia <strong>in</strong> grado di prevenire e<br />

rallentare la progressione del decl<strong>in</strong>o<br />

cognitivo, migliorando i processi di<br />

controllo esecutivo e lo stato di salute<br />

percepito. <br />

1. Funzioni esecutive, abilità spaziali, velocità di elaborazione<br />

e di controllo degli stimoli.<br />

2. Risvegliare/mantenere la padronanza di movimento,<br />

attenzione/prontezza di riflessi, recuperare/mantenere<br />

l’autonomia essenziale arti superiori,<br />

arti <strong>in</strong>feriori ed equilibrio misurato con<br />

l’aprassia ideomotoria.<br />

3. Capacità di elencare il maggior numero di parole<br />

<strong>in</strong> un m<strong>in</strong>uto. Misurato con il test FAS.<br />

4. Acquisizione di nuove abilità, analizzare problemi<br />

nuovi ed estrapolare una soluzione usando il ragionamento<br />

logico misurato con le Matrici di Raven.<br />

17


Verso una medic<strong>in</strong>a<br />

‘leggera’<br />

Primi passi nella ricerca<br />

di soluzioni meno costose<br />

e meno <strong>in</strong>vasive per garantire<br />

il diritto alla salute a chi<br />

non può esercitarlo <strong>in</strong> modo<br />

autonomo.<br />

di Marie Christ<strong>in</strong>e Melon, Psicologa<br />

Francesca Lancellotti, Geriatra<br />

Marco Domenicali, Geriatra<br />

Nel caso di persone con malattie croniche<br />

o polipatologie occuparsi seriamente<br />

della propria salute ricorrendo ai<br />

servizi sanitari territoriali e ospedalieri<br />

può diventare un vero e proprio lavoro<br />

e se l’autonomia motoria o la capacità<br />

espressiva sono per qualche ragione limitate<br />

l’impegno aumenta ancora, perché<br />

co<strong>in</strong>volge necessariamente un accompagnatore.<br />

Ma è nelle situazioni di <strong>in</strong>vecchiamento<br />

patologico, soprattutto se associate a<br />

gravi limitazioni della funzionalità motoria<br />

e/o cognitiva, che il sistema mostra<br />

tutti i suoi limiti. Proprio quando i<br />

bisogni sanitari si moltiplicano e le risorse<br />

personali si riducono drasticamente<br />

la sanità produce risposte lente,<br />

<strong>in</strong>adeguate, irragionevolmente costose<br />

sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i economici, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di riduzione della qualità di vita dei malati<br />

e di chi se ne prende cura.<br />

Raramente i poli sanitari e gli ospedali<br />

dispongono di personale <strong>formato</strong> per<br />

accogliere e <strong>in</strong>terpretare le necessità di<br />

persone con gravi disabilità psichiche<br />

congenite o acquisite, che sono scarsamente<br />

<strong>in</strong> grado di tollerare le lunghe<br />

attese imposte ai‘normali’, che spesso risentono<br />

molto del cambiamento ambientale,<br />

che sono poco o per nulla collaboranti<br />

e che richiedono assistenza<br />

cont<strong>in</strong>ua da parte di un caregiver<br />

esperto. L’<strong>in</strong>sieme di queste difficoltà fa<br />

sì che le persone anziane gravemente<br />

18<br />

servizi<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

disabili o i gravi disabili ormai vecchi<br />

spesso non possano usufruire di un<br />

programma di monitoraggio sanitario<br />

adeguato alle loro crescenti necessità.<br />

Negli ultimi tempi, però, il mercato degli<br />

apparecchi diagnostici ed elettromedicali<br />

registra un consistente aumento dell’offerta<br />

di apparecchiature portatili che<br />

consentirebbero di effettuare rapidi accertamenti<br />

e diagnosi domiciliari per pazienti<br />

con difficoltà nell'espressione e<br />

nel movimento, contribuendo a migliorarne<br />

la qualità di vita.<br />

Il progetto “Unità Diagnostica Mobile<br />

per pazienti geriatrici gravi” è<br />

nato con l’obiettivo più generale di<br />

migliorare l'accessibilità alle prestazioni<br />

diagnostiche e la qualità delle cure prestate<br />

agli anziani disabili o affetti da<br />

demenza e con quello più specifico di<br />

sperimentare la sostenibilità economica<br />

dell’impiego di queste nuove tecnologie<br />

nelle residenze per anziani e<br />

di verificarne la ricaduta sulle attività di<br />

cura quotidiane e sulla qualità di vita<br />

degli anziani. Più <strong>in</strong> dettaglio, ci si proponeva<br />

di:<br />

a. sviluppare programmi di sorveglianza<br />

specifici, eseguendo <strong>in</strong> residenza<br />

ecografie, analisi ur<strong>in</strong>e ed ECG<br />

e misurando la composizione corporea,<br />

il peso e la densità ossea;<br />

b.controllare l’efficacia delle terapie<br />

farmacologiche prescritte, riducendo<br />

lo spreco di farmaci <strong>in</strong>efficaci;<br />

c. migliorare il rapporto con l’ospedale,<br />

fornendo maggiori <strong>in</strong>formazio-<br />

ni sulle condizioni cl<strong>in</strong>iche dei malati<br />

e contribuendo alla riduzione dei<br />

tempi di degenza;<br />

d.<strong>in</strong>formare precocemente il personale<br />

addetto all’assistenza e i familiari<br />

sull' efficacia delle strategie<br />

terapeutiche e assistenziali adottate;<br />

e. formare tutto il personale socio sanitario<br />

delle residenze a riconoscere<br />

precocemente il dolore e il peggioramento<br />

funzionale negli anziani dementi<br />

o disabili;<br />

f. divulgare i risultati ottenuti e i metodi<br />

utilizzati.<br />

La sperimentazione – condotta da<br />

Marco Domenicali e da Francesca Lancellotti,<br />

medici geriatri da tempo attivi<br />

nelle residenze per anziani di CADIAI –<br />

ha <strong>in</strong>teressato tutti gli anziani e tutti gli<br />

operatori del settore.<br />

La durata prevista del progetto era<br />

di tre anni e mezzo. Per coprire i costi<br />

della formazione e il noleggio delle diverse<br />

attrezzature avevamo richiesto<br />

alla Fondazione Carisbo un f<strong>in</strong>anziamento<br />

di 50.000 euro, che dopo lunga<br />

e articolata valutazione si è ridotto a<br />

4000 e qualcosa. Questo ci ha obbligati<br />

a rimodulare i tempi e gli obiettivi<br />

del progetto: abbiamo mantenuto<br />

l’impegno sulla formazione a tappeto,<br />

perché l’<strong>in</strong>novazione, soprattutto<br />

<strong>in</strong> ambito socio sanitario, non può presc<strong>in</strong>dere<br />

dal co<strong>in</strong>volgimento attivo di<br />

tutto il personale; abbiamo scelto di<br />

concentrare l’attenzione su un solo<br />

problema sanitario – la sarcopenia –


molto diffusa nell’età anziana e causa<br />

frequente di molte complicanze; abbiamo<br />

impiegato un solo tipo di apparecchio<br />

- un impedenziometro<br />

multifrequenza Human IM plus II (10-<br />

250 KHz) - che una volta collegato a un<br />

computer portatile è <strong>in</strong> grado di valutare<br />

la composizione del corpo con il semplice<br />

posizionamento di due coppie di<br />

elettrodi su mani e piedi, misurando la<br />

percentuale di massa magra (muscoli),<br />

di massa grassa e di acqua <strong>in</strong>tra ed extra<br />

cellulare; abbiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dovuto ridurre<br />

la durata della sperimentazione da tre a<br />

un anno, tenendo fermo però il numero<br />

degli anziani valutati e delle strutture<br />

co<strong>in</strong>volte.<br />

La sarcopenia (letteralmente: povertà<br />

di carne) è una perdita degenerativa<br />

di muscolo scheletrico che dipende<br />

da diversi meccanismi e che <strong>in</strong>duce un<br />

alto rischio di sviluppare disabilità, peggioramento<br />

dell’equilibrio e della marcia,<br />

cadute, lesioni da pressione, con<br />

un generale decremento della qualità<br />

di vita dell’anziano. È importante per-<br />

ciò poter disporre di <strong>in</strong>formazioni sulla<br />

composizione corporea, <strong>in</strong> modo da<br />

realizzare una gestione veramente personalizzata<br />

e una seria prevenzione.<br />

Nel corso della sperimentazione<br />

sono stati valutati 191 anziani, con<br />

tre rilevazioni ripetute a distanza di<br />

quattro mesi. L'età media era di 83 anni<br />

(± 10), il 75% erano femm<strong>in</strong>e e il 25%<br />

maschi. Le rilevazioni sono state effettuate<br />

presso le strutture di residenza,<br />

concordando gli orari con i gruppi di lavoro<br />

<strong>in</strong> modo da perturbare il meno<br />

possibile le rout<strong>in</strong>e programmate. Poiché<br />

si aveva la necessità di valutare l’anziano<br />

<strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>a, le rilevazioni<br />

sono state effettuate prevalentemente<br />

negli orari delle rimesse a letto serali o<br />

delle alzate mattut<strong>in</strong>e. L’evidente vantaggio<br />

della tecnica è che un unico<br />

accesso del medico <strong>in</strong> struttura è bastato<br />

per valutare f<strong>in</strong>o a sessanta anziani,<br />

<strong>in</strong> un tempo non superiore alle<br />

due ore. Nessun anziano ha manifestato<br />

disagio o rifiuto del trattamento, molti<br />

apparivano francamente divertiti dalla<br />

Il tempo del raccolto a Granarolo<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

novità. Gli operatori delle strutture e gli<br />

<strong>in</strong>fermieri hanno collaborato con entusiasmo<br />

e con il massimo impegno.<br />

Circa il 20% degli anziani valutati presentava,<br />

alla prima rilevazione, una riduzione<br />

della massa magra anche con<br />

m<strong>in</strong>ime variazioni di peso: la pianificazione<br />

di trattamenti preventivi e di recupero<br />

specifici ha portato al miglioramento<br />

delle condizioni nutrizionali <strong>in</strong><br />

quasi la metà delle situazioni. Sono stati<br />

anche confermati i dati <strong>in</strong> letteratura: le<br />

persone sarcopeniche e iponutrite<br />

hanno mostrato, nel tempo, un significativo<br />

peggioramento delle condizioni<br />

funzionali e un aumentato rischio di sviluppare<br />

lesioni da pressione.<br />

La formazione, ripetuta <strong>in</strong> più edizioni<br />

e <strong>in</strong> più sedi, ha co<strong>in</strong>volto l’86%<br />

degli operatori del settore. L’esperienza<br />

è già stata presentata a diversi<br />

convegni e un articolo scientifico sui<br />

dati raccolti è <strong>in</strong> fase di pubblicazione<br />

nel Giornale di Gerontologia, organo ufficiale<br />

della SIGG – Società Italiana di<br />

Geriatria e Gerontologia. <br />

Un brevissimo aggiornamento sul progetto “Facciamo <strong>in</strong>sieme la Ratatouille” che ha dato i primi frutti: a f<strong>in</strong>e Agosto<br />

gli ospiti del Centro Integrato Anziani di Granarolo hanno raccolto zidron, meranzeni e pondòr. Ecco a voi le<br />

foto… peccato che non possiamo farvi sentire i deliziosi profumi e sapori.<br />

19


servizi<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Gita al Lido di<br />

Casalecchio di Reno<br />

La Casa Residenza e Centro<br />

Diurno di San Biagio<br />

cont<strong>in</strong>ua il progetto<br />

delle uscite sul territorio.<br />

di Brunella Patelli, Animatrice<br />

Centro Diurno San Biagio<br />

29 Giugno. Questa volta la meta è stata<br />

il Lido di Casalecchio.<br />

In una splendida matt<strong>in</strong>ata di sole gli<br />

ospiti alle 8 di matt<strong>in</strong>a, erano già tutti<br />

pronti <strong>in</strong> attesa che arrivasse il pullman.<br />

Si percepiva l’allegria e la voglia di partire.<br />

Non era tanto il“lunghissimo”viaggio<br />

San Biagio–Lido, ma per alcuni di<br />

loro era l’aspettativa di rivedere questi<br />

luoghi conosciuti <strong>in</strong> gioventù <strong>in</strong> quanto<br />

molti di loro sono nati e vissuti a Casalecchio,<br />

oppure semplicemente perchè<br />

Un gradito<br />

pensionamento<br />

a Casa Rodari<br />

di Saverio Parrac<strong>in</strong>o, Operatore Casa Rodari<br />

Dopo quasi tredici anni di onoratissimo<br />

servizio, di fatica e di grande utilità<br />

il servoscala di Casa Rodari è andato<br />

<strong>in</strong> pensione per far posto al<br />

nostro nuovissimo ascensore.<br />

A causa di numerosi problemi tecnici<br />

e burocratici relativi all'istallazione,abbiamo<br />

atteso diverso tempo ma ora<br />

siamo consapevoli che attraverso lo<br />

sforzo di responsabili e addetti ai lavori<br />

avremo uno strumento prezioso<br />

mediante il quale potremo svolgere il<br />

nostro lavoro con più facilità e con<br />

maggiore sicurezza.<br />

I primi risultati visibili sono estrema-<br />

20<br />

uscire per fare una passeggiata è sempre<br />

piacevole.<br />

All’arrivo ci siamo seduti tutti attorno<br />

ad un tavolo nel parco del Lido.<br />

mente positivi,gli spostamenti dei nostri<br />

ospiti all'<strong>in</strong>terno della struttura sono<br />

agevoli, veloci e garantiscono ove è<br />

possibile quelle autonomie che per diverso<br />

tempo le barriere architettoniche<br />

ci avevano parzialmente limitato.<br />

Stiamo imparando con r<strong>in</strong>novata gioia<br />

quanto muoversi più liberamente ci<br />

dia la possibilità di raggiungere non<br />

solo luoghi ma obiettivi educativi e di<br />

riabilitazione tramite laboratori strutturati<br />

e numerose attività, godendoci<br />

a pieno tutti gli spazi della nostra<br />

grande struttura.<br />

La facilità negli spostamenti ci darà la<br />

grande possibilità di <strong>in</strong>crementare e<br />

migliorare il nostro apporto quotidiano<br />

rivolto a chi ogni giorno si<br />

muove con noi e tramite noi. <br />

Alcuni ospiti sono stati accompagnati a<br />

visitare la Chiusa ed il Reno, mentre altri<br />

sono rimasti all’ombra degli alberi a<br />

chiacchierare.


Ma il nostro tavolo pian piano si è piacevolmente<br />

allarato con altre persone<br />

esterne che, come noi, erano venute a<br />

passare una giornata all’aperto.<br />

Gli ospiti si sono <strong>in</strong>trattenuti non solo<br />

fra di loro, ma con mamme e bamb<strong>in</strong>i e<br />

persone di passaggio.<br />

Abbiamo poi raccontato la storia della<br />

Chiusa e di come nel corso degli anni si<br />

è evoluta ed è stata ricostruita a causa<br />

delle piene che l’hanno distrutta e la<br />

storia della nascita del Lido.<br />

Non è stato solo un semplice raccontare-ascoltare,<br />

ma, un cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong>tegrare<br />

di aneddoti da parte di tutti i presenti,<br />

compresi gli esterni che si erano<br />

uniti alla nostra compagnia.<br />

La pace del luogo ha creato una bella<br />

atmosfera fra gli ospiti presenti ma<br />

mancava qualcosa...<br />

Parlando, parlando <strong>in</strong>fatti la gola si<br />

secca e lo stomaco brontola, così è arrivato<br />

un bel gelato per tutti.<br />

Ner<strong>in</strong>a con molta arguzia si confida:<br />

“Sai, questo gelato è ottimo, non<br />

buono! Per di più aggiungo che è il<br />

migliore che ho mangiato <strong>in</strong> vita mia<br />

perchè è gratis...”.<br />

Maria: “Come sto bene qua fuori! Che<br />

bella giornata ! Sono felice perché sono<br />

con persone che mi vogliono bene”.<br />

Celest<strong>in</strong>a: “Maria, hai ragione, è davvero<br />

bello stare qui, a me sembra di essere<br />

tornata ragazz<strong>in</strong>a quando andavo<br />

<strong>in</strong> gita con i miei genitori...”.<br />

Enrica mi ha preso la mano e mi ha<br />

confidato: “Mi riempio gli occhi con<br />

tutto questo verde e il naso con il profumo<br />

dell’acqua vic<strong>in</strong>a e dell’erba. Poi<br />

mi godo questa pace e la vostra compagnia.<br />

È tanto che non esco... Pensa<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

che questa notte ho riposato poco<br />

per l’emozione di fare questa passeggiata.<br />

Adesso che sono qui me ne sto<br />

ad occhi chiusi, ma mica dormo... sto<br />

prendendo tutti questi momenti dentro,<br />

così posso portarmeli per sempre<br />

con me!”. <br />

21


numero 37<br />

settembre 2012<br />

Chi si ricorda?<br />

Il Centro Diurno Anziani<br />

“I Tulipani” compie 10 anni.<br />

di Anna Chiara Achilli, Coord<strong>in</strong>atrice<br />

Attività Centri Diurni e Musicoterapeuta<br />

Suona la campanella, si apre il registro<br />

e dopo l’appello, l’<strong>in</strong>terrogazione:<br />

“Vediamo un po’… chi si ricorda…<br />

quando è nato il Centro Diurno Anziani<br />

‘I Tulipani’?”.<br />

Sicuramente... a noi… ci ricorda qualcosa…<br />

ma questa è stata la prima domanda<br />

di “geografia” rivolta, venerdì<br />

21 Settembre, a Paola Pettazzoni, coord<strong>in</strong>atrice<br />

dal 2008 del Centro Diurno<br />

Anziani “i Tulipani”, <strong>in</strong> uno sketch <strong>in</strong><br />

stile scolastico, divertente e orig<strong>in</strong>ale,<br />

presentato per la festa dei 10 anni di<br />

storia di una delle strutture per anziani<br />

CADIAI.<br />

Il 1 Giugno del 2002 nel Quartiere San<br />

Donato, più precisamente al Pilastro,<br />

quello che anticamente era un asilo ha<br />

cambiato generazione ed è diventato<br />

una struttura diurna per anziani.<br />

Quanti cambiamenti ci saranno stati <strong>in</strong><br />

tutti questi anni?! Coord<strong>in</strong>atrice, anziani<br />

e operatori, ma resta il centro<br />

diurno di sempre, così come l’ho conosciuto<br />

il mio primo giorno di lavoro,<br />

nel lontano 2006.<br />

Era un lunedì matt<strong>in</strong>a di Settembre, un<br />

sole settembr<strong>in</strong>o mi accompagnava al<br />

cancello, ero tesa come una corda di<br />

viol<strong>in</strong>o… sono musico terapeuta, la metafora<br />

fa proprio per me. Dentro di me<br />

mille domande: quanti e come saranno<br />

gli anziani? E se mi chiedono delle canzoni<br />

che non conosco? E i colleghi, <strong>in</strong>vece,<br />

come saranno?<br />

Tutte le mie ansie da prestazione da<br />

primo giorno di lavoro sono sparite immediatamente<br />

davanti al gruppo di anziani:<br />

Carol<strong>in</strong>a, oggi andata via da poco<br />

dal centro, aveva apprezzato molto le<br />

canzoni di guerra, Fortunato, tuttora al<br />

centro diurno, accompagnava il ritmo<br />

22<br />

delle canzoni con le mani (ancora oggi<br />

lo fa!), Bruna con il suo canto s<strong>in</strong>golare,<br />

più melodico del solito, seguiva il testo<br />

delle canzoni che proponevo, ma non<br />

posso dimenticare e ricordare Clara che<br />

richiedeva solo esclusivamente canzoni<br />

un po’ osé.<br />

In tutti i questi anni ognuno di loro mi ha<br />

dato qualcosa, mi hanno regalato la loro<br />

saggezza di anziano, le loro stranezze, il<br />

loro affetto e la loro voglia di fare e an-<br />

servizi<br />

che quella di non fare a volte, sono la<br />

mia memoria storica e musicale.<br />

Per questo abbiamo voluto ricordare<br />

tutti coloro che hanno fatto parte di<br />

questo centro <strong>in</strong> tutti questi anni, attraverso<br />

una festa a cui hanno aderito<br />

<strong>in</strong> molti, giovani ed anziani (erano presenti<br />

<strong>in</strong>fatti tutti i centri diurni anziani<br />

CADIAI).<br />

Come tutti i compleanni che si rispett<strong>in</strong>o,<br />

fondamentale i saluti della Presi-


dente della <strong>Cooperativa</strong> Franca Guglielmetti,<br />

moderatrice degli <strong>in</strong>terventi delle<br />

autorità: Luca Rizzo Nervo, Assessore<br />

Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria<br />

del Comune di Bologna e Amelia Frascaroli,<br />

Assessore alle politiche sociali<br />

nonché Simone Borsari, Presidente del<br />

Quartiere San Donato.<br />

Ha fatto da cornice la bellissima decorazione<br />

realizzata dagli anziani che, con<br />

l’aiuto degli operatori, hanno addob-<br />

bato il gazebo esterno al Centro Diurno<br />

con dei cartelloni, a forma di <strong>in</strong>dumenti,<br />

stesi ad asciugare sui fili da stendere<br />

colorati, <strong>in</strong>collate sopra di essi le<br />

foto di 10 anni di storia della struttura:<br />

l’<strong>in</strong>augurazione, gli eventi, le uscite, le<br />

attività, i progetti speciali; sono tutti ricordi<br />

che ripercorrono le tappe più im-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

portanti del nostro percorso.<br />

I colori dei fiori e i profumi delle erbe<br />

aromatiche hanno esaltato l’aria della<br />

festa: il garden terapeutico, protagonista<br />

durante tutta la festa, è stato soggetto<br />

pr<strong>in</strong>cipale della copert<strong>in</strong>a della rivista<br />

<strong>Scoop</strong> del mese di Dicembre 2011, così<br />

come del bimestrale a diffusione nazio-<br />

... segue a pag<strong>in</strong>a 24<br />

23


numero 37<br />

settembre 2012<br />

... segue da pag<strong>in</strong>a 23<br />

nale “Assistenza Anziani”. Il progetto<br />

speciale di giard<strong>in</strong>o terapeutico cont<strong>in</strong>ua<br />

nel tempo e anche nello “spazio”<br />

della struttura, tanto da permettere per<br />

il decennale la possibilità di realizzare,<br />

CADIAI al<br />

convegno sulle<br />

gravissime disabilità<br />

acquisite<br />

di M. C. Melon, Psicologa<br />

Sono tre, sul territorio di Bologna e prov<strong>in</strong>cia,<br />

i nuclei residenziali specializzati<br />

nell’accoglienza di persone con gravissime<br />

disabilità acquisite (DGR 2068/04)<br />

e sono affidati tutti a gestori del privato<br />

sociale accuratamente selezionati:<br />

CADIAI (CRA Virg<strong>in</strong>ia Grandi), ASP Poveri<br />

Vergognosi (CRA Giovanni Lercaro)<br />

e Ospedale privato Santa Viola.<br />

A quasi due anni dall’avvio dei nuclei,<br />

rappresentanti degli Enti gestori e rappresentanti<br />

delle Commissioni 2068<br />

dell’Azienda Usl di Bologna si sono <strong>in</strong>contrati<br />

giovedì 20 Settembre alla Casa<br />

dei Donatori di Sangue per fare il punto<br />

su “La qualità nella presa <strong>in</strong> carico delle<br />

persone con gravissima disabilità acquisita”.<br />

La matt<strong>in</strong>ata, aperta al pubblico, è<br />

stata dedicata all’ambito della residenzialità<br />

e le tre strutture hanno presentato<br />

un bilancio dell’attività di questi<br />

due anni; nel pomeriggio è seguito un<br />

workshop riservato alle sole commis-<br />

24<br />

con la nostra lavanda, dei sacchetti di<br />

stoffa profumati, <strong>in</strong>teramente confezionati<br />

dagli utenti del Centro e che<br />

sono stati regalati a tutti i partecipanti<br />

alla festa come ricordo della giornata.<br />

sioni aziendali, che hanno discusso<br />

della progettualità f<strong>in</strong>alizzata al mantenimento<br />

al domicilio. <br />

servizi<br />

Un tappeto di tulipani di carta spuntavano<br />

dal prato mentre la musica ripercorreva<br />

un repertorio di vecchi successi<br />

dimenticati, i pallonc<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>tanto, svolazzavano<br />

tra le r<strong>in</strong>ghiere.<br />

La professoressa piuttosto severa e pretenziosa<br />

cont<strong>in</strong>uava ad <strong>in</strong>terrogare le<br />

“alunne Oss”, con domande di storia ripercorrendo<br />

ricordi artistici e teatrali<br />

del centro: “Quando, tempo fa, sono<br />

entrata come operatore Oss al Centro -<br />

dice Angela Gatti - avevo un po’messo<br />

da parte la mia vena artistica , il Centro<br />

Diurno mi ha stimolato e mi ha permesso<br />

di riscoprirla <strong>in</strong>sieme agli anziani.<br />

L’oggetto che mi è piaciuto realizzare<br />

di più nel corso di questi dieci<br />

anni è stato senza dubbio il presepe”.<br />

Milena Zucch<strong>in</strong>i: “In tutti questi anni<br />

non ci siamo lasciati mai scappare l’occasione<br />

di divertire i parenti con recite<br />

di vario genere, gli anziani erano gli attori<br />

pr<strong>in</strong>cipali, io scrivevo la sceneggiatura<br />

e il copione”.<br />

Quante cose fatte e organizzate <strong>in</strong>sieme<br />

e quante ancora da fare, quanta<br />

passione, fatica, messa <strong>in</strong> ogni s<strong>in</strong>golo<br />

oggetto da pensare e poi da realizzare<br />

per Natale, per Pasqua, per tutte le feste.<br />

Quanta soddisfazione quando una<br />

festa riusciva bene, una gioia vedere<br />

gli anziani che si divertivano, gioiosi e,<br />

perché no!, anche commossi… sì, proprio<br />

come <strong>in</strong> questa giornata… proprio<br />

come questo decennale.<br />

Chissà se la domanda della professoressa<br />

tra dieci anni sarà: “Vediamo…<br />

chi si ricorda il decennale del Centro<br />

Diurno ‘I Tulipani’?”.


Il Nido d’Infanzia “T<strong>in</strong>toria” di M<strong>in</strong>erbio nel mese di<br />

Luglio ha ricevuto dal fornitore Multiutility S.p.A. il<br />

certificato che attesta l’utilizzo di energia elettrica da fonti<br />

r<strong>in</strong>novabili, non causando l’emissione di gas responsabili<br />

dell’effetto serra.<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Torna la “Giornata<br />

nazionale dei Risvegli per la<br />

ricerca sul coma - vale la<br />

pena” 7 Ottobre 2012,<br />

promossa dall’associazione<br />

di volontariato onlus “Gli<br />

amici di Luca” di Bologna.<br />

L’<strong>in</strong>iziativa giunta alla<br />

quattordicesima edizione<br />

<strong>in</strong>tende ancora una volta<br />

far riflettere <strong>in</strong>torno agli<br />

esiti di coma e agli stati<br />

vegetativi e creare<br />

un’alleanza terapeutica che<br />

riunisca strutture sanitarie,<br />

istituzioni, famiglie e terzo<br />

settore. Come ogni anno<br />

CADIAI è tra i sostenitori<br />

di questa <strong>in</strong>iziativa.<br />

25


numero 37<br />

settembre 2012<br />

L’emergenza<br />

non è f<strong>in</strong>ita<br />

Diamo un aggiornamento<br />

della situazione dei servizi<br />

di CADIAI dopo il sisma<br />

della scorsa primavera.<br />

Se l’attenzione sulle conseguenze del<br />

terremoto che ha colpito l’Emilia il<br />

Maggio scorso è calata col passare dei<br />

mesi, le conseguenze sono tutt’ora<br />

tangibili e di queste vogliamo darvi<br />

conto come precedentemente fatto<br />

nell’ultimo numero di <strong>Scoop</strong>.<br />

Per quanto riguarda il Settore Educativo,<br />

i servizi all’<strong>in</strong>fanzia hanno già<br />

riaperto fondamentalmente nei tempi<br />

previsti sebbene con una diversa organizzazione:<br />

il Nido“Le Nuvole”è aperto<br />

solo al piano terra per trentun bamb<strong>in</strong>i<br />

ed accoglienza degli altri bamb<strong>in</strong>i al<br />

Centro Infanzia con il mantenimento<br />

<strong>in</strong> servizio di tutto il personale.<br />

Per quanto riguarda il sostegno scolastico<br />

relativo all’appalto svolto dal<br />

Comune di Cento ma che riguarda anche<br />

i Comuni di Mirabello, Vigarano<br />

Ma<strong>in</strong>arda e Sant’Agost<strong>in</strong>o, i servizi<br />

presso i diversi plessi sono <strong>in</strong>iziati con<br />

un massimo di due settimane di ritardo<br />

rispetto il calendario previsto,<br />

entro f<strong>in</strong>e settembre partiranno il 95%<br />

degli <strong>in</strong>terventi dell’appalto.<br />

Situazione più complessa <strong>in</strong>vece per<br />

quanto riguarda <strong>in</strong>vece il Settore<br />

Servizi ai Disabili: il Centro Diurno<br />

“Accanto” per disabili adulti situato a<br />

Crevalcore è <strong>in</strong>agibile s<strong>in</strong> dal 20 Maggio<br />

scorso.<br />

La maggior parte degli utenti sono<br />

stati trasferiti ad Anzola Emilia al<br />

primo piano di un centro diurno per<br />

anziani mentre un altro gruppo di<br />

utenti è ospitato presso il centro<br />

diurno “Le Farfalle” gestito da CADIAI a<br />

San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto.<br />

26<br />

Non si sa ancora se e quando la struttura<br />

di Crevalcore verrà resa agibile.<br />

Per quanto riguarda il servizi di assistenza<br />

domiciliare, nei mesi Giugno e<br />

luglio due operatori della <strong>Cooperativa</strong>,<br />

che lavorano a San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto<br />

e Crevalcore, hanno svolto servizio<br />

come volontari della Croce Rossa<br />

presso le tende e le palestre della zona<br />

terremotata dando un notevole supporto<br />

nelle operazioni di soccorso. Il 9<br />

Luglio 2012 è stata chiusa la Palestra di<br />

Sant’Agata Bolognese come punto di<br />

emergenza e gli ospiti (tredici <strong>in</strong> totale)<br />

sono stati trasferiti presso gli Hotel<br />

e B&B di Crevalcore, San Giovanni<br />

<strong>in</strong> Persiceto e Bologna.<br />

Presso l’Hotel Europa di Crevalcore<br />

sono state ospitate tre persone che già<br />

si trovavano nella Palestra di Sant’Agata<br />

Bolognese a cui è stato garantito la<br />

cont<strong>in</strong>uità dell’assistenza primaria<br />

(igiene alla persona e consegna pasti<br />

pranzo/cena) tutti i giorni, compresi<br />

domenica e festivi.<br />

Dal 23 Agosto 2012 sono state smontate<br />

le tendopoli della Protezione Civile<br />

nel Comune di Crevalcore e diverse<br />

persone sono riuscite a rientrare<br />

nelle loro abitazioni o ospitati presso<br />

B&B della zona.<br />

Il Comune di Crevalcore ha richiesto a<br />

CADIAI di cont<strong>in</strong>uare a consegnare i<br />

pasti f<strong>in</strong>o al 30 Settembre 2012 presso<br />

l’Hotel Europa (tre ospiti) e B&B San<br />

Petronio di Castagnolo (un ospite) per<br />

un totale di otto pasti pranzo e cena.<br />

Per quanto riguarda il Settore Residenze<br />

Anziani, ha subito qualche<br />

lieve danno la casa-residenza di Granarolo,<br />

ad Altedo è attualmente danneggiata<br />

la centrale termica della residenza<br />

“Sandro Pert<strong>in</strong>i”; presso la<br />

casa-residenza “La Torre”, che aveva<br />

ospitato per un breve periodo alcuni<br />

sfollati, oltre ad alcuni danni di lieve<br />

entità, è dichiarata <strong>in</strong>agibile la palestra<br />

della struttura. Al “Virg<strong>in</strong>ia Grandi”<br />

l’ultimo ospite rimasto <strong>in</strong> struttura, fra<br />

quelli entrati per emergenza terre-<br />

servizi<br />

moto, è tornato al domicilio il 16 Agosto.<br />

In totale, al di fuori della lista d’attesa<br />

ord<strong>in</strong>aria gestita dal Distretto di<br />

Pianura Est, sono state ospitate 9 persone<br />

tra cui due ragazzi disabili di 27<br />

anni e una signora di 100 anni. Circa la<br />

metà di queste persone, nei giorni<br />

successivi alle scosse più violente,<br />

sono state sistemate aggiungendo un<br />

terzo posto letto <strong>in</strong> camere normalmente<br />

utilizzate per due ospiti. La Sala<br />

Polivalente, che pure era stata formalmente<br />

richiesta dal Comune di San<br />

Pietro, <strong>in</strong> caso di bisogno, come spazio<br />

di accoglienza a disposizione della<br />

Protezione Civile, non è mai stata utilizzata<br />

per questo scopo. A “Parco del<br />

Navile”, struttura che ha ricevuto il numero<br />

maggiore sfollati, permangono<br />

ad oggi ancora c<strong>in</strong>quantotto persone<br />

provenienti dai territori modenesi.<br />

Ricordiamo <strong>in</strong>oltre tutti gli operatori<br />

che hanno subito danni e che ancora<br />

non hanno situazioni risolte e certezze<br />

future che, a fronte della loro situazione<br />

di difficoltà, cont<strong>in</strong>uano a garantire il<br />

buon funzionamento dei<br />

servizi giorno dopo<br />

giorno.


CADIAI<br />

e Cup 2000<br />

Riconfermata la convenzione<br />

che andava <strong>in</strong> scadenza<br />

nell’estate.<br />

Il Servizio Medic<strong>in</strong>a del Lavoro di CA-<br />

DIAI ha, di nuovo, acquisito l’attività di<br />

sorveglianza sanitaria di CUP 2000<br />

S.p.A., società leader nella sanità elettronica<br />

e nelle reti Internet per l’assistenza.<br />

Il Cup 2000, nel mese di Luglio 2012,<br />

aveva <strong>in</strong>detto una gara per assegnare<br />

il servizio di sorveglianza sanitaria, essendo<br />

<strong>in</strong> scadenza la convenzione<br />

triennale stipulata con CADIAI.<br />

La nuova assegnazione dell’<strong>in</strong>carico,<br />

comunicata a metà Agosto, è particolarmente<br />

importante per il Servizio<br />

Aggiornamenti<br />

dai servizi<br />

Numerose conferme<br />

e qualche novità tra<br />

i servizi oggetto di gara<br />

nel periodo estivo.<br />

di Alessandro Micich,<br />

Responsabile Ufficio Gare e Progetti<br />

Nell’ambito della prima <strong>in</strong>fanzia CA-<br />

DIAI mantiene la gestione complessiva<br />

dei nidi d’<strong>in</strong>fanzia “Tana dei<br />

Cuccioli” e “Maria Trebbi” a San Lazzaro<br />

(120 bamb<strong>in</strong>i); “T<strong>in</strong>toria” a M<strong>in</strong>erbio<br />

(36 bamb<strong>in</strong>i); “Girotondo” a<br />

Sportello di ascolto per<br />

segnalazioni e suggerimenti<br />

<strong>in</strong> merito alle Pari Opportunità<br />

CADIAI, <strong>in</strong> quanto viene riconosciuta<br />

la professionalità e la puntualità del<br />

lavoro svolto sia dal medico competente<br />

che dalla segreteria.<br />

Trattasi di un sodalizio professionale,<br />

tra CADIAI e CUP 2000, <strong>in</strong>iziato nel<br />

1999 e che ha visto negli anni un consolidamento<br />

<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di servizio<br />

svolto e reciproca fidelizzazione.<br />

Una collaborazione, questa, rafforzata<br />

dal b<strong>in</strong>omio che da sempre contraddist<strong>in</strong>gue<br />

l’attività del Settore Prevenzione<br />

e Sicurezza sul lavoro, ovvero<br />

prezzi competitivi uniti alla qualità<br />

Pianoro (36 bamb<strong>in</strong>i);“Ilaria Alpi”a Calderara<br />

di Reno (41 bamb<strong>in</strong>i).<br />

Nuove gestioni, <strong>in</strong> ATI con Società<br />

Dolce, sono previste a partire dal mese<br />

di Settembre a Budrio (due sezioni di<br />

scuola d’<strong>in</strong>fanzia comunale) e a Casalecchio<br />

di Reno (concessione del servizio<br />

nido “Franco Centro” e futura gestione<br />

di due ulteriori sezioni di nido<br />

d’<strong>in</strong>fanzia comunale).<br />

Nell’area m<strong>in</strong>ori si conferma la gestione<br />

del servizio di <strong>in</strong>tegrazione scolastica<br />

nei comuni afferenti il distretto<br />

di Cento <strong>in</strong> ATI con la cooperativa Voli<br />

di Bologna.<br />

Oggetto di una cospicua revisione degli<br />

assetti organizzativi è l’appalto di<br />

Casalecchio di Reno con Asc Insieme,<br />

il quale, articolato per lotti, ha visto la<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Tutte e tutti coloro che ritengono opportuno segnalare alla Responsabile<br />

per le Politiche di Pari Opportunità eventuali discrim<strong>in</strong>azioni e molestie o suggerire<br />

azioni da <strong>in</strong>traprendere, possono contattare:<br />

Vania Zanotti il primo e terzo giovedì di ogni mese (tranne agosto)<br />

dalle 10 alle 13, telefono: 051.7419050<br />

central<strong>in</strong>o <strong>Cadiai</strong>: 0517419001<br />

posta elettronica: v.zanotti@cadiai.it.<br />

delle competenze specialistiche.<br />

Trattasi di una fusione fondamentale<br />

che ha permesso il valido raggiungimento<br />

dei risultati nei progetti avviati,<br />

sempre attraverso il totale rispetto dei<br />

tempi programmati.<br />

La riconferma della convenzione, ora<br />

qu<strong>in</strong>quennale, con Cup 2000 rappresenta<br />

per il Settore Sicurezza di CA-<br />

DIAI un ulteriore riconoscimento dei<br />

servizi altamente qualitativi offerti a<br />

un numero di clienti che supera, oggi,<br />

le mille unità. <br />

partecipazione, e relativa aggiudicazione,<br />

nonché un co<strong>in</strong>volgimento più<br />

ampio <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di quote di gestione,<br />

di CADIAI.<br />

Nello specifico: 1) servizi rivolti all’<strong>in</strong>tegrazione<br />

sociale delle persone disabili<br />

adulti (Solco <strong>in</strong>sieme capofila, CA-<br />

DIAI e CSAPSA 2 mandanti); 2) servizi<br />

di <strong>in</strong>tegrazione scolastica rivolti a m<strong>in</strong>ori<br />

disabili (Solco Insieme capofila,<br />

CADIAI mandante); 3) servizi ed <strong>in</strong>terventi<br />

per la prevenzione del disagio<br />

giovanile (CADIAI capofila, Solco Insieme<br />

e CSAPSA 2 mandanti).<br />

In tema di prevenzione del disagio si<br />

conferma la gestione di un centro socio<br />

– educativo rivolto a m<strong>in</strong>ori S<strong>in</strong>ti<br />

nel quartiere Borgo Panigale. <br />

27


numero 37<br />

settembre 2012<br />

È il rosso<br />

che impressiona<br />

Pubblichiamo un articolo<br />

di Massimo Allegrezza,<br />

educatore presso il Gruppo<br />

Appartamento “Sant’Isaia”,<br />

ora <strong>in</strong> aspettativa, che ci<br />

racconta le sue esperienze<br />

<strong>in</strong>ternazionali.<br />

di Massimo Allegrezza<br />

Sono seduto di fronte a questo musetto<br />

che mi guarda, e cont<strong>in</strong>ua a ripetere<br />

il mio nome, ci ha impiegato<br />

due giorni ad impararlo, ora non ha<br />

voglia di dimenticarlo nuovamente.<br />

Entra una ragazza con delle banane,<br />

non c'era la colazione, qualcuno si è<br />

privato della sua per portarla a noi. Il<br />

mio compagno di viaggio ufficiale, Andrei,<br />

scrive una lista di cose da comprare<br />

e rimediare per avere un posto<br />

decente dove vivere, l'altro, il mio<br />

compagno d'avventura Bloom "ciondola"<br />

sulla f<strong>in</strong>estra. Cont<strong>in</strong>ua a sussurrare<br />

"Janela", gli è piaciuta proprio la<br />

parola. Rica, maschietto di quattro<br />

anni, il musetto che mi sorride dal<br />

primo momento che sono arrivato, mi<br />

guarda e <strong>in</strong>izia ad elencare le cose che<br />

vede. Il computer di Massimo, la borsa<br />

di Massimo, il foglio di Massimo, la<br />

stanza di Massimo, il pelo di Massimo.<br />

Ecco del pelo di Massimo ne va proprio<br />

matto. Mi si racchiude tra le<br />

gambe quando sto seduto e parlo, com<strong>in</strong>cia<br />

ad accarezzarmi le braccia cont<strong>in</strong>uando<br />

a parlare del pelo di Massimo.<br />

Non l'ho <strong>in</strong>vitato. Non ha chiesto<br />

permesso. È stato così da subito.<br />

Bloom mi guarda, a metà tra l'<strong>in</strong>vidia<br />

che qualcun'altro abbia preso parte<br />

del suo posto e il sorriso che gli spunta<br />

vedendoci.<br />

Allora: io ero salito sull'aereo, non mi<br />

guardavo <strong>in</strong>torno, non ne avevo ra-<br />

28<br />

testimonianze<br />

gione. Avevo lasciato Bloom a "ciondolare"<br />

sulla mia poltrona:<br />

- Ciao io vado. Magari ti abbraccio se ti<br />

alzi. Ci vedremo tra un anno se va tutto<br />

bene. - Silenzio e viso voltato. Non uno<br />

sguardo, neanche distratto. Sapevo<br />

che non amava gli addii, ma così è<br />

troppo davvero.<br />

Ultimo ciao con una speranza. Chiudo<br />

la porta lasciandola dall'altro lato con<br />

Bloom. Addio <strong>in</strong> silenzio.<br />

Ora sulla poltrona dell'aereo mi preoccupo<br />

solo di trovare un modo comodo<br />

per tutte le ore che mi attendono. Mi<br />

allontano da Andrei, ci sono dei posti<br />

liberi, staremo più larghi entrambi. Mi<br />

appoggio e come sempre non sento<br />

neanche il rullaggio. Un'oretta di<br />

sonno o poco più.<br />

Sono ancora le due di notte, ce ne<br />

sono sei di ore ad attendermi. È bene<br />

che dorma ancora. Provo a recuperare<br />

il sonno, metto della musica nelle orecchie.<br />

Lo sguardo scivola sulla poltrona<br />

di fronte. La persona siede al suo posto<br />

con le gambe a cavallo del bracciolo. Si<br />

potrebbe dire che "ciondola" sul sedile.<br />

E se non fossi sicuro d'averlo lasciato<br />

sulla mia poltrona potrei pensare<br />

che è Bloom.<br />

Lascio prendermi dal sonno pensando<br />

a quel goffo amico. Mi sveglio dopo<br />

poco con la faccia del goffo amico che<br />

mi guarda. Si è poggiato allo schienale<br />

del sedile e mi guarda. Non stupito ovviamente,<br />

divertito forse. Io dovrei essere<br />

stupito, ma fra stanchezza e decisa<br />

volontà a non farlo subito contento,<br />

accenno un movimento dei lati della<br />

bocca, mi muovo verso il mio sedile e<br />

libero quello di fianco, viaggerò più<br />

scomodo ma almeno Bloom è qui.<br />

Sento il calore del suo corpo senza che<br />

ci sia alcun contatto. Le gambe a "penzoloni".<br />

La testa persa chissà dove. Ben<br />

arrivato Bloom, mi mancavi. Mi giro e<br />

dormo più sereno.<br />

Non è un tipo che si impressiona facilmente,<br />

né uno che ha difficoltà ad<br />

adattarsi, ma anche Bloom ha accusato<br />

il salto <strong>in</strong>dietro del nostro stile di vita. I<br />

primi giorni nel quartier generale era<br />

un po' come stare ad un villaggio turistico,<br />

con la sola stravaganza della doccia<br />

fatta con il secchio e dello scarico<br />

del gab<strong>in</strong>etto fatto nella stessa maniera<br />

perché non c'era acqua corrente. Per il<br />

resto abbiamo anche utilizzato la doccia<br />

da campo con l'acqua riscaldata al<br />

sole. Andare a 10 metri a prendere l'ac-


qua nel pozzo non era così complicato.<br />

Quando abbiamo lasciato il quartier<br />

generale per raggiungere il nostro<br />

progetto, da subito è stato piuttosto<br />

chiaro che il concetto "lavoro nella comunità<br />

rurale" avrebbe comportato<br />

un serio adattamento del proprio stile<br />

di vita. Bloom forse spaventato da una<br />

guida priva di qualsiasi regola, mi fissa<br />

irritato. La responsabile ci ha detto che<br />

dopo la malaria, gli <strong>in</strong>cidenti d'auto<br />

sono il secondo killer dell'Angola. E lo<br />

diceva nel momento esatto <strong>in</strong> cui arrivava<br />

il nostro autista. Una specie di<br />

"Fonzarelli" locale, alto come il Mitico<br />

e con lo stesso pretenzioso fasc<strong>in</strong>o.<br />

Ovviamente non allaccia nemmeno le<br />

scarpe all'orig<strong>in</strong>ale. Guida ad una<br />

mano e urla canzoni d'amore angolane.<br />

Bloom è semplicemente furioso,<br />

ma come sempre non lascia trasparire<br />

niente.<br />

Arriviamo nel progetto di notte. Aveva<br />

promesso le 18 "Fonzie", siamo arrivati<br />

alle 21. Qualche donna di troppo per<br />

noi, sul camm<strong>in</strong>o del Lat<strong>in</strong> Lover. Arriviamo,<br />

una schiera di bamb<strong>in</strong>i e persone<br />

ad aspettare gli Europei. La tv<br />

messa sulla porta per accoglierci. I video<br />

dei cantanti locali e di Capo Verde,<br />

con i bamb<strong>in</strong>i che imitano le mosse dei<br />

baller<strong>in</strong>i. La confusione è enorme. Mani<br />

che si allungano per presentarsi. Per far<br />

capire che sono personaggi importanti.<br />

Per far vedere che c'erano anche loro all'arrivo.<br />

Siamo travolti, Bloom sapientemente<br />

scivola di lato, non ama e non<br />

amerà mai certe calorose manifestazioni<br />

d'affetto.<br />

Sotto la zanzariera che ricopre il letto<br />

sembra di stare come sotto la tenda ad<br />

ossigeno. Ti senti oppresso e la "m<strong>in</strong>accia"<br />

delle Mosquitos Tropicali aumenta<br />

la difficoltà a rilassarsi. La mente,<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

stranamente lucida dopo una giornata<br />

davvero piena, ripercorre la strada fatta.<br />

Accantona per un attimo i ricordi pericolosi<br />

e cerca di fissarsi su quelli che<br />

mi hanno impressionato. Il rosso. Il<br />

rosso è ovunque, mischiato al verde.<br />

Una strada ben asfaltata, abbastanza<br />

larga per lunghi tratti, si addentra nel<br />

cuore del paese e nei suoi polmoni<br />

verdi. È il rosso che impressiona. Rossa<br />

la terra che è ai lati. Rossa quella per<br />

fare i mattoni e la pasta che li salda.<br />

Rossa l'aria per il sole del tramonto.<br />

Rosso il volto che dist<strong>in</strong>gue nelle figure<br />

che scorrono ai lati della macch<strong>in</strong>a <strong>in</strong><br />

corsa. Spesso è povertà, molto spesso è<br />

curiosità, sempre, mi dico sempre, nitida<br />

la sensazione che quel rosso dip<strong>in</strong>ga<br />

una dignità fatta di niente di materiale,<br />

perché troppo spesso è niente<br />

la risposta ad una domanda stupida.<br />

Bloom mi guarda con lo sguardo fisso.<br />

Non vuole lasciar filtrare l'emozione<br />

che lo v<strong>in</strong>ce. No, come per me non è<br />

compassione. Non sentiamo alcuna necessità<br />

di aggiungere la vergogna al<br />

sentimento di dolore che si percepisce.<br />

Sguardi spenti e v<strong>in</strong>ti. Ecco cosa sembra<br />

dispiacere a Bloom, la chiara presa di<br />

posizione che rifiuta qualsiasi reazione.<br />

L'abbandono che si legge nei volti<br />

adulti, non ancora nei bamb<strong>in</strong>i che comunque<br />

giocano. Non è remissione,<br />

non è una ritirata di fronte alle diffi-<br />

29


30<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

La risposta della<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

di Cento a favore<br />

delle famiglie<br />

Riceviamo a volentieri pubblichiamo<br />

la testimonianza, raccolta dalla collega<br />

Lisa Lambert<strong>in</strong>i, della Coord<strong>in</strong>atrice<br />

pedagogica del Comune di<br />

Cento, che, come è noto, è stato colpito<br />

duramente del sisma del mese<br />

di Maggio.<br />

coltà, è solo abbandonare le armi sul<br />

campo. No, non gioco più, mi sono<br />

stancato di giocare.<br />

Bloom mi bussa sulla spalla e mi consiglia<br />

di guardare il cartello. Un limite di<br />

sessanta chilometri orari scritto a mano.<br />

Una specie di "Ehi amico, fossi <strong>in</strong> te io<br />

non andrei a più di...". Non scritto ma lasciato<br />

<strong>in</strong>tendere dalle curve. Camion<br />

stracolmi di materiale edile che arrancano.<br />

I c<strong>in</strong>esi stanno facendo un paese<br />

nuovo dell'Angola.<br />

Qualcuno di qui è contento. Dietro una<br />

curva, <strong>in</strong>aspettato, ormai abbandonato<br />

nei pensieri spunta il sole. Palla rossa<br />

che si va ad aggiungere a tutto il rosso<br />

che vediamo. Riempie davvero. Non c'è<br />

solo la dignità di cui sopra. A tratti si affaccia<br />

nitida quella volgarità manifesta<br />

negli atteggiamenti spavaldi, nel non<br />

rispetto di quello che è di tutti e soprattutto<br />

nella necessità di mostrare il<br />

proprio valore col sopruso. Bloom acuisce<br />

lo sguardo, digrigna i denti. Non si<br />

muove ma è chiaro che certe cose lo<br />

mandano <strong>in</strong> bestia. Sembra di assistere<br />

alle scene di "Sporchi, brutti e cattivi"<br />

compreso il vecchietto con tanto di<br />

giacca stirata anche se totalmente lisa<br />

che a cavallo di un motor<strong>in</strong>o si fa scorrazzare<br />

da un ragazzo. Forte e marcato<br />

è la sensazione che il tutto viva <strong>in</strong> un altro<br />

tempo, una f<strong>in</strong>estra lontana.<br />

testimonianze<br />

Ricordiamo che <strong>in</strong> quel territorio la<br />

cooperativa CADIAI opera dal 2003,<br />

<strong>in</strong>sieme alle cooperativa Voli e Le<br />

Pag<strong>in</strong>e, nella gestione delle attività<br />

educative e servizi generali dei Nidi<br />

Comunali, attualmente svolta all’<strong>in</strong>terno<br />

dei Servizi Le nuvole e<br />

Centro Infanzia.<br />

All’<strong>in</strong>terno di una altra procedura<br />

di appalto, CADIAI opera <strong>in</strong>sieme<br />

alla <strong>Cooperativa</strong> Voli, nella gestione<br />

degli <strong>in</strong>terventi di sostegno scolastico<br />

dei comuni di Cento, Mirabello<br />

e Vigarano Ma<strong>in</strong>arda.<br />

Bloom sorride poco ora. Il rosso lo pervade<br />

e non è solo il sole.<br />

Questo, fortunatamente, mi fa notare<br />

Bloom, seduto qui a fianco che come<br />

sempre sbircia mentre scrivo, non è<br />

ovunque. Si, ne abbiamo visti così, ma<br />

erano quelli pieni di rosso, poi abbiamo<br />

visto altri colori.<br />

Poi abbiamo avuto la fortuna di scherzare<br />

e ridere. Abbiamo stretto altre<br />

mani, io e Andrei ovviamente, Bloom<br />

se n'è ben guardato, passeggiando silenzioso<br />

fra le case. Non parlerebbe comunque<br />

il portoghese. Ci sono stati già<br />

altri racconti da fare, altre voci da far ri-<br />

Il territorio di Cento è stato duramente<br />

colpito dal terremoto, o meglio dai terremoti<br />

del 20 e del 29 maggio scorsi.<br />

L’esperienza che ognuno di noi ha vissuto<br />

raccoglie descrizioni, stati d’animo<br />

e ricordi con i quali faticosamente potremmo<br />

raccontare cosa è successo.<br />

Esperienze come questa ci colpiscono<br />

a livello personale (la casa, gli affetti) e<br />

a livello professionale e ci chiedono una<br />

capacita di reagire spesso <strong>in</strong>naturale rispetto<br />

all’<strong>in</strong>tensità degli stati d’animo<br />

che si provano.<br />

Oggi, a distanza di tre mesi dagli eventi,<br />

siamo pronti a raccontare le azioni e le<br />

suonare, ma sotto la tenda <strong>in</strong>izia a<br />

scendere il sonno. Bloom si accovaccia<br />

come suo solito da un lato. Non si<br />

copre molto, non crede che le zanzare<br />

lo <strong>in</strong>fastidiranno. Sostiene che<br />

lui non parla portoghese, che se ne<br />

fanno le zanzare del suo sangue che<br />

non possono capire. Interessante teoria<br />

Bloom. Per il momento io cont<strong>in</strong>uo<br />

a tenermi il rosso. Anche adesso sotto<br />

la tenda. Il punt<strong>in</strong>o che brucia è lo<br />

zampirone. Io alla teoria del sangue<br />

straniero non credo.<br />

Domani vedremo.


scelte che l’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale<br />

è riuscita a compiere nella volontà di<br />

riaprire i Nidi d’<strong>in</strong>fanzia.<br />

Dopo una rapida riorganizzazione è<br />

stato possibile riaprire due Nidi d’Infanzia,<br />

collocati fuori dal centro storico,<br />

già dal 15 Giugno f<strong>in</strong>o a f<strong>in</strong>e Luglio.<br />

Nel mese di Agosto si è lavorato <strong>in</strong>tensamente<br />

aff<strong>in</strong>ché l’avvio del nuovo<br />

anno educativo non subisse troppi<br />

cambiamenti, consapevoli del fatto che<br />

le famiglie, i bamb<strong>in</strong>i e il personale<br />

avrebbero avuto bisogno di ritornare<br />

al Nido a Settembre.<br />

Oggi siamo contenti di poter presentare<br />

la nuova organizzazione dei servizi<br />

comunali 0/3 che oltre ad alcune realtà<br />

consolidate vede l’apertura di<br />

nuove esperienze educative.<br />

A partire da lunedì 10 Settembre riprendono<br />

le attività i Nidi “Lo Scarabocchio”<br />

e “Centro Infanzia” che accolgono<br />

entrambi 60 bamb<strong>in</strong>i. Dal 17<br />

settembre riapre il nido Le Nuvole che<br />

accoglierà 31 bamb<strong>in</strong>i e per la prima<br />

volta, <strong>in</strong> quella sede, verrà attivato il<br />

Centro per Bamb<strong>in</strong>i e Genitori <strong>in</strong> spazi<br />

dedicati. Sempre nella stessa data<br />

presso il nido “Centro Infanzia” che è<br />

stato oggetto di ampliamento, <strong>in</strong>izieranno<br />

la loro esperienza una sezione di<br />

bamb<strong>in</strong>i piccoli (6 – 12 mesi) ed una<br />

sezione part time di bamb<strong>in</strong>i tra i 12 e<br />

i 30 mesi. In modo particolare quest’ultima<br />

proposta educativa rappresenta<br />

un importante obiettivo raggiunto, un’<br />

ulteriore sfida <strong>in</strong> una estate così difficile<br />

e faticosa.<br />

Con piacere e soddisfazione<br />

oggi possiamo dire<br />

di esserci riusciti. <br />

di Lele<br />

I ritratti di Lele<br />

La notte della Bassa<br />

Trovi la strada, così come te l'hanno<br />

spiegata.<br />

Il suono della radio, con gli aggiornamenti,<br />

risuona come un mantra.<br />

È un sabato di giugno, il caldo punge<br />

più di sempre, almeno per te.<br />

Ti fermi nel parcheggio e controlli di<br />

aver preso tutto, saliva compresa.<br />

Entri nella palestra.<br />

Un luogo che ospita persone, che<br />

abitavano nelle zone terremotate, lo<br />

immag<strong>in</strong>avi proprio così.<br />

Il camice sembra più orgoglioso del<br />

solito, più pesante del solito.<br />

Ti immag<strong>in</strong>avi ancora prima di entrare<br />

quelle parete a vetrate aperte,<br />

per cercare di fare corrente.<br />

Una notte. Una notte <strong>in</strong>tera.<br />

Così come sapevi che t'avrebbe rassicurato<br />

la vista dell'arancione della<br />

divisa della protezione civile,<br />

con cui hai avresti condiviso la caffe<strong>in</strong>a,<br />

i sorrisi e gli sbadigli nascosti.<br />

Passeggiare di fianco quei letti, mentre<br />

tutti dormivano, mentre le ore si<br />

distendevano, sarebbe diventato<br />

via via più leggero.<br />

Ogni tanto uscivi per annusare l'aria.<br />

Da che hai memoria ricordi solo giornate<br />

importanti passate nella Bassa.<br />

La carica emotiva di un luogo, pulsa<br />

nella visione che il quadro stesso ci<br />

proietta.<br />

Nel quadro della bassa ci sono i filari<br />

netti, talmente vic<strong>in</strong>i da semprare<br />

una coperta di lana grossa.<br />

La pianura si fa petto, quando<br />

scende a questa altezza.<br />

Nel quadro della bassa ci si può permettere<br />

di sedersi ad un tavolo qualunque.<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

La parola terremoto suonava diversa<br />

quella notte.<br />

Tutte le parole dette prima e dopo, ti sarebbero<br />

parse diverse.<br />

Ma non quelle di Maria.<br />

Allo scoccare della dodicesima ora, arrotolasti<br />

il camice, lo <strong>in</strong>filasti nello za<strong>in</strong>o<br />

e mentre ti dirigesti verso l'uscita, le ti<br />

fermò, prendendoti piano il polso.<br />

"Ricordati mò di sta nottata ragazzul.<br />

Che la gente che è nata <strong>in</strong> sti posti ha le<br />

mani.<br />

La casa l'abbiamo fatta <strong>in</strong> 10 anni, il sabato<br />

e la domenica, quando non facevamo<br />

gli operai, diventavamo muratori.<br />

Non abbiam bisogno che lor là si ricord<strong>in</strong>o<br />

di noi. Abbiam bisogno che voi, che<br />

portate le braghe corte, vi ricordiate.<br />

Nueter abbiamo le mani e voi come noi.<br />

La crisi è quando smetti di usare le mani".<br />

Raffaele Montanarella<br />

Operatore del SAD Anziani<br />

di San Lazzaro di Savena<br />

31


lettere<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, queste lettere<br />

che ci hanno <strong>in</strong>viato i familiari dei nostri ospiti.<br />

32<br />

Bologna, 23/07/2012<br />

Gentilissima Fatma,<br />

r<strong>in</strong>grazio voi tutti per la sentita partecipazione e vic<strong>in</strong>anza. Sono certo<br />

che mia mamma negli ultimi mesi trascorsi al Parco del Navile abbia<br />

sentito l’affetto necessario e vissuto serenamente.<br />

Ancora grazie a tutti gli operatori, agli <strong>in</strong>fermieri ed al personale<br />

medico e non, per quanto fatto.<br />

Con s<strong>in</strong>cerità<br />

Massimo Ranieri<br />

I Granarolesi si complimentano con Barbara e tutto il<br />

suo staff per l’affetto dimostrato agli Ospiti della Casa<br />

Residenza di Granarolo Emilia e ai relativi Parenti,<br />

organizzando la “Tigellata serale” del 30/06/2012.<br />

Le parole di stima a voi rivolte certamente<br />

Vi ripagano dello sforzo profuso.<br />

01/07/2012 Zacch<strong>in</strong>i Gianni


numero 37<br />

settembre 2012<br />

33


numero 37<br />

settembre 2012 altre<br />

Fuorimoda<br />

Ospitiamo <strong>in</strong> questo numero<br />

un contributo di Fuorimoda,<br />

associazione che da tempo<br />

ha sposato l’alimentazione<br />

naturale.<br />

di Alice Colantonio e Gianluca Montante<br />

Corsi di cuc<strong>in</strong>a e degustazioni con la<br />

volontà di fare buona <strong>in</strong>formazione<br />

come filo conduttore. A quattro passi<br />

dal Crescentone, <strong>in</strong> via Cesare Battisti 9,<br />

nasce, vive e cresce ogni giorno l’associazione<br />

Fuorimoda. A gestirla sono ormai<br />

da due anni Alessandro e Silvia, i<br />

soci fondatori. L’esperienza nasce dalla<br />

personale esigenza di cambiare stile di<br />

vita partendo da una diversa modalità<br />

di approccio all’alimentazione, ma si<br />

evolve immediatamente negli obiettivi<br />

e nelle aspirazioni dei due ragazzi.<br />

Fuorimoda, <strong>in</strong>fatti, nasce come gruppo<br />

d’acquisto solidale di prodotti biologici,<br />

ma quasi subito allarga i propri<br />

orizzonti proponendo ai propri associati<br />

attività e <strong>in</strong>iziative grazie alle quali<br />

imparare a mangiare secondo un’alimentazione<br />

prevalentemente cruda o<br />

poco cotta, tralasciando i prodotti di<br />

derivazione animale.<br />

Quali sono nello specifico le attività<br />

di Fuorimoda?<br />

La matt<strong>in</strong>a è riservata ai corsi di cuc<strong>in</strong>a<br />

34<br />

realtà<br />

tenuti da persone che collaborano con<br />

l´associazione come Nancy Dong e<br />

Alice Savorelli (quest’ultima anche autrice<br />

di libri sul tema): cuc<strong>in</strong>a bolognese<br />

rivisitata e ricette tradizionali che<br />

non presentano affatto derivati animali<br />

(strano a pensarlo, ma ne esistono circa<br />

trenta). Il pomeriggio Luana Todisco si<br />

dedica <strong>in</strong> prima persona allo smistamento<br />

dei prodotti del gruppo solidale<br />

d’acquisto provenienti da tutto il territorio<br />

della prov<strong>in</strong>cia bolognese. La sera,<br />

<strong>in</strong>vece, è il tempo delle degustazioni,<br />

ovvero un piccolo percorso che, due o<br />

tre volte a settimana a seconda dalle<br />

esigenze, comprende una parte di<br />

crudo (solitamente gli antipasti) e una<br />

parte di pietanze lavorate il meno possibile.<br />

Sempre tenendo ben presente<br />

davanti gli occhi l’obiettivo f<strong>in</strong>ale, l’importanza,<br />

cioè, di comprendere le reali<br />

motivazioni del perché sia preferibile<br />

per la propria salute mangiare alcuni<br />

cibi e non altri, o perché prepararli <strong>in</strong><br />

un modo e non nell’altro. Tutte le attività<br />

sono riservate agli associati, che<br />

oggi sono circa c<strong>in</strong>quecento, e si svolgono<br />

anche la domenica per consentire<br />

a tutti di poter partecipare.<br />

Quali sono i progetti futuri?<br />

Tutti i progetti <strong>in</strong> cantieri sono f<strong>in</strong>alizzati<br />

a fare <strong>in</strong>formazione sul tema dell’alimentazione,<br />

da chi produce gli alimenti<br />

facendo vero biologico vero a<br />

chi lo consuma. Con la fotografa Chiara<br />

Tolmelli è <strong>in</strong> programma una mostra<br />

che raccolga le immag<strong>in</strong>i dei contad<strong>in</strong>i<br />

che coltivano correttamente la terra.<br />

Un'altra <strong>in</strong>iziativa, <strong>in</strong>vece, si chiama Reroute<br />

de Future e co<strong>in</strong>volge i ristoratori<br />

che sono <strong>in</strong>vitati <strong>in</strong> associazioni per<br />

assaggiare ricette senza derivati animali<br />

da <strong>in</strong>serire nel proprio menù.<br />

Come si fa a saperne di più?<br />

Basta visitare il sito <strong>in</strong>ternet:<br />

www.<strong>in</strong>dirizzipreziosi.it costantemente<br />

aggiornato con le <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> programma<br />

e con le ultime scoperte di<br />

Alessandro e Silvia.


liber libero<br />

La rubrica dedicata ai suggerimenti<br />

di lettura è uno spazio a disposizione<br />

di tutti.<br />

Chiunque volesse scrivere un commento<br />

o un’impressione su un libro<br />

che si è apprezzato e che si vuol condividere<br />

con gli altri, può contattare<br />

la redazione allo 051 7419001 o scrivendo<br />

a scoop@cadiai.it<br />

La banda<br />

degli <strong>in</strong>visibili<br />

Fabio Bartolomei<br />

Editore E/O<br />

di Laura Piana<br />

Angelo, Ettore, Osvaldo e Filippo<br />

hanno combattuto la tirannia fascista<br />

perché credevano <strong>in</strong> un<br />

paese migliore e ce l’hanno fatta.<br />

Ma il nostro,ora, è un paese che<br />

onora uom<strong>in</strong>i come loro, partigiani<br />

che hanno vissuto la gioventù combattendo<br />

per la libertà e la democrazia?<br />

A ottant’anni passati si dovrebbe<br />

avere il diritto di pensare solo a trascorrere<br />

serenamente gli ultimi anni<br />

della propria vita ma Angelo, un ex<br />

partigiano che sopravvive con la<br />

pensione m<strong>in</strong>ima, che non riesce<br />

più a far valere i suoi diritti nemmeno<br />

con un impiegata del comune,<br />

che lotta quotidianamente<br />

contro una società che fa di tutto per<br />

farlo sentire <strong>in</strong>utile, decide di reagire.<br />

Insieme ai suoi più fidati amici, progetta<br />

di rapire l’uomo più potente del<br />

paese, Silvio Berlusconi, ed ottenere<br />

da lui quello che gli spetta di diritto. Lo<br />

sgangherato gruppo metterà a punto<br />

un piano <strong>in</strong>cruento e geniale che trasforma<br />

la loro debolezza <strong>in</strong> una leva<br />

formidabile.<br />

Quelli che un tempo sono stati riconosciuti<br />

come eroi, ora non godono di<br />

nessuna considerazione, agli occhi dell’attuale<br />

società sono diventati <strong>in</strong>visibili<br />

e proprio questo consente loro di<br />

riuscire nel proprio <strong>in</strong>tento.<br />

Il racconto di Fabio Bartolomei sa essere<br />

delicato, tenero, sensibile, talvolta<br />

amaro altre volte pers<strong>in</strong>o divertente.<br />

Ci offre una spietata analisi di ciò che è<br />

successo al nostro paese, dove il mito<br />

dell’esteriorità ha violentato la cultura e<br />

messo ai marg<strong>in</strong>i della società tutti coloro<br />

che non riescono a tenere il passo<br />

verso “l’unica” direzione accettata.<br />

Fra tutte, la condizione della terza età<br />

è sicuramente la più difficile.<br />

Ma questi vecchi non ci stanno ad essere<br />

<strong>in</strong>visibili: ai loro cari, a chi governa,<br />

a chi non comprende quanto ancora<br />

hanno da offrire, a chi risponde <strong>in</strong> modo<br />

cieco e superficiale ai loro bisogni.<br />

Questi anziani che spiegano a un giovane<br />

della vecchia sede del partito comunista<br />

locale, “che ha cambiato di<br />

nuovo denom<strong>in</strong>azione”, come si fa politica,<br />

o che studiano le istruzioni per<br />

far funzionare il decoder del digitale<br />

terrestre e far concorrenza all’antennista<br />

di turno che approfitta dell’<strong>in</strong>competenza<br />

degli anziani del quartiere;<br />

non fanno solo tenerezza, ma ci<br />

dicono quante energie sono dimenticate<br />

e umiliate.<br />

Parlare di vecchiaia non è semplice<br />

perché da qualunque parte lo si consideri<br />

è un tema a rischio. Per non ca-<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

dere nel peloso pietismo o ne parli con<br />

grande competenza e serietà, oppure<br />

lo dissacri.<br />

Ed ecco che arriva la“grattugiata”di orig<strong>in</strong>alità:<br />

questo libro pur facendo leva<br />

su una cosa che ci smuove dentro, <strong>in</strong><br />

modo più o meno pressante, riesce a<br />

commuovere e a divertire il lettore<br />

senza traumatizzarlo perché è sempre<br />

delicato, ma mai superficiale. <br />

35


36<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Convenzioni<br />

<strong>in</strong> favore dei soci<br />

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Tel. 051 4210644<br />

Ai soci che si rivolgeranno all’ambulatorio<br />

per attività diagnostiche e di<br />

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per i familiari dei soci.<br />

Teatro “Arena del Sole” di Bologna<br />

- 20% sui biglietti di <strong>in</strong>gresso così<br />

come previsto per tutti gli associati<br />

delle cooperative aderenti a Legacoop.<br />

Evitiamo di acquistare le confezioni di <strong>in</strong>salata prelevata: “Nel 2004 ben 7,6 milioni di famiglie italiane hanno deciso<br />

di acquistare verdure pronte per il consumo. Dal punto di vista economico il mercato delle verdure <strong>in</strong> sacchetto ha sviluppato<br />

nel 2004 un fatturato di 107,8 milioni di euro con la commercializzazione di 12.700 tonnellate di prodotto. E com<strong>in</strong>ciano<br />

a comparire anche vaschette di frutta già sbucciata e tagliata, pronta senza doversi ‘sporcare<br />

le mani’” (R. Cavallo "Meno 100 chili"). Non solo si producono nuovi rifiuti, ma è dimostrato che l’<strong>in</strong>salata<br />

confezionata ha una carica microbica molto più alta di quella fresca e si raccomanda comunque di<br />

lavarla, senza dunque quel presunto risparmio di tempo <strong>in</strong> virtù del quale dovrebbe essere acquistata.


Dono-Presto-Cerco<br />

La rete di CADIAI<br />

per mettere <strong>in</strong> contatto<br />

le persone e <strong>in</strong>crociare<br />

i loro bisogni.<br />

Il DONO-PRESTO-CERCO è una modalità<br />

di donazione e/o prestito, fra<br />

i soci e i dipendenti della cooperativa,<br />

di quegli oggetti che hanno<br />

per i s<strong>in</strong>goli term<strong>in</strong>ato la propria<br />

utilità.<br />

È prevista anche la possibilità di<br />

CHIEDERE (“cerco la tal cosa…, c’è<br />

qualcuno che ce l’ha?”), perché il bisogno<br />

di qualcuno può far ricordare<br />

ad altri di avere degli oggetti <strong>in</strong>uti-<br />

La vignetta di Alex<br />

lizzati e magari sollecitare la disponibilità<br />

a prestarli o donarli.<br />

Come funziona?<br />

Chi vuole donare, prestare o cercare, fa<br />

la propria segnalazione ad uno dei seguenti<br />

referenti*, contattandoli direttamente<br />

presso i servizi <strong>in</strong> cui lavorano:<br />

• Crist<strong>in</strong>a Antegh<strong>in</strong>i, Monica Bernabiti,<br />

(Residenza per disabili “La Corte del<br />

Sole” di San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto);<br />

• Lara Girotti e Laura Piana (Nido ”Gatto<br />

Talete” di Castel Maggiore);<br />

• Giulia Casar<strong>in</strong>i (uffici della sede);<br />

• Roberta Meotti (Casa protetta “Torre<br />

di Galliera”);<br />

• Nada Milenkovic (Nido “Abba” di Bologna);<br />

• Giusepp<strong>in</strong>a Reto (“Balenido” di Casalecchio).<br />

numero 37<br />

settembre 2012<br />

Questa lista di persone è naturalmente<br />

aperta ad altre che vi si volessero<br />

aggregare.<br />

Le segnalazioni vengono esposte<br />

nelle bacheche dei servizi e riportate<br />

<strong>in</strong> una apposita pag<strong>in</strong>a del sito<br />

www.cadiai.it<br />

Il DONO-PRESTO-CERCO è una rete<br />

<strong>in</strong>formativa che mette <strong>in</strong> contatto<br />

le persone e le loro disponibilità ed<br />

esigenze.<br />

Non è prevista alcuna modalità di<br />

stoccaggio o deposito degli oggetti:<br />

le persone si accordano autonomamente<br />

per le consegne.<br />

Nati <strong>in</strong> CADIAI<br />

Congratulazioni alle neo mamme<br />

Elga Borsari<br />

Najat Bouziane<br />

Lara Casalboni<br />

Elena Cighir<br />

Karima El Hadiri<br />

Tania Genco<br />

Cater<strong>in</strong>a Mastrosimone<br />

Esther Omodela<br />

Daniela Stagni<br />

Qui f<strong>in</strong>isce l’avventura dei nostri amici<br />

alieni che abbiamo seguito per quasi<br />

due anni.<br />

Chi vuole suggerire nuove storie e<br />

nuove vignette può mettersi <strong>in</strong> contatto<br />

con la redazione e ogni proposta<br />

sarà presa <strong>in</strong> considerazione.


Il 30 settembre<br />

<strong>Cadiai</strong> ha compiuto 38 anni!<br />

Per ricevere ogni mese la nostra newsletter nella tua casella di posta elettronica, iscriviti <strong>in</strong>serendo il tuo <strong>in</strong>dirizzo<br />

nell’apposito spazio della pag<strong>in</strong>a pr<strong>in</strong>cipale del sito www.cadiai.it<br />

Chi volesse scrivere una lettera può farlo via mail all'<strong>in</strong>dirizzo scoop@cadiai.it<br />

o per posta a <strong>Scoop</strong> c/o CADIAI - Via Boldr<strong>in</strong>i, 8 - 40121 Bologna

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