Leggi Scoop in formato PDF - Cooperativa Sociale Cadiai
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Poste Italiane s.p.a.<br />
Spedizione <strong>in</strong> Abbonamento Postale<br />
D.L. 353/2003<br />
(conv. <strong>in</strong> L. 27/02/2004 n° 46)<br />
art. 1, comma 2, DCB BO<br />
Nasce Gatik<br />
Si è concluso<br />
a Newcastle<br />
E-DIgNITIES<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Colore e ironia per l’Atelier<br />
“Il Maggiociondolo”<br />
CADIAI aderisce<br />
al progetto gAIA<br />
del Comune di<br />
Bologna<br />
scoop@cadiai.it scoop@cadiai.it - - www.cadiai.it<br />
www.cadiai.it<br />
Decimo compleanno<br />
per il Cendtro Diurno<br />
“I Tulipani”
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Periodico trimestrale di CADIAI<br />
Registrazione Tribunale di Bologna:<br />
n. 7703 del 18/10/2006<br />
Direttore Responsabile:<br />
Gianluca Montante<br />
Comitato di redazione:<br />
Ornella Montanari, Gloria Verricelli<br />
Proprietario ed Editore:<br />
CADIAI <strong>Cooperativa</strong> <strong>Sociale</strong><br />
via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />
Direzione e Redazione:<br />
via Boldr<strong>in</strong>i 8 - 40121 Bologna<br />
Tel 051 74 19 001<br />
Fax 051 74 57 288<br />
Coord<strong>in</strong>atrice di redazione:<br />
Giulia Casar<strong>in</strong>i<br />
Collaboratori:<br />
Anna Chiara Achilli,<br />
Anna Soccorsa Antonelli,<br />
Domenico Capizzi, Lucia Cardone,<br />
Anna Di Lucia, Lisa Lambert<strong>in</strong>i,<br />
Imma Massesio, Raffaele Montanarella,<br />
Laura Piana, Sandra Varani,<br />
Deborah Venturoli<br />
Progetto grafico Impag<strong>in</strong>azione:<br />
Service Group - Galleria dei Notai, 1<br />
40124 Bologna<br />
Stampa:<br />
Casmatipolito<br />
via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d<br />
40138 Bologna<br />
Questa rivista è stata stampata su carta<br />
riciclata 100% ecologica che ha ottenuto<br />
il marchio Greenlabel dell’Unione Europea<br />
riservato ai prodotti a m<strong>in</strong>or impatto<br />
ambientale.<br />
sommario<br />
1 Editoriale<br />
I conti tornano<br />
2 In copert<strong>in</strong>a<br />
Nasce gatik<br />
4 Pari opportunità<br />
Le donne... Il lavoro...<br />
5 Cooperarazione<br />
Legacoop per Haiti<br />
Mostra fotografica<br />
”La persona e il lavoro”<br />
6 Progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />
Progetto Agid<br />
7 Si è concluso a Newcastle<br />
il progetto E-DIgNITIES<br />
8 Cosa resta di Newcastle<br />
10 Sempre al duty free<br />
12 Attività sociale<br />
gAIA, un progetto per Bologna<br />
e i suoi abitanti<br />
FARETE Dalla mail alla stretta<br />
di mano<br />
13 Race For the Cure 2012<br />
I Pomeriggi letterari di CADIAI<br />
14 Monografia<br />
Chi ha mai sentito parlare<br />
del SET?<br />
Batik... Gatik!<br />
16 Servizi<br />
Sarebbe stata la solita<br />
domenica e <strong>in</strong>vece…<br />
17 Progetto g<strong>in</strong>nastica per anziani<br />
18 Verso una medic<strong>in</strong>a ‘leggera’<br />
19 Il tempo del raccolto<br />
a granarolo<br />
20 gita al Lido di Casalecchio<br />
di Reno<br />
Un gradito pensionamento<br />
a Casa Rodari<br />
22 Chi si ricorda?<br />
24 CADIAI al convegno sulle<br />
gravissime disabilità acquisite<br />
25 Certificato “Multiutility” per<br />
il Nido d’Infanzia “T<strong>in</strong>toria”<br />
di M<strong>in</strong>erbio<br />
Quando l’“aihmè” diventa<br />
“hai me”<br />
26 L’emergenza non è f<strong>in</strong>ita<br />
27 CADIAI e Cup 2000<br />
Sportello Pari Opportunità<br />
Aggiornamenti dai servizi<br />
28 Testimonianze<br />
È il rosso che impressiona<br />
30 La risposta della<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione di Cento<br />
a favore delle famiglie<br />
31 I ritratti di Lele<br />
La notte della Bassa<br />
34 Lettere<br />
34 Altre realtà<br />
Fuorimoda<br />
35 Liber Libero<br />
La banda degli <strong>in</strong>visibili<br />
36 Rubriche
I conti tornano<br />
di Franca Guglielmetti, Presidente di <strong>Cadiai</strong><br />
A Settembre, come ogni anno, è possibile<br />
fare un esame piuttosto rigoroso<br />
del modo <strong>in</strong> cui si è sviluppata l’attività<br />
della <strong>Cooperativa</strong> nel primo semestre<br />
dell’anno e per fare questo abbiamo<br />
a disposizione diversi strumenti<br />
da utilizzare <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>tegrato:<br />
- il “controllo di gestione” che si occupa<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente di analizzare<br />
l’andamento economico/gestionale<br />
della <strong>Cooperativa</strong> (che ha periodicità<br />
trimestrale);<br />
- il “report al 30/06” dei Settori e dei<br />
servizi di staff, che contiene una verifica<br />
sull’andamento di quanto programmato<br />
all’<strong>in</strong>izio anno;<br />
- il“riesame della direzione”, che valuta<br />
lo stato di adeguatezza del sistema<br />
qualità aziendale.<br />
Nel loro <strong>in</strong>sieme questi strumenti consentono<br />
alla Direzione Operativa e al<br />
Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione di tenere<br />
monitorati tutti gli aspetti delle attività,<br />
di raffrontarli con i dati di budget<br />
e le programmazioni annuali, di valutare<br />
gli scostamenti e di trarre <strong>in</strong>dicazioni<br />
per lo sviluppo di queste nella seconda<br />
parte dell’anno.<br />
CADIAI è una grande impresa, se non<br />
nel fatturato, che non è comunque piccolo<br />
se guardiamo ai numeri che seguono,<br />
sicuramente nel numero degli<br />
occupati. Una organizzazione così<br />
complessa, che deve assicurare servizi<br />
fondamentali a oltre 4000 utenti e garantire<br />
cont<strong>in</strong>uità di occupazione ad<br />
oltre 1200 persone, deve essere governata<br />
utilizzando sistemi di controllo e di<br />
riesame dell’attività molto precisi.<br />
Ogni trimestre facciamo il controllo<br />
di gestione, ma la scadenza del 30 di<br />
Giugno è, per questi aspetti, molto im-<br />
editoriale<br />
portante: a metà anno guardiamo se la<br />
direzione che abbiamo seguito è quella<br />
prevista, se le cose stanno andando secondo<br />
i piani e, se non è così, occorre<br />
motivare il perché ovvero spiegare <strong>in</strong><br />
base a quali scelte o accadimenti si è<br />
registrato un andamento diverso.<br />
È un momento importante, di riflessione<br />
e di confronto, all’<strong>in</strong>terno dei<br />
s<strong>in</strong>goli uffici e <strong>in</strong> tutte le sedi di raccordo<br />
trasversale: Direzione Operativa,<br />
coord<strong>in</strong>amenti amm<strong>in</strong>istrativi, coord<strong>in</strong>amenti<br />
di staff, Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />
Di seguito forniamo alcuni dati che illustrano<br />
lo stato della <strong>Cooperativa</strong> a<br />
metà dell’esercizio.<br />
FATTURATO<br />
Il fatturato complessivo della <strong>Cooperativa</strong><br />
nel primo semestre è risultato<br />
pari a € 20.264.462, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il Budget,<br />
<strong>in</strong> aumento del 7,17% rispetto al<br />
dato dello scorso anno e così suddiviso:<br />
- Settore Residenze Anziani € 5.453.778<br />
- Settore Socio Assistenziale € 2.792.884<br />
- Settore Servizi ai Disabili € 3.616.785<br />
- Settore Educativo, pari a € 7.014.464,27<br />
- Settore Prevenzione e Protezione<br />
€ 1.383.669<br />
OCCUPAZIONE<br />
I dipendenti al 30/06/2012 erano 1230,<br />
di cui 1190 a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato. Di<br />
questi, 793 sono soci. Ad essi occorre<br />
aggiungere i 50 liberi professionisti che<br />
hanno un rapporto stabile con la <strong>Cooperativa</strong>,<br />
24 dei quali sono soci.<br />
L’assenteismo per malattia è risultato<br />
pari al 5,35% e quello per <strong>in</strong>fortunio<br />
allo 0,71%.<br />
NUOVI SERVIZI<br />
Nel corso del primo semestre sono stati<br />
avviati alcuni nuovi servizi nei quali CA-<br />
DIAI svolge una parte delle attività: la<br />
residenza Parco della Graziosa, a Man-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
zol<strong>in</strong>o (MO), gestita dal Consorzio KE-<br />
DOS, a Gennaio; la residenza Parco del<br />
Navile (BO), sempre gestita dal Consorzio<br />
KEDOS, a Marzo; l’Hospice di Casalecchio,<br />
gestito dalla Fondazione Seragnoli,<br />
a Maggio.<br />
Sempre a Marzo è stato avviato il servizio<br />
di assistenza domiciliare privata<br />
ComeTe <strong>in</strong> collaborazione con Obiettivo<br />
Lavoro. Siamo subentrati nella gestione<br />
del Gruppo Appartamento“Between”,<br />
gestito precedentemente da<br />
Nuova Sanità. Abbiamo sviluppato un<br />
nuovo servizio, di carattere gestionale<br />
e amm<strong>in</strong>istrativo, per l’avvio delle attività<br />
dell’asilo nido aziendale del<br />
Gruppo COESIA.<br />
RISULTATO NETTO<br />
Avevamo previsto di chiudere con un<br />
marg<strong>in</strong>e corrispondente allo 0,90%<br />
del fatturato e il risultato è stato migliore<br />
della previsione. Un andamento<br />
qu<strong>in</strong>di più positivo, ma sappiamo che<br />
il secondo semestre non andrà altrettanto<br />
bene, soprattutto per il fatto<br />
che, durante il periodo estivo, alcune<br />
attività si fermano e qu<strong>in</strong>di calano i ricavi,<br />
senza che i costi cal<strong>in</strong>o <strong>in</strong> modo<br />
corrispondente. Inoltre dal mese di<br />
Ottobre scatterà il riconoscimento<br />
della seconda tranche del nuovo<br />
CCNL, pertanto i costi del lavoro aumenteranno<br />
<strong>in</strong> maniera significativa<br />
a fronte di un <strong>in</strong>cremento molto contenuto<br />
delle tariffe - rette nei servizi <strong>in</strong><br />
accreditamento che ci hanno riconosciuto<br />
a partire dal secondo semestre.<br />
Oggi facciamo comunque tesoro di<br />
questo risultato, non scontato, che ci<br />
rassicura rispetto alle previsioni di chiusura<br />
dell’anno 2012. <br />
1
numero 37<br />
settembre 2012 <strong>in</strong><br />
Nasce Gatik<br />
Novità importanti per l’Atelir<br />
“Il Maggiociondolo”.<br />
di Arlene Dalolio<br />
Se dovessimo raccontare il percorso dell’Atelier<br />
“Il Maggiociondolo” di questi<br />
anni dovremmo raccontare la storia di<br />
una grande scalata, molto entusiasmo<br />
da parte di un gruppo che con impegno<br />
e tenacia e qualche piccola delusione<br />
è riuscito a fare grandi cose.<br />
Dal Maggio 2007, sotto la guida della<br />
Maestra d’Arte e pittrice Bitas, <strong>in</strong>iziammo<br />
a sperimentare la pittura su<br />
stoffa con l’utilizzo della laboriosa tecnica<br />
del batik. Curiosità che contraddist<strong>in</strong>gue<br />
f<strong>in</strong> dal suo esordio questa attività<br />
è legata al fatto che la Maestra,<br />
<strong>in</strong>serita come borsa-lavoro, si è dimostrata<br />
immediatamente una enorme risorsa.<br />
Il procedere passo dopo passo <strong>in</strong><br />
ogni s<strong>in</strong>gola fase di “costruzione” del<br />
batik, ha fatto <strong>in</strong> modo che l’<strong>in</strong>terazione<br />
2<br />
copert<strong>in</strong>a<br />
fra utenti, educatrici e conduttrice fosse<br />
molto forte e questo, a tutt’oggi, non fa<br />
che r<strong>in</strong>forzare alcune peculiarità che,<br />
nella fase di avvio del progetto erano<br />
state poste come punti forti di tale attività<br />
quali:<br />
- stimolare la fantasia di ciascuno e<br />
la sua espressione per aumentare la<br />
stima della propria persona attraverso<br />
il sostegno o il rafforzamento delle<br />
capacità di scelta;<br />
- promuovere la sperimentazione<br />
del proprio sé <strong>in</strong> relazione agli altri e<br />
la capacità di apprendimento ed elaborazione<br />
di un percorso per la realizzazione<br />
delle idee;<br />
- sviluppare la capacità di mediare<br />
e collaborare con gli altri nel percorso<br />
necessario alla realizzazione<br />
dell’oggetto;<br />
- aumentare le capacità di gestire<br />
con autonomia “il proprio lavoro”;<br />
- rendere più amichevole la propria<br />
<strong>in</strong>dividualità (pregi e difetti-riconoscimento<br />
ed accettazione);<br />
- acquisizione di nuove tecniche di<br />
espressione (carte, stoffa ecc.);<br />
- esporsi al pubblico attraverso mostre<br />
e stand per avere un riscontro<br />
anche con le realtà esterne.<br />
Soprattutto per raggiungere l’ultimo<br />
obiettivo abbiamo fatto <strong>in</strong> modo che<br />
la mostra dei manufatti potesse essere<br />
allestita <strong>in</strong> qualunque contesto e che,<br />
oltre ad essere una esposizione di tele<br />
e stoffe dip<strong>in</strong>te, fosse un momento <strong>in</strong>formale<br />
di confronto con le persone<br />
che, osservando le opere, fossero stimolate<br />
a conoscere il mondo della disabilità<br />
<strong>in</strong> uno dei suoi molteplici<br />
aspetti. Le esposizioni sono state<br />
qu<strong>in</strong>di it<strong>in</strong>eranti e si sono svolte <strong>in</strong><br />
tutti quei luoghi che permettono il<br />
confronto su tale tematica.<br />
Ciò non fa che rafforzare la voglia e<br />
l’<strong>in</strong>dole del Maggiociondolo ad essere<br />
un servizio aperto al confronto<br />
con l’esterno, alla ricerca di relazioni<br />
con il territorio e con chi <strong>in</strong>curiosito è<br />
<strong>in</strong>teressato a conoscerci e a frequentarci.<br />
Per esempio, assieme a molti altri<br />
servizi del Settore Servizi ai disabili abbiamo<br />
tenuto aperto uno stand alla Fe-
sta dell’Unità di Bologna per ben qu<strong>in</strong>dici<br />
giorni! I ragazzi si sono divertiti, è<br />
stata un’occasione di uscita serale e di<br />
relazione <strong>in</strong> un contesto davvero molto<br />
frequentato e di passaggio.<br />
Dopo questi anni di lavoro gli utenti<br />
dell’Atelier, da allievi di una attività,<br />
sono diventati maestri a loro volta,<br />
ovverosia sono <strong>in</strong> grado di spiegare<br />
ad altre persone i vari passaggi di tale<br />
tecnica, corredati anche da piccoli<br />
trucchi del mestiere ma questo non ci<br />
è bastato.<br />
Abbiamo pensato che fosse l’ora di<br />
farci conoscere ancora di più dal territorio,<br />
ma <strong>in</strong> una maniera, perché no!,<br />
più professionale e ancor più, se possibile,<br />
orig<strong>in</strong>ale.<br />
Abbiamo qu<strong>in</strong>di considerato che<br />
fosse necessario avere un logo, un<br />
nome che ci identificasse anche graficamente,<br />
come le grandi e vere case di<br />
moda. L’utilità di questo sarebbe stata<br />
doppia: da un lato ci avrebbe reso<br />
sempre e comunque riconoscibili all’esterno<br />
e dall’altro avrebbe dato un<br />
maggior senso di cont<strong>in</strong>uità e appartenenza<br />
al nostro operare.<br />
Anche nella realizzazione di questa<br />
novità abbiamo voluto essere attivi <strong>in</strong>dicando<br />
all’agenzia grafica come lo volevamo<br />
(o almeno come lo immag<strong>in</strong>avamo!),<br />
disegnando addirittura alcune<br />
bozze. Dopo aver valutato una serie<br />
di ipotesi, per esempio una stilizzazione<br />
delle casette che spesso ricorrono<br />
nei nostri batik piuttosto che gli<br />
om<strong>in</strong>i, f<strong>in</strong>almente è arrivato GATIK, un<br />
marchio che prima di tutto ci ha fatto<br />
sorridere e qu<strong>in</strong>di ci ha conquistati.<br />
Ma non ci siamo fermati con questo.<br />
Che te ne fai di un marchio se non hai<br />
anche un book che mostri le tue opere?<br />
Detto fatto, lo abbiamo realizzato, leg-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
gero e colorato proprio come siamo<br />
noi. Avvalendoci della collaborazione<br />
del fotografo Gilberto Veronesi sono<br />
state realizzate splendide fotografie<br />
delle nostre opere, degli arazzi, borse,<br />
gonne e magliette che, raccolte tutte<br />
assieme, hanno dato vita ad un book<br />
fotografico di pregio che ci fa sentire<br />
ancora più orgogliosi di ciò che facciamo.<br />
Ovviamente va detto grazie all’impegno<br />
della <strong>Cooperativa</strong> che ha creduto<br />
<strong>in</strong> noi: ora siamo un po’più pronti ad affrontare<br />
il pubblico con un nuovo nome<br />
e sempre un maggiore entusiasmo, e<br />
poi ciò che succederà si vedrà… <br />
3
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Le donne…<br />
il lavoro…<br />
Un po’ di Svezia e di CADIAI.<br />
di Vania Zanotti, Resposabile delle politiche<br />
per le Pari Opportunità<br />
La crisi economica non ha rallentato il<br />
suo corso e non ci sono previsioni ottimistiche<br />
all’orizzonte.<br />
Attendiamo, da mesi, dal Governo e<br />
dalla politica l’esplicitazione di azioni<br />
che port<strong>in</strong>o l’Italia <strong>in</strong> una fase di ricrescita,<br />
ma il tempo passa, le parole abbondano<br />
e le azioni latitano.<br />
La crisi ha colpito più duramente gli<br />
uom<strong>in</strong>i delle donne perché il numero<br />
di uom<strong>in</strong>i occupati è di molto superiore<br />
rispetto alle donne. Il divario occupazionale<br />
tra donne e uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Italia è il<br />
più alto fra i Paesi europei (oltre 20<br />
punti percentuali contro i 12 della media<br />
europea e i 4 della Svezia).<br />
La richiesta, da parte delle donne, di<br />
essere occupate fa ancora fatica a trovare<br />
risposte.<br />
Quando nascono i figli l’occupazione<br />
femm<strong>in</strong>ile dim<strong>in</strong>uisce ed è una magra<br />
consolazione constatare che avviene <strong>in</strong><br />
tutti i Paesi europei tranne che <strong>in</strong> Svezia<br />
dove le politiche di conciliazione sono<br />
reali e i rapporti di coppia più paritari<br />
perché la cultura della parità di genere è<br />
radicata, <strong>in</strong> quel Paese, da decenni.<br />
In Italia, poi, molte donne non ricom<strong>in</strong>ciano<br />
a lavorare neanche quando<br />
i figli crescono perché non riescono<br />
più a rientrare nel mercato del lavoro.<br />
Si assiste allo strano paradosso nel<br />
quale diversi osservatori economici <strong>in</strong>dicano,<br />
fra le tante cause che producono<br />
la crisi economica, anche l’<strong>in</strong>vecchiamento<br />
cont<strong>in</strong>uo ed <strong>in</strong>esorabile<br />
della popolazione italiana e che, <strong>in</strong>vece,<br />
al contrario, l’aumento dell’occupazione<br />
femm<strong>in</strong>ile sarebbe determ<strong>in</strong>ante per favorire<br />
la crescita dell’economia perché<br />
l’aumento del numero di occupati fa-<br />
4<br />
pari opportunità<br />
rebbe scendere il rapporto fra pensionati<br />
e lavoratori, rendendo più sostenibile<br />
l’erogazione delle pensioni e aumentando<br />
il tasso di natalità.<br />
Infatti, nei Paesi europei dove le<br />
donne sono maggiormente occupate<br />
e i loro salari non sono <strong>in</strong>feriori<br />
a quelli degli uom<strong>in</strong>i c’è una maggiore<br />
crescita economica e aumentano<br />
le nascite.<br />
Il lavoro delle donne permette poi un <strong>in</strong>cremento<br />
del reddito familiare che dà la<br />
possibilità, alla famiglia, di usufruire di<br />
quei servizi che rispondono al bisogno<br />
di conciliare il lavoro delle donne con il<br />
lavoro di cura che tradizionalmente è a<br />
loro carico, potenziando, <strong>in</strong> questo<br />
modo, lo sviluppo dei servizi che è anche<br />
sviluppo di occupazione.<br />
Nella nostra prov<strong>in</strong>cia, e questo dato<br />
fa molto riflettere, è dim<strong>in</strong>uita la richiesta,<br />
da parte delle famiglie, di<br />
accesso ai nidi dei bamb<strong>in</strong>i. Quando<br />
il reddito familiare cala si r<strong>in</strong>uncia ai<br />
servizi, soprattutto se ci sono i nonni o<br />
un componente la famiglia è <strong>in</strong> cassa<br />
<strong>in</strong>tegrazione.<br />
Al contrario, a Bologna, ci sono 406 bamb<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong> lista d’attesa per entrare nella<br />
Scuola dell’Infanzia. La carenza di questo<br />
servizio rende molto complicata la permanenza<br />
delle madri al lavoro se non ci<br />
sono nonni a disposizione.<br />
Chi cessa l’esperienza lavorativa quando<br />
si hanno bamb<strong>in</strong>i, è sempre la donna.<br />
Se accade ad un uomo, viene <strong>in</strong>tervistato<br />
dai giornali e rappresentato come<br />
un eroe.<br />
Il lavoro di cura è completamente a carico<br />
delle donne. Gli uom<strong>in</strong>i collaborano<br />
di più, però il cambiamento è lentissimo<br />
e la divisione dei compiti è<br />
ancora molto tradizionale. C’è più collaborazione<br />
nell’ambito della cura dei<br />
figli, soprattutto nel gioco, ma poco è<br />
cambiato nel lavoro domestico.<br />
A livello europeo le donne italiane<br />
detengono il record di lavoro familiare<br />
con c<strong>in</strong>que ore e venti m<strong>in</strong>uti <strong>in</strong><br />
media al giorno. Le donne svedesi<br />
impiegano tre ore e quarantadue mi-<br />
nuti di media.<br />
In Svezia, dove sono storicamente attive<br />
politiche di conciliazione con un’offerta<br />
di servizi universale per i bamb<strong>in</strong>i,<br />
le donne stanno con agio dentro al mercato<br />
del lavoro e non sono costrette a r<strong>in</strong>unciarvi<br />
se nascono figli.<br />
CADIAI, per rendere fattibile l’obiettivo<br />
della conciliazione ha <strong>in</strong>oltrato<br />
domanda di f<strong>in</strong>anziamento relativa a<br />
progetti f<strong>in</strong>alizzati alla realizzazione<br />
di azioni positive per la conciliazione<br />
tra tempi di lavoro e tempi di cura della<br />
famiglia, presentati ai sensi dell’art. 9<br />
della legge 8 Marzo 2000, numero 53.<br />
Ricordo che le azioni positive sono rivolte<br />
a lavoratrici e lavoratori CADIAI e<br />
prevedono <strong>in</strong>terventi di flessibilità al<br />
lavoro, attraverso l’attivazione di 3 contratti<br />
di telelavoro, servizio di fattor<strong>in</strong>o<br />
aziendale, ovvero un servizio di disbrigo<br />
delle pratiche utile a liberare<br />
tempo alle lavoratrici e ai lavoratori e di<br />
centro estivo aziendale per offrire un<br />
servizio che supporti le lavoratrici e i lavoratori<br />
nella gestione quotidiana dei<br />
bamb<strong>in</strong>i durante la chiusura estiva<br />
delle strutture scolastiche.<br />
Abbiamo presentato i progetti alla f<strong>in</strong>e<br />
di Ottobre 2011. Ad Aprile si sarebbe<br />
dovuto concludere la disam<strong>in</strong>a dei progetti<br />
da parte del M<strong>in</strong>istero della Famiglia.<br />
A tutt’oggi non abbiamo risposte.<br />
Attendiamo con fiducia sperando di realizzare,<br />
l’anno prossimo, alcuni dei progetti<br />
che abbiamo presentato.
cooperazione<br />
Legacoop per Haiti<br />
Riportiamo alcuni punti della<br />
lettera di Giorgio Bert<strong>in</strong>elli,<br />
Vicepresidente Vicario di<br />
Legacoop Nazionale, che<br />
danno conto degli <strong>in</strong>terventi<br />
realizzati con la raccolta fondi<br />
promossa da Legacoop e a cui<br />
CADIAI aveva partecipato.<br />
Cari Amici,<br />
<strong>in</strong> occasione della nostra recente Assemblea<br />
Generale, lo scorso 5 Luglio,<br />
abbiamo fornito un resoconto dei fondi<br />
raccolti (€295.896,60) e dell'attività realizzata<br />
grazie alla raccolta fondi lanciata<br />
nel Gennaio 2010 da Legacoop ed alla<br />
quale con generosità hanno risposto<br />
le cooperative associate, i soci, i dipendenti<br />
e le strutture Legacoop.<br />
I progetti avviati nell'Agosto del 2010<br />
si sono conclusi tra Dicembre 2011 e<br />
Febbraio 2012. Essi sono stati realizzati<br />
da tre Organizzazioni Non Governative:<br />
GVC, OXFAM ITALIA e Medici<br />
Senza Frontiere, organizzazioni di consolidata<br />
esperienza che già operavano<br />
ad Haiti prima del terremoto e con le<br />
quali Legacoop e molte delle sue associate<br />
hanno rapporti di costante collaborazione.<br />
Nel progetto realizzato con GVC e con<br />
l'organizzazione locale per lo sviluppo<br />
dei contad<strong>in</strong>i, OOPP, a Vialet, ci siamo<br />
impegnati a ridurre la vulnerabilità e<br />
l'<strong>in</strong>sicurezza alimentare delle famiglie<br />
con donne come capofamiglia. I beneficiari<br />
diretti sono stati circa 1.700, quelli<br />
<strong>in</strong>diretti oltre 80.000. È stato costruito<br />
un centro di trasformazione agricolo<br />
polifunzionale, pienamente funzionante<br />
ed equipaggiato: sono state avviate<br />
attività di formazione per le<br />
donne e di capacity build<strong>in</strong>g per il personale<br />
della stessa organizzazione locale<br />
al f<strong>in</strong>e di promuovere <strong>in</strong>iziative generatrici<br />
di reddito.<br />
AL es Cayes, con Oxfam Italia e RECO-<br />
CAS (rete che raggruppa 10 cooperative<br />
agricole del dipartimento a sud<br />
dell'isola) abbiamo rimesso <strong>in</strong> produzione<br />
1.100 parcelle agricole e 5 di<br />
piccolo allevamento; è stato riattivato<br />
un sistema di commercializzazione<br />
dei prodotti <strong>in</strong> loco; sono stati realizzati<br />
corsi di formazione di carattere<br />
agronomico per circa 300 produttori<br />
di caffè e <strong>in</strong>terventi formativi specifici<br />
sui temi di gestione organizzativa<br />
della cooperativa, leadership, gestione<br />
delle responsabilità di direzione<br />
e controllo, tenuti <strong>in</strong> collaborazione<br />
con il Consiglio Nazionale delle<br />
Cooperative di Haiti.<br />
Inf<strong>in</strong>e, a Febbraio 2012, a Tabarre, area<br />
<strong>in</strong>dustriale nella zona est della capitale<br />
Port-au-Pr<strong>in</strong>ce, Medici Senza Frontiere<br />
ha ultimato la costruzione del centro<br />
NAP KENBE come risorsa aggiuntiva<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
per gli haitiani che necessitano di cure<br />
mediche gratuite.<br />
Composto da 268 unità modulari,<br />
l'ospedale ha 108 posti letto. Il centro di<br />
riferimento per le urgenze chirurgiche,<br />
ortopediche e viscerali di Tabarre fornirà<br />
cure traumatologiche di emergenza<br />
e chirurgia addom<strong>in</strong>ale, <strong>in</strong> grado<br />
di effettuare 150 <strong>in</strong>terventi al mese.<br />
Il contributo Legacoop ha permesso la<br />
costruzione di un'unità modulare dedicata<br />
a sala risveglio post-operatoria.<br />
La cifra residua sul conto ad hoc<br />
"Legacoop per Haiti" ammonta a<br />
€24.952,17 che, come deciso dall'Assemblea<br />
Legacoop, saranno ripartiti<br />
pro quota tra le tre ONG per<br />
micro progetti ad Haiti. <br />
La mostra fotografica “La persona e il lavoro” è stata <strong>in</strong>augurata il 27 Agosto<br />
2012 presso lo stand “Idea Lavoro” della Festa dell’Unità Prov<strong>in</strong>ciale<br />
di Bologna alla presenza di Susanna Camusso, Segretario Generale della<br />
CGIL, Raffaele Don<strong>in</strong>i, Segretario del Partito Democratico di Bologna e<br />
Paola Pallott<strong>in</strong>o, esperta di storia dell’illustrazione.<br />
Per l’occasione CADIAI ha fornito alcune fotografie che testimoniano “il<br />
lavoro di cura”.<br />
La mostra, curata da Stefano Borgatti e Tullia Moretto del Forum Lavoro del<br />
PD di Bologna, dà conto, attraverso un excursus storico che parte dall'<strong>in</strong>izio<br />
del Novecento, dell'evoluzione delle tematiche dal lavoro, mostrando<br />
lavoratrici e lavoratori all'<strong>in</strong>terno dei loro luoghi di lavoro, con l'idea di valorizzare<br />
la testimonianza umana civile e sociale delle persone.<br />
5
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Progetto AGID<br />
Il tempo della condivisione:<br />
l’esito dei «focus groups».<br />
di Patrice Morel, Les Genêts d’Or<br />
(trad. it. M. Christ<strong>in</strong>e Melon)<br />
Il Progetto Agid è un progetto europeo<br />
che si propone di costruire moduli formativi<br />
<strong>in</strong>dirizzati ai professionisti che accompagnano<br />
le persone con disabilità<br />
<strong>in</strong>tellettiva nell’<strong>in</strong>vecchiamento. F<strong>in</strong>anziato<br />
dall’Agenzia Esecutiva della Commissione<br />
Europea, questo progetto è centrato<br />
sulla costruzione di un programma<br />
formativo che avrà la particolarità di essere<br />
accessibile attraverso un portale<br />
web. Attualmente <strong>in</strong> corso di elaborazione<br />
da parte di un consorzio <strong>in</strong>ternazionale<br />
che raggruppa partner motivati e<br />
preoccupati di rispondere al meglio ai<br />
nuovi bisogni evolutivi di questa particolare<br />
fetta di popolazione, il programma<br />
fornirà risposte diversificate <strong>in</strong><br />
base alle differenti professionalità degli<br />
operatori co<strong>in</strong>volti.<br />
Consultazione nei focus groups: esiti<br />
Nella riunione di apertura del programma<br />
AGID, alla f<strong>in</strong>e di Gennaio <strong>in</strong><br />
Lussemburgo, i Paesi partner hanno<br />
deciso di conferire a Zonnelied, associazione<br />
belga che rappresenta diverse<br />
realtà delle Fiandre, il coord<strong>in</strong>amento<br />
metodologico della raccolta dati presso<br />
campioni significativi di popolazione<br />
(utenti disabili, loro familiari e professionisti).<br />
Questo importante passaggio<br />
è la base su cui poggerà la costruzione<br />
dei moduli formativi rivolti agli operatori<br />
che accompagnano le persone <strong>in</strong><br />
situazione di handicap psichico nel processo<br />
di <strong>in</strong>vecchiamento. Allo scopo di<br />
garantire un’accettabile omogeneità<br />
alle pratiche di consultazione delle popolazioni-bersaglio<br />
selezionate da ciascun<br />
Paese, alcuni rappresentanti dei<br />
Paesi partner hanno approfondito l’ap-<br />
6<br />
progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />
Atmosfera di studio alla Northumbria University (Newcastel, Nord-Est dell’Inghilterra) il 10 e 11 Giugno<br />
scorsi.<br />
proccio metodologico dell’Appreciative<br />
Inquiry durante una formazione di due<br />
giorni <strong>in</strong> Febbraio a Bruxelles.<br />
L’<strong>in</strong>contro di Giugno <strong>in</strong> Inghilterra si è<br />
focalizzato sulla condivisione dei numerosi<br />
temi derivati dagli scambi con le<br />
persone co<strong>in</strong>volte nei focus groups condotti<br />
<strong>in</strong> ciascun Paese.<br />
Il secondo passaggio è stata la seriazione<br />
delle idee e dei concetti raccolti,<br />
per arrivare a un <strong>in</strong>ventario di categorie<br />
coerenti che costituirà la trama del<br />
programma formativo.<br />
Costanti e variabili nell’analisi dei<br />
dati raccolti<br />
I dati emersi dalle consultazioni mettono<br />
<strong>in</strong> evidenza tre macro tendenze<br />
nei contenuti espressi dai protagonisti<br />
dei focus groups <strong>in</strong> ciascun Paese: il concetto<br />
di autodeterm<strong>in</strong>azione nelle<br />
scelte di vita (<strong>in</strong>dipendentemente dall’età),<br />
i mezzi materiali necessari per una<br />
vita (e un f<strong>in</strong>e vita) quantomeno dignitosi,<br />
l’importanza delle relazioni sociali.<br />
Si è <strong>in</strong>oltre osservata una rilevante somiglianza<br />
fra i gruppi francesi e quelli<br />
italiani sull’attenzione alla libertà di<br />
scelta e a progetti di vita <strong>in</strong>dipendenti<br />
dalle scelte istituzionali. I rappresentanti<br />
dei Paesi del “nord” hanno <strong>in</strong>vece<br />
evocato il loro impegno per la collettività<br />
come base della coesione sociale,<br />
che è fondamentale per l’equilibrio <strong>in</strong>dividuale.<br />
In ogni caso, i pareri e le raccomandazioni<br />
derivati da queste consultazioni<br />
valgono trasversalmente per gli uni<br />
come per gli altri, se si considera che <strong>in</strong>dividuo<br />
e collettività esprimono ciascuno<br />
livelli di risposta adattati a situazioni<br />
complesse e diversificate.<br />
E comunque, i valori che sono alla base<br />
di un accompagnamento rispettoso<br />
della volontà di governare il proprio<br />
dest<strong>in</strong>o f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del camm<strong>in</strong>o sono<br />
rimasti implicitamente centrali durante<br />
tutto il dibattito.<br />
Una divisione dei compiti e un programma<br />
di coord<strong>in</strong>amento ben<br />
scandito<br />
Il bra<strong>in</strong>storm<strong>in</strong>g e l’analisi dei dati derivati<br />
dai focus groups hanno portato,<br />
alla f<strong>in</strong>e delle due giornate dedicate<br />
alla categorizzazione, a decidere l’allestimento<br />
di sei moduli di formazione<br />
<strong>in</strong>terattiva di sessanta o settanta diapositive<br />
ciascuno.<br />
I moduli tratteranno della regolazione<br />
delle emozioni nel sostegno al processo<br />
di <strong>in</strong>vecchiamento, dell’approc-
cio centrato sulla persona, dell’aspetto<br />
relazionale e della comunicazione con<br />
l’ambiente, della lettura globale dei bisogni<br />
e dell’approccio <strong>in</strong>tegrato alla<br />
cura, degli atteggiamenti appropriati<br />
nel trattare un’utenza che sta diventando<br />
anziana, delle differenze fra l’<strong>in</strong>vecchiamento<br />
normale e patologico.<br />
Saranno particolarmente curate le potenzialità<br />
<strong>in</strong>terattive del programma e<br />
l’<strong>in</strong>formazione sarà arricchita da riferimenti<br />
bibliografici e dalla possibilità di<br />
<strong>in</strong>cludere l<strong>in</strong>k su argomenti correlati.<br />
Adesso, ogni Paese dovrà realizzare entro<br />
la metà di Ottobre una bozza esaustiva<br />
del proprio modulo, che sarà sottoposta<br />
al controllo <strong>in</strong>crociato di altri<br />
due partners. In seguito ci sarà la sperimentazione<br />
“faccia a faccia” di un<br />
gruppo di esperti, che adotteranno per<br />
le loro valutazioni il metodo Delphi, di<br />
cui parleremo <strong>in</strong> un prossimo comunicato.<br />
La loro validazione a priori dovrà<br />
essere completata entro la metà di dicembre,<br />
<strong>in</strong> tempo per la riunione di coord<strong>in</strong>amento<br />
che si terrà a Vienna.<br />
Dato il taglio europeo del progetto, a<br />
fronte della complessità derivante dall’eterogeneità<br />
delle Politiche Sociali nazionali<br />
si è deciso di non trattare all’<strong>in</strong>terno<br />
del programma formativo questo<br />
particolare aspetto, che rileva prevalentemente<br />
<strong>in</strong>formazioni riguardanti i<br />
s<strong>in</strong>goli Paesi, prov<strong>in</strong>cie o territori, a seconda<br />
delle suddivisioni politico-amm<strong>in</strong>istrative.<br />
<br />
I post-it giganti sono stati il supporto privilegiato<br />
per il lavoro di categorizzazione dei temi utili alla<br />
costruzione dei futuri moduli formativi.<br />
Si è concluso<br />
a Newcastle<br />
il progetto<br />
E-DIGNITIES<br />
“Scegliamo il nostro mondo<br />
successivo <strong>in</strong> base a ciò che<br />
noi apprendiamo <strong>in</strong> questo.<br />
Se non impari nulla, il<br />
mondo di poi sarà identico a<br />
quello di prima, con le stesse<br />
limitazioni.” R. Bach<br />
di Lara Furieri<br />
La f<strong>in</strong>e di un progetto è sempre un<br />
momento di bilancio, con un pizzico<br />
di nostalgia, si ripercorrono le cose<br />
fatte, ci si compiace dei successi e ci si<br />
rammarica di quello che sarebbe potuto<br />
essere stato fatto meglio.<br />
“E-DIGNITIES” è stato un progetto che,<br />
più di altri, è riuscito a co<strong>in</strong>volgere diversi<br />
<strong>in</strong>terlocutori <strong>in</strong> modo concreto<br />
ed autentico, primi tra tutti i ragazzi<br />
dell’appartamento di “ABS” che, con<br />
serietà e talvolta con fatica, hanno<br />
partecipato <strong>in</strong> modo sempre attivo,<br />
dai meet<strong>in</strong>g nei diversi Paesi europei<br />
f<strong>in</strong>o alla conferenza f<strong>in</strong>ale dove hanno<br />
riscosso un clamoroso successo. Neanche<br />
la l<strong>in</strong>gua, da un certo punto <strong>in</strong><br />
poi, è stata più un ostacolo.<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Saper mettere <strong>in</strong>sieme più voci, tutte<br />
autorevoli e tutte con delle cose importanti<br />
da dire è stata forse la scommessa<br />
più importante v<strong>in</strong>ta <strong>in</strong> questo<br />
progetto; che cosa rimane ora?<br />
Sicuramente ciascuno dei partecipanti<br />
ricorda tasselli importanti di questa<br />
“avventura”, cose dette, viste o sentite<br />
che, <strong>in</strong> modi diversi, ci hanno fatto riflettere<br />
e crescere. I pubblici amm<strong>in</strong>istratori,<br />
sempre presenti e co<strong>in</strong>volti,<br />
hanno ascoltato gli utenti e gli operatori<br />
e con loro si sono confrontati, <strong>in</strong><br />
un ambiente sempre supportato da<br />
<strong>in</strong>terventi autorevoli di esperti europei<br />
nei diversi settori.<br />
Ora, la relazione f<strong>in</strong>ale è stata consegnata<br />
e il progetto è ufficialmente<br />
f<strong>in</strong>ito, ma è proprio adesso che “si <strong>in</strong>izia”:<br />
tutte le parole chiave e le raccomandazioni<br />
che sono emerse tra i diversi<br />
<strong>in</strong>terlocutori; famiglie, utenti,<br />
pubblici amm<strong>in</strong>istratori, operatori e<br />
gestori di servizi sono state raccolte <strong>in</strong><br />
un documento f<strong>in</strong>ale e da questo si<br />
dovrà ripartire per capire come tradurre<br />
esperienze diverse <strong>in</strong> nuove opportunità<br />
concrete. <br />
7
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Cosa resta di<br />
Newcastle<br />
L’esperienza degli educatori<br />
e dei ragazzi del Gruppo<br />
Appartamento “ABS”<br />
<strong>in</strong> Inghilterra.<br />
di Simone Cipria, Educatore<br />
È matt<strong>in</strong>a, il tempo a Newcastle, la<br />
“città dei ponti”, non è mai un granché<br />
e questo la rende una città dal preponderante<br />
colore grigio. È bella l’Italia<br />
quando si è a Newcastle. Ma stamatt<strong>in</strong>a<br />
c’è il sole e tutto diventa di<br />
una piacevole sfumatura colorata.<br />
Oggi è il giorno della conferenza<br />
"Age<strong>in</strong>g and <strong>in</strong>tellectual disabilities: a<br />
european perspective", si chiude il<br />
progetto E-DIGNITES, non potevamo<br />
mancare. Terzo appuntamento che ci<br />
vede protagonisti, anzi, che vede pro-<br />
8<br />
progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />
tagonisti i tre <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i del Gruppo Appartamento<br />
“ABS” e noi fervidi sostenitori.<br />
Rivedere le persone conosciute<br />
negli appuntamenti precedenti ed abbracciarle<br />
ancora una volta, <strong>in</strong> forza di<br />
una <strong>in</strong>timità precoce nata da una semplice<br />
ma s<strong>in</strong>cera condivisione profonda<br />
di idee e propositi.<br />
Oggi è un giorno importante ed i ragazzi,<br />
Axel, Riccardo e Salvatore sono<br />
agitati, non tanto perché ancora una<br />
volta parleranno <strong>in</strong> pubblico, il timore<br />
è dovuto al fatto che oggi parleranno<br />
di loro, di ciò che pensano e che vivono<br />
quotidianamente.<br />
Nei giorni precedenti la partenza<br />
hanno preparato delle diapositive per<br />
descrivere la loro quotidianità e la risonanza<br />
che <strong>in</strong> questa hanno i temi<br />
trattati nel progetto. Ci sono immag<strong>in</strong>i,<br />
colori, parole che raccontano<br />
emozioni vissute ed aspirazioni.<br />
È un “gioco” divertente prepararle con<br />
loro, ma oggi è un’altra storia, è come<br />
un esame, una prova, vestirsi di panni<br />
nuovi e mai immag<strong>in</strong>ati.<br />
L’agitazione risuona con toni diversi<br />
<strong>in</strong> ognuno ed io sto a guardare, affasc<strong>in</strong>ato<br />
dalle forme che questa può<br />
assumere.<br />
Salvatore alle 7 e 30 è giù che si “rimp<strong>in</strong>za”<br />
con la colazione “all’<strong>in</strong>glese” divenuta<br />
<strong>in</strong>evitabilmente“alla Salvatore”.<br />
Sotto la sua impietosa forchetta si alternano<br />
diversi piatti <strong>in</strong> cui si mescolano<br />
<strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>atamente cibi dolci e<br />
salati, salsiccia e marmellata, uova<br />
fritte, bacon e cereali. Chiunque gli si<br />
avvic<strong>in</strong>i ascolta la medesima versione<br />
dei fatti: “Oggi sono agitato e quando<br />
sono agitato mangio, io!”.<br />
Riccardo è sveglio di buon ora, vestito<br />
di tutto punto, con le mani <strong>in</strong> tasca ed<br />
il sorriso delle “pubbliche circostanze”<br />
si aggira nell’albergo ostentando una<br />
traballante sicurezza.<br />
A noi, che lo conosciamo e che sappiamo<br />
scrutarlo oltre, confida la sua<br />
<strong>in</strong>tima frustrazione: sente le cose pensate<br />
e scritte per la conferenza non<br />
“adeguate”, non vuole fare brutta figura,<br />
c’è tanta gente e non ha <strong>in</strong>tenzione<br />
di tradire le apparenze.<br />
Bisogna rassicurarlo, bisogna ricordargli<br />
che la sua migliore arma è essere<br />
semplicemente se stesso e che<br />
qui si è tra“amici”, il giudizio resta fuori<br />
la porta della sala conferenze.<br />
Axel, fantastico Axel, si sveglia con<br />
calma, forse troppa. La sua strategia<br />
contro l’ansia credo sia di orig<strong>in</strong>e
orientale, una di quelle discipl<strong>in</strong>e,<br />
quelle arti marziali che imitano le movenze<br />
degli animali. Oggi, contro la<br />
tensione, è un bradipo. È estenuante<br />
stargli dietro e qu<strong>in</strong>di optiamo per<br />
aspettarlo nella sala delle colazioni:<br />
nonostante tutto non rischierà di farla<br />
chiudere prima di aver assaggiato ancora<br />
una volta le sue prelibatezze. Non<br />
teme la conferenza, sa quello che<br />
vuole dire, o meglio, <strong>in</strong> qualche modo<br />
sa di potersela cavare.<br />
Si parte, percorriamo 200 metri tra<br />
l’Hotel e la sala conferenze, siamo al tavolo<br />
degli “italiani”, quelli che “l'<strong>in</strong>glese<br />
lo sanno poco” e qu<strong>in</strong>di ci affidano alle<br />
amorevoli cure di un'<strong>in</strong>terprete. Peccato<br />
che sia anch'essa italiana, anch'essa<br />
confusamente colta <strong>in</strong> materia<br />
l<strong>in</strong>guistica ma immediatamente conquistata<br />
dalla “buona relazionalità”, diciamo<br />
così, dei ragazzi.<br />
È gentile e disponibile, impariamo ad<br />
utilizzare le cuffie per la traduzione e ci<br />
giochiamo un po' <strong>in</strong> attesa dell'<strong>in</strong>izio.<br />
La conferenza fa il suo corso e, quando<br />
tocca ai ragazzi, impacciati li vediamo<br />
andare verso il palco dove ci sono sedie<br />
e microfono. La voce all'<strong>in</strong>izio è <strong>in</strong>certa<br />
ma le sensazioni date dal dire semplicemente<br />
ciò che si pensa rendono l'<strong>in</strong>certezza<br />
passeggera e fanno spazio alla<br />
s<strong>in</strong>cerità ed alla tranquillità.<br />
Oggi i ragazzi raccontano di loro, della<br />
loro vita quotidiana, di cosa significa<br />
l'autonomia o aspirare a questa. C'è<br />
spazio per sorridere <strong>in</strong>sieme delle loro<br />
immag<strong>in</strong>i, scelte per essere condivise<br />
con tutti <strong>in</strong> questa giornata speciale.<br />
C'è spazio per la loro idea di amicizia,<br />
di cittad<strong>in</strong>anza, di futuro.<br />
Nel loro pensiero, a tratti simile, a tratti<br />
diverso, c'è riconoscenza per chi li ha<br />
sostenuti, voglia di farcela da soli, timore<br />
ma curiosità per le“mille possibilità”<br />
che nelle loro teste e nei loro occhi<br />
significa, oggi, la parola domani.<br />
La platea ascolta, sorride alla spontaneità<br />
ed al sapore <strong>in</strong>confondibile di<br />
verità.<br />
Il tempo è contato <strong>in</strong> una conferenza,<br />
ma la semplice confidenza che si diffonde<br />
tra le persone produce curiosità<br />
e voglia di chiedere.<br />
Partono le domande, i ragazzi hanno<br />
voglia di rispondere, si passano il microfono<br />
come se facessero roba del genere<br />
da sempre. Tutti vogliono dire la<br />
loro su ogni argomento. Raghu (coord<strong>in</strong>atore<br />
della conferenza) mi guarda<br />
con esplicita <strong>in</strong>timazione: è tardi, oggi<br />
è un gran giorno e resterà tale.<br />
Dopo la conferenza, i ragazzi hanno<br />
fatto “il pieno”è questo produce le sue<br />
conseguenze. Salvo ha mal di testa e<br />
fila a letto senza neanche mettersi il<br />
pigiama, come se avesse tirato il freno<br />
a mano dopo la gara.<br />
Axel guarda un C.S.I. nella TV della<br />
Hall, è uno dei suoi telefilm preferiti,<br />
peccato che non c'è il volume e, <strong>in</strong><br />
ogni caso, sarebbe <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese. Ma que-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
sti sono particolari <strong>in</strong>significanti, mi<br />
confida <strong>in</strong> risposta alle mie osservazioni<br />
“tecniche”.<br />
Riccardo, l'adrenal<strong>in</strong>a a fior di pelle,<br />
sente di poter fare qualsiasi cosa, resta<br />
fuori l'hotel e cont<strong>in</strong>ua a chiedere nel<br />
suo personalissimo <strong>in</strong>glese dove si<br />
possa ballare questa sera. Ha voglia di<br />
conoscere, provare, la sua curiosità<br />
stasera è <strong>in</strong>contenibile, è “la sua sera”,<br />
povero me…<br />
Salutiamo l'Inghilterra e quest'esperienza<br />
con una passeggiata sulla spiaggia,<br />
il Mare del Nord.<br />
Sarà il clima o sarà che il mare, anche se<br />
è tutto acqua e sale, è sempre un altro<br />
mare. Siamo contenti ma anche tutti<br />
un po' tristi. Stanchi e soddisfatti ci lasciamo<br />
alle spalle quest'avventura.<br />
Mi ritorna <strong>in</strong> mente una domanda fatta<br />
<strong>in</strong> conferenza ai ragazzi -cosa ne pensassero<br />
della “politica”- e ricordo la risposta<br />
di Riccardo:“Non mi importa perché<br />
sono chiacchiere, io voglio i fatti”.<br />
E-DIGNITIES – Elderly Disabled Integration<br />
Gets New Innovative Tools In European<br />
Societies.<br />
Dignità, <strong>in</strong>tegrazione, <strong>in</strong>novazione.<br />
Camm<strong>in</strong>iamo sulla sabbia, le nostre<br />
orme, quelle di Salvatore, Axel, Riccardo,<br />
<strong>in</strong> un posto che ci vede passare<br />
oggi, lasciano un <strong>in</strong>confondibile segno…<br />
aff<strong>in</strong>ché non siano solo parole. <br />
9
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Sempre al duty free<br />
Le cose che succedono quando<br />
uno non trova la via<br />
d’uscita, nei negozi,<br />
all’aeroporto di Bruxelles.<br />
di Guido Casamichiela<br />
Sempre al duty free di Bruxelles, stavo<br />
per tornare a casa, com<strong>in</strong>ciai a ripensare<br />
alla sera precedente, una di quelle<br />
sere ad altissimo rischio di pensiero circolare<br />
e strangolante, quelle sere che<br />
vengono dopo i pomeriggi <strong>in</strong> cui non<br />
capisci se stai bene o male o benissimo,<br />
e ti sembra che il QI sia una s<strong>in</strong>usoide<br />
amplissima che ti fa diventare<br />
scemo e geniale a <strong>in</strong>tervalli brevissimi<br />
per non dire contemporaneamente, e<br />
capisci tutto ma lo capisci non per com’è<br />
ma per come vuoi capirlo, e la realtà<br />
è un gioco che ti stupisce e ti giostri<br />
a piacimento f<strong>in</strong>ché la giostra si<br />
spegne e ti spegne, e alla f<strong>in</strong>e ti senti<br />
addosso una specie di mantello di<br />
piombo, un cappello di ghisa e un sottogola<br />
allacciato troppo stretto.<br />
La sera precedente ero andato a cena<br />
coi francesi di Quimper, si dicevano cose<br />
che capivo e non capivo, e sorridevo<br />
male, e guardavo peggio, e l’associazione<br />
al circolo vizioso della autoalimentante<br />
chiusura <strong>in</strong> se stessi era stata<br />
già ratificata dal CDA di competenza.<br />
All’improvviso lo dissi, ai francesi di<br />
Quimper: mia nonna è di Quimper.<br />
Sentii come lo spostamento d’aria dei<br />
loro colli che si giravano all’unisono<br />
verso di me. Ero comunque ancora <strong>in</strong><br />
tempo per tornare <strong>in</strong>dietro, appellarmi<br />
al mio francese a metà strada tra<br />
il traballante e il crollato, e rimangiarmi<br />
tutto.<br />
Invece confermai: oui, ma grandemère<br />
est née à Quimper. Uimagrandmereneachimper.<br />
Era forse la terza frase che dicevo <strong>in</strong><br />
tutta la sera. La seconda era stata,<br />
10<br />
progetti <strong>in</strong>ternazionali<br />
dieci secondi prima, magrandemereedechimper.<br />
La prima non la ricordavo,<br />
ma avevo il sospetto fosse stata commansava?<br />
Fu <strong>in</strong> quel momento che il pensiero coi<br />
gomiti più appuntiti che avessi mai ospitato<br />
dentro la testa si fece largo f<strong>in</strong>o a<br />
farsi sentire: tua nonna non è di Quimper,<br />
tua nonna è di Napoli. Era la tua bisnonna<br />
ad essere di Quimper, idiota.<br />
È nata proprio a Quimper, tua nonna,<br />
o lì vic<strong>in</strong>o? Mi chiese l’educatrice di<br />
Quimper.<br />
Quimper, Quimper centre, dissi io, stracciando<br />
l’ultima possibilità di riacquistare<br />
credibilità ai miei occhi <strong>in</strong>evitabilmente<br />
bassi. Un’onda anomala di<br />
senso di colpa com<strong>in</strong>ciava ad apparire<br />
<strong>in</strong> fondo a quella parte di oceano<br />
che era il mio <strong>in</strong>terno agitato.<br />
Non ricordi il suo cognome da nubile?<br />
Mi chiese la psicologa di Quimper.<br />
Eh, ecco, mh, no, beh, no. Dissi io. E <strong>in</strong>tanto<br />
pensavo al napoletanissimo cognome<br />
da nubile di mia nonna, e allo<br />
sconosciutissimo cognome di mia bisnonna,<br />
e a quanto dovessi sembrar<br />
loro miserabile a non sapere il cognome<br />
di mia nonna ma il quartiere di<br />
nascita sì, mentre l’onda grigia e ricurva<br />
si faceva di momento <strong>in</strong> momento<br />
più vic<strong>in</strong>a, m<strong>in</strong>acciosa, <strong>in</strong>combente,<br />
pronta ad abbattersi sull’esteso<br />
bagnasciuga appoggiato sopra quel<br />
pezzo di cervello che come volta celeste<br />
ha un emisfero emotivo.<br />
Puoi dirci qualcos’altro, per aiutarci a<br />
saperne di più? Un ricordo, una foto,<br />
una cosa qualunque? Per esempio, a<br />
che età partì per l’Italia? Mi chiese ancora<br />
l’educatore di Quimper.<br />
No, beh, <strong>in</strong>somma, il ricordo, adesso,<br />
beh, sì, mh, il ricordo, no, il ricordo,<br />
beh, ora non, aspettate, mia nonna<br />
andò via dalla Francia quando io, lei,<br />
beh, un attimo, più o meno, sì, mh,<br />
provo a pensarci e poi magari vi scrivo,<br />
ci sentiamo, ecco, <strong>in</strong> qualche modo,<br />
mh, prima o poi.<br />
Splaaasssshhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!<br />
La cena dopo cont<strong>in</strong>uò, io tornai nel<br />
mio silenzio comodo comodo; raccoglievo<br />
conchiglie sulla spiaggia, tiravo<br />
su le sedie a sdraio spezzate, cercavo di<br />
cucire la stoffa degli ombrelloni che<br />
l’onda anomala aveva appena distrutto.<br />
Ci stavo anche bene, e sembrava tutto<br />
f<strong>in</strong>ito lì. Ma poi l’educatrice di Quimper<br />
mi mise davanti un foglio, e io ci scrissi<br />
sopra il mio <strong>in</strong>dirizzo.<br />
Non ero <strong>in</strong>vece più al duty free, ma<br />
ero a casa mia, tre settimane dopo,<br />
quando mi arrivò una lettera grande,<br />
beige come solo le buste francesi beiges<br />
sanno essere. Proveniva da Quimper.<br />
La aprii con l’animo e la cura dell’artificiere<br />
professionista.<br />
C’erano opuscoli turistici, pieghevoli<br />
di nome e dépliants di cognome, programmi<br />
della stagione operistica e<br />
teatrale, elenchi dei parchi acquatici<br />
più belli e più acquatici della regione.<br />
E una lettera.<br />
La lettera era scritta da due ospiti della<br />
struttura <strong>in</strong> cui lavoravano gli educatori<br />
e la psicologa di Quimper.<br />
Bonjour Guido! Et «bonjour a ta grandemère»,<br />
Laurence nous a raconté qu’elle<br />
est née a Quimper.<br />
Quell’esordio mi bruciava e mi confondeva,<br />
mi <strong>in</strong>chiodava alle mie sciocche<br />
responsabilità di nipote degenere<br />
o solo immemore, l’onda anomala<br />
adesso l’avvertivo da qualche parte<br />
nei pressi dell’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o, qualcuno mi<br />
aveva rimesso sulla testa il cappello<br />
di ghisa con tanto di sottogola serrato<br />
sul pomo d’Adamo, ansimavo, avevo<br />
paura di leggere oltre ma non tanto da<br />
smettere di leggere oltre, il cuore faceva<br />
a gara con se stesso per v<strong>in</strong>cere<br />
un’<strong>in</strong>utile e solipsistica gara di velocità,<br />
f<strong>in</strong>ché non arrivai alla parte sulla<br />
bisnonna.<br />
Hai chiesto a tua nonna il cognome di<br />
tua bisnonna? Se ce lo fai sapere, noi<br />
possiamo fare una ricerca al comune<br />
di Quimper e scoprire qualcosa su di<br />
lei, che ne dici?<br />
Allora capii.
Capii che al duty free di Bruxelles, tre<br />
settimane prima, oltre a non aver comprato<br />
né souvenir né remember, oltre<br />
ad aver bighellonato e portato la valigetta<br />
fucsia <strong>in</strong> giro tra le corsie, avevo<br />
compiuto altre due cose degne di nota<br />
e <strong>in</strong>dicative di quel che sono; una certa<br />
e l’altra probabile: avevo certamente<br />
dimenticato di aver parlato anche<br />
della bisnonna, alla cena della sera<br />
precedente. E avevo probabilmente<br />
<strong>in</strong>ventato balbettii, occhi bassi, sensi di<br />
colpa tsunamici, vergogne postdatate.<br />
Chissà cos’altro avevo immag<strong>in</strong>ato e<br />
dopo tras<strong>formato</strong> <strong>in</strong> pseudorealtà e<br />
dopo ancora <strong>in</strong> autentica amnesia di<br />
pseudorealtà, tra la cena e il duty free:<br />
impossibile ormai saperlo. Forse aver<br />
svolto nelle quarantott’ore precedenti<br />
una formazione anglo-francese dedicata<br />
al sogno aveva un ruolo <strong>in</strong> questo<br />
sfasamento, <strong>in</strong> questa permeabilizza-<br />
zione dei conf<strong>in</strong>i tra sogno, fantasia e<br />
realtà, ma non era detto. No, non era<br />
detto. In f<strong>in</strong> dei conti non era la prima<br />
volta che scivolavo su confusioni e <strong>in</strong>terferenze<br />
del genere.<br />
E capii anche dell’altro. Che nulla di<br />
tutto questo era importante. Non stavolta.<br />
E che c’era una cosa da fare;<br />
quella sì, importante.<br />
Adesso rispondo alla lettera, alla f<strong>in</strong>e<br />
pensai. Prima però chiamo mia nonna<br />
così mi dice il cognome della bisnonna.<br />
Èanche tanto che non la<br />
sento, sarà contenta. Già che ci sono le<br />
chiedo anche qualche <strong>in</strong>formazione<br />
<strong>in</strong> più: era nata al centro di Quimper o<br />
<strong>in</strong> periferia, la bisnonna? Come si chiamava<br />
di nome? Cosa ricordi di lei? Secondo<br />
te amava l’oceano e le sue<br />
onde anomale o ne aveva paura? Poi<br />
le dico: sai che adesso due vecchietti<br />
per merito delle tue <strong>in</strong>formazioni se-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
guiranno le sue tracce, faranno <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
su di lei, e grazie a queste <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
saranno forse meno tristi, o depressi, o<br />
solamente annoiati? E sai che quando<br />
mi diranno cos’hanno scoperto e io lo<br />
dirò a te, secondo me anche tu sarai<br />
meno triste? E sai che anch’io, ora che<br />
ti chiamo, sono meno triste, sempre<br />
meno triste, per niente triste, se solo<br />
penso a te, alla bisnonna, all’oceano,<br />
all’abbassamento generale del livello<br />
di tristezza e a quei vecchietti bretoni<br />
abbarbicati al nostro albero genealogico?<br />
Sai come si chiama, questo? Circolo<br />
virtuoso. E sai per caso, per le associazioni<br />
al circolo virtuoso, come<br />
funziona, se c’è da aspettare il CDA?<br />
(No, quest’ultima domanda forse non<br />
gliela faccio). <br />
11
FARETE<br />
12<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Dalla mail<br />
alla stretta di mano.<br />
Lunedì 17 e Martedì 18 Settembre,<br />
presso l’Unipol Arena di Casalecchio<br />
di Reno (Bo), cent<strong>in</strong>aia di imprese,<br />
tra le quali CADIAI, hanno partecipato<br />
come espositori ad una “due<br />
giorni” che ha costituito, di fatto, la<br />
vetr<strong>in</strong>a delle produzioni, delle lavorazioni,<br />
della subfornitura, dei servizi<br />
che il sistema produttivo bolognese<br />
offre <strong>in</strong> tutti i settori.<br />
È questo lo svolgimento di“FARETE -<br />
Le imprese fanno network”, un momento<br />
organizzato con Legacoop<br />
Bologna, <strong>in</strong> collaborazione con il<br />
Gruppo Sabat<strong>in</strong>i, con l’obiettivo di<br />
fare <strong>in</strong>contrare le imprese tra di loro.<br />
L’appuntamento ha consentito nelle<br />
due giornate, a tutte le imprese piccole,<br />
medie e grandi di presentarsi e<br />
di conoscersi alla ricerca di possibili<br />
clienti, fornitori, partner commerciali<br />
e produttivi. <br />
attività sociale<br />
GAIA, un progetto<br />
per Bologna e<br />
i suoi abitanti<br />
CADIAI ha sottoscritto<br />
il protocollo di adesione<br />
per la piantumazione<br />
di nuovi alberi.<br />
Il progetto GAIA rientra nel più vasto<br />
piano ambientale “Life+Programme”<br />
promosso e cof<strong>in</strong>anziato<br />
dall’Unione Europea, volto a <strong>in</strong>crementare<br />
le aree verdi di Bologna attraverso<br />
la piantagione di nuovi alberi<br />
con l'obiettivo di contrastare i cambiamenti<br />
climatici, migliorare la qualità<br />
dell'aria e l'ambiente urbano.<br />
L'<strong>in</strong>iziativa è promossa dal Comune di<br />
Bologna, <strong>in</strong> qualità di coord<strong>in</strong>atore, Impronta<br />
Etica, di cui CADIAI è socia, <strong>in</strong>sieme<br />
a Cittalia - Fondazione Anci Ricerche,<br />
Istituto di Biometeorologia -<br />
CNR e Un<strong>in</strong>dustria Bologna e si basa<br />
sulla realizzazione di partnership pubblico-privato<br />
tra il Comune e le aziende<br />
presenti a livello locale che decidono di<br />
contribuire al progetto compensando<br />
le emissioni derivanti dalle loro attività.<br />
Il progetto, di durata triennale, porterà<br />
alla piantagione di 3.000 alberi<br />
sul territorio comunale entro il 2013 e<br />
consentirà di mettere a punto un sistema<br />
di governance ambientale applicabile<br />
per il futuro.<br />
Verranno <strong>in</strong>terrate piante a crescita rapida<br />
e autoctone, come l’ontano, il frass<strong>in</strong>o<br />
e l’olmo, più idonee a immagazz<strong>in</strong>are<br />
maggiori quantitativi di CO2.<br />
CADIAI già da questa estate ha<br />
espresso la propria volontà di aderire<br />
al progetto e, ad <strong>in</strong>izio Settembre,<br />
ha siglato formalmente il protocollo di<br />
<strong>in</strong>tesa con il Comune versando 1.000€<br />
che equivalgono alla piantumazione di<br />
c<strong>in</strong>que alberi, il corrispettivo della realizzazione<br />
del Bilancio <strong>Sociale</strong> preventivo<br />
e consuntivo nonché dei numeri di<br />
<strong>Scoop</strong> <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di CO2.
Race for the Cure 2012<br />
Il 30 Settembre si è svolta<br />
la sesta edizione della<br />
m<strong>in</strong>imaratona di raccolta<br />
fondi per la ricerca contro<br />
i tumori del seno.<br />
La Race for the Cure si riconferma un<br />
appuntamento a cui non mancare per<br />
Bologna e per <strong>Cadiai</strong>.<br />
Quest’anno si sono superati gli 11.000<br />
partecipanti (contro i 10.000 dell’anno<br />
scorso) tra i quali ben 81 erano i componenti<br />
della squadra <strong>Cadiai</strong>, dieci<br />
iscritti <strong>in</strong> più dell’anno scorso, senza<br />
contare gli iscritti dell’ultimo m<strong>in</strong>uto,<br />
quella matt<strong>in</strong>a stessa, magari con famiglia<br />
e amici.<br />
CADIAI, come <strong>in</strong> passato, ha sostenuto<br />
il costo d’iscrizione di soci e dipendenti,<br />
versando così 810 euro all’associazione<br />
Komen Italia.<br />
Anche per quest’anno <strong>Cadiai</strong> ha riconfermato<br />
l’adesione anche al servizio di<br />
prevenzione messo <strong>in</strong> atto dalla Komen<br />
proprio presso gli stand dei Giard<strong>in</strong>i<br />
Margherita e che ha permesso di<br />
prenotare viste senologiche, ecografie<br />
e mammografie, completamente gratuite,<br />
per le socie e le dipendenti che<br />
ne avessero fatto richiesta. <br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
I pomeriggi<br />
letterari di CADIAI<br />
Di seguito il Decalogo della lettura,<br />
tratto da Come un romanzo di Daniel<br />
Pennac:<br />
1. Il diritto di non leggere.<br />
2. Il diritto di saltare le pag<strong>in</strong>e.<br />
3. Il diritto di non f<strong>in</strong>ire un libro.<br />
4. Il diritto di rileggere.<br />
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.<br />
6. Il diritto al bovarismo.<br />
7. Il diritto di leggere ovunque.<br />
8. Il diritto di spizzicare.<br />
9. Il diritto di leggere a voce alta.<br />
10. Il diritto di tacere.<br />
Ci piace aggiungere anche un undicesimo<br />
diritto, quello di leggere <strong>in</strong><br />
compagnia trascorrendo un pomeriggio<br />
diverso con colleghi e amici.<br />
Leggere un proprio racconto, un<br />
brano di un romanzo famoso, una ricetta<br />
di cuc<strong>in</strong>a o semplicemente<br />
ascoltare le letture altrui: mercoledì<br />
7 novembre alle ore 17.30 vieni <strong>in</strong><br />
via Paolo Frisi 9/A e partecipa ai Pomeriggi<br />
Letterari di <strong>Cadiai</strong>.<br />
Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni e adesioni è<br />
possibile contattare l’Ufficio Market<strong>in</strong>g<br />
(g.casar<strong>in</strong>i@cadiai.it).<br />
13
Chi ha mai sentito<br />
parlare del SET?<br />
Sta compiendo un anno<br />
e pochi lo conoscono.<br />
A Maggio 2011 CADIAI, ASSCOOP e<br />
ADA, riunite <strong>in</strong> raggruppamento temporaneo,<br />
si sono aggiudicate la gara<br />
d’appalto <strong>in</strong>detta dall’Azienda USL di<br />
Bologna, <strong>in</strong>erente ai servizi socio-educativi<br />
per persone disabili del Distretto<br />
di Bologna.<br />
Nasce così il SET: Servizio Educativo<br />
Territoriale e, come ogni ‘set’ che si rispetti,<br />
gli attori sono condotti da abili<br />
registi e si ‘muovono’ all’<strong>in</strong>terno di una<br />
scenografia che comprende l’<strong>in</strong>tero territorio<br />
cittad<strong>in</strong>o.<br />
L’organico, composto da diciotto<br />
professionisti tra educatori e assistenti<br />
sociali è ripartito su due poliambulatori:<br />
uno con sede <strong>in</strong> via Tiar<strong>in</strong>i<br />
(zona Piazza dell’Unità) e uno <strong>in</strong> via<br />
Beroaldo (zona San Donato). Essi rappresentano<br />
un punto di riferimento per<br />
i cittad<strong>in</strong>i residenti nelle zona Ovest ed<br />
Est di Bologna. Il poliambulatorio di<br />
‘appartenenza’, legato al quartiere di<br />
residenza, permette agli educatori/assistenti<br />
sociali una conoscenza più dettagliata<br />
del territorio, l’<strong>in</strong>tegrazione e la<br />
concertazione delle risorse disponibili,<br />
<strong>in</strong>oltre facilita gli spostamenti per gli<br />
utenti afferenti al Servizio Disabili e<br />
rende più semplice il lavoro di rete con<br />
i soggetti del territorio.<br />
Per il SET il “lavoro di rete” si compone<br />
di due aspetti: da un lato il prodotto<br />
dell’<strong>in</strong>terazione tra Servizi e dall’altro il<br />
lavoro di persone che si muovono per<br />
una f<strong>in</strong>alità comune, il bisogno<br />
espresso dall’utenza. All’<strong>in</strong>terno del<br />
SET, <strong>in</strong>fatti, si svolgono sia attività mirate<br />
alle relazioni formali con l’istituzione<br />
(USSI), le strutture (polisportive,<br />
associazioni o gruppi di volontariato)<br />
14<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
monografia<br />
sia il lavoro di relazione tra persone fisiche<br />
che si sostanzia non tanto <strong>in</strong> atti<br />
formali quanto piuttosto <strong>in</strong> scelte<br />
d’azione dei soggetti stessi (figure professionali<br />
e non) e delle persone significative<br />
più prossime.<br />
Il personale del SET, <strong>in</strong> seguito alle segnalazioni<br />
degli operatori dell’USSI,<br />
prende <strong>in</strong> carico le persone con disabilità<br />
che necessitano di <strong>in</strong>terventi, di<br />
tipo sociale e riabilitativo, utili a migliorare<br />
la loro qualità di vita. Nello specifico<br />
tre sono gli ambiti entro cui viene<br />
svolto il lavoro di educatori ed assistenti<br />
sociali del SET:<br />
- occupazionale/area lavoro;<br />
- socio-educativo di tempo libero;<br />
- segretariato sociale/professionale.<br />
Il settore occupazionale è svolto da<br />
educatori professionali che accompagnano<br />
l’utente verso il percorso<br />
lavorativo o occupazionale più rispondente<br />
alle caratteristiche della<br />
persona, e compatibile con le propensioni<br />
e le preferenze da essa stessa<br />
espresse. In particolare, l’educatore SET<br />
attua <strong>in</strong>izialmente una osservazione<br />
mirata alla verifica dei requisiti e, come<br />
spesso accade nel caso di giovani<br />
adulti che hanno da poco term<strong>in</strong>ato il<br />
ciclo di studi, ne valuta il grado di‘identità<br />
lavorativa’ nonché le competenze<br />
spendibili <strong>in</strong> ambito professionale. Parallelamente<br />
ed <strong>in</strong> stretta collaborazione<br />
con il case manager dell’USSI Disabili,<br />
il percorso di analisi procede<br />
anche rispetto alle offerte del territorio<br />
attraverso la ricerca di sedi di Borsa Lavoro,<br />
contatti con aziende virtuose e<br />
disponibili ad accogliere personale con<br />
disabilità, aste, bandi di concorso, stage<br />
o corsi professionalizzanti.<br />
La fase di raccolta <strong>in</strong>formazioni/osservazione<br />
è seguita dalla costruzione di<br />
un’ipotesi di progetto, che può andare<br />
<strong>in</strong> diverse direzioni: dalla borsa-lavoro<br />
di mantenimento delle abilità, al bilancio<br />
di competenze <strong>in</strong> sedi specificamente<br />
predisposte, alle attività propedeutiche<br />
all’area lavoro, al sostegno <strong>in</strong> ambito occupazionale<br />
e alla borsa-lavoro f<strong>in</strong>alizzata<br />
all’assunzione.<br />
I bisogni espressi da utenti e famiglie<br />
riguardano anche l’ambito del<br />
‘tempo libero’. Spesso le persone disabili,<br />
soprattutto dove il deficit riguarda<br />
l’area cognitiva ed <strong>in</strong>tellettiva,<br />
rischiano di condurre una vita segnata<br />
da esclusione sociale ed emarg<strong>in</strong>azione.<br />
Nonostante il panorama dell’as-
sociazionismo e del volontariato a Bologna<br />
sia particolarmente attivo, il SET<br />
come realtà parallela al Servizio pubblico,<br />
ha sempre mantenuto il suo<br />
ruolo importante nel far fronte ad<br />
un’elevata richiesta di attività mirate <strong>in</strong><br />
particolar modo alla socializzazione.<br />
La pluriennale esperienza degli operatori<br />
SET, che già prima della gara d’appalto<br />
lavoravano <strong>in</strong> questo settore, ha<br />
permesso, anche nella nuova organizzazione,<br />
non solo il mantenimento<br />
delle attività più significative già <strong>in</strong> essere,<br />
ma anche lo sviluppo di nuove attività,<br />
per far fronte alle richieste dell’utenza.<br />
Il panorama delle attività è<br />
vario e co<strong>in</strong>volge circa centoc<strong>in</strong>quanta<br />
disabili, giovani e meno giovani.<br />
Lo sport rappresenta una delle attività<br />
nelle quali si riesce a co<strong>in</strong>volgere<br />
il maggior numero di utenti. Ciò<br />
è possibile sia perché sono diverse le<br />
realtà proposte dal SET sul territorio<br />
cittad<strong>in</strong>o (calcetto, basket, pallavolo,<br />
nordic walk<strong>in</strong>g) sia perché lo sport <strong>in</strong> sé<br />
è un “mezzo”che facilita le relazioni <strong>in</strong>terpersonali,<br />
favorisce la socializzazione<br />
ed è spesso vissuto dalle persone<br />
come attività riabilitativa, ‘che fa bene’<br />
(<strong>in</strong>fortuni permettendo...).<br />
Misurarsi con compagni di squadra,<br />
allenatori, educatori presenti sul<br />
campo e porsi obiettivi specifici (il risultato<br />
f<strong>in</strong>ale, il miglioramento del<br />
proprio stato fisico e l’apprendimento<br />
della tecnica) permette alle persone,<br />
ad ogni livello, agonistico e non, di<br />
mettersi alla prova, imparare a conoscere<br />
i propri limiti e capacità.<br />
La crescita personale e la cono-<br />
scenza di sé sono favorite anche da<br />
attività di tipo espressivo, le quali, diversamente<br />
da quanto accade per lo<br />
sport, pongono una primaria attenzione<br />
alla comunicazione <strong>in</strong>terpersonale,<br />
alla rielaborazione dei vissuti<br />
emotivi <strong>in</strong> un contesto strutturato e sicuro.<br />
Si propongono qu<strong>in</strong>di laboratori<br />
teatrali, di pittura, di danza.<br />
Il settore socio-educativo offre <strong>in</strong>oltre<br />
uscite serali di socializzazione, soggiorni<br />
sulla neve o al mare, trasferte<br />
con gruppi sportivi e brevi week-end<br />
fuori porta con la f<strong>in</strong>alità di far sperimentare<br />
nuove esperienze ai giovani e<br />
dare uno spazio di vacanza a chi difficilmente<br />
potrebbe permettersi le proposte<br />
del mercato turistico.<br />
Una particolare attenzione è posta<br />
ai progetti con target specifici:<br />
gruppi rivolti ai giovanissimi del Servizio<br />
(under 20) per promuovere l’autonomia<br />
e lavorare sull’orientamento<br />
spazio-temporale <strong>in</strong> situazioni nuove<br />
o complesse; gruppi educativi per persone<br />
con disabilità acquisita che devono<br />
imparare a misurarsi con un<br />
‘nuovo sé’, con esigenze diverse;<br />
gruppi di sostegno all’affettività rivolto<br />
<strong>in</strong> particolare a ragazze e condotto<br />
da personale con competenze<br />
<strong>in</strong> ambito psicologico.<br />
Inoltre, gli operatori SET si trovano impegnati<br />
nello svolgimento di attività<br />
<strong>in</strong>terne a gruppi appartamento di<br />
transizione di proprietà dell’AUSL.<br />
Questo comporta una presenza di<br />
educatori che possano svolgere un affiancamento<br />
nelle attività di vita quotidiana<br />
a persone con disabilità lieve e<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
medio lieve e con problematiche legate<br />
ad aspetti relazionali oltreché sociali<br />
ed economici.<br />
Il lavoro di segretariato sociale, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />
è coord<strong>in</strong>ato dallo staff di assistenti<br />
sociali SET che svolge la funzione di<br />
“Filtro” gestendo il primo contatto con<br />
l’utenza attraverso la verifica dei requisiti<br />
essenziali di accesso al Servizio.<br />
Rientrano tra le competenze delle<br />
assistenti sociali, <strong>in</strong>oltre, i seguenti <strong>in</strong>terventi<br />
di affiancamento e mediazione<br />
f<strong>in</strong>alizzati alla promozione della<br />
vita autonoma:<br />
- pratiche sanitarie, pensionistiche (Patronati<br />
e CAF), legali (amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
di sostegno, permessi di soggiorno<br />
ecc…), amm<strong>in</strong>istrative (Bonus, agevolazioni<br />
fiscali, ecc.);<br />
- edilizia residenziale pubblica;<br />
- sviluppo rete territoriale (Terzo settore<br />
e Privato <strong>Sociale</strong>);<br />
- consulenza f<strong>in</strong>alizzata all’adattamento<br />
dell’ambiente domestico.<br />
Il SET rappresenta qu<strong>in</strong>di una realtà<br />
che nasce dall’esternalizzazione di servizi<br />
da parte dell’Azienda Pubblica per<br />
rispondere alla crescente domanda<br />
dei cittad<strong>in</strong>i.<br />
Con un anno di esperienza alle spalle<br />
possiamo da una parte vantare un gran<br />
numero di <strong>in</strong>terventi effettuati ma ancora,<br />
dentro e fuori dalle Cooperative<br />
che ne fanno parte, pochi lo conoscono;<br />
e allora il nostro contributo<br />
parte da qui: un articolo su <strong>Scoop</strong>. <br />
15
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Sarebbe stata<br />
la solita domenica<br />
e <strong>in</strong>vece…<br />
Pic-nic di Ferragosto<br />
per gli anziani della<br />
Casa-residenza di Crevalcore<br />
attualmente ospitata, a causa<br />
degli effetti del terremoto,<br />
a “Parco del Navile”.<br />
di Vanessa Re e Andrei Irod Simion<br />
Sarebbe stata la solita domenica e <strong>in</strong>vece,<br />
dopo la colazione, abbiamo accompagnato<br />
gli ospiti <strong>in</strong> giard<strong>in</strong>o per<br />
far godere anche a loro un po’ di fresco,<br />
dimenticando così tutta quell’afa<br />
che ci ha accompagnato durante quest’estate.<br />
A quel punto, vedendoli felici e sorridenti<br />
ci è venuta un’idea… e che idea!<br />
Trasformare il pranzo previsto nella<br />
struttura <strong>in</strong> un pic-nic, e perché no?, festeggiare<br />
il Ferragosto che era alle porte.<br />
Avuta l’entusiasta autorizzazione della<br />
nostra responsabile Anna Maria Ghilli,<br />
abbiamo proceduto con i preparativi.<br />
Detto fatto, abbiamo <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciato ad<br />
apparecchiare <strong>in</strong> giard<strong>in</strong>o e subito<br />
dopo ci siamo dati da fare per trovare<br />
una colonna sonora degna dell’occasione.<br />
Così, con la musica di sottofondo,<br />
gli ospiti hanno cantato <strong>in</strong> attesa<br />
del pranzo.<br />
Dopo aver distribuito il pasto, ci siamo<br />
seduti accanto a loro co<strong>in</strong>volgendo<br />
tutti i parenti presenti, tutti soddisfatti<br />
e felici delle ore trascorse <strong>in</strong> maniera<br />
diversa. È stato uno splendido momento<br />
di aggregazione e di soddisfazione<br />
personale.<br />
Non possono mancare i r<strong>in</strong>graziamenti<br />
alla nostra collega <strong>in</strong>fermiera W<strong>in</strong>nie e<br />
alle cuoche che ci hanno aiutato e sostenuto<br />
<strong>in</strong> questa <strong>in</strong>iziativa.<br />
Di seguito alcuni giudizi espressi dagli<br />
utenti:<br />
16<br />
Z. D.<br />
“A me è piaciuto moltissimo, mi ha risollevato<br />
<strong>in</strong> morale perché le domeniche<br />
negli ospedali sono sempre tristi e<br />
<strong>in</strong>vece così ho passato una domenica<br />
diversa.”<br />
V. G.<br />
“É andata benissimo, mi sono divertito<br />
perché c’erano molte persone e tutte<br />
contente.”<br />
L. G.<br />
“Non mi aspettavo questa sorpresa, non<br />
so come r<strong>in</strong>graziarvi. Siete come una famiglia<br />
affettuosa.”<br />
C. I.<br />
“A me è piaciuto molto. Siamo stati <strong>in</strong><br />
compagnia al fresco. Fatte anche foto e<br />
tante risate.”<br />
O. M.<br />
“É stata una bella giornata.” <br />
servizi
Progetto g<strong>in</strong>nastica<br />
per anziani<br />
Si è concluso il progetto<br />
“Corso di G<strong>in</strong>nastica per<br />
Anziani con Deterioramento<br />
Cognitivo” organizzato<br />
nella Casa-residenza<br />
e centro diurno “San Biagio”.<br />
di Sabr<strong>in</strong>a St<strong>in</strong>ziani, Psicologa<br />
e Nicole Trambagioli, Tiroc<strong>in</strong>ante <strong>in</strong> Psicologia<br />
A Giugno 2012 è <strong>in</strong>iziato il progetto<br />
che prevedeva un corso di g<strong>in</strong>nastica<br />
dolce nella sala comune del Centro<br />
Diurno. Il gruppo, composto da tre<br />
ospiti della Casa-residenza e tre del<br />
Centro Diurno, ha eseguito per otto<br />
<strong>in</strong>contri una g<strong>in</strong>nastica dolce strutturata,<br />
un’ora di esercizi <strong>in</strong> posizione seduta<br />
con l’utilizzo di strumenti come<br />
pall<strong>in</strong>e e cerchi tutto al ritmo di musica.<br />
L’attività è stata suddivisa <strong>in</strong><br />
due parti, la prima prevedeva esercizi<br />
comb<strong>in</strong>ati per la mobilizzazione delle<br />
spalle, degli arti superiori/<strong>in</strong>feriori e<br />
della cervicale; la seconda prevedeva<br />
esercizi di rilassamento e di gioco al<br />
f<strong>in</strong>e di concludere con un saluto l’attività<br />
e consolidare il percorso fatto <strong>in</strong>sieme.<br />
Il progetto aveva come obiettivo<br />
quello di:<br />
- stimolare/mantenere le capacità cognitive<br />
1 ;<br />
- stimolare le capacità motorie 2 ;<br />
- limitare il decadimento cognitivo;<br />
- verificare se l’attività motoria possa<br />
favorire o <strong>in</strong>crementare l’autonomia<br />
manuale nelle funzioni motorie più<br />
semplici.<br />
Ad ogni ospite sono stati somm<strong>in</strong>istrati<br />
alcuni test psicologici prima e<br />
dopo l’attività al f<strong>in</strong>e di valutare alcuni<br />
<strong>in</strong>dici: cognitivi-comportamentali (processi<br />
di controllo) e di benessere psicologico<br />
(tono dell’umore).<br />
I risultati sono stati <strong>in</strong>coraggianti <strong>in</strong><br />
quanto quasi su ogni fronte c’è stato,<br />
anche se m<strong>in</strong>imo, un miglioramento<br />
ad eccezione della fluenza verbale 3 . Le<br />
medie riportate dopo l’attività motoria<br />
ci dimostrano come la partecipazione<br />
e il co<strong>in</strong>volgimento nel gruppo<br />
sia fondamentale per favorire un benessere<br />
psico-fisico globale.<br />
Il livello cognitivo globale nel corso di<br />
un mese è migliorato, ogni ospite ha<br />
avuto un punteggio migliore del mese<br />
precedente. In modo particolare per<br />
“l’<strong>in</strong>telligenza logica deduttiva fluida” 4<br />
gli ospiti hanno selezionato un numero<br />
maggiore di risposte corrette.<br />
Per quanto riguarda il tono dell’umore,<br />
i risultati sono gratificanti<br />
sotto ogni punto di vista. Il clima che si<br />
è creato durante l’attività motoria ha<br />
permesso di migliorare la dimensione<br />
socio-relazionale di alcuni ospiti.<br />
In modo particolare si è notato una<br />
partecipazione attiva degli ospiti che<br />
si sono dimostrati <strong>in</strong>teressati, proponendo<br />
di prolungare tale attività anche<br />
dopo la f<strong>in</strong>e del progetto. Si è cercato<br />
di rendere co<strong>in</strong>volgente e<br />
divertente l’attività proposta anche<br />
attraverso giochi di gruppo come il<br />
“bowl<strong>in</strong>g” e il passarsi la palla.<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Tali esercizi erano accompagnati da<br />
prove cognitive stimolanti la memoria<br />
e la fluenza verbale <strong>in</strong> un contesto di<br />
gioco. L’unione di esercizi cognitivi associati<br />
a quelli motori ha agevolato le<br />
performance degli ospiti con deterioramento<br />
cognitivo lieve.<br />
In conclusione questo progetto ha dimostrato<br />
come l’esercizio fisico tenda<br />
a rafforzare o mantenere le nostre “riserve”<br />
cognitive e motorie oltre ad essere<br />
un ottimo alleato contro la depressione<br />
e migliorare il tono dell’umore.<br />
Questo risultato conferma come l’attività<br />
motoria regolare possa essere una<br />
nuova strategia <strong>in</strong> grado di prevenire e<br />
rallentare la progressione del decl<strong>in</strong>o<br />
cognitivo, migliorando i processi di<br />
controllo esecutivo e lo stato di salute<br />
percepito. <br />
1. Funzioni esecutive, abilità spaziali, velocità di elaborazione<br />
e di controllo degli stimoli.<br />
2. Risvegliare/mantenere la padronanza di movimento,<br />
attenzione/prontezza di riflessi, recuperare/mantenere<br />
l’autonomia essenziale arti superiori,<br />
arti <strong>in</strong>feriori ed equilibrio misurato con<br />
l’aprassia ideomotoria.<br />
3. Capacità di elencare il maggior numero di parole<br />
<strong>in</strong> un m<strong>in</strong>uto. Misurato con il test FAS.<br />
4. Acquisizione di nuove abilità, analizzare problemi<br />
nuovi ed estrapolare una soluzione usando il ragionamento<br />
logico misurato con le Matrici di Raven.<br />
17
Verso una medic<strong>in</strong>a<br />
‘leggera’<br />
Primi passi nella ricerca<br />
di soluzioni meno costose<br />
e meno <strong>in</strong>vasive per garantire<br />
il diritto alla salute a chi<br />
non può esercitarlo <strong>in</strong> modo<br />
autonomo.<br />
di Marie Christ<strong>in</strong>e Melon, Psicologa<br />
Francesca Lancellotti, Geriatra<br />
Marco Domenicali, Geriatra<br />
Nel caso di persone con malattie croniche<br />
o polipatologie occuparsi seriamente<br />
della propria salute ricorrendo ai<br />
servizi sanitari territoriali e ospedalieri<br />
può diventare un vero e proprio lavoro<br />
e se l’autonomia motoria o la capacità<br />
espressiva sono per qualche ragione limitate<br />
l’impegno aumenta ancora, perché<br />
co<strong>in</strong>volge necessariamente un accompagnatore.<br />
Ma è nelle situazioni di <strong>in</strong>vecchiamento<br />
patologico, soprattutto se associate a<br />
gravi limitazioni della funzionalità motoria<br />
e/o cognitiva, che il sistema mostra<br />
tutti i suoi limiti. Proprio quando i<br />
bisogni sanitari si moltiplicano e le risorse<br />
personali si riducono drasticamente<br />
la sanità produce risposte lente,<br />
<strong>in</strong>adeguate, irragionevolmente costose<br />
sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i economici, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di riduzione della qualità di vita dei malati<br />
e di chi se ne prende cura.<br />
Raramente i poli sanitari e gli ospedali<br />
dispongono di personale <strong>formato</strong> per<br />
accogliere e <strong>in</strong>terpretare le necessità di<br />
persone con gravi disabilità psichiche<br />
congenite o acquisite, che sono scarsamente<br />
<strong>in</strong> grado di tollerare le lunghe<br />
attese imposte ai‘normali’, che spesso risentono<br />
molto del cambiamento ambientale,<br />
che sono poco o per nulla collaboranti<br />
e che richiedono assistenza<br />
cont<strong>in</strong>ua da parte di un caregiver<br />
esperto. L’<strong>in</strong>sieme di queste difficoltà fa<br />
sì che le persone anziane gravemente<br />
18<br />
servizi<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
disabili o i gravi disabili ormai vecchi<br />
spesso non possano usufruire di un<br />
programma di monitoraggio sanitario<br />
adeguato alle loro crescenti necessità.<br />
Negli ultimi tempi, però, il mercato degli<br />
apparecchi diagnostici ed elettromedicali<br />
registra un consistente aumento dell’offerta<br />
di apparecchiature portatili che<br />
consentirebbero di effettuare rapidi accertamenti<br />
e diagnosi domiciliari per pazienti<br />
con difficoltà nell'espressione e<br />
nel movimento, contribuendo a migliorarne<br />
la qualità di vita.<br />
Il progetto “Unità Diagnostica Mobile<br />
per pazienti geriatrici gravi” è<br />
nato con l’obiettivo più generale di<br />
migliorare l'accessibilità alle prestazioni<br />
diagnostiche e la qualità delle cure prestate<br />
agli anziani disabili o affetti da<br />
demenza e con quello più specifico di<br />
sperimentare la sostenibilità economica<br />
dell’impiego di queste nuove tecnologie<br />
nelle residenze per anziani e<br />
di verificarne la ricaduta sulle attività di<br />
cura quotidiane e sulla qualità di vita<br />
degli anziani. Più <strong>in</strong> dettaglio, ci si proponeva<br />
di:<br />
a. sviluppare programmi di sorveglianza<br />
specifici, eseguendo <strong>in</strong> residenza<br />
ecografie, analisi ur<strong>in</strong>e ed ECG<br />
e misurando la composizione corporea,<br />
il peso e la densità ossea;<br />
b.controllare l’efficacia delle terapie<br />
farmacologiche prescritte, riducendo<br />
lo spreco di farmaci <strong>in</strong>efficaci;<br />
c. migliorare il rapporto con l’ospedale,<br />
fornendo maggiori <strong>in</strong>formazio-<br />
ni sulle condizioni cl<strong>in</strong>iche dei malati<br />
e contribuendo alla riduzione dei<br />
tempi di degenza;<br />
d.<strong>in</strong>formare precocemente il personale<br />
addetto all’assistenza e i familiari<br />
sull' efficacia delle strategie<br />
terapeutiche e assistenziali adottate;<br />
e. formare tutto il personale socio sanitario<br />
delle residenze a riconoscere<br />
precocemente il dolore e il peggioramento<br />
funzionale negli anziani dementi<br />
o disabili;<br />
f. divulgare i risultati ottenuti e i metodi<br />
utilizzati.<br />
La sperimentazione – condotta da<br />
Marco Domenicali e da Francesca Lancellotti,<br />
medici geriatri da tempo attivi<br />
nelle residenze per anziani di CADIAI –<br />
ha <strong>in</strong>teressato tutti gli anziani e tutti gli<br />
operatori del settore.<br />
La durata prevista del progetto era<br />
di tre anni e mezzo. Per coprire i costi<br />
della formazione e il noleggio delle diverse<br />
attrezzature avevamo richiesto<br />
alla Fondazione Carisbo un f<strong>in</strong>anziamento<br />
di 50.000 euro, che dopo lunga<br />
e articolata valutazione si è ridotto a<br />
4000 e qualcosa. Questo ci ha obbligati<br />
a rimodulare i tempi e gli obiettivi<br />
del progetto: abbiamo mantenuto<br />
l’impegno sulla formazione a tappeto,<br />
perché l’<strong>in</strong>novazione, soprattutto<br />
<strong>in</strong> ambito socio sanitario, non può presc<strong>in</strong>dere<br />
dal co<strong>in</strong>volgimento attivo di<br />
tutto il personale; abbiamo scelto di<br />
concentrare l’attenzione su un solo<br />
problema sanitario – la sarcopenia –
molto diffusa nell’età anziana e causa<br />
frequente di molte complicanze; abbiamo<br />
impiegato un solo tipo di apparecchio<br />
- un impedenziometro<br />
multifrequenza Human IM plus II (10-<br />
250 KHz) - che una volta collegato a un<br />
computer portatile è <strong>in</strong> grado di valutare<br />
la composizione del corpo con il semplice<br />
posizionamento di due coppie di<br />
elettrodi su mani e piedi, misurando la<br />
percentuale di massa magra (muscoli),<br />
di massa grassa e di acqua <strong>in</strong>tra ed extra<br />
cellulare; abbiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dovuto ridurre<br />
la durata della sperimentazione da tre a<br />
un anno, tenendo fermo però il numero<br />
degli anziani valutati e delle strutture<br />
co<strong>in</strong>volte.<br />
La sarcopenia (letteralmente: povertà<br />
di carne) è una perdita degenerativa<br />
di muscolo scheletrico che dipende<br />
da diversi meccanismi e che <strong>in</strong>duce un<br />
alto rischio di sviluppare disabilità, peggioramento<br />
dell’equilibrio e della marcia,<br />
cadute, lesioni da pressione, con<br />
un generale decremento della qualità<br />
di vita dell’anziano. È importante per-<br />
ciò poter disporre di <strong>in</strong>formazioni sulla<br />
composizione corporea, <strong>in</strong> modo da<br />
realizzare una gestione veramente personalizzata<br />
e una seria prevenzione.<br />
Nel corso della sperimentazione<br />
sono stati valutati 191 anziani, con<br />
tre rilevazioni ripetute a distanza di<br />
quattro mesi. L'età media era di 83 anni<br />
(± 10), il 75% erano femm<strong>in</strong>e e il 25%<br />
maschi. Le rilevazioni sono state effettuate<br />
presso le strutture di residenza,<br />
concordando gli orari con i gruppi di lavoro<br />
<strong>in</strong> modo da perturbare il meno<br />
possibile le rout<strong>in</strong>e programmate. Poiché<br />
si aveva la necessità di valutare l’anziano<br />
<strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>a, le rilevazioni<br />
sono state effettuate prevalentemente<br />
negli orari delle rimesse a letto serali o<br />
delle alzate mattut<strong>in</strong>e. L’evidente vantaggio<br />
della tecnica è che un unico<br />
accesso del medico <strong>in</strong> struttura è bastato<br />
per valutare f<strong>in</strong>o a sessanta anziani,<br />
<strong>in</strong> un tempo non superiore alle<br />
due ore. Nessun anziano ha manifestato<br />
disagio o rifiuto del trattamento, molti<br />
apparivano francamente divertiti dalla<br />
Il tempo del raccolto a Granarolo<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
novità. Gli operatori delle strutture e gli<br />
<strong>in</strong>fermieri hanno collaborato con entusiasmo<br />
e con il massimo impegno.<br />
Circa il 20% degli anziani valutati presentava,<br />
alla prima rilevazione, una riduzione<br />
della massa magra anche con<br />
m<strong>in</strong>ime variazioni di peso: la pianificazione<br />
di trattamenti preventivi e di recupero<br />
specifici ha portato al miglioramento<br />
delle condizioni nutrizionali <strong>in</strong><br />
quasi la metà delle situazioni. Sono stati<br />
anche confermati i dati <strong>in</strong> letteratura: le<br />
persone sarcopeniche e iponutrite<br />
hanno mostrato, nel tempo, un significativo<br />
peggioramento delle condizioni<br />
funzionali e un aumentato rischio di sviluppare<br />
lesioni da pressione.<br />
La formazione, ripetuta <strong>in</strong> più edizioni<br />
e <strong>in</strong> più sedi, ha co<strong>in</strong>volto l’86%<br />
degli operatori del settore. L’esperienza<br />
è già stata presentata a diversi<br />
convegni e un articolo scientifico sui<br />
dati raccolti è <strong>in</strong> fase di pubblicazione<br />
nel Giornale di Gerontologia, organo ufficiale<br />
della SIGG – Società Italiana di<br />
Geriatria e Gerontologia. <br />
Un brevissimo aggiornamento sul progetto “Facciamo <strong>in</strong>sieme la Ratatouille” che ha dato i primi frutti: a f<strong>in</strong>e Agosto<br />
gli ospiti del Centro Integrato Anziani di Granarolo hanno raccolto zidron, meranzeni e pondòr. Ecco a voi le<br />
foto… peccato che non possiamo farvi sentire i deliziosi profumi e sapori.<br />
19
servizi<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Gita al Lido di<br />
Casalecchio di Reno<br />
La Casa Residenza e Centro<br />
Diurno di San Biagio<br />
cont<strong>in</strong>ua il progetto<br />
delle uscite sul territorio.<br />
di Brunella Patelli, Animatrice<br />
Centro Diurno San Biagio<br />
29 Giugno. Questa volta la meta è stata<br />
il Lido di Casalecchio.<br />
In una splendida matt<strong>in</strong>ata di sole gli<br />
ospiti alle 8 di matt<strong>in</strong>a, erano già tutti<br />
pronti <strong>in</strong> attesa che arrivasse il pullman.<br />
Si percepiva l’allegria e la voglia di partire.<br />
Non era tanto il“lunghissimo”viaggio<br />
San Biagio–Lido, ma per alcuni di<br />
loro era l’aspettativa di rivedere questi<br />
luoghi conosciuti <strong>in</strong> gioventù <strong>in</strong> quanto<br />
molti di loro sono nati e vissuti a Casalecchio,<br />
oppure semplicemente perchè<br />
Un gradito<br />
pensionamento<br />
a Casa Rodari<br />
di Saverio Parrac<strong>in</strong>o, Operatore Casa Rodari<br />
Dopo quasi tredici anni di onoratissimo<br />
servizio, di fatica e di grande utilità<br />
il servoscala di Casa Rodari è andato<br />
<strong>in</strong> pensione per far posto al<br />
nostro nuovissimo ascensore.<br />
A causa di numerosi problemi tecnici<br />
e burocratici relativi all'istallazione,abbiamo<br />
atteso diverso tempo ma ora<br />
siamo consapevoli che attraverso lo<br />
sforzo di responsabili e addetti ai lavori<br />
avremo uno strumento prezioso<br />
mediante il quale potremo svolgere il<br />
nostro lavoro con più facilità e con<br />
maggiore sicurezza.<br />
I primi risultati visibili sono estrema-<br />
20<br />
uscire per fare una passeggiata è sempre<br />
piacevole.<br />
All’arrivo ci siamo seduti tutti attorno<br />
ad un tavolo nel parco del Lido.<br />
mente positivi,gli spostamenti dei nostri<br />
ospiti all'<strong>in</strong>terno della struttura sono<br />
agevoli, veloci e garantiscono ove è<br />
possibile quelle autonomie che per diverso<br />
tempo le barriere architettoniche<br />
ci avevano parzialmente limitato.<br />
Stiamo imparando con r<strong>in</strong>novata gioia<br />
quanto muoversi più liberamente ci<br />
dia la possibilità di raggiungere non<br />
solo luoghi ma obiettivi educativi e di<br />
riabilitazione tramite laboratori strutturati<br />
e numerose attività, godendoci<br />
a pieno tutti gli spazi della nostra<br />
grande struttura.<br />
La facilità negli spostamenti ci darà la<br />
grande possibilità di <strong>in</strong>crementare e<br />
migliorare il nostro apporto quotidiano<br />
rivolto a chi ogni giorno si<br />
muove con noi e tramite noi. <br />
Alcuni ospiti sono stati accompagnati a<br />
visitare la Chiusa ed il Reno, mentre altri<br />
sono rimasti all’ombra degli alberi a<br />
chiacchierare.
Ma il nostro tavolo pian piano si è piacevolmente<br />
allarato con altre persone<br />
esterne che, come noi, erano venute a<br />
passare una giornata all’aperto.<br />
Gli ospiti si sono <strong>in</strong>trattenuti non solo<br />
fra di loro, ma con mamme e bamb<strong>in</strong>i e<br />
persone di passaggio.<br />
Abbiamo poi raccontato la storia della<br />
Chiusa e di come nel corso degli anni si<br />
è evoluta ed è stata ricostruita a causa<br />
delle piene che l’hanno distrutta e la<br />
storia della nascita del Lido.<br />
Non è stato solo un semplice raccontare-ascoltare,<br />
ma, un cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong>tegrare<br />
di aneddoti da parte di tutti i presenti,<br />
compresi gli esterni che si erano<br />
uniti alla nostra compagnia.<br />
La pace del luogo ha creato una bella<br />
atmosfera fra gli ospiti presenti ma<br />
mancava qualcosa...<br />
Parlando, parlando <strong>in</strong>fatti la gola si<br />
secca e lo stomaco brontola, così è arrivato<br />
un bel gelato per tutti.<br />
Ner<strong>in</strong>a con molta arguzia si confida:<br />
“Sai, questo gelato è ottimo, non<br />
buono! Per di più aggiungo che è il<br />
migliore che ho mangiato <strong>in</strong> vita mia<br />
perchè è gratis...”.<br />
Maria: “Come sto bene qua fuori! Che<br />
bella giornata ! Sono felice perché sono<br />
con persone che mi vogliono bene”.<br />
Celest<strong>in</strong>a: “Maria, hai ragione, è davvero<br />
bello stare qui, a me sembra di essere<br />
tornata ragazz<strong>in</strong>a quando andavo<br />
<strong>in</strong> gita con i miei genitori...”.<br />
Enrica mi ha preso la mano e mi ha<br />
confidato: “Mi riempio gli occhi con<br />
tutto questo verde e il naso con il profumo<br />
dell’acqua vic<strong>in</strong>a e dell’erba. Poi<br />
mi godo questa pace e la vostra compagnia.<br />
È tanto che non esco... Pensa<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
che questa notte ho riposato poco<br />
per l’emozione di fare questa passeggiata.<br />
Adesso che sono qui me ne sto<br />
ad occhi chiusi, ma mica dormo... sto<br />
prendendo tutti questi momenti dentro,<br />
così posso portarmeli per sempre<br />
con me!”. <br />
21
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Chi si ricorda?<br />
Il Centro Diurno Anziani<br />
“I Tulipani” compie 10 anni.<br />
di Anna Chiara Achilli, Coord<strong>in</strong>atrice<br />
Attività Centri Diurni e Musicoterapeuta<br />
Suona la campanella, si apre il registro<br />
e dopo l’appello, l’<strong>in</strong>terrogazione:<br />
“Vediamo un po’… chi si ricorda…<br />
quando è nato il Centro Diurno Anziani<br />
‘I Tulipani’?”.<br />
Sicuramente... a noi… ci ricorda qualcosa…<br />
ma questa è stata la prima domanda<br />
di “geografia” rivolta, venerdì<br />
21 Settembre, a Paola Pettazzoni, coord<strong>in</strong>atrice<br />
dal 2008 del Centro Diurno<br />
Anziani “i Tulipani”, <strong>in</strong> uno sketch <strong>in</strong><br />
stile scolastico, divertente e orig<strong>in</strong>ale,<br />
presentato per la festa dei 10 anni di<br />
storia di una delle strutture per anziani<br />
CADIAI.<br />
Il 1 Giugno del 2002 nel Quartiere San<br />
Donato, più precisamente al Pilastro,<br />
quello che anticamente era un asilo ha<br />
cambiato generazione ed è diventato<br />
una struttura diurna per anziani.<br />
Quanti cambiamenti ci saranno stati <strong>in</strong><br />
tutti questi anni?! Coord<strong>in</strong>atrice, anziani<br />
e operatori, ma resta il centro<br />
diurno di sempre, così come l’ho conosciuto<br />
il mio primo giorno di lavoro,<br />
nel lontano 2006.<br />
Era un lunedì matt<strong>in</strong>a di Settembre, un<br />
sole settembr<strong>in</strong>o mi accompagnava al<br />
cancello, ero tesa come una corda di<br />
viol<strong>in</strong>o… sono musico terapeuta, la metafora<br />
fa proprio per me. Dentro di me<br />
mille domande: quanti e come saranno<br />
gli anziani? E se mi chiedono delle canzoni<br />
che non conosco? E i colleghi, <strong>in</strong>vece,<br />
come saranno?<br />
Tutte le mie ansie da prestazione da<br />
primo giorno di lavoro sono sparite immediatamente<br />
davanti al gruppo di anziani:<br />
Carol<strong>in</strong>a, oggi andata via da poco<br />
dal centro, aveva apprezzato molto le<br />
canzoni di guerra, Fortunato, tuttora al<br />
centro diurno, accompagnava il ritmo<br />
22<br />
delle canzoni con le mani (ancora oggi<br />
lo fa!), Bruna con il suo canto s<strong>in</strong>golare,<br />
più melodico del solito, seguiva il testo<br />
delle canzoni che proponevo, ma non<br />
posso dimenticare e ricordare Clara che<br />
richiedeva solo esclusivamente canzoni<br />
un po’ osé.<br />
In tutti i questi anni ognuno di loro mi ha<br />
dato qualcosa, mi hanno regalato la loro<br />
saggezza di anziano, le loro stranezze, il<br />
loro affetto e la loro voglia di fare e an-<br />
servizi<br />
che quella di non fare a volte, sono la<br />
mia memoria storica e musicale.<br />
Per questo abbiamo voluto ricordare<br />
tutti coloro che hanno fatto parte di<br />
questo centro <strong>in</strong> tutti questi anni, attraverso<br />
una festa a cui hanno aderito<br />
<strong>in</strong> molti, giovani ed anziani (erano presenti<br />
<strong>in</strong>fatti tutti i centri diurni anziani<br />
CADIAI).<br />
Come tutti i compleanni che si rispett<strong>in</strong>o,<br />
fondamentale i saluti della Presi-
dente della <strong>Cooperativa</strong> Franca Guglielmetti,<br />
moderatrice degli <strong>in</strong>terventi delle<br />
autorità: Luca Rizzo Nervo, Assessore<br />
Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria<br />
del Comune di Bologna e Amelia Frascaroli,<br />
Assessore alle politiche sociali<br />
nonché Simone Borsari, Presidente del<br />
Quartiere San Donato.<br />
Ha fatto da cornice la bellissima decorazione<br />
realizzata dagli anziani che, con<br />
l’aiuto degli operatori, hanno addob-<br />
bato il gazebo esterno al Centro Diurno<br />
con dei cartelloni, a forma di <strong>in</strong>dumenti,<br />
stesi ad asciugare sui fili da stendere<br />
colorati, <strong>in</strong>collate sopra di essi le<br />
foto di 10 anni di storia della struttura:<br />
l’<strong>in</strong>augurazione, gli eventi, le uscite, le<br />
attività, i progetti speciali; sono tutti ricordi<br />
che ripercorrono le tappe più im-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
portanti del nostro percorso.<br />
I colori dei fiori e i profumi delle erbe<br />
aromatiche hanno esaltato l’aria della<br />
festa: il garden terapeutico, protagonista<br />
durante tutta la festa, è stato soggetto<br />
pr<strong>in</strong>cipale della copert<strong>in</strong>a della rivista<br />
<strong>Scoop</strong> del mese di Dicembre 2011, così<br />
come del bimestrale a diffusione nazio-<br />
... segue a pag<strong>in</strong>a 24<br />
23
numero 37<br />
settembre 2012<br />
... segue da pag<strong>in</strong>a 23<br />
nale “Assistenza Anziani”. Il progetto<br />
speciale di giard<strong>in</strong>o terapeutico cont<strong>in</strong>ua<br />
nel tempo e anche nello “spazio”<br />
della struttura, tanto da permettere per<br />
il decennale la possibilità di realizzare,<br />
CADIAI al<br />
convegno sulle<br />
gravissime disabilità<br />
acquisite<br />
di M. C. Melon, Psicologa<br />
Sono tre, sul territorio di Bologna e prov<strong>in</strong>cia,<br />
i nuclei residenziali specializzati<br />
nell’accoglienza di persone con gravissime<br />
disabilità acquisite (DGR 2068/04)<br />
e sono affidati tutti a gestori del privato<br />
sociale accuratamente selezionati:<br />
CADIAI (CRA Virg<strong>in</strong>ia Grandi), ASP Poveri<br />
Vergognosi (CRA Giovanni Lercaro)<br />
e Ospedale privato Santa Viola.<br />
A quasi due anni dall’avvio dei nuclei,<br />
rappresentanti degli Enti gestori e rappresentanti<br />
delle Commissioni 2068<br />
dell’Azienda Usl di Bologna si sono <strong>in</strong>contrati<br />
giovedì 20 Settembre alla Casa<br />
dei Donatori di Sangue per fare il punto<br />
su “La qualità nella presa <strong>in</strong> carico delle<br />
persone con gravissima disabilità acquisita”.<br />
La matt<strong>in</strong>ata, aperta al pubblico, è<br />
stata dedicata all’ambito della residenzialità<br />
e le tre strutture hanno presentato<br />
un bilancio dell’attività di questi<br />
due anni; nel pomeriggio è seguito un<br />
workshop riservato alle sole commis-<br />
24<br />
con la nostra lavanda, dei sacchetti di<br />
stoffa profumati, <strong>in</strong>teramente confezionati<br />
dagli utenti del Centro e che<br />
sono stati regalati a tutti i partecipanti<br />
alla festa come ricordo della giornata.<br />
sioni aziendali, che hanno discusso<br />
della progettualità f<strong>in</strong>alizzata al mantenimento<br />
al domicilio. <br />
servizi<br />
Un tappeto di tulipani di carta spuntavano<br />
dal prato mentre la musica ripercorreva<br />
un repertorio di vecchi successi<br />
dimenticati, i pallonc<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>tanto, svolazzavano<br />
tra le r<strong>in</strong>ghiere.<br />
La professoressa piuttosto severa e pretenziosa<br />
cont<strong>in</strong>uava ad <strong>in</strong>terrogare le<br />
“alunne Oss”, con domande di storia ripercorrendo<br />
ricordi artistici e teatrali<br />
del centro: “Quando, tempo fa, sono<br />
entrata come operatore Oss al Centro -<br />
dice Angela Gatti - avevo un po’messo<br />
da parte la mia vena artistica , il Centro<br />
Diurno mi ha stimolato e mi ha permesso<br />
di riscoprirla <strong>in</strong>sieme agli anziani.<br />
L’oggetto che mi è piaciuto realizzare<br />
di più nel corso di questi dieci<br />
anni è stato senza dubbio il presepe”.<br />
Milena Zucch<strong>in</strong>i: “In tutti questi anni<br />
non ci siamo lasciati mai scappare l’occasione<br />
di divertire i parenti con recite<br />
di vario genere, gli anziani erano gli attori<br />
pr<strong>in</strong>cipali, io scrivevo la sceneggiatura<br />
e il copione”.<br />
Quante cose fatte e organizzate <strong>in</strong>sieme<br />
e quante ancora da fare, quanta<br />
passione, fatica, messa <strong>in</strong> ogni s<strong>in</strong>golo<br />
oggetto da pensare e poi da realizzare<br />
per Natale, per Pasqua, per tutte le feste.<br />
Quanta soddisfazione quando una<br />
festa riusciva bene, una gioia vedere<br />
gli anziani che si divertivano, gioiosi e,<br />
perché no!, anche commossi… sì, proprio<br />
come <strong>in</strong> questa giornata… proprio<br />
come questo decennale.<br />
Chissà se la domanda della professoressa<br />
tra dieci anni sarà: “Vediamo…<br />
chi si ricorda il decennale del Centro<br />
Diurno ‘I Tulipani’?”.
Il Nido d’Infanzia “T<strong>in</strong>toria” di M<strong>in</strong>erbio nel mese di<br />
Luglio ha ricevuto dal fornitore Multiutility S.p.A. il<br />
certificato che attesta l’utilizzo di energia elettrica da fonti<br />
r<strong>in</strong>novabili, non causando l’emissione di gas responsabili<br />
dell’effetto serra.<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Torna la “Giornata<br />
nazionale dei Risvegli per la<br />
ricerca sul coma - vale la<br />
pena” 7 Ottobre 2012,<br />
promossa dall’associazione<br />
di volontariato onlus “Gli<br />
amici di Luca” di Bologna.<br />
L’<strong>in</strong>iziativa giunta alla<br />
quattordicesima edizione<br />
<strong>in</strong>tende ancora una volta<br />
far riflettere <strong>in</strong>torno agli<br />
esiti di coma e agli stati<br />
vegetativi e creare<br />
un’alleanza terapeutica che<br />
riunisca strutture sanitarie,<br />
istituzioni, famiglie e terzo<br />
settore. Come ogni anno<br />
CADIAI è tra i sostenitori<br />
di questa <strong>in</strong>iziativa.<br />
25
numero 37<br />
settembre 2012<br />
L’emergenza<br />
non è f<strong>in</strong>ita<br />
Diamo un aggiornamento<br />
della situazione dei servizi<br />
di CADIAI dopo il sisma<br />
della scorsa primavera.<br />
Se l’attenzione sulle conseguenze del<br />
terremoto che ha colpito l’Emilia il<br />
Maggio scorso è calata col passare dei<br />
mesi, le conseguenze sono tutt’ora<br />
tangibili e di queste vogliamo darvi<br />
conto come precedentemente fatto<br />
nell’ultimo numero di <strong>Scoop</strong>.<br />
Per quanto riguarda il Settore Educativo,<br />
i servizi all’<strong>in</strong>fanzia hanno già<br />
riaperto fondamentalmente nei tempi<br />
previsti sebbene con una diversa organizzazione:<br />
il Nido“Le Nuvole”è aperto<br />
solo al piano terra per trentun bamb<strong>in</strong>i<br />
ed accoglienza degli altri bamb<strong>in</strong>i al<br />
Centro Infanzia con il mantenimento<br />
<strong>in</strong> servizio di tutto il personale.<br />
Per quanto riguarda il sostegno scolastico<br />
relativo all’appalto svolto dal<br />
Comune di Cento ma che riguarda anche<br />
i Comuni di Mirabello, Vigarano<br />
Ma<strong>in</strong>arda e Sant’Agost<strong>in</strong>o, i servizi<br />
presso i diversi plessi sono <strong>in</strong>iziati con<br />
un massimo di due settimane di ritardo<br />
rispetto il calendario previsto,<br />
entro f<strong>in</strong>e settembre partiranno il 95%<br />
degli <strong>in</strong>terventi dell’appalto.<br />
Situazione più complessa <strong>in</strong>vece per<br />
quanto riguarda <strong>in</strong>vece il Settore<br />
Servizi ai Disabili: il Centro Diurno<br />
“Accanto” per disabili adulti situato a<br />
Crevalcore è <strong>in</strong>agibile s<strong>in</strong> dal 20 Maggio<br />
scorso.<br />
La maggior parte degli utenti sono<br />
stati trasferiti ad Anzola Emilia al<br />
primo piano di un centro diurno per<br />
anziani mentre un altro gruppo di<br />
utenti è ospitato presso il centro<br />
diurno “Le Farfalle” gestito da CADIAI a<br />
San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto.<br />
26<br />
Non si sa ancora se e quando la struttura<br />
di Crevalcore verrà resa agibile.<br />
Per quanto riguarda il servizi di assistenza<br />
domiciliare, nei mesi Giugno e<br />
luglio due operatori della <strong>Cooperativa</strong>,<br />
che lavorano a San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto<br />
e Crevalcore, hanno svolto servizio<br />
come volontari della Croce Rossa<br />
presso le tende e le palestre della zona<br />
terremotata dando un notevole supporto<br />
nelle operazioni di soccorso. Il 9<br />
Luglio 2012 è stata chiusa la Palestra di<br />
Sant’Agata Bolognese come punto di<br />
emergenza e gli ospiti (tredici <strong>in</strong> totale)<br />
sono stati trasferiti presso gli Hotel<br />
e B&B di Crevalcore, San Giovanni<br />
<strong>in</strong> Persiceto e Bologna.<br />
Presso l’Hotel Europa di Crevalcore<br />
sono state ospitate tre persone che già<br />
si trovavano nella Palestra di Sant’Agata<br />
Bolognese a cui è stato garantito la<br />
cont<strong>in</strong>uità dell’assistenza primaria<br />
(igiene alla persona e consegna pasti<br />
pranzo/cena) tutti i giorni, compresi<br />
domenica e festivi.<br />
Dal 23 Agosto 2012 sono state smontate<br />
le tendopoli della Protezione Civile<br />
nel Comune di Crevalcore e diverse<br />
persone sono riuscite a rientrare<br />
nelle loro abitazioni o ospitati presso<br />
B&B della zona.<br />
Il Comune di Crevalcore ha richiesto a<br />
CADIAI di cont<strong>in</strong>uare a consegnare i<br />
pasti f<strong>in</strong>o al 30 Settembre 2012 presso<br />
l’Hotel Europa (tre ospiti) e B&B San<br />
Petronio di Castagnolo (un ospite) per<br />
un totale di otto pasti pranzo e cena.<br />
Per quanto riguarda il Settore Residenze<br />
Anziani, ha subito qualche<br />
lieve danno la casa-residenza di Granarolo,<br />
ad Altedo è attualmente danneggiata<br />
la centrale termica della residenza<br />
“Sandro Pert<strong>in</strong>i”; presso la<br />
casa-residenza “La Torre”, che aveva<br />
ospitato per un breve periodo alcuni<br />
sfollati, oltre ad alcuni danni di lieve<br />
entità, è dichiarata <strong>in</strong>agibile la palestra<br />
della struttura. Al “Virg<strong>in</strong>ia Grandi”<br />
l’ultimo ospite rimasto <strong>in</strong> struttura, fra<br />
quelli entrati per emergenza terre-<br />
servizi<br />
moto, è tornato al domicilio il 16 Agosto.<br />
In totale, al di fuori della lista d’attesa<br />
ord<strong>in</strong>aria gestita dal Distretto di<br />
Pianura Est, sono state ospitate 9 persone<br />
tra cui due ragazzi disabili di 27<br />
anni e una signora di 100 anni. Circa la<br />
metà di queste persone, nei giorni<br />
successivi alle scosse più violente,<br />
sono state sistemate aggiungendo un<br />
terzo posto letto <strong>in</strong> camere normalmente<br />
utilizzate per due ospiti. La Sala<br />
Polivalente, che pure era stata formalmente<br />
richiesta dal Comune di San<br />
Pietro, <strong>in</strong> caso di bisogno, come spazio<br />
di accoglienza a disposizione della<br />
Protezione Civile, non è mai stata utilizzata<br />
per questo scopo. A “Parco del<br />
Navile”, struttura che ha ricevuto il numero<br />
maggiore sfollati, permangono<br />
ad oggi ancora c<strong>in</strong>quantotto persone<br />
provenienti dai territori modenesi.<br />
Ricordiamo <strong>in</strong>oltre tutti gli operatori<br />
che hanno subito danni e che ancora<br />
non hanno situazioni risolte e certezze<br />
future che, a fronte della loro situazione<br />
di difficoltà, cont<strong>in</strong>uano a garantire il<br />
buon funzionamento dei<br />
servizi giorno dopo<br />
giorno.
CADIAI<br />
e Cup 2000<br />
Riconfermata la convenzione<br />
che andava <strong>in</strong> scadenza<br />
nell’estate.<br />
Il Servizio Medic<strong>in</strong>a del Lavoro di CA-<br />
DIAI ha, di nuovo, acquisito l’attività di<br />
sorveglianza sanitaria di CUP 2000<br />
S.p.A., società leader nella sanità elettronica<br />
e nelle reti Internet per l’assistenza.<br />
Il Cup 2000, nel mese di Luglio 2012,<br />
aveva <strong>in</strong>detto una gara per assegnare<br />
il servizio di sorveglianza sanitaria, essendo<br />
<strong>in</strong> scadenza la convenzione<br />
triennale stipulata con CADIAI.<br />
La nuova assegnazione dell’<strong>in</strong>carico,<br />
comunicata a metà Agosto, è particolarmente<br />
importante per il Servizio<br />
Aggiornamenti<br />
dai servizi<br />
Numerose conferme<br />
e qualche novità tra<br />
i servizi oggetto di gara<br />
nel periodo estivo.<br />
di Alessandro Micich,<br />
Responsabile Ufficio Gare e Progetti<br />
Nell’ambito della prima <strong>in</strong>fanzia CA-<br />
DIAI mantiene la gestione complessiva<br />
dei nidi d’<strong>in</strong>fanzia “Tana dei<br />
Cuccioli” e “Maria Trebbi” a San Lazzaro<br />
(120 bamb<strong>in</strong>i); “T<strong>in</strong>toria” a M<strong>in</strong>erbio<br />
(36 bamb<strong>in</strong>i); “Girotondo” a<br />
Sportello di ascolto per<br />
segnalazioni e suggerimenti<br />
<strong>in</strong> merito alle Pari Opportunità<br />
CADIAI, <strong>in</strong> quanto viene riconosciuta<br />
la professionalità e la puntualità del<br />
lavoro svolto sia dal medico competente<br />
che dalla segreteria.<br />
Trattasi di un sodalizio professionale,<br />
tra CADIAI e CUP 2000, <strong>in</strong>iziato nel<br />
1999 e che ha visto negli anni un consolidamento<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di servizio<br />
svolto e reciproca fidelizzazione.<br />
Una collaborazione, questa, rafforzata<br />
dal b<strong>in</strong>omio che da sempre contraddist<strong>in</strong>gue<br />
l’attività del Settore Prevenzione<br />
e Sicurezza sul lavoro, ovvero<br />
prezzi competitivi uniti alla qualità<br />
Pianoro (36 bamb<strong>in</strong>i);“Ilaria Alpi”a Calderara<br />
di Reno (41 bamb<strong>in</strong>i).<br />
Nuove gestioni, <strong>in</strong> ATI con Società<br />
Dolce, sono previste a partire dal mese<br />
di Settembre a Budrio (due sezioni di<br />
scuola d’<strong>in</strong>fanzia comunale) e a Casalecchio<br />
di Reno (concessione del servizio<br />
nido “Franco Centro” e futura gestione<br />
di due ulteriori sezioni di nido<br />
d’<strong>in</strong>fanzia comunale).<br />
Nell’area m<strong>in</strong>ori si conferma la gestione<br />
del servizio di <strong>in</strong>tegrazione scolastica<br />
nei comuni afferenti il distretto<br />
di Cento <strong>in</strong> ATI con la cooperativa Voli<br />
di Bologna.<br />
Oggetto di una cospicua revisione degli<br />
assetti organizzativi è l’appalto di<br />
Casalecchio di Reno con Asc Insieme,<br />
il quale, articolato per lotti, ha visto la<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Tutte e tutti coloro che ritengono opportuno segnalare alla Responsabile<br />
per le Politiche di Pari Opportunità eventuali discrim<strong>in</strong>azioni e molestie o suggerire<br />
azioni da <strong>in</strong>traprendere, possono contattare:<br />
Vania Zanotti il primo e terzo giovedì di ogni mese (tranne agosto)<br />
dalle 10 alle 13, telefono: 051.7419050<br />
central<strong>in</strong>o <strong>Cadiai</strong>: 0517419001<br />
posta elettronica: v.zanotti@cadiai.it.<br />
delle competenze specialistiche.<br />
Trattasi di una fusione fondamentale<br />
che ha permesso il valido raggiungimento<br />
dei risultati nei progetti avviati,<br />
sempre attraverso il totale rispetto dei<br />
tempi programmati.<br />
La riconferma della convenzione, ora<br />
qu<strong>in</strong>quennale, con Cup 2000 rappresenta<br />
per il Settore Sicurezza di CA-<br />
DIAI un ulteriore riconoscimento dei<br />
servizi altamente qualitativi offerti a<br />
un numero di clienti che supera, oggi,<br />
le mille unità. <br />
partecipazione, e relativa aggiudicazione,<br />
nonché un co<strong>in</strong>volgimento più<br />
ampio <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di quote di gestione,<br />
di CADIAI.<br />
Nello specifico: 1) servizi rivolti all’<strong>in</strong>tegrazione<br />
sociale delle persone disabili<br />
adulti (Solco <strong>in</strong>sieme capofila, CA-<br />
DIAI e CSAPSA 2 mandanti); 2) servizi<br />
di <strong>in</strong>tegrazione scolastica rivolti a m<strong>in</strong>ori<br />
disabili (Solco Insieme capofila,<br />
CADIAI mandante); 3) servizi ed <strong>in</strong>terventi<br />
per la prevenzione del disagio<br />
giovanile (CADIAI capofila, Solco Insieme<br />
e CSAPSA 2 mandanti).<br />
In tema di prevenzione del disagio si<br />
conferma la gestione di un centro socio<br />
– educativo rivolto a m<strong>in</strong>ori S<strong>in</strong>ti<br />
nel quartiere Borgo Panigale. <br />
27
numero 37<br />
settembre 2012<br />
È il rosso<br />
che impressiona<br />
Pubblichiamo un articolo<br />
di Massimo Allegrezza,<br />
educatore presso il Gruppo<br />
Appartamento “Sant’Isaia”,<br />
ora <strong>in</strong> aspettativa, che ci<br />
racconta le sue esperienze<br />
<strong>in</strong>ternazionali.<br />
di Massimo Allegrezza<br />
Sono seduto di fronte a questo musetto<br />
che mi guarda, e cont<strong>in</strong>ua a ripetere<br />
il mio nome, ci ha impiegato<br />
due giorni ad impararlo, ora non ha<br />
voglia di dimenticarlo nuovamente.<br />
Entra una ragazza con delle banane,<br />
non c'era la colazione, qualcuno si è<br />
privato della sua per portarla a noi. Il<br />
mio compagno di viaggio ufficiale, Andrei,<br />
scrive una lista di cose da comprare<br />
e rimediare per avere un posto<br />
decente dove vivere, l'altro, il mio<br />
compagno d'avventura Bloom "ciondola"<br />
sulla f<strong>in</strong>estra. Cont<strong>in</strong>ua a sussurrare<br />
"Janela", gli è piaciuta proprio la<br />
parola. Rica, maschietto di quattro<br />
anni, il musetto che mi sorride dal<br />
primo momento che sono arrivato, mi<br />
guarda e <strong>in</strong>izia ad elencare le cose che<br />
vede. Il computer di Massimo, la borsa<br />
di Massimo, il foglio di Massimo, la<br />
stanza di Massimo, il pelo di Massimo.<br />
Ecco del pelo di Massimo ne va proprio<br />
matto. Mi si racchiude tra le<br />
gambe quando sto seduto e parlo, com<strong>in</strong>cia<br />
ad accarezzarmi le braccia cont<strong>in</strong>uando<br />
a parlare del pelo di Massimo.<br />
Non l'ho <strong>in</strong>vitato. Non ha chiesto<br />
permesso. È stato così da subito.<br />
Bloom mi guarda, a metà tra l'<strong>in</strong>vidia<br />
che qualcun'altro abbia preso parte<br />
del suo posto e il sorriso che gli spunta<br />
vedendoci.<br />
Allora: io ero salito sull'aereo, non mi<br />
guardavo <strong>in</strong>torno, non ne avevo ra-<br />
28<br />
testimonianze<br />
gione. Avevo lasciato Bloom a "ciondolare"<br />
sulla mia poltrona:<br />
- Ciao io vado. Magari ti abbraccio se ti<br />
alzi. Ci vedremo tra un anno se va tutto<br />
bene. - Silenzio e viso voltato. Non uno<br />
sguardo, neanche distratto. Sapevo<br />
che non amava gli addii, ma così è<br />
troppo davvero.<br />
Ultimo ciao con una speranza. Chiudo<br />
la porta lasciandola dall'altro lato con<br />
Bloom. Addio <strong>in</strong> silenzio.<br />
Ora sulla poltrona dell'aereo mi preoccupo<br />
solo di trovare un modo comodo<br />
per tutte le ore che mi attendono. Mi<br />
allontano da Andrei, ci sono dei posti<br />
liberi, staremo più larghi entrambi. Mi<br />
appoggio e come sempre non sento<br />
neanche il rullaggio. Un'oretta di<br />
sonno o poco più.<br />
Sono ancora le due di notte, ce ne<br />
sono sei di ore ad attendermi. È bene<br />
che dorma ancora. Provo a recuperare<br />
il sonno, metto della musica nelle orecchie.<br />
Lo sguardo scivola sulla poltrona<br />
di fronte. La persona siede al suo posto<br />
con le gambe a cavallo del bracciolo. Si<br />
potrebbe dire che "ciondola" sul sedile.<br />
E se non fossi sicuro d'averlo lasciato<br />
sulla mia poltrona potrei pensare<br />
che è Bloom.<br />
Lascio prendermi dal sonno pensando<br />
a quel goffo amico. Mi sveglio dopo<br />
poco con la faccia del goffo amico che<br />
mi guarda. Si è poggiato allo schienale<br />
del sedile e mi guarda. Non stupito ovviamente,<br />
divertito forse. Io dovrei essere<br />
stupito, ma fra stanchezza e decisa<br />
volontà a non farlo subito contento,<br />
accenno un movimento dei lati della<br />
bocca, mi muovo verso il mio sedile e<br />
libero quello di fianco, viaggerò più<br />
scomodo ma almeno Bloom è qui.<br />
Sento il calore del suo corpo senza che<br />
ci sia alcun contatto. Le gambe a "penzoloni".<br />
La testa persa chissà dove. Ben<br />
arrivato Bloom, mi mancavi. Mi giro e<br />
dormo più sereno.<br />
Non è un tipo che si impressiona facilmente,<br />
né uno che ha difficoltà ad<br />
adattarsi, ma anche Bloom ha accusato<br />
il salto <strong>in</strong>dietro del nostro stile di vita. I<br />
primi giorni nel quartier generale era<br />
un po' come stare ad un villaggio turistico,<br />
con la sola stravaganza della doccia<br />
fatta con il secchio e dello scarico<br />
del gab<strong>in</strong>etto fatto nella stessa maniera<br />
perché non c'era acqua corrente. Per il<br />
resto abbiamo anche utilizzato la doccia<br />
da campo con l'acqua riscaldata al<br />
sole. Andare a 10 metri a prendere l'ac-
qua nel pozzo non era così complicato.<br />
Quando abbiamo lasciato il quartier<br />
generale per raggiungere il nostro<br />
progetto, da subito è stato piuttosto<br />
chiaro che il concetto "lavoro nella comunità<br />
rurale" avrebbe comportato<br />
un serio adattamento del proprio stile<br />
di vita. Bloom forse spaventato da una<br />
guida priva di qualsiasi regola, mi fissa<br />
irritato. La responsabile ci ha detto che<br />
dopo la malaria, gli <strong>in</strong>cidenti d'auto<br />
sono il secondo killer dell'Angola. E lo<br />
diceva nel momento esatto <strong>in</strong> cui arrivava<br />
il nostro autista. Una specie di<br />
"Fonzarelli" locale, alto come il Mitico<br />
e con lo stesso pretenzioso fasc<strong>in</strong>o.<br />
Ovviamente non allaccia nemmeno le<br />
scarpe all'orig<strong>in</strong>ale. Guida ad una<br />
mano e urla canzoni d'amore angolane.<br />
Bloom è semplicemente furioso,<br />
ma come sempre non lascia trasparire<br />
niente.<br />
Arriviamo nel progetto di notte. Aveva<br />
promesso le 18 "Fonzie", siamo arrivati<br />
alle 21. Qualche donna di troppo per<br />
noi, sul camm<strong>in</strong>o del Lat<strong>in</strong> Lover. Arriviamo,<br />
una schiera di bamb<strong>in</strong>i e persone<br />
ad aspettare gli Europei. La tv<br />
messa sulla porta per accoglierci. I video<br />
dei cantanti locali e di Capo Verde,<br />
con i bamb<strong>in</strong>i che imitano le mosse dei<br />
baller<strong>in</strong>i. La confusione è enorme. Mani<br />
che si allungano per presentarsi. Per far<br />
capire che sono personaggi importanti.<br />
Per far vedere che c'erano anche loro all'arrivo.<br />
Siamo travolti, Bloom sapientemente<br />
scivola di lato, non ama e non<br />
amerà mai certe calorose manifestazioni<br />
d'affetto.<br />
Sotto la zanzariera che ricopre il letto<br />
sembra di stare come sotto la tenda ad<br />
ossigeno. Ti senti oppresso e la "m<strong>in</strong>accia"<br />
delle Mosquitos Tropicali aumenta<br />
la difficoltà a rilassarsi. La mente,<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
stranamente lucida dopo una giornata<br />
davvero piena, ripercorre la strada fatta.<br />
Accantona per un attimo i ricordi pericolosi<br />
e cerca di fissarsi su quelli che<br />
mi hanno impressionato. Il rosso. Il<br />
rosso è ovunque, mischiato al verde.<br />
Una strada ben asfaltata, abbastanza<br />
larga per lunghi tratti, si addentra nel<br />
cuore del paese e nei suoi polmoni<br />
verdi. È il rosso che impressiona. Rossa<br />
la terra che è ai lati. Rossa quella per<br />
fare i mattoni e la pasta che li salda.<br />
Rossa l'aria per il sole del tramonto.<br />
Rosso il volto che dist<strong>in</strong>gue nelle figure<br />
che scorrono ai lati della macch<strong>in</strong>a <strong>in</strong><br />
corsa. Spesso è povertà, molto spesso è<br />
curiosità, sempre, mi dico sempre, nitida<br />
la sensazione che quel rosso dip<strong>in</strong>ga<br />
una dignità fatta di niente di materiale,<br />
perché troppo spesso è niente<br />
la risposta ad una domanda stupida.<br />
Bloom mi guarda con lo sguardo fisso.<br />
Non vuole lasciar filtrare l'emozione<br />
che lo v<strong>in</strong>ce. No, come per me non è<br />
compassione. Non sentiamo alcuna necessità<br />
di aggiungere la vergogna al<br />
sentimento di dolore che si percepisce.<br />
Sguardi spenti e v<strong>in</strong>ti. Ecco cosa sembra<br />
dispiacere a Bloom, la chiara presa di<br />
posizione che rifiuta qualsiasi reazione.<br />
L'abbandono che si legge nei volti<br />
adulti, non ancora nei bamb<strong>in</strong>i che comunque<br />
giocano. Non è remissione,<br />
non è una ritirata di fronte alle diffi-<br />
29
30<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
La risposta della<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
di Cento a favore<br />
delle famiglie<br />
Riceviamo a volentieri pubblichiamo<br />
la testimonianza, raccolta dalla collega<br />
Lisa Lambert<strong>in</strong>i, della Coord<strong>in</strong>atrice<br />
pedagogica del Comune di<br />
Cento, che, come è noto, è stato colpito<br />
duramente del sisma del mese<br />
di Maggio.<br />
coltà, è solo abbandonare le armi sul<br />
campo. No, non gioco più, mi sono<br />
stancato di giocare.<br />
Bloom mi bussa sulla spalla e mi consiglia<br />
di guardare il cartello. Un limite di<br />
sessanta chilometri orari scritto a mano.<br />
Una specie di "Ehi amico, fossi <strong>in</strong> te io<br />
non andrei a più di...". Non scritto ma lasciato<br />
<strong>in</strong>tendere dalle curve. Camion<br />
stracolmi di materiale edile che arrancano.<br />
I c<strong>in</strong>esi stanno facendo un paese<br />
nuovo dell'Angola.<br />
Qualcuno di qui è contento. Dietro una<br />
curva, <strong>in</strong>aspettato, ormai abbandonato<br />
nei pensieri spunta il sole. Palla rossa<br />
che si va ad aggiungere a tutto il rosso<br />
che vediamo. Riempie davvero. Non c'è<br />
solo la dignità di cui sopra. A tratti si affaccia<br />
nitida quella volgarità manifesta<br />
negli atteggiamenti spavaldi, nel non<br />
rispetto di quello che è di tutti e soprattutto<br />
nella necessità di mostrare il<br />
proprio valore col sopruso. Bloom acuisce<br />
lo sguardo, digrigna i denti. Non si<br />
muove ma è chiaro che certe cose lo<br />
mandano <strong>in</strong> bestia. Sembra di assistere<br />
alle scene di "Sporchi, brutti e cattivi"<br />
compreso il vecchietto con tanto di<br />
giacca stirata anche se totalmente lisa<br />
che a cavallo di un motor<strong>in</strong>o si fa scorrazzare<br />
da un ragazzo. Forte e marcato<br />
è la sensazione che il tutto viva <strong>in</strong> un altro<br />
tempo, una f<strong>in</strong>estra lontana.<br />
testimonianze<br />
Ricordiamo che <strong>in</strong> quel territorio la<br />
cooperativa CADIAI opera dal 2003,<br />
<strong>in</strong>sieme alle cooperativa Voli e Le<br />
Pag<strong>in</strong>e, nella gestione delle attività<br />
educative e servizi generali dei Nidi<br />
Comunali, attualmente svolta all’<strong>in</strong>terno<br />
dei Servizi Le nuvole e<br />
Centro Infanzia.<br />
All’<strong>in</strong>terno di una altra procedura<br />
di appalto, CADIAI opera <strong>in</strong>sieme<br />
alla <strong>Cooperativa</strong> Voli, nella gestione<br />
degli <strong>in</strong>terventi di sostegno scolastico<br />
dei comuni di Cento, Mirabello<br />
e Vigarano Ma<strong>in</strong>arda.<br />
Bloom sorride poco ora. Il rosso lo pervade<br />
e non è solo il sole.<br />
Questo, fortunatamente, mi fa notare<br />
Bloom, seduto qui a fianco che come<br />
sempre sbircia mentre scrivo, non è<br />
ovunque. Si, ne abbiamo visti così, ma<br />
erano quelli pieni di rosso, poi abbiamo<br />
visto altri colori.<br />
Poi abbiamo avuto la fortuna di scherzare<br />
e ridere. Abbiamo stretto altre<br />
mani, io e Andrei ovviamente, Bloom<br />
se n'è ben guardato, passeggiando silenzioso<br />
fra le case. Non parlerebbe comunque<br />
il portoghese. Ci sono stati già<br />
altri racconti da fare, altre voci da far ri-<br />
Il territorio di Cento è stato duramente<br />
colpito dal terremoto, o meglio dai terremoti<br />
del 20 e del 29 maggio scorsi.<br />
L’esperienza che ognuno di noi ha vissuto<br />
raccoglie descrizioni, stati d’animo<br />
e ricordi con i quali faticosamente potremmo<br />
raccontare cosa è successo.<br />
Esperienze come questa ci colpiscono<br />
a livello personale (la casa, gli affetti) e<br />
a livello professionale e ci chiedono una<br />
capacita di reagire spesso <strong>in</strong>naturale rispetto<br />
all’<strong>in</strong>tensità degli stati d’animo<br />
che si provano.<br />
Oggi, a distanza di tre mesi dagli eventi,<br />
siamo pronti a raccontare le azioni e le<br />
suonare, ma sotto la tenda <strong>in</strong>izia a<br />
scendere il sonno. Bloom si accovaccia<br />
come suo solito da un lato. Non si<br />
copre molto, non crede che le zanzare<br />
lo <strong>in</strong>fastidiranno. Sostiene che<br />
lui non parla portoghese, che se ne<br />
fanno le zanzare del suo sangue che<br />
non possono capire. Interessante teoria<br />
Bloom. Per il momento io cont<strong>in</strong>uo<br />
a tenermi il rosso. Anche adesso sotto<br />
la tenda. Il punt<strong>in</strong>o che brucia è lo<br />
zampirone. Io alla teoria del sangue<br />
straniero non credo.<br />
Domani vedremo.
scelte che l’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale<br />
è riuscita a compiere nella volontà di<br />
riaprire i Nidi d’<strong>in</strong>fanzia.<br />
Dopo una rapida riorganizzazione è<br />
stato possibile riaprire due Nidi d’Infanzia,<br />
collocati fuori dal centro storico,<br />
già dal 15 Giugno f<strong>in</strong>o a f<strong>in</strong>e Luglio.<br />
Nel mese di Agosto si è lavorato <strong>in</strong>tensamente<br />
aff<strong>in</strong>ché l’avvio del nuovo<br />
anno educativo non subisse troppi<br />
cambiamenti, consapevoli del fatto che<br />
le famiglie, i bamb<strong>in</strong>i e il personale<br />
avrebbero avuto bisogno di ritornare<br />
al Nido a Settembre.<br />
Oggi siamo contenti di poter presentare<br />
la nuova organizzazione dei servizi<br />
comunali 0/3 che oltre ad alcune realtà<br />
consolidate vede l’apertura di<br />
nuove esperienze educative.<br />
A partire da lunedì 10 Settembre riprendono<br />
le attività i Nidi “Lo Scarabocchio”<br />
e “Centro Infanzia” che accolgono<br />
entrambi 60 bamb<strong>in</strong>i. Dal 17<br />
settembre riapre il nido Le Nuvole che<br />
accoglierà 31 bamb<strong>in</strong>i e per la prima<br />
volta, <strong>in</strong> quella sede, verrà attivato il<br />
Centro per Bamb<strong>in</strong>i e Genitori <strong>in</strong> spazi<br />
dedicati. Sempre nella stessa data<br />
presso il nido “Centro Infanzia” che è<br />
stato oggetto di ampliamento, <strong>in</strong>izieranno<br />
la loro esperienza una sezione di<br />
bamb<strong>in</strong>i piccoli (6 – 12 mesi) ed una<br />
sezione part time di bamb<strong>in</strong>i tra i 12 e<br />
i 30 mesi. In modo particolare quest’ultima<br />
proposta educativa rappresenta<br />
un importante obiettivo raggiunto, un’<br />
ulteriore sfida <strong>in</strong> una estate così difficile<br />
e faticosa.<br />
Con piacere e soddisfazione<br />
oggi possiamo dire<br />
di esserci riusciti. <br />
di Lele<br />
I ritratti di Lele<br />
La notte della Bassa<br />
Trovi la strada, così come te l'hanno<br />
spiegata.<br />
Il suono della radio, con gli aggiornamenti,<br />
risuona come un mantra.<br />
È un sabato di giugno, il caldo punge<br />
più di sempre, almeno per te.<br />
Ti fermi nel parcheggio e controlli di<br />
aver preso tutto, saliva compresa.<br />
Entri nella palestra.<br />
Un luogo che ospita persone, che<br />
abitavano nelle zone terremotate, lo<br />
immag<strong>in</strong>avi proprio così.<br />
Il camice sembra più orgoglioso del<br />
solito, più pesante del solito.<br />
Ti immag<strong>in</strong>avi ancora prima di entrare<br />
quelle parete a vetrate aperte,<br />
per cercare di fare corrente.<br />
Una notte. Una notte <strong>in</strong>tera.<br />
Così come sapevi che t'avrebbe rassicurato<br />
la vista dell'arancione della<br />
divisa della protezione civile,<br />
con cui hai avresti condiviso la caffe<strong>in</strong>a,<br />
i sorrisi e gli sbadigli nascosti.<br />
Passeggiare di fianco quei letti, mentre<br />
tutti dormivano, mentre le ore si<br />
distendevano, sarebbe diventato<br />
via via più leggero.<br />
Ogni tanto uscivi per annusare l'aria.<br />
Da che hai memoria ricordi solo giornate<br />
importanti passate nella Bassa.<br />
La carica emotiva di un luogo, pulsa<br />
nella visione che il quadro stesso ci<br />
proietta.<br />
Nel quadro della bassa ci sono i filari<br />
netti, talmente vic<strong>in</strong>i da semprare<br />
una coperta di lana grossa.<br />
La pianura si fa petto, quando<br />
scende a questa altezza.<br />
Nel quadro della bassa ci si può permettere<br />
di sedersi ad un tavolo qualunque.<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
La parola terremoto suonava diversa<br />
quella notte.<br />
Tutte le parole dette prima e dopo, ti sarebbero<br />
parse diverse.<br />
Ma non quelle di Maria.<br />
Allo scoccare della dodicesima ora, arrotolasti<br />
il camice, lo <strong>in</strong>filasti nello za<strong>in</strong>o<br />
e mentre ti dirigesti verso l'uscita, le ti<br />
fermò, prendendoti piano il polso.<br />
"Ricordati mò di sta nottata ragazzul.<br />
Che la gente che è nata <strong>in</strong> sti posti ha le<br />
mani.<br />
La casa l'abbiamo fatta <strong>in</strong> 10 anni, il sabato<br />
e la domenica, quando non facevamo<br />
gli operai, diventavamo muratori.<br />
Non abbiam bisogno che lor là si ricord<strong>in</strong>o<br />
di noi. Abbiam bisogno che voi, che<br />
portate le braghe corte, vi ricordiate.<br />
Nueter abbiamo le mani e voi come noi.<br />
La crisi è quando smetti di usare le mani".<br />
Raffaele Montanarella<br />
Operatore del SAD Anziani<br />
di San Lazzaro di Savena<br />
31
lettere<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, queste lettere<br />
che ci hanno <strong>in</strong>viato i familiari dei nostri ospiti.<br />
32<br />
Bologna, 23/07/2012<br />
Gentilissima Fatma,<br />
r<strong>in</strong>grazio voi tutti per la sentita partecipazione e vic<strong>in</strong>anza. Sono certo<br />
che mia mamma negli ultimi mesi trascorsi al Parco del Navile abbia<br />
sentito l’affetto necessario e vissuto serenamente.<br />
Ancora grazie a tutti gli operatori, agli <strong>in</strong>fermieri ed al personale<br />
medico e non, per quanto fatto.<br />
Con s<strong>in</strong>cerità<br />
Massimo Ranieri<br />
I Granarolesi si complimentano con Barbara e tutto il<br />
suo staff per l’affetto dimostrato agli Ospiti della Casa<br />
Residenza di Granarolo Emilia e ai relativi Parenti,<br />
organizzando la “Tigellata serale” del 30/06/2012.<br />
Le parole di stima a voi rivolte certamente<br />
Vi ripagano dello sforzo profuso.<br />
01/07/2012 Zacch<strong>in</strong>i Gianni
numero 37<br />
settembre 2012<br />
33
numero 37<br />
settembre 2012 altre<br />
Fuorimoda<br />
Ospitiamo <strong>in</strong> questo numero<br />
un contributo di Fuorimoda,<br />
associazione che da tempo<br />
ha sposato l’alimentazione<br />
naturale.<br />
di Alice Colantonio e Gianluca Montante<br />
Corsi di cuc<strong>in</strong>a e degustazioni con la<br />
volontà di fare buona <strong>in</strong>formazione<br />
come filo conduttore. A quattro passi<br />
dal Crescentone, <strong>in</strong> via Cesare Battisti 9,<br />
nasce, vive e cresce ogni giorno l’associazione<br />
Fuorimoda. A gestirla sono ormai<br />
da due anni Alessandro e Silvia, i<br />
soci fondatori. L’esperienza nasce dalla<br />
personale esigenza di cambiare stile di<br />
vita partendo da una diversa modalità<br />
di approccio all’alimentazione, ma si<br />
evolve immediatamente negli obiettivi<br />
e nelle aspirazioni dei due ragazzi.<br />
Fuorimoda, <strong>in</strong>fatti, nasce come gruppo<br />
d’acquisto solidale di prodotti biologici,<br />
ma quasi subito allarga i propri<br />
orizzonti proponendo ai propri associati<br />
attività e <strong>in</strong>iziative grazie alle quali<br />
imparare a mangiare secondo un’alimentazione<br />
prevalentemente cruda o<br />
poco cotta, tralasciando i prodotti di<br />
derivazione animale.<br />
Quali sono nello specifico le attività<br />
di Fuorimoda?<br />
La matt<strong>in</strong>a è riservata ai corsi di cuc<strong>in</strong>a<br />
34<br />
realtà<br />
tenuti da persone che collaborano con<br />
l´associazione come Nancy Dong e<br />
Alice Savorelli (quest’ultima anche autrice<br />
di libri sul tema): cuc<strong>in</strong>a bolognese<br />
rivisitata e ricette tradizionali che<br />
non presentano affatto derivati animali<br />
(strano a pensarlo, ma ne esistono circa<br />
trenta). Il pomeriggio Luana Todisco si<br />
dedica <strong>in</strong> prima persona allo smistamento<br />
dei prodotti del gruppo solidale<br />
d’acquisto provenienti da tutto il territorio<br />
della prov<strong>in</strong>cia bolognese. La sera,<br />
<strong>in</strong>vece, è il tempo delle degustazioni,<br />
ovvero un piccolo percorso che, due o<br />
tre volte a settimana a seconda dalle<br />
esigenze, comprende una parte di<br />
crudo (solitamente gli antipasti) e una<br />
parte di pietanze lavorate il meno possibile.<br />
Sempre tenendo ben presente<br />
davanti gli occhi l’obiettivo f<strong>in</strong>ale, l’importanza,<br />
cioè, di comprendere le reali<br />
motivazioni del perché sia preferibile<br />
per la propria salute mangiare alcuni<br />
cibi e non altri, o perché prepararli <strong>in</strong><br />
un modo e non nell’altro. Tutte le attività<br />
sono riservate agli associati, che<br />
oggi sono circa c<strong>in</strong>quecento, e si svolgono<br />
anche la domenica per consentire<br />
a tutti di poter partecipare.<br />
Quali sono i progetti futuri?<br />
Tutti i progetti <strong>in</strong> cantieri sono f<strong>in</strong>alizzati<br />
a fare <strong>in</strong>formazione sul tema dell’alimentazione,<br />
da chi produce gli alimenti<br />
facendo vero biologico vero a<br />
chi lo consuma. Con la fotografa Chiara<br />
Tolmelli è <strong>in</strong> programma una mostra<br />
che raccolga le immag<strong>in</strong>i dei contad<strong>in</strong>i<br />
che coltivano correttamente la terra.<br />
Un'altra <strong>in</strong>iziativa, <strong>in</strong>vece, si chiama Reroute<br />
de Future e co<strong>in</strong>volge i ristoratori<br />
che sono <strong>in</strong>vitati <strong>in</strong> associazioni per<br />
assaggiare ricette senza derivati animali<br />
da <strong>in</strong>serire nel proprio menù.<br />
Come si fa a saperne di più?<br />
Basta visitare il sito <strong>in</strong>ternet:<br />
www.<strong>in</strong>dirizzipreziosi.it costantemente<br />
aggiornato con le <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> programma<br />
e con le ultime scoperte di<br />
Alessandro e Silvia.
liber libero<br />
La rubrica dedicata ai suggerimenti<br />
di lettura è uno spazio a disposizione<br />
di tutti.<br />
Chiunque volesse scrivere un commento<br />
o un’impressione su un libro<br />
che si è apprezzato e che si vuol condividere<br />
con gli altri, può contattare<br />
la redazione allo 051 7419001 o scrivendo<br />
a scoop@cadiai.it<br />
La banda<br />
degli <strong>in</strong>visibili<br />
Fabio Bartolomei<br />
Editore E/O<br />
di Laura Piana<br />
Angelo, Ettore, Osvaldo e Filippo<br />
hanno combattuto la tirannia fascista<br />
perché credevano <strong>in</strong> un<br />
paese migliore e ce l’hanno fatta.<br />
Ma il nostro,ora, è un paese che<br />
onora uom<strong>in</strong>i come loro, partigiani<br />
che hanno vissuto la gioventù combattendo<br />
per la libertà e la democrazia?<br />
A ottant’anni passati si dovrebbe<br />
avere il diritto di pensare solo a trascorrere<br />
serenamente gli ultimi anni<br />
della propria vita ma Angelo, un ex<br />
partigiano che sopravvive con la<br />
pensione m<strong>in</strong>ima, che non riesce<br />
più a far valere i suoi diritti nemmeno<br />
con un impiegata del comune,<br />
che lotta quotidianamente<br />
contro una società che fa di tutto per<br />
farlo sentire <strong>in</strong>utile, decide di reagire.<br />
Insieme ai suoi più fidati amici, progetta<br />
di rapire l’uomo più potente del<br />
paese, Silvio Berlusconi, ed ottenere<br />
da lui quello che gli spetta di diritto. Lo<br />
sgangherato gruppo metterà a punto<br />
un piano <strong>in</strong>cruento e geniale che trasforma<br />
la loro debolezza <strong>in</strong> una leva<br />
formidabile.<br />
Quelli che un tempo sono stati riconosciuti<br />
come eroi, ora non godono di<br />
nessuna considerazione, agli occhi dell’attuale<br />
società sono diventati <strong>in</strong>visibili<br />
e proprio questo consente loro di<br />
riuscire nel proprio <strong>in</strong>tento.<br />
Il racconto di Fabio Bartolomei sa essere<br />
delicato, tenero, sensibile, talvolta<br />
amaro altre volte pers<strong>in</strong>o divertente.<br />
Ci offre una spietata analisi di ciò che è<br />
successo al nostro paese, dove il mito<br />
dell’esteriorità ha violentato la cultura e<br />
messo ai marg<strong>in</strong>i della società tutti coloro<br />
che non riescono a tenere il passo<br />
verso “l’unica” direzione accettata.<br />
Fra tutte, la condizione della terza età<br />
è sicuramente la più difficile.<br />
Ma questi vecchi non ci stanno ad essere<br />
<strong>in</strong>visibili: ai loro cari, a chi governa,<br />
a chi non comprende quanto ancora<br />
hanno da offrire, a chi risponde <strong>in</strong> modo<br />
cieco e superficiale ai loro bisogni.<br />
Questi anziani che spiegano a un giovane<br />
della vecchia sede del partito comunista<br />
locale, “che ha cambiato di<br />
nuovo denom<strong>in</strong>azione”, come si fa politica,<br />
o che studiano le istruzioni per<br />
far funzionare il decoder del digitale<br />
terrestre e far concorrenza all’antennista<br />
di turno che approfitta dell’<strong>in</strong>competenza<br />
degli anziani del quartiere;<br />
non fanno solo tenerezza, ma ci<br />
dicono quante energie sono dimenticate<br />
e umiliate.<br />
Parlare di vecchiaia non è semplice<br />
perché da qualunque parte lo si consideri<br />
è un tema a rischio. Per non ca-<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
dere nel peloso pietismo o ne parli con<br />
grande competenza e serietà, oppure<br />
lo dissacri.<br />
Ed ecco che arriva la“grattugiata”di orig<strong>in</strong>alità:<br />
questo libro pur facendo leva<br />
su una cosa che ci smuove dentro, <strong>in</strong><br />
modo più o meno pressante, riesce a<br />
commuovere e a divertire il lettore<br />
senza traumatizzarlo perché è sempre<br />
delicato, ma mai superficiale. <br />
35
36<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
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come previsto per tutti gli associati<br />
delle cooperative aderenti a Legacoop.<br />
Evitiamo di acquistare le confezioni di <strong>in</strong>salata prelevata: “Nel 2004 ben 7,6 milioni di famiglie italiane hanno deciso<br />
di acquistare verdure pronte per il consumo. Dal punto di vista economico il mercato delle verdure <strong>in</strong> sacchetto ha sviluppato<br />
nel 2004 un fatturato di 107,8 milioni di euro con la commercializzazione di 12.700 tonnellate di prodotto. E com<strong>in</strong>ciano<br />
a comparire anche vaschette di frutta già sbucciata e tagliata, pronta senza doversi ‘sporcare<br />
le mani’” (R. Cavallo "Meno 100 chili"). Non solo si producono nuovi rifiuti, ma è dimostrato che l’<strong>in</strong>salata<br />
confezionata ha una carica microbica molto più alta di quella fresca e si raccomanda comunque di<br />
lavarla, senza dunque quel presunto risparmio di tempo <strong>in</strong> virtù del quale dovrebbe essere acquistata.
Dono-Presto-Cerco<br />
La rete di CADIAI<br />
per mettere <strong>in</strong> contatto<br />
le persone e <strong>in</strong>crociare<br />
i loro bisogni.<br />
Il DONO-PRESTO-CERCO è una modalità<br />
di donazione e/o prestito, fra<br />
i soci e i dipendenti della cooperativa,<br />
di quegli oggetti che hanno<br />
per i s<strong>in</strong>goli term<strong>in</strong>ato la propria<br />
utilità.<br />
È prevista anche la possibilità di<br />
CHIEDERE (“cerco la tal cosa…, c’è<br />
qualcuno che ce l’ha?”), perché il bisogno<br />
di qualcuno può far ricordare<br />
ad altri di avere degli oggetti <strong>in</strong>uti-<br />
La vignetta di Alex<br />
lizzati e magari sollecitare la disponibilità<br />
a prestarli o donarli.<br />
Come funziona?<br />
Chi vuole donare, prestare o cercare, fa<br />
la propria segnalazione ad uno dei seguenti<br />
referenti*, contattandoli direttamente<br />
presso i servizi <strong>in</strong> cui lavorano:<br />
• Crist<strong>in</strong>a Antegh<strong>in</strong>i, Monica Bernabiti,<br />
(Residenza per disabili “La Corte del<br />
Sole” di San Giovanni <strong>in</strong> Persiceto);<br />
• Lara Girotti e Laura Piana (Nido ”Gatto<br />
Talete” di Castel Maggiore);<br />
• Giulia Casar<strong>in</strong>i (uffici della sede);<br />
• Roberta Meotti (Casa protetta “Torre<br />
di Galliera”);<br />
• Nada Milenkovic (Nido “Abba” di Bologna);<br />
• Giusepp<strong>in</strong>a Reto (“Balenido” di Casalecchio).<br />
numero 37<br />
settembre 2012<br />
Questa lista di persone è naturalmente<br />
aperta ad altre che vi si volessero<br />
aggregare.<br />
Le segnalazioni vengono esposte<br />
nelle bacheche dei servizi e riportate<br />
<strong>in</strong> una apposita pag<strong>in</strong>a del sito<br />
www.cadiai.it<br />
Il DONO-PRESTO-CERCO è una rete<br />
<strong>in</strong>formativa che mette <strong>in</strong> contatto<br />
le persone e le loro disponibilità ed<br />
esigenze.<br />
Non è prevista alcuna modalità di<br />
stoccaggio o deposito degli oggetti:<br />
le persone si accordano autonomamente<br />
per le consegne.<br />
Nati <strong>in</strong> CADIAI<br />
Congratulazioni alle neo mamme<br />
Elga Borsari<br />
Najat Bouziane<br />
Lara Casalboni<br />
Elena Cighir<br />
Karima El Hadiri<br />
Tania Genco<br />
Cater<strong>in</strong>a Mastrosimone<br />
Esther Omodela<br />
Daniela Stagni<br />
Qui f<strong>in</strong>isce l’avventura dei nostri amici<br />
alieni che abbiamo seguito per quasi<br />
due anni.<br />
Chi vuole suggerire nuove storie e<br />
nuove vignette può mettersi <strong>in</strong> contatto<br />
con la redazione e ogni proposta<br />
sarà presa <strong>in</strong> considerazione.
Il 30 settembre<br />
<strong>Cadiai</strong> ha compiuto 38 anni!<br />
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nell’apposito spazio della pag<strong>in</strong>a pr<strong>in</strong>cipale del sito www.cadiai.it<br />
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