09.06.2013 Views

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

0<br />

Fig. 32. Viadotto realizzato nel 2003 presso l’Oasi W.W.F. Orti-Bottagone (Piombino, Livorno)<br />

per ristabilire la connessione ecologica fra due ambienti palustri precedentemente<br />

separati da una strada ad alta densità di traffico.<br />

La presenza di manufatti che possono funzionare da trappole a caduta per l’erpetofauna<br />

non è affatto rara, specialmente negli ambienti agricoli limitrofi alle zone<br />

abitate. Molto spesso, a séguito delle piogge, tali manufatti si allagano e restano<br />

in queste condizioni per lunghi periodi. E’ probabile che in molti casi l’acqua che vi<br />

ristagna costituisca un forte fattore di “richiamo” per gli Anfibi, tanto da facilitarne<br />

la caduta (scoccianti, 2001a); una volta precipitati in tali strutture, gli animali rimangono<br />

intrappolati sul fondo e alla fine vi muoiono. scoccianti (2001b) ha esaminato<br />

specificatamente gli effetti di questa particolare forma di impatto prendendo in<br />

considerazione la vasta area in corso di urbanizzazione per la realizzazione del<br />

Nuovo Polo Scientifico Universitario di Sesto Fiorentino (Firenze). Lo studio ha evidenziato<br />

che ogni settimana decine di individui restavano intrappolati senza possibilità<br />

di scampo nelle fosse di fondazione, nei pozzetti e nei buchi di trivellazione.<br />

9. Interventi selvicolturali.<br />

Secondo l’Inventario Forestale <strong>della</strong> Toscana (regione <strong>toscana</strong>, 1998), nella regione<br />

la copertura forestale risulta pari al 37% del territorio. Lo stesso documento<br />

riporta inoltre che la gestione a ceduo interessa ancora più del 75% delle aree<br />

forestali. Tale dato è estremamente significativo e risulta ben più alto <strong>della</strong> media<br />

italiana, in base alla quale la gestione a ceduo non supera il 65% <strong>dei</strong> boschi<br />

(WorlD WilDlife funD, 1994). Come è noto questo tipo di gestione implica inter-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!