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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Un ambiente di rilevante importanza ecologica, e non solo ovviamente per l’erpetofauna,<br />

è costituito dai filari di siepi, che, spesso miste a alberi, costeggiano<br />

le strade secondarie o dividono gli appezzamenti coltivati; in generale, questo<br />

particolare tipo di ambiente è ancora abbastanza diffuso nel territorio toscano ma<br />

in certe zone <strong>della</strong> regione, purtroppo, buona parte di tali formazioni è andata<br />

incontro nelle ultime decine d’anni a una sistematica distruzione a séguito del<br />

passaggio dall’agricoltura tradizionale a quella di tipo intensivo e all’allargarsi a<br />

macchia d’olio delle aree urbanizzate e industriali. Oltre ad alcuni Rettili legati ad<br />

ambienti ecotonali di questo genere, come le due lucertole, il ramarro, l’orbettino<br />

e varie specie di Serpenti, vi trovano talora rifugio, durante l’epoca post-riproduttiva,<br />

anche alcuni Anfibi (come ad esempio i tritoni e i rospi), soprattutto quando<br />

le file di siepi sono situate in prossimità di piccoli corpi d’acqua utilizzati per la<br />

deposizione delle uova. Una situazione ecologica sostanzialmente simile si ha<br />

pure per gli arbusteti e i cespuglieti naturali, che in pratica si differenziano dalle<br />

file di siepi solo per la loro disposizione più irregolare.<br />

I vari tipi di vegetazione forestale e la loro schematica distribuzione nel territorio<br />

toscano sono stati esaminati abbastanza dettagliatamente nel paragrafo<br />

relativo alla vegetazione. In linea generale macchie, boscaglie e boschi di sclerofille<br />

sempreverdi (comprese le pinete naturali e artificiali marittime), data la<br />

loro localizzazione soprattutto nella fascia costiera, sono frequentati da specie<br />

termofile di bassa o media quota e da altre ad ampia valenza ecologica; sono<br />

tra l’altro uno <strong>degli</strong> ambienti preferenziali <strong>della</strong> testuggine di Hermann e del<br />

cervone, peraltro in costante diminuzione, ma vi si trovano anche il biacco, il<br />

saettone, le coronelle, la vipera comune, l’orbettino, la lucertola muraiola, la<br />

lucertola campestre, in qualche caso il geco verrucoso e, nelle aree geografiche<br />

in cui è presente, il tarantolino. Lungo le coste marine sabbiose, la macchia di<br />

sclerofille trapassa più o meno gradatamente nella vegetazione erbacea di entità<br />

alofile, ambiente colonizzato soprattutto dalla lucertola campestre e, nelle<br />

aree meglio conservate dal punto di vista ambientale (come quelle meridionali<br />

<strong>della</strong> Toscana), frequentato anche dalla testuggine di Hermann. Particolarmente<br />

importanti per certe specie di Anfibi sono i vecchi boschi ben strutturati di latifoglie<br />

mesofile, nei quali, al di fuori del periodo riproduttivo, vivono o trovano<br />

rifugio tra gli altri la salamandra pezzata, la salamandrina dagli occhiali, la rana<br />

dalmatina, la rana temporaria e in qualche caso i geotritoni; anche alcuni Sauri,<br />

come l’orbettino, e Serpenti, come il saettone e le vecchie femmine di natrice<br />

dal collare, possono essere non di rado incontrati in ambienti di questo tipo.<br />

Le aree calanchive interessate da modesti corsi d’acqua o da piccole pozze<br />

(quali ad esempio le Crete Senesi e alcune zone interne del Grossetano) erano<br />

un tempo uno <strong>degli</strong> ambienti preferenziali dell’ululone dal ventre giallo appenninico,<br />

che, per cause ancora non ben chiare, negli ultimi anni vi è però<br />

scomparso o, nella migliore delle ipotesi, vi è divenuto assai raro. Gli ambienti<br />

rocciosi naturali e le pietraie, diffusi un po’ a tutte le quote nel territorio toscano<br />

ma caratteristici soprattutto <strong>della</strong> zona alto-montana, sono frequentate da<br />

varie specie di Rettili, quasi sempre dall’onnipresente lucertola muraiola e talora<br />

anche dalla luscengola, dal colubro liscio, dal colubro di Riccioli, dal biacco,<br />

dal saettone e dalla vipera comune. Nelle aree costiere e insulari questi tipi di<br />

ambiente sono tipicamente abitati anche dal geco comune, dal geco verrucoso<br />

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