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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Fig. 17. Rimboschimento a conifere presso il Passo <strong>della</strong> Crocetta (Vernio, Prato).<br />

Vasti rimboschimenti a pino marittimo sono stati pure utilizzati in molte stazioni<br />

<strong>della</strong> parte collinare interna, anche su rocce serpentinose, mentre più in<br />

quota è stato largamente impiegato il pino austriaco o nero (Pinus nigra). Nelle<br />

pinete interne a pino marittimo, impiantate spesso su terreni scadenti e degradati<br />

sui quali le querce non possono attecchire, il sottobosco, a seconda <strong>della</strong><br />

situazione edafica delle stazioni, comprende ginestrone, erica arborea e scoparia,<br />

brugo, corbezzolo, ginestra <strong>dei</strong> carbonai, cisti, felce aquilina, oltre a polloni<br />

di alcune latifoglie preesistenti. In alcune aree <strong>della</strong> regione si sono avuti anche<br />

estesi impianti di cipresso (Cupressus sempervirens), ad esempio nei rimboschimenti<br />

effettuati fra Compiobbi e Fiesole nell’800, su Monte Morello all’inizio<br />

del secolo passato e in provincia di Prato nel corso di quest’ultimo. Filari stradali<br />

e piante isolate di questa essenza sono inoltre assai diffusi nell’intero territorio<br />

regionale, ma più che altro nella parte centrale e meridionale di esso, e costituiscono<br />

una delle note più celebri e caratteristiche del paesaggio toscano.<br />

Fra le specie non autoctone particolarmente utilizzate nei rimboschimenti vanno<br />

ricordati anche l’ontano napoletano (Alnus cordata), soprattutto in aree fresche<br />

e umide dell’Appennino fra 500 e 1000 m, e la douglasia (Pseudotsuga<br />

menziesii), introdotta a Vallombrosa alla fine del XIX secolo e poi largamente<br />

impiegata, da sola (totale regionale 3360 ettari) o in associazione con l’abete<br />

bianco (totale regionale 2112 ettari), in aree collinari e montane, soprattutto in<br />

sostituzione di castagneti e su ex-seminativi. Altre specie, come ad esempio le<br />

tamerici (Tamarix gallica e/o T. africana), il cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica),<br />

il cedro dell’Himalaia (Cedrus deodara), il cipresso dell’Arizona (Cupressus<br />

arizonica), il larice europeo (Larix decidua), il larice giapponese (Larix kaempfe-<br />

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