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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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Fig. 14. Macchia mediterranea sull’Isola di Giannutri (Arcipelago Toscano, Grosseto).<br />

terne meridionali e in parte dell’Isola d’Elba, fino a circa 500 m. Derivano soprattutto<br />

dal degrado di preesistenti leccete o dall’invasione forestale di coltivi<br />

abbandonati; il loro sottobosco è formato per lo più da entità arbustive sclerofilliche,<br />

soprattutto corbezzolo ed erica arborea.<br />

Boschi di latifoglie decidue neutro-basofili e subacidofili I boschi di latifoglie<br />

decidue rappresentano la vegetazione forestale tipica delle aree a clima<br />

temperato, con dominanza di specie a stasi invernale e a sviluppo estivo; il limite<br />

verso sud è determinato soprattutto dall’aridità nei mesi più caldi, quello verso<br />

nord e in quota dalla rigidezza <strong>dei</strong> mesi più freddi. Le varie entità specifiche<br />

che ne fanno parte mostrano peculiari specializzazioni alle diverse condizioni<br />

di temperatura, umidità, esposizione e tipo di substrato e quindi la loro percentuale<br />

di presenza muta al mutare di questi fattori. Il sottobosco è di regola ricco<br />

e floristicamente ben differenziato. In Toscana questi tipi di vegetazione sono<br />

diffusi soprattutto nelle aree planiziari interne, in quelle collinari e nell’orizzonte<br />

montano inferiore; a seconda <strong>della</strong> quota e soprattutto <strong>della</strong> natura del suolo,<br />

le specie più rappresentate e caratterizzanti sono le querce decidue (roverella,<br />

Quercus pubescens; rovere, Q. petraea; farnia, Q. robur; cerro, Q. cerris), i carpini<br />

(Carpinus betulus e Ostrya carpinifolia), il castagno (Castanea sativa) e il<br />

faggio (Fagus silvatica). L’intervento antropico ha comunque spesso alterato in<br />

maniera determinante la composizione specifica di queste formazioni, favorendo<br />

le entità in qualche modo utili ai danni delle rimanenti; di frequente, inoltre,<br />

la copertura boschiva di questo tipo è stata del tutto eliminata o alquanto ridimensionata<br />

per far posto alle colture agricole (olivete, vigneti, seminativi).

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