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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ASPETTI VEGETAZIONALI<br />

ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Il clima, in associazione ai fattori idrologici, geomorfologici ed edafici, influenza<br />

notevolmente, sia in senso spaziale sia in quello altitudinale, la<br />

distribuzione <strong>dei</strong> diversi tipi di vegetazione sul territorio. Questi spesso<br />

“copiano” anche le minime differenze dovute a peculiari situazioni locali<br />

riguardanti, oltre gli aspetti qualitativi del substrato, l’altitudine, l’acclività,<br />

l’esposizione, il soleggiamento ecc., per cui la vegetazione è un indiretto<br />

ma preciso indicatore delle diversità climatiche (e spesso microclimatiche)<br />

ed ecologiche delle varie zone di una data area.<br />

L’articolata situazione geografica e geomorfologica <strong>della</strong> Toscana, come<br />

già visto a proposito <strong>degli</strong> aspetti climatici, determina anche una rilevante<br />

diversificazione <strong>della</strong> regione a livello vegetazionale, in uno spazio tutto<br />

sommato relativamente limitato: si passa infatti dai boschi e dalle macchie<br />

di sclerofille sempreverdi di tipo decisamente mediterraneo dell’area<br />

costiera, alle faggete microtermiche e alle praterie sommitali <strong>della</strong> regione<br />

appenninica. La presenza <strong>dei</strong> diversi tipi di vegetazione è a sua volta di fondamentale<br />

importanza nel determinare la distribuzione delle varie specie<br />

animali, soprattutto di quelle con più elevate esigenze eco-etologiche. Sulla<br />

situazione naturale originaria si è più o meno ampiamente sovrapposta,<br />

nelle ultime migliaia d’anni, l’azione diretta o indiretta dell’uomo, che in<br />

alcuni casi ha del tutto stravolto e confuso le condizioni di partenza. Quando<br />

si esamina la vegetazione di un dato territorio bisogna quindi rivolgere<br />

particolare attenzione al suo grado di naturalità, vale a dire di quanto essa<br />

si distacca dalla vegetazione potenziale, quella cioè che caratterizzerebbe<br />

l’area in esame in assenza dell’intervento antropico o alla quale essa tenderebbe<br />

a tornare se quest’ultimo cessasse. In generale, dunque, la vegetazione<br />

di una determinata area può essere naturale (sostanzialmente<br />

non alterata nella sua struttura e composizione floristica), semi-naturale<br />

(modificata nella struttura ma non, o poco, nella composizione floristica)<br />

o artificiale (modificata più o meno pesantemente in ambedue gli aspetti).<br />

Fortunatamente in Toscana è ancora piuttosto diffusa la presenza di aree<br />

con vegetazione abbastanza vicina alla naturalità, che ovviamente è quella<br />

di maggior pregio, in quanto contiene al suo interno biotopi di rilevante<br />

interesse naturalistico.<br />

Per l’esame <strong>degli</strong> aspetti vegetazionali del territorio toscano ci siamo valsi<br />

più che altro <strong>dei</strong> tre volumi <strong>della</strong> serie “Boschi e macchie di Toscana” e delle<br />

relative carte 1:250.000, pubblicati nel 1998-1999 dalla Giunta Regionale<br />

<strong>della</strong> Regione Toscana e ai quali hanno collaborato numerosi Autori.<br />

Nella maggior parte <strong>dei</strong> casi, se lasciata a sé stessa, la vegetazione evolve<br />

naturalmente verso il bosco, anche se di tipo diverso a seconda delle condizioni<br />

climatico-ecologiche che caratterizzano quella particolare zona. Oltre<br />

che di origine antropica (ad esempio il taglio <strong>degli</strong> alberi per il legname, i<br />

rimboschimenti con essenze estranee alla flora locale e i disboscamenti<br />

per far posto alle aree agricole e a quelle edificative in senso lato), le cause<br />

che impediscono a una superficie di raggiungere il suo stadio di equilibrio<br />

climacico possono essere anche ecologiche, cioè dovute a peculiari caratteristiche<br />

del substrato (rocce affioranti, ristagno idrico, suoli di limitato<br />

spessore o inadatti per quel tipo di vegetazione ecc.). Al di là dell’uso del<br />

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