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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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per lo più tempo bello e stabile. La Toscana è caratterizzata da tempo instabile<br />

e piovoso più che altro nei mesi autunnali e primaverili, soprattutto a séguito di<br />

perturbazioni di origine atlantica, mentre i mesi estivi sono di regola contraddistinti<br />

da lunghi periodi di bel tempo, grazie all’azione dell’anticiclone delle Azzorre.<br />

La differenza di pressione atmosferica fra le masse d’aria è anche all’origine <strong>della</strong><br />

formazione <strong>dei</strong> venti, che, come già detto, sono però fortemente influenzati dalla<br />

situazione geografica e morfologica locale, che può talora cambiare in maniera<br />

sostanziale le condizioni di partenza. Tanto per fare qualche esempio, a Firenze<br />

città, su base annuale, predominano i venti provenienti da NE, W, SE e SW; nel<br />

corso dell’anno si ha comunque anche un discreto numero di giorni di calma (in<br />

media 64), con il minimo in luglio e il massimo in dicembre. In inverno, a Firenze,<br />

la più elevata percentuale si ha per i venti <strong>dei</strong> quadranti compresi fra NE e SE,<br />

mentre in estate per quelli fra NW e SW. A Pisa la percentuale di gran lunga più<br />

elevata è relativa ai venti da E, cui seguono quelli da W, SW e SE; i giorni di calma<br />

sono in media 42. A Grosseto i venti nell’ordine più frequenti nel corso dell’anno<br />

sono quelli da N, NE, SE, S e SW, con il minimo per quelli di NW; i giorni di<br />

calma sono anche in questo caso 42. In gennaio, in questa stazione, prevalgono<br />

i venti da NE e N, in luglio quelli da SW, W e S. Una situazione piuttosto diversa<br />

è presente a Siena, dove addirittura i venti dominanti sono da N e NW, con una<br />

discreta percentuale anche di quelli da E. Sul Monte Amiata, situato in posizione<br />

pressappoco intermedia fra Siena e Grosseto ma caratterizzato da un’altitudine<br />

piuttosto rilevante, i venti nettamente più frequenti sono da W, seguiti da quelli<br />

da SW, NW e, anche se in percentuale minore, da quelli da E. All’Isola di Pianosa,<br />

infine, prevalgono i venti da S e da N, seguiti da quelli da SE, E e NE; per la sua<br />

situazione geografica e geomorfologica, i giorni di calma su quest’isola (19) risultano<br />

in numero sensibilmente inferiore alla media regionale.<br />

La temperatura dell’aria di una data stazione dipende in maniera rilevante dall’eliofania,<br />

cioè dalla durata del soleggiamento, e dall’intensità locale <strong>della</strong> radiazione<br />

solare. L’eliofania, ovviamente, è a sua volta correlata alla lunghezza<br />

del giorno e allo stato del cielo; come media annua essa è compresa fra le 7 ore<br />

dell’area costiera e le 5-5,5 di quella appenninica. Per la Toscana, la radiazione<br />

media globale giornaliera (in Mj/m 2 ) va da 6-6,5 (costa meridionale e porzione<br />

sud-occidentale <strong>della</strong> regione) a 4,5-5 (Appennino) in gennaio e da 26-28 (costa<br />

centrale e meridionale e parte meridionale <strong>della</strong> regione) a 22-24 (alto Appennino<br />

Tosco-Emiliano centrale) in luglio. Per quanto riguarda lo stato del cielo, nelle<br />

località costiere e insulari e nelle pianure interne si hanno di solito 80-110 giorni<br />

sereni, 141-170 misti e 111-140 coperti; il numero <strong>dei</strong> giorni sereni e misti<br />

tende a diminuire nelle aree montuose, tanto che in due stazioni appenniniche di<br />

media e alta quota si hanno rispettivamente 80-110 e meno di 80 giorni sereni,<br />

111-140 e 80-110 giorni misti e 141-170 e più di 170 giorni coperti.<br />

In linea teorica, la temperatura media di una località dipende dalla sua altitudine<br />

sul livello del mare. Su tale elemento influiscono però numerosi fattori (come<br />

l’esposizione, la geomorfologia dell’ambiente circostante, la vicinanza al mare, i<br />

venti ecc.) e quindi può darsi che località poste alla stessa quota abbiano in realtà<br />

temperature medie sensibilmente diverse. Le temperature rilevate in una data<br />

stazione sono dette vere e risultano di grande importanza per gli organismi vi-

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