09.06.2013 Views

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Cutigliolo (12 m) e il Lago di San Floriano (6 m); il Lago Acquato (95 m), situato<br />

nella medesima area, è al presente pressoché del tutto prosciugato.<br />

Sia le due lagune di Orbetello sia il Lago di Burano sono costituiti da acque più<br />

o meno fortemente salmastre. Le lagune di Orbetello sono delimitate dai due<br />

tomboli naturali che uniscono il Monte Argentario alla terraferma e da quello,<br />

in parte artificiale, su cui sorge Orbetello. Quella di Ponente, compresa fra il<br />

Tombolo <strong>della</strong> Giannella e il tombolo-diga centrale, ha le dimensioni di 6 X 4,5<br />

km, quella di Levante, fra quest’ultimo e il Tombolo di Feniglia, di 6 X 2 km;<br />

la superficie complessiva è pari a 26,2 km 2 , mentre la profondità massima per<br />

entrambi i bacini è di 1,5-2 m. Il Lago di Burano è situato poco più a sud, nella<br />

zona costiera dell’estrema parte meridionale <strong>della</strong> regione; posto a 1 m di altitudine,<br />

è lungo circa 3,5 km e largo 600 m e ha una superficie di circa 2 km 2 .<br />

Numerosi in tutto il territorio regionale sono i laghi artificiali generati dallo<br />

sbarramento di uno o più corsi d’acqua e assai frequenti i piccoli laghi scavati<br />

dall’uomo a scopo principalmente irriguo, più che altro nell’area collinare e<br />

medio-basso montana. Fra i bacini artificiali di una certa estensione, spesso<br />

utilizzati anche per la produzione di energia elettrica e/o come riserve idriche,<br />

ricordiamo ad esempio i Laghi Verde, Paduli, Lungo, di Gramolazzo, di Vagli,<br />

di Vicaglia, di Isola Santa, di Villa, di Pra’ di Lama, di Pontecosi, di Trombacco,<br />

<strong>della</strong> Tùrrite Cava e di Pavana nella regione appenninica; il Lago di Bilancino,<br />

alimentato principalmente dal Fiume Sieve e dai Torrenti Stura e Taviano, nel<br />

Mugello; i Laghi <strong>della</strong> Penna e di Levane, formati dallo sbarramento del Fiume<br />

Arno in provincia di Arezzo; il Lago di Montedoglio, alimentato dal Fiume Tevere,<br />

nella Valtiberina Toscana; il Lago di Santa Luce, generato dal Fiume Fine e da<br />

altri corsi d’acqua minori, in provincia di Pisa; il Lago di San Casciano, originato<br />

dallo sbarramento del Torrente Elvella, in provincia di Siena. Analogamente a<br />

quanto detto a proposito <strong>dei</strong> corsi d’acqua, a questi bacini lacustri maggiori vi<br />

è da aggiungerne una cospicua serie di minori, talora di limitata o limitatissima<br />

estensione (quali pozze per l’abbeveraggio del bestiame, stagni, laghetti, pozze<br />

naturali, abbeveratoi e lavatoi in muratura, fonti ecc.), ma spesso di enorme<br />

importanza per la vita di certe specie di Anfibi e di Rettili.<br />

Un cenno infine alle principali aree umide presenti nella regione, purtroppo in<br />

buona parte soggette nelle ultime decine d’anni a notevoli riduzioni di superficie<br />

e a pesanti alterazioni ecologiche. Ciò che resta di alcune di esse è oggi<br />

per fortuna tutelato dall’istituzione di apposite aree di protezione, vista la loro<br />

notevolissima rilevanza ecologica e biologica; per altre invece la situazione è<br />

ormai in gran parte o del tutto compromessa, in conseguenza di sostanziali trasformazioni<br />

dell’uso del suolo, dell’inquinamento e di prosciugamenti e “bonifiche”.<br />

Oltre a quelle che spesso circondano i bacini lacustri naturali e artificiali<br />

sopra ricordati, aree umide di una certa importanza quanto all’estensione o alla<br />

biodiversità sono l’Alveo del Lago di Porta (Massa Carrara-Lucca), gli stagni e<br />

acquitrini costieri <strong>della</strong> Macchia Lucchese e del Parco Naturale Regionale di Migliarino,<br />

San Rossore e Massaciuccoli (Lucca e Pisa), le torbiere di San Lorenzo a<br />

Vaccoli (Lucca), Il Bottaccio (Lucca), il Bosco di Tanali (Pisa), gli stagni e acquitrini<br />

residui nell’alveo del Padule di Bientina (Pisa e Lucca), del Padule di Fucecchio<br />

(Pistoia e Firenze) e <strong>della</strong> Piana Fiorentina (Pistoia, Prato e Firenze), le piccole<br />

aree umide <strong>della</strong> Val di Chiana (Arezzo e Siena), il Padule di Bolgheri (Livorno),<br />

4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!