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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

al Monte Maggio e alla Montagnola Senese e costituito per la maggior parte da<br />

calcari del Giurassico e del Triassico superiore. Quest’ultime formazioni, circondate<br />

da sabbie, conglomerati, argille e marne pliocenici, si ritrovano anche<br />

in una stretta fascia, che, con andamento NNW-SSE e una breve interruzione nei<br />

pressi di Montepulciano, va grosso modo da Rapolano Terme a San Casciano<br />

<strong>dei</strong> Bagni; ben caratterizzato è tra gli altri il rilievo del Monte Cetona, formato<br />

per la maggior parte da calcari del Giurassico e del Triassico superiore.<br />

Il Monte Massoncello, isola fossile di recente collegata alla terraferma, è in prevalenza<br />

costituito da unità arenacee e arenaceo-marnose del Paleogene, ma la sua<br />

porzione più meridionale è riferibile a unità argilloso-calcaree del medesimo periodo<br />

e nella sua parte sud-occidentale vi è anche un piccolo nucleo ofiolitico. Più<br />

complessa e articolata è la situazione sia del Monte Calvi sia del vasto complesso<br />

delle Colline Metallifere. Il primo è costituito soprattutto da unità arenaceo-marnose<br />

del Cretacico nella sua porzione settentrionale, mentre per il resto concorrono<br />

unità calcareo-marnose e argilloso-calcaree del Paleogene-Cretacico superiore<br />

e del Cretacico, calcari del Giurassico e, nella parte occidentale, pure un piccolo<br />

nucleo di materiali vulcanici quaternari. Nelle Colline Metallifere sono ampiamente<br />

rappresentate le unità calcareo-marnose e argilloso-calcaree del Cretacico, nelle<br />

quali si trovano nuclei più o meno sparsi ed estesi di unità arenaceo-marnose<br />

coeve, calcari del Triassico superiore e del Giurassico, unità arenaceo-marnose e<br />

calcareo-marnose del Paleogene, depositi clastici del Giurassico, ofioliti e materiali<br />

vulcanici quaternari, particolarmente estesi nei dintorni di Roccastrada.<br />

Più a est, nell’area grosso modo compresa fra la Montagnola Senese e Civitella<br />

Marittima, predominano invece nettamente i depositi clastici carbonatici<br />

del Triassico superiore-medio, che appaiono particolarmente estesi anche più<br />

a sud-ovest, nel gruppo di Monte Leoni. Nell’alta valle del Fiume Ombrone, ai<br />

conglomerati e alle argille lacustri del Miocene superiore, si associano di frequente<br />

formazioni ofiolitiche e unità arenaceo-marnose, argilloso-calcareee e<br />

calcareo-marnose del Cretacico. In netta maggioranza riferibili a unità arenacee<br />

del Paleogene, pur con qualche nucleo di diverse unità, sono sia Punta Ala<br />

e il retrostante rilievo di Poggio Ballone sia il complesso collinare compreso<br />

fra Scansano e la piana retrostante ai Monti dell’Uccellina. Questi ultimi, isola<br />

fossile di recente congiunta alla Toscana continentale, a eccezione di due piccole<br />

aree arenaceo-marnose nella parte settentrionale e sud-orientale, sono<br />

essenzialmente formati da calcari del Giurassico e del Triassico superiore e da<br />

depositi clastici carbonatici del Triassico superiore e medio. Le ultime due unità<br />

contribuiscono in larga parte anche alla formazione del Monte Argentario,<br />

esso pure isola fossile molto recente. Costituiti da calcari del Triassico superiore<br />

sono il Poggio del Leccio, situato poco a est del precedente, e i rilievi rispetto a<br />

questo ancora più orientali; in quest’ultimi si ha però una larga partecipazione<br />

di depositi clastici carbonatici del Triassico superiore-medio e, in minor quantità,<br />

di unità argilloso-calcaree, di conglomerati e arenarie miocenici e di unità<br />

argilloso-calcaree del Paleogene-Cretacico superiore.<br />

Sparsi nuclei calcareo-marnosi paleogenici (Monte Labbro, Monte Civitella ecc.)<br />

e giurassici, situati in una più vasta area argilloso-calcarea sono invece presenti<br />

nella zona situata poco a sud e sud-ovest del Monte Amiata, il cui alto e possente<br />

rilievo è costituito da materiali lavici quaternari; la parte a ovest e a nord<br />

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