atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...
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particolarmente spinte, ciò che fa supporre un distacco relativamente recente.<br />
La rana appenninica ha verosimilmente raggiunto lo status di specie a sé stante<br />
in un’area di rifugio situata nell’Italia meridionale, come del resto è avvenuto,<br />
forse a partire da un progenitore comune, anche per Rana iberica e Rana<br />
graeca, endemiche rispettivamente <strong>della</strong> regione iberica e di quella balcanica,<br />
cioè delle due altre grandi penisole meridionali europee al pari dell’Italia aree<br />
di rifugio e di differenziamento specifico di primaria importanza. Interessanti<br />
dal punto di vista biogeografico risultano pure Triturus alpestris e Rana temporaria,<br />
che nell’Italia peninsulare hanno una distribuzione di tipo chiaramente<br />
relitto, residuo di una più ampia diffusione durante l’ultimo periodo glaciale; da<br />
rilevare tra l’altro che la Toscana costituisce per entrambi il limite meridionale<br />
in cui l’areale risulta ancora abbastanza regolare e continuo.<br />
Dal punto di vista biogeografico, i Rettili presentano senza dubbio un minore<br />
interesse rispetto agli Anfibi, con l’eccezione del tarantolino. Questo fa parte<br />
di un genere monotipico, Euleptes, ma con varie affinità con il pantropicale<br />
Phyllodactylus, al quale fino a pochi anni fa anche la specie mediterranea era<br />
in effetti riferita. E. europaea è distribuita in varie isolette <strong>della</strong> costa francese<br />
meridionale, in poche località continentali liguri e toscane, in numerose isole e<br />
isolette dell’Arcipelago Toscano (con la poco facilmente spiegabile eccezione di<br />
Gorgona), in Sardegna e in Corsica e in varie loro isole satelliti; essa manca in<br />
tutte le numerose stazioni tirreniche insulari situate più a sud di Giannutri, per<br />
poi ricomparire in alcune isolette dell’Arcipelago <strong>della</strong> Galita (Aguglia, Galitone<br />
e Isolotto Maggiore <strong>dei</strong> Cani), poco lontano dalla costa tunisina. Molto probabilmente<br />
l’areale del tarantolino nel corso del Terziario era molto più esteso di<br />
oggi ma poi si è fortemente ridotto nel Quaternario, soprattutto in conseguenza<br />
dell’alternarsi delle diverse situazioni climatiche che hanno caratterizzato<br />
questo periodo. Al presente E. europaea sembra essere morfologicamente e<br />
geneticamente molto uniforme, nonostante il suo areale alquanto frammentato,<br />
come se avesse ormai perduto ogni capacità di evolversi e differenziarsi.<br />
Di un certo interesse è inoltre la notevole variabilità mostrata dalle due specie<br />
di lucertole (Podarcis muralis e P. sicula) nel territorio dell’Arcipelago Toscano,<br />
per il quale sono state descritte in passato numerose sottospecie endemiche.<br />
Sebbene alla forte diversificazione fenotipica non sembri corrispondere un altrettanto<br />
spiccato differenziamento genetico e le supposte sottospecie siano da<br />
riferire nella maggior parte <strong>dei</strong> casi a semplici ecotipi, il fenomeno è comunque<br />
degno di nota, in quanto offre un’ampia panoramica <strong>della</strong> variabilità morfologico-cromatica<br />
di questi Sauri. Alcune popolazioni, come quelle di lucertola<br />
muraiola che abitano l’Isolotto Argentarola presso l’Argentario (nota come P. m.<br />
marcuccii) e l’Isolotto La Scola presso Pianosa (nota come P. m. muellerlorenzi),<br />
mostrano una rilevante tendenza al melanismo e al cianismo; altre, come quella<br />
di lucertola campestre dell’Isola di Cerboli (descritta come P. s. cerbolensis),<br />
hanno una colorazione e un disegno del tutto peculiari nell’àmbito <strong>della</strong> specie<br />
di appartenenza.<br />
Se esaminate dal punto di vista ecologico-altitudinale, le specie di Anfibi e Rettili<br />
presenti in Toscana possono essere suddivise fra quattro raggruppamenti:<br />
Specie microterme montane: non sono molto frequenti nel territorio regionale;<br />
vi appartengono ad esempio la rana temporaria, che in Toscana scende rara-