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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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e risulta fra i maggiori a livello italiano; solo il Friuli-Venezia Giulia, per la sua<br />

posizione “strategica” a cavallo fra le aree centro-europea, balcanica e padana,<br />

possiede un numero di specie di Rettili (28) chiaramente più elevato, mentre<br />

analogo risulta quello <strong>degli</strong> Anfibi (19). La relativa ricchezza di rappresentanti<br />

delle due classi in Toscana è dovuta principalmente alla favorevole posizione<br />

geografica <strong>della</strong> regione nella penisola italiana e alle differenti situazioni ambientali<br />

e climatiche che vi sono presenti; ciò consente infatti la contemporanea<br />

esistenza nel territorio in esame di entità a distribuzione europea o euro-asiatica<br />

e di forme appenniniche, tirreniche e olomediterranee.<br />

La fauna erpetologica <strong>toscana</strong> non possiede nessuna specie endemica, ma varie<br />

entità che ne fanno parte risultano esclusive del territorio italiano. Se confrontata<br />

con quella delle regioni confinanti, essa mostra vari punti in comune ma anche<br />

sostanziali assenze o presenze, che la caratterizzano in modo abbastanza pronunciato.<br />

Rispetto alla Liguria, limitandosi alle sole forme autoctone, possiede<br />

praticamente lo stesso numero di specie sia di Anfibi sia di Rettili, ma manca di<br />

Pelodytes punctatus, Hyla meridionalis, Timon lepidus, Malpolon monspessulanus,<br />

Natrix maura e, se confermato come autoctono, Rhinechis scalaris, entità<br />

per la maggior parte a distribuzione chiaramente occidentale; la Liguria, d’altra<br />

parte, non possiede Speleomantes italicus, Discoglossus sardus, Hyla sarda ed<br />

Elaphe quatuorlineata. Le ultime tre specie sopra citate sono assenti anche in<br />

Emilia-Romagna, la quale ha però in più, nei confronti <strong>della</strong> Toscana, Rana latastei<br />

e Natrix maura. La fauna erpetologica dell’Umbria annovera Vipera ursinii<br />

ma non comprende Speleomantes ambrosii, Speleomantes strinatii, Triturus<br />

alpestris, Discoglossus sardus, Hyla sarda, Rana temporaria ed Euleptes europaea,<br />

oltre ovviamente alle tre specie di tartarughe marine. Nelle Marche sono<br />

presenti Triturus italicus e Vipera ursinii ma non vi si trovano i due geotritoni<br />

sopracitati, la Rana temporaria e le entità tirreniche (D. sardus, H. sarda ed E.<br />

europaea). Per ciò che riguarda il Lazio, infine, sono assenti nella regione le ultime<br />

tre specie sopra ricordate e gli Speleomantes; vi sono però in più rispetto<br />

alla Toscana Triturus italicus e Vipera ursinii.<br />

La lista delle specie di Anfibi e Rettili presenti in Toscana può essere considerata<br />

definitiva. Tuttavia non è da escludere che prima o poi possano esservi trovate,<br />

in limitate aree marginali, due specie il cui areale arriva in prossimità <strong>dei</strong> confini<br />

regionali: la raganella mediterranea (Hyla meridionalis), che in Liguria si<br />

spinge fino alla parte centro-orientale <strong>della</strong> provincia di La Spezia (Menarola),<br />

e la natrice viperina (Natrix maura), che in Emilia-Romagna è presente nella<br />

porzione meridionale <strong>della</strong> provincia di Parma, a non molta distanza dal Passo<br />

<strong>della</strong> Cisa.<br />

In base ai loro attuali tipi di distribuzione, le varie specie di Anfibi e Rettili presenti<br />

in Toscana possono essere suddivise fra le seguenti categorie corologiche,<br />

volutamente considerate a livello più comprensivo per non disperderne il significato<br />

geografico generale:

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