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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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presenti in varie isole). La sua assenza in una data particella U.T.M. è quindi di<br />

regola dovuta a semplice difetto di ricerca e c’è pressoché la certezza che essa<br />

vi sarà trovata con il proseguire <strong>dei</strong> rilevamenti. In questo terzo caso la distribuzione<br />

regionale effettiva è in linea di massima solo leggermente più ampia<br />

rispetto a quella risultante dai dati finora raccolti.<br />

Vi è poi da rilevare che la mancanza <strong>della</strong> conferma recente di un dato anteriore<br />

al 1985 in una data particella U.T.M., può significare sia che la specie vi è realmente<br />

scomparsa sia che, caso forse più frequente, non si è avuta finora la possibilità<br />

di ritrovarvela, seppure vi sia un’alta probabilità che ciò possa avvenire.<br />

Notizie più dettagliate a questo proposito, per ciò che concerne in particolare<br />

le entità più rare e localizzate, sono di norma riportate nella scheda speciale<br />

dedicata a ciascuna entità. D’altra parte, se si volesse raggiungere l’assoluta<br />

completezza <strong>dei</strong> dati, nessun <strong>atlante</strong> di distribuzione potrebbe probabilmente<br />

mai vedere la luce, almeno per i territori di una certa estensione; siamo comunque<br />

del parere che la più rilevante utilità <strong>degli</strong> studi di questo tipo sia quella di<br />

fornire un’attendibile indicazione, abbastanza dettagliata, sulla situazione del<br />

momento, base indispensabile per futuri aggiornamenti, confronti e approfondimenti.<br />

Nella parte successiva del lavoro, a un inquadramento dell’area di studio dai<br />

punti di vista geografico e geomorfologico, geologico, idrografico, climatico e<br />

vegetazionale, seguono un’analisi sulle cause di minaccia dell’erpetofauna con<br />

particolare riferimento alla Toscana, l’elenco delle aree protette, l’esame delle<br />

norme legislative concernenti la tutela <strong>degli</strong> Anfibi e <strong>dei</strong> Rettili toscani e alcune<br />

brevi indicazioni di carattere gestionale per la loro conservazione, un excursus<br />

bibliografico sugli studi riguardanti la fauna erpetologica nel territorio in esame,<br />

le tabelle dicotomiche per la determinazione delle specie presenti in Toscana,<br />

le schede relative a ciascuna delle 43 (44) entità. Ogni scheda comprende un<br />

paragrafo dedicato alla descrizione e ai peculiari caratteri distintivi <strong>della</strong> specie,<br />

uno rispettivamente sulla sua distribuzione generale, italiana e <strong>toscana</strong> (con i<br />

limiti altitudinali al presente noti per la regione), uno contenente brevi notizie<br />

generali sull’ecologia e la biologia del taxon e uno infine riguardante lo status<br />

delle popolazioni toscane, le eventuali cause di minaccia e gli estremi legislativi<br />

concernenti la protezione a livello generale, europeo e/o regionale; completano<br />

la scheda un’immagine <strong>della</strong> specie e la cartina <strong>della</strong> sua distribuzione finora<br />

accertata nel territorio toscano.

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