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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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aprile-maggio) e la deposizione avviene nella maggior parte <strong>dei</strong> casi in giugno<br />

o luglio. Le uova, fino a una settantina ma di regola 5-30 per ciascuna femmina,<br />

sono di colore biancastro e delle dimensioni di circa 16-20 X 25-40 mm; per lo<br />

più esse sono depositate sotto cumuli di vegetali marcescenti, nei muri a secco,<br />

nelle fessure del suolo o delle rocce, nel rosume situato nel cavo <strong>degli</strong> alberi<br />

o fra i detriti accumulati presso le rive, ma talora anche nei mucchi di trucioli<br />

e segatura di legno presso le segherie, al limitare <strong>dei</strong> letamai e nelle stalle. In<br />

certi casi più femmine possono deporre nello stesso sito, dando luogo a gruppi<br />

di centinaia o addirittura migliaia di uova. A seconda dell’esposizione e delle<br />

condizioni climatiche <strong>della</strong> località interessata, l’incubazione dura da 1 a 3 mesi<br />

e la schiusa si verifica di norma nella seconda metà dell’estate. In linea generale<br />

l’attività è quasi esclusivamente diurna, ma nella stagione più calda può essere<br />

limitata alle prime ore del mattino e del tardo pomeriggio e comprendere talora<br />

anche una parte <strong>della</strong> notte. La natrice dal collare si ciba principalmente di<br />

Anfibi e loro larve e, sebbene in percentuale minore, di Pesci; più di rado preda<br />

anche Sauri, micromammiferi e uccelletti. I giovani catturano grossi Insetti, larve<br />

di Anfibi e pesciolini. Gli esemplari di età avanzata, soprattutto quelli di sesso<br />

femminile, si nutrono in prevalenza di rospi adulti e secondariamente di micromammiferi.<br />

È vittima a sua volta di varie specie di Mammiferi carnivori, di Uccelli<br />

acquatici e rapaci diurni e, più che altro i giovani, di Pesci carnivori e forse, ove<br />

presenti, <strong>degli</strong> adulti di rana toro. Se disturbata può emettere un potente soffio,<br />

ma raramente reagisce mordendo. Come misura difensiva, alla cattura emette<br />

feci miste al secreto maleodorante delle ghiandole cloacali; può anche fingersi<br />

morta e in tal caso rimane per qualche tempo immobile con il ventre in alto, la<br />

bocca aperta e la lingua penzolante, emettendo dalle fauci saliva e talora persino<br />

gocce di sangue.<br />

Status, conservazione e cause di minaccia in Toscana - La specie è ancora<br />

comune nel territorio regionale, anche se in alcune stazioni mostra una certa<br />

diminuzione rispetto al passato. Le più importanti cause di minaccia in Toscana,<br />

come del resto in tutto il suo areale, sono la distruzione e il degrado delle aree<br />

umide, l’inquinamento <strong>dei</strong> corpi d’acqua, l’alterazione e la cementificazione<br />

delle rive e <strong>degli</strong> alvei, la crescente urbanizzazione, i prelievi idrici abusivi e gli<br />

incendi. Elementi negativi da non sottovalutare sono anche l’uccisione diretta<br />

<strong>degli</strong> esemplari da parte dell’uomo (soprattutto per la loro somiglianza con la<br />

vipera comune) e la mortalità sulle strade a causa del traffico veicolare. La biscia<br />

dal collare è inserita nell’all. III <strong>della</strong> Convenzione di Berna e nell’all. B <strong>della</strong><br />

Legge Regionale <strong>toscana</strong>.

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