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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

la natrice dal collare può essere agevolmente distinta, oltre che per l’assenza<br />

<strong>dei</strong> denti veleniferi, per la pupilla rotonda (ellittica con l’asse maggiore verticale<br />

nella vipera), le squame <strong>della</strong> parte superiore <strong>della</strong> testa grandi e disposte in<br />

maniera regolare e simmetrica (nella maggior parte <strong>dei</strong> casi piccole e irregolararmente<br />

disposte nella vipera), le squame labiali superiori a diretto contatto<br />

con l’occhio (separate da almeno una serie di squame perioculari nella vipera),<br />

la coda lunga e regolarmente assottigliata (breve e tozza, spesso con apice giallo<br />

o giallo-aranciato nella vipera), le parti ventrali biancastre e nere a scacchiera<br />

(uniformemente nerastre o vermicolate di chiaro e scuro nella vipera). Dalla natrice<br />

tassellata, a parità di taglia, si differenzia per la presenza del collare chiaro,<br />

il muso più arrotondato e il numero di squame labiali superiori (di regola 7 nella<br />

natrice dal collare e 8 nella tassellata). L’ornamentazione a scacchiera delle parti<br />

ventrali fa distinguere in maniera inequivocabile la biscia dal collare dai giovani<br />

e dai subadulti del biacco, del saettone comune e del cervone e dagli adulti di<br />

colubro liscio; il colubro di Ricciòli ha un disegno ventrale simile, ma, oltre che<br />

a essere privo di collare chiaro, ha le squame dorsali lisce e di solito in 21 file a<br />

metà tronco (carenate e in 19 file nella natrice dal collare). L’esemplare raffigurato<br />

è <strong>dei</strong> Prati di Logarghena (Filattiera, Massa Carrara).<br />

Distribuzione generale - La natrice dal collare è presente in gran parte dell’Europa,<br />

nell’Asia occidentale (a est almeno fino al Lago Baikal) e nell’Africa<br />

maghrebina; in Svezia raggiunge il 67° parallelo N. Sulle Alpi si spinge fino a<br />

circa 2300 m.<br />

Distribuzione italiana - È largamente distribuita in tutto il territorio italiano,<br />

comprese la Sicilia e l’Isola d’Elba. La popolazione <strong>della</strong> Sardegna (cettii Gené,<br />

1839), come anche quella <strong>della</strong> Corsica, deve essere invece quasi sicuramente<br />

assegnata a una specie a sé stante (cfr. ad es. Vanni & lanza, in lanza, 1983 e<br />

aprea et al., 2000); è probabile che ciò possa verificarsi anche per il taxon helvetica<br />

rispetto alla forma nominale (cfr. anche thorpe, 1973 e 1984).<br />

Distribuzione in Toscana - In Toscana, ove è rappresentato dalla sottospecie<br />

helvetica (Lacépède, 1789), questo Serpente è frequente ovunque, compresa<br />

l’isola maggiore. La specie è stata accertata in 151 particelle U.T.M. (116 dati<br />

dal 1985 in poi, 22 fino al 1984 e 13 solo bibliografici) sulle 306 regionali<br />

(49,3%). Le quote delle località di osservazione sono comprese fra il livello del<br />

mare e circa 1800 m (Lago Nero, Appennino pistoiese). In letteratura la natrice<br />

dal collare è tra l’altro ricordata in maniera generica del Bosco di Santa Luce<br />

(Pisa) e dell’Oasi di Protezione Faunistica Padule e Costiere di Scarlino (Grosseto).<br />

Copertura abbastanza buona, ma suscettibile di qualche miglioramento con<br />

il proseguire delle ricerche.<br />

Note ecologiche e biologiche - Frequenta corpi d’acqua dolce o debolmente<br />

salmastra di ogni tipo (torrenti, fiumi a lento corso, canali, fossati, pozze, stagni,<br />

laghi e laghetti, vasche artificiali, abbeveratoi ecc.), sia in ambiente aperto<br />

sia in quello boscato, e si incontra con una certa frequenza pure all’interno<br />

delle aree urbane e suburbane. Gli adulti di grossa taglia possono allontanarsi<br />

anche di molto dall’acqua e si rinvengono spesso nei boschi e nei cespuglieti.<br />

Il periodo di inattività è compreso in generale dalla metà dell’autunno alla fine<br />

dell’inverno ma, a séguito di favorevoli condizioni climatiche, può essere di<br />

durata più limitata. Gli accoppiamenti si verificano in primavera (per lo più in<br />

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