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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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L’accoppiamento, che può durare anche alcune ore, ha luogo in primavera (per<br />

lo più fra la fine di aprile e giugno). Nella prima parte dell’estate ciascuna femmina<br />

depone 3-18 uova, biancastre e delle dimensioni di 20-30 X 30-60 mm,<br />

in buche nel terreno, nelle fenditure delle rocce, fra le radici <strong>degli</strong> alberi, sotto<br />

grosse pietre o tronchi morti, nei mucchi di vegetali marcescenti, nelle stalle<br />

ecc.. L’incubazione richiede di solito un mese e mezzo o due mesi; i giovani<br />

alla schiusa misurano in media 30-35 cm e pesano 18-30 g. Questo Serpente<br />

si nutre principalmente di piccoli Mammiferi, Uccelli (fino alle dimensione di un<br />

piccione) e Sauri e uccide la preda per costrizione; non di rado inghiotte anche<br />

uova di Uccelli, tanto selvatici quanto domestici. I giovani si cibano soprattutto<br />

di piccoli Mammiferi, lucertole e Ortotteri. Gli esemplari di piccole dimensioni<br />

sono predati da Mammiferi carnivori, Uccelli rapaci e Serpenti (in particolare il<br />

biacco); gli adulti, per le loro dimensioni, hanno pochi predatori e solo sporadicamente<br />

sono catturati da Mammiferi carnivori e da rapaci diurni di appropriata<br />

mole (ad esempio la poiana e il biancone).<br />

Status, conservazione e cause di minaccia in Toscana - Il cervone è relativamente<br />

frequente solo nella porzione meridionale <strong>della</strong> regione, mentre in quella<br />

centrale appare assai più scarso e localizzato. Nell’ultime decine di anni la specie<br />

è andata incontro a un generalizzato e progressivo declino, che ha riguardato<br />

in buona parte anche il territorio toscano, in varie località del quale non è stato<br />

più confermato. Cause principali di minaccia sono gli incendi, la distruzione e<br />

il degrado <strong>dei</strong> suoi ambienti vitali (soprattutto per far posto a colture intensive<br />

e a nuove strutture residenziali e turistiche) e il prelievo di esemplari in natura,<br />

in particolare per il commercio legato alla terraristica; non di rado è inoltre ucciso<br />

dall’uomo, soprattutto se sorpreso nei pressi delle abitazioni rurali o nelle<br />

strutture a queste annesse. In considerazione <strong>della</strong> sua crescente rarità, il cervone<br />

figura nell’all. II <strong>della</strong> Convenzione di Berna, negli all. B e D <strong>della</strong> Direttiva<br />

Habitat e nell’all. A <strong>della</strong> Legge Regionale <strong>toscana</strong>; è inoltre considerato “a più<br />

basso rischio” nel Libro Rosso del W.W.F. (Bulgarini et al., 1998).

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