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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

squame <strong>della</strong> parte superiore del tronco carenate (lisce o tuttalpiù in certi tratti<br />

appena carenate nel saettone) e di regola in 25 file a metà tronco (21-23 nel<br />

saettone); di solito è inoltre provvisto di due squame preoculari (una nel saettone).<br />

I subadulti possono mostrare qualche somiglianza con quelli del biacco,<br />

che però ha anch’esso le squame dorsali lisce e in 19 file a metà tronco. I giovani<br />

e i subadulti si distinguono dagli adulti delle due specie di Coronella per le<br />

squame dorsali carenate, seppure meno nettamente che negli adulti, e disposte<br />

in 25 file a metà tronco (anziché 19 o 21); il numero di file di squame dorsali<br />

li differenzia anche dai giovani e subadulti di natrice dal collare (che in più ha<br />

appunto un evidente collare giallo o giallo-biancastro) e di natrice tassellata,<br />

entrambi con 19 file di dorsali e con le parti ventrali chiaramente tassellate di<br />

biancastro e nero. Il giovane di saettone, infine, ha un’evidente macchia gialla<br />

da ciascun lato dietro la testa e le squame dorsali lisce, disposte in 21-23 file a<br />

metà tronco. Nessuna confusione può essere fatta con la vipera, che tra l’altro è<br />

provvista di pupilla verticalmente ellittica e di zanne velenifere.<br />

Distribuzione generale - Il cervone è diffuso nella porzione centrale e orientale<br />

dell’Europa meridionale e nell’Asia sud-occidentale (a est fino a Kazakhstan).<br />

Nella parte asiatica dell’areale si spinge fino a 2500 m di quota, ma in Italia si fa<br />

via via più raro al di sopra <strong>dei</strong> 1000 m.<br />

Distribuzione italiana - È presente nel Friuli-Venezia Giulia orientale, nell’Italia<br />

centrale (a nord circa fino al corso del Fiume Arno) e meridionale e in Sicilia.<br />

È stato inoltre introdotto in alcune località dell’Italia settentrionale. Nell’Appennino<br />

centrale supera, anche se di poco, i 1100 m di altezza; sui Monti Lepini è<br />

citato fino a 1500 m.<br />

Distribuzione in Toscana - La specie, rappresentata in Toscana dalla sottospecie<br />

nominale, è diffusa solo nella parte centrale e meridionale del territorio<br />

regionale, con limite settentrionale circa all’altezza dell’Arno. È stata per ora accertata<br />

in 60 particelle U.T.M. (29 dati dal 1985 in poi, 11 fino al 1984 e 18 solo<br />

bibliografici) sulle 306 regionali (19,6%). Le quote delle località di osservazione<br />

sono comprese fra il livello del mare e 940 m (Fonte di Grillo, Riserva Naturale<br />

di Poggio all’Olmo, Grosseto); vi è comunque anche una segnalazione, non del<br />

tutto certa, a 1275 m (Poggio Montrago, Castelfranco di Sopra, Arezzo). In letteratura<br />

è tra l’altro ricordato, in maniera generica, <strong>della</strong> Riserva Naturale Montefalcone<br />

e Poggio Adorno (Pisa), <strong>della</strong> Riserva Naturale <strong>della</strong> Diaccia-Botrona<br />

e <strong>della</strong> Riserva Naturale Poggio Tre Cancelli (Grosseto). Copertura discreta, ma<br />

suscettibile di qualche miglioramento con il proseguire delle ricerche, soprattutto<br />

per quanto riguarda la riconferma <strong>dei</strong> dati storici.<br />

Note ecologiche e biologiche - Frequenta soprattutto i boschi, le boscaglie<br />

termofile, la macchia mediterranea, le garighe, i cespuglieti, i ruderi, i vecchi<br />

muri, le rive boscate o cespugliate <strong>dei</strong> corsi d’acqua, il limitare di aree coltivate<br />

ecc.. È una specie a costumi più che altro terrestri, ma all’occasione si arrampica<br />

con discreta abilità su cespugli e alberi e nuota abbastanza agevolmente. Ha<br />

abitudini in prevalenza diurne, ma durante i mesi più caldi è attivo anche nelle<br />

ore del crepuscolo. Il periodo di latenza, compreso di regola fra ottobre e l’inizio<br />

<strong>della</strong> primavera, è trascorso in tane di Mammiferi abbandonate, in buche fra<br />

le radici <strong>degli</strong> alberi, in cavità <strong>dei</strong> tronchi, nei muri a secco, sotto le pietre ecc..<br />

La maturità sessuale è raggiunta a 3-4 anni nei maschi e a 4-5 nelle femmine.<br />

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