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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

più breve e con l’apice spesso giallo o giallo-aranciato. Dal colubro di Ricciòli,<br />

piuttosto simile nell’aspetto generale, quello liscio si differenzia immediatamente<br />

per la colorazione delle parti ventrali, che nel primo presentano un disegno<br />

a scacchiera nero su un fondo biancastro o giallastro chiaro; altri importanti<br />

caratteri distintivi sono il numero di squame sopralabiali (di regola 7 nel colubro<br />

liscio e 8 in quello di Ricciòli), il numero di file di squame dorsali a metà tronco<br />

(solitamente 19 nel colubro liscio e 21 in quello di Ricciòli) e l’andamento <strong>della</strong><br />

parte anteriore <strong>della</strong> banda scura laterale <strong>della</strong> testa, che nel colubro liscio<br />

raggiunge la narice mantenendosi laterale al capo, mentre in quello di Ricciòli<br />

congiunge i due occhi passando sulla parte superiore di esso. Il colubro liscio si<br />

distingue poi dai giovani e subadulti del biacco e del saettone comune in quanto<br />

quelli del primo hanno di regola le parti ventrali biancastre e quelli del secondo<br />

giallastre, grigie o grigio-giallastre uniformi, senza vermicolature scure; i giovani<br />

e i subadulti delle due natrici, d’altro canto, presentano le squame dorsali<br />

carenate e il ventre tassellato di chiaro e nerastro. Gli immaturi di cervone, infine,<br />

hanno le squame dorsali leggermente ma chiaramente carenate e di regola<br />

in 25 file a metà tronco (anziché, rispettivamente, lisce e in 19 file). L’esemplare<br />

raffigurato è <strong>dei</strong> dintorni di Vinca (Fivizzano, Massa Carrara).<br />

Distribuzione generale - Questa specie è distribuita in gran parte dell’Europa<br />

centrale e meridionale e in alcune zone dell’Asia sud-occidentale; a nord si<br />

spinge fino alle coste meridionali dell’Inghilterra e <strong>della</strong> Scandinavia, raggiungendo<br />

il 64° parallelo N. È assente in buona parte <strong>della</strong> Penisola Iberica centrale<br />

e meridionale e in quasi tutte le isole mediterranee. Sulle Alpi arriva a circa 2200<br />

m, ma nel Caucaso è segnalata fino a 2800 m.<br />

Distribuzione italiana - È presente in gran parte del territorio italiano, Sicilia<br />

e Isola d’Elba comprese, seppure con una progressiva rarefazione procedendo<br />

verso sud.<br />

Distribuzione in Toscana - Il colubro liscio, le cui popolazioni toscane sono<br />

riferite alla sottospecie nominale, è segnalato un po’ in tutto il territorio regionale<br />

e nell’isola maggiore, ma in nessuna zona appare comune e distribuito con<br />

regolarità. Per di più si tratta di una entità a costumi appartati e il suo rilevamento<br />

in natura risulta quindi non privo di difficoltà. La specie è stata per ora<br />

accertata in 54 particelle U.T.M. (21 dati dal 1985 in poi, 23 fino al 1984 e 10<br />

solo bibliografici) sulle 306 regionali (17,6%). Le quote delle località di osservazione<br />

sono comprese fra poco oltre il livello del mare e 1400 m (Campocecina,<br />

Alpi Apuane, Massa Carrara). In letteratura questo Serpente è tra l’altro citato<br />

in maniera generica <strong>della</strong> Riserva Naturale Valle dell’Inferno-Ban<strong>della</strong> (Arezzo),<br />

<strong>della</strong> Riserva Naturale <strong>della</strong> Diaccia-Botrona (Grosseto) e <strong>della</strong> Val di Farma<br />

(Grosseto). Copertura discreta, forse suscettibile di qualche miglioramento con<br />

il proseguire delle ricerche, in particolare per quanto riguarda la riconferma di<br />

alcuni dati storici.<br />

Note ecologiche e biologiche - Si trova più che altro nei luoghi caratterizzati<br />

dalla presenza di rocce o pietre: aree rocciose o sassose al limitare di boschi,<br />

pietraie, ghiaioni, greti ciottolosi <strong>dei</strong> corsi d’acqua, muri a secco, pascoli con<br />

affioramenti di rocce, ruderi, vecchie costruzioni, massicciate ecc.; è reperibile<br />

però anche in boschi, boscaglie, radure, cespuglieti, prati assolati, sentieri, rive<br />

di corsi d’acqua. Per la maggior parte diurno e abbastanza vivace, talora rea-<br />

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