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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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Distribuzione italiana - La distribuzione italiana corrisponde a quella già indicata<br />

nel precedente paragrafo.<br />

Distribuzione in Toscana - In Toscana la luscengola comune è abbastanza frequente<br />

in buona parte del territorio regionale, compresa l’Isola d’Elba. Dato che si<br />

tratta di una specie piuttosto elusiva, è probabile che sia ancor più comune di quello<br />

che i dati fino ad adesso raccolti sembrano mostrare. Tutte le popolazioni sono riferibili<br />

alla sottospecie nominale, diffusa nell’intero areale italiano <strong>della</strong> specie con<br />

l’eccezione <strong>della</strong> Sardegna. Finora la specie è stata accertata in 92 particelle U.T.M.<br />

(66 dati dal 1985 in poi, 16 fino al 1984 e 10 solo bibliografici) sulle 306 regionali<br />

(30,1%). Le quote delle località di osservazione sono comprese fra il livello del mare<br />

e 1575 m (Croce di Pratomagno, Arezzo). In letteratura è tra l’altro citata genericamente<br />

del Padule di Fucecchio (Firenze-Pistoia) e del Bosco di Santa Luce (Pisa).<br />

Copertura abbastanza buona, ma suscettibile di qualche miglioramento con il proseguire<br />

delle ricerche, anche per quanto riguarda la riconferma di alcuni dati storici.<br />

Note ecologiche e biologiche - Frequenta più che altro le praterie, i pascoli<br />

(anche cespugliati), le pietraie miste a vegetazione erbacea, le radure <strong>dei</strong> boschi,<br />

il limitare <strong>dei</strong> coltivi, le rive aperte <strong>dei</strong> corsi d’acqua, gli arbusteti, gli incolti derivanti<br />

da terreni agricoli abbandonati ecc., soprattutto se ben esposti e soleggiati,<br />

almeno in una parte <strong>della</strong> giornata. Negli ambienti erbosi, anche fitti, si muove<br />

con notevole velocità e agilità senza utilizzare gli arti, che sono tenuti lungo il<br />

corpo in alloggiamenti a forma di fossetta; le corte zampe sono invece talora<br />

impiegate nel moto lento, sui substrati duri e come elementi di sostegno durante<br />

la sosta. Di solito il periodo di inattività è compreso fra l’inizio dell’autunno e la<br />

fine dell’inverno ma può essere irregolarmente interrotto quando si presentino<br />

condizioni termiche particolarmente favorevoli; non di rado, durante i mesi più<br />

caldi, si verifica anche un periodo di latenza estiva. La maturità sessuale è raggiunta<br />

a 2-3 anni di età. I maschi disputano tra loro per il possesso delle femmine,<br />

dando luogo a zuffe che spesso si risolvono con la perdita <strong>della</strong> coda di uno o<br />

di entrambi i contendenti. L’accoppiamento avviene nella maggior parte <strong>dei</strong> casi<br />

fra l’inizio e la metà <strong>della</strong> primavera. La luscengola comune è una specie vivipara;<br />

durante l’estate, dopo una gestazione di 3-4 mesi, ciascuna femmina, a seconda<br />

<strong>della</strong> sua taglia, dà alla luce da 3 a 19 piccoli (di solito una diecina), lunghi 8-10<br />

cm e subito indipendenti. Si nutre soprattutto di Artropodi, ma anche di Anellidi e<br />

piccoli Molluschi. Per la sua rapidità e l’abilità nel nascondersi nel manto erboso,<br />

è in grado di sottrarsi a molti potenziali nemici, ma resta ugualmente vittima di<br />

alcuni Serpenti (più che altro il biacco e le coronelle), di qualche rapace diurno (in<br />

particolare il gheppio), <strong>dei</strong> Corvidi e di certi Mammiferi carnivori.<br />

Status, conservazione e cause di minaccia in Toscana - La specie è nel complesso<br />

abbastanza comune e ben distribuita nel territorio regionale e non pare<br />

soggetta a pressanti cause di minaccia. A livello locale, tuttavia, le popolazioni<br />

possono essere fortemente decimate dagli incendi, in particolare quelli, di regola<br />

volontariamente appiccati dall’uomo, che interessano la vegetazione erbacea<br />

secca e gli arbusteti; cause di minaccia più generiche sono anche l’abbandono<br />

<strong>dei</strong> pascoli, le trasformazioni ambientali in senso lato, l’uso di sostanze<br />

tossiche nelle aree coltivate, il traffico veicolare e le uccisioni volontarie da parte<br />

dell’uomo per il suo aspetto serpentino. La luscengola comune è inserita nell’all.<br />

III <strong>della</strong> Convenzione di Berna e nell’all. B <strong>della</strong> Legge Regionale <strong>toscana</strong>.

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