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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Geco comune<br />

Tarentola mauritanica (Linnaeus, 1758)<br />

Altri nomi italiani: tarantola muraiola.<br />

Descrizione e riconoscimento - Il corpo è piuttosto tozzo e massiccio ma<br />

depresso nel senso dorso-ventrale; le parti dorsali sono caratterizzate dalla<br />

presenza di numerosi evidenti tubercoli. La colorazione delle regioni superiori,<br />

variabile anche in uno stesso individuo a seconda del momento <strong>della</strong> giornata e<br />

delle condizioni fisiologiche, va dal grigio-biancastro al bruno-nerastro, ma per<br />

lo più è grigio-giallastra o bruno-grigiastra; spesso sono presenti anche strie<br />

e bandeggiature scure o macchie più chiare. La coda non rigenerata è di regola<br />

interessata da costanti e regolari anellature scure. Le parti ventrali sono uniformemente<br />

biancastre o grigiastre chiare. L’occhio è dotato di pupilla verticale a<br />

margini ondulati e, come negli altri gechi toscani, ha le palpebre trasparenti e<br />

fuse a vetrino d’orologio. I sessi sono simili tra loro e il maschio, che è privo<br />

di pori preanali, si distingue dalla femmina unicamente per la testa un po’ più<br />

larga e la coda più rigonfia alla base per la presenza <strong>degli</strong> emipeni. Gli adulti<br />

superano in qualche caso anche 16 cm di lunghezza totale, ma in genere sono<br />

compresi fra 10 e 14 cm. Gli esemplari giovani e subadulti possono essere<br />

confusi con gli adulti di geco verrucoso, dai quali si distinguono per l’aspetto<br />

più tozzo e corpulento, le lamelle sottodigitali in un’unica serie longitudinale<br />

e le unghie presenti solo nel III e IV dito e scarsamente visibili. I giovani, nelle<br />

località in cui convivono, potrebbero essere scambiati per adulti di tarantolino,<br />

che ha però sotto ciascun dito due ben evidenti lamelle slargate. Gli esemplari di<br />

grosse dimensioni non sono confondibili con nessun’altra specie. L’esemplare<br />

raffigurato è di Firenze.<br />

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