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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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200<br />

Le larve hanno le regioni dorsali bruno-grigiastre o bruno-rossastre, macchiate e<br />

reticolate di bruno o nerastro; le parti ventrali sono in prevalenza biancastre, con<br />

sparse macchiette madreperlacee e argenteo-dorate. A fine sviluppo possono<br />

raggiungere anche i 6 cm di lunghezza totale. L’esemplare raffigurato è <strong>dei</strong> dintorni<br />

di Pratolino (Vaglia, Firenze).<br />

Distribuzione generale - È presente in buona parte dell’Europa centrale e meridionale<br />

(escluse la Penisola Iberica, la Francia sud-orientale, gran parte delle<br />

isole mediterranee e alcune aree di Germania, Svizzera e Austria) e nell’Anatolia<br />

nord-occidentale.<br />

Distribuzione italiana - La rana dalmatina è segnalata in gran parte dell’Italia<br />

continentale e peninsulare; sembra invece da escludere la sua presenza in Sicilia,<br />

per la quale è stata citata in passato da alcuni autori (cfr. al proposito turrisi<br />

& Vaccaro, 1998). Sulle Alpi e sull’Appennino centrale si spinge fino ad almeno<br />

1600 m.<br />

Distribuzione in Toscana - In Toscana la rana dalmatina è distribuita in tutto<br />

il territorio regionale, isole escluse. Le particelle U.T.M. in cui è stata finora<br />

accertata sono 130 (108 dati dal 1985 in poi, 10 fino al 1984 e 12 solo bibliografici)<br />

sulle 306 regionali (42,5%). Le quote delle località di osservazione sono<br />

comprese fra poco oltre il livello del mare e circa 1500 m (Alpe delle Tre Potenze,<br />

Appennino Tosco-Emiliano). In letteratura è citata genericamente anche del<br />

Bosco di Santa Luce (Pisa) e del Parco Faunistico del Monte Amiata (Grosseto).<br />

Copertura discreta, suscettibile comunque di qualche miglioramento con il proseguire<br />

delle ricerche.<br />

Note ecologiche e biologiche - Se si eccettua il breve periodo riproduttivo, per<br />

il resto frequenta soprattutto gli ambienti boscati e cespugliato-boscati. La sua<br />

attività si svolge più che altro al crepuscolo e di notte, mentre di giorno esce all’esterno<br />

solo col tempo fresco e umido. Durante le ore di luce e nei mesi più caldi<br />

e più freddi si rifugia sotto terra, fra le radici <strong>degli</strong> alberi, sotto le foglie morte e i<br />

tronchi caduti, fra i vegetali marcescenti ecc.. È senz’altro il più agile <strong>degli</strong> Anuri<br />

presenti in Toscana e può compiere balzi anche di un paio di metri (da cui, ad<br />

esempio, i nomi dialettali saltalcògnolo e saltagréppo in provincia di Arezzo e di<br />

lanciacàmpo nel Padule di Fucecchio). La maturità sessuale è raggiunta a 3-4 anni<br />

di età. La stagione riproduttiva ha luogo fra gennaio e maggio; in Toscana di norma<br />

si verifica fra l’inizio di febbraio e la metà di aprile, con il massimo in marzo.<br />

Il canto, abbastanza sommesso per la mancanza di sacchi vocali esterni, è emesso<br />

dal maschio di regola solo nel periodo riproduttivo, talora anche sott’acqua.<br />

L’amplesso è di tipo ascellare e ciascuna femmina depone da 600 a 2000 uova,<br />

riunite in appariscenti masse gelatinose rotondeggianti, spesso galleggianti sulla<br />

superficie dell’acqua; la deposizione è effettuata in stagni, laghetti, pozze, acquitrini,<br />

canali, parti a più lento corso <strong>dei</strong> torrenti, fontanili, abbeveratoi ecc., tanto<br />

in aree boscate quanto aperte, anche coltivate. Gli adulti si nutrono di piccoli e<br />

medio-piccoli invertebrati; le larve sono invece onnivore, anche se per la maggior<br />

parte a dieta vegetariana. I metamorfosati sono predati da varie specie di Uccelli<br />

e Mammiferi e dai serpenti del genere Natrix; le larve da vari Vertebrati, compresi<br />

altri Anfibi, e da alcuni invertebrati acquatici.<br />

Status, conservazione e cause di minaccia in Toscana - La rana dalmatina<br />

è legata soprattutto alle aree boscate e si riproduce in corpi d’acqua anche di

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