atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...
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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />
Distribuzione generale - La raganella italiana è una specie endemica del nostro<br />
Paese, recentemente distinta su basi biochimiche dall’affine Hyla arborea<br />
(Linnaeus, 1756), alla quale era prima riferita (nascetti et al., 1995). Abita gran<br />
parte dell’Italia continentale (tranne una piccola porzione NE, ove è diffusa Hyla<br />
arborea), quella peninsulare e la Sicilia. Sulle Alpi è segnalata fino a 2200 m.<br />
Distribuzione italiana - La distribuzione italiana corrisponde a quella generale<br />
<strong>della</strong> specie. Nella Liguria occidentale e centrale è rimpiazzata dalla raganella<br />
mediterranea, Hyla meridionalis Boettger, 1874, mentre in Sardegna, in Corsica,<br />
all’Isola d’Elba e all’Isola di Capraia è presente l’endemica raganella tirrenica,<br />
Hyla sarda (De Betta, 1857).<br />
Distribuzione in Toscana - In Toscana la raganella italiana è diffusa in tutta<br />
la parte continentale <strong>della</strong> regione. Le particelle U.T.M. in cui la specie è stata<br />
finora accertata sono 107 (84 dati dal 1985 in poi, 8 fino al 1984 e 15 solo<br />
bibliografici) sulle 306 regionali (35,0%). Le quote delle località di osservazione<br />
sono comprese fra il livello del mare e 1050 m (Riserva Naturale Sasso di Simone,<br />
Arezzo). Copertura discreta, ma suscettibile di qualche miglioramento con<br />
il proseguire delle ricerche.<br />
Note ecologiche e biologiche - Come le specie congeneri, grazie alla presenza<br />
di dischi adesivi all’estremità delle dita, riesce ad arrampicarsi senza difficoltà<br />
sulla vegetazione palustre, i cespugli e gli alberi presenti nei suoi ambienti vitali.<br />
Il periodo riproduttivo è di regola compreso fra marzo e l’inizio dell’estate; nel<br />
corso di esso gli adulti frequentano corpi d’acqua ferma o debolmente corrente<br />
di vario tipo (stagni, acquitrini, laghetti, pozze anche temporanee, vasche e raccolte<br />
d’acqua in parchi e giardini, anse tranquille di fiumi e torrenti, canali ecc.),<br />
anche in ambiente agricolo e antropizzato, ma sempre con una più o meno<br />
abbondante vegetazione riparia arbustiva ed erbacea. La maturità sessuale è<br />
raggiunta all’età di 2-3 anni. Durante la stagione <strong>degli</strong> amori, più che altro<br />
durante le ore serali e notturne, i maschi emettono il loro canto potente e caratteristico,<br />
che, quando viene prodotto da più esemplari contemporaneamente, è<br />
udibile pure da qualche chilometro di distanza. Cori di più breve durata si hanno<br />
comunque fino all’inizio dell’autunno, anche nelle ore diurne. L’amplesso è<br />
di tipo ascellare e può durare alcune ore. Ciascuna femmina depone da 500 a<br />
1500 uova (di rado di più), solitamente suddivise in alcune masserelle (fino a<br />
una cinquantina), in media di 1,5-2,5 cm di diametro e costituite da qualche<br />
decina a due centinaia di unità; esse sono ancorate alle vegetazione sommersa<br />
o cadono sul fondo. Le larve, piuttosto attive, giungono alla metamorfosi da un<br />
mese e mezzo a 3 mesi dopo la schiusa delle uova. Durante i periodi di quiescenza<br />
estiva e invernale i metamorfosati si rifugiano in cavità del suolo, in tane<br />
di micromammiferi abbandonate, fra pezzi di cortecce e detriti di legno, sotto<br />
tronchi o mucchi di vegetali marcescenti ecc., spesso non lontano dai siti riproduttivi.<br />
I metamorfosati si cibano di piccoli invertebrati, più che altro Artropodi;<br />
le larve sono invece a dieta prevalentemente vegetariana. Uova e larve sono<br />
predati soprattutto dalle giovani bisce d’acqua, da larve acquatiche di Insetti, da<br />
alcuni Uccelli e Pesci; gli adulti cadono vittima più che altro delle già ricordate<br />
bisce d’acqua, di varie specie di Uccelli e di alcuni Mammiferi. La longevità media<br />
in natura è di 3-5 anni, ma in cattività l’Hyla arborea in senso lato ha talora<br />
superato anche i 20 anni.<br />
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